Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    24/03/2014    1 recensioni
Nancy è una ragazza di venticinque anni, è una giornalista famosa, è di bell'aspetto, talentuosa e piena di vita, insomma ha tutte le carte in regola per fare carriera e diventare qualcuno. Nonostante sia famosa ha una vita abbastanza tranquilla dato che non ha permesso ai media di sapere molto su di lei... vita tranquilla? beh si... con 9 bambini adottati, una casa a tre piani... piuttosto normale non c'è che dire. La gente che la circonda chiacchiera su di lei ponendosi molte domande sul suo conto. Si narra infatti che abbia avuto contatti con l'ormai compianto re del pop: Michael Jackson, ma lei sostiene di essere solo una delle tante fan. Ciò che per tutti è misterioso è il suo passato che nessuno conosce e a cui lei nemmeno accenna. Com'era quando era piccola? E' sempre stata così? Bella? Prestante? Allegra? Invidiata? Con una vita così comoda e generosa? Perché una giovane donna di quell'età dovrebbe sprecare i suoi anni migliori a curare nove bambini, invece di godersi la vita come farebbe una qualsiasi donna al suo posto? Insomma pare che Nancy sia inconoscibile e qualcuno sostiene che porti una maschera, che abbia un'identità segreta che nasconde al mondo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nancy sentì lo scrosciare dell'acqua della doccia. Quanto invidiava Misael in quel momento: anche lei aveva bisogno di una doccia ristoratrice! Decise di ammazzare il tempo girovagando un po' per la casa; entrò in camera sua e la sua attenzione fu catturata da alcuni disegni che Misael aveva abbandonato sulla scrivania... Nancy decise di guardarli: personaggi dei manga giapponesi, disegni di armi, di fiamme e di persone ferite, uccise o doloranti; ma che disegni erano?
Nancy era un po' preoccupata e anche un po' insospettita, in fondo lo conosceva appena come poteva essere sicura che Misael fosse una brava persona? Sentiva qualcosa che le diceva di fidarsi di lui come un sesto senso... ma la sicurezza non ce l'aveva... però si ricordò di una cosa che aveva imparato quando aveva fatto il corso di socio sanitario per lavorare coi bambini: i disegni che rappresentan scene di morte, catastrofi, e cose di questo genere possono comunicare un animo tormentato da un ricordo, da una colpa o qualcosa che non siamo riusciti a metabolizzare e questo vale anche per gli adulti.
Quel ragazzo era tutto da scoprire... chissà com'era realmente.

Misael si rilassò sotto il getto dolce della doccia, ne approfittò per sfogarsi, la cosa che era successa con Nancy poco prima gli aveva portato al cuore molti ricordi:

In un epoca in cui tutti parlano di pace, bontà ,amore e dolcezza suo figlio dipinge persone con le teste mozzate.
Ho chiesto a tutti di dipingere qualcosa in onore del progetto per la pace, guardi... guardi i disegni della classe...
Il professore fece scorrere i disegni che teneva in mano:
"Arcobaleni, amore, abbracci, baci, feste, dolcezza, girotondi, bambini che giocano e su figlio? Un ragazzo con la testa mozzata che sta schizzando via, sangue che esce dal collo e intorno sei bambini che ridono.
Ora... glielo chiedo a voi che siete i suoi genitori... ho provato a prenderlo con le buone: niente; ho provato con le cattive: niente... cosa devo fare per fare entrare qualcosa nella testa di vostro figlio?"
La mamma e il papà lo guardavano con occhi dispiaciuti e delusi e lui taceva fingendo indifferenza nonostante stesse morendo dentro... il professore continuò:
"Ha già cambiato scuola perchè è stato espulso tre volte! Questa è la seconda volta in questa scuola che è la seconda... alla prossima... via anche da questa. Lui non si integra con la classe, non fa il minimo sforzo per integrarsi, non segue durante le lezioni... l'unica cosa che fa è stare sempre lì... con quel quaderno tutto il giorno a disegnare vignette raccapriccianti... Perchè?"
I genitori lo guardarono: "Ebbene Misael?"
Lui con la testa china diede la risposta degna di un guerriero:
"A volte il modo migliore per far capire quanto sia bella la luce del sole è mostrare a una persona quanto sia brutto il buio no? E la stessa cosa vale per la pace, il modo migliore per rappresentarla è far capire quanto sia brutta la guerra. Quando le persone vedranno il mio disegno rimarranno raccapricciate e saranno invogliate a fare di tutto per impedire che quello che vedono si realizzi."
Il professore disse:
"Basta così non voglio più sentire queste idiozie, se io ti dico che devi rappresentare la pace tu devi rappresentare la pace chiaro?"
"Io ho fatto quello che ha detto lei... lei ha detto liberata la fantasia io l'ho liberata chi non capisce il senso del mio disegno è uno stupido!"
"Non ti permettere piccolo insolente, non darmi dello stupido... non sono gli altri stupidi sei tu che sei pazzo!"
"Misael!" disse uo padre: "Come ti permetti di parlare così al professore!?"
"E lui hai visto come mi parla!"
"Signor Jackson... signora Jackson... le comunico che vostro figlio è sospeso per una settimana dalle lezioni!"
Suo padre e sua madre lo guardarono... avrebbe passato dei grossi guai... ma in fondo come avrebbe fatto a raccontare loro che tutte le mattine dei bulli lo picchiavano, gli rubavano la merenda, i soldi, gli stracciavano i libri e i quaderni e qundi non poteva mai presentare i compiti.
Preferiva passare per un delinquente che per un debole che non sa difendersi... l'unica cosa che gli dispiaceva era il dolore che dava ai suoi genitori, ma un guerriero... no... non può soffrire.
Quello fu il viaggio peggiore della sua vita... il peggiore i quindici minuti per tornare a casa in macchina.
Una volta a casa, suo padre e sua madre gli parlarono:
"Siamo molto delusi Misael! Pensavamo di poterci fidare di te e invece guarda. Io e la mamma spendiamo così tanti soldi per mandarti a scuola e tu cosa fai Fai cos sprechi i nostri sacrifici per te."
"Mi dispiace tanto... davvero.. io non vorrei ma..." 
suo padre gli tirò un ceffone secco: "Niente ma! Cosa ci prendi in giro? Non è vero che ti dispiace o non ti comporteresti così... sei ingrato ed egoista io mi fidavo di te e tu invece, sai solo deludermi, sei senza speranza... una causa persa... non eri proprio il figlio che volevo."
Dopo quelle parole Misael scappò fuori dalla porta d'ingresso... sapeva che un guerriero non doveva piangere, ma lui l'avrebbe fatto di nascosto senza farsi vedere. Con le lacrime che gli riempivano gli occhi... corse e corse fino al parco, non curandosi delle grida della mamma mentre scappava che lo supplicavano: "Misael torna indietro... vieni qui..." lui era un figlio adottato e avrebbe dovuto dare soddisfazione invece dei tre era quello che dava più delusioni. Ma in fonndo quando anche la tua madre naturale, quella che ti ha partorito ti butta nel cassonetto della spazzatura, sicuramente c'è qualcosa in te che non va dev'essere proprio perchè sei disgustoso...


 
  
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