Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Maumivu    04/07/2008    3 recensioni
Lei:Eleonora. Una ragazza come tante che cerca di scappare dalle delusioni del proprio passato. Lui: Andrea. Cambia spesso città, ha paura di affezionarsi, di dover dire di nuovo addio. Cosa succede quando due ragazzi così presi dal proprio passato si trovano a vivere il presente? insieme?! E poi ci sono loro Guido, Lena e Daniela, amici fidati da una vita, ma un equilibrio del genere può davvero durare per sempre? Vittorio, il classico bello e stronzo, per il quale, tutte, almeno una volta perdono la testa. E c'è lei: Ludovica, senza freni, senza paura, disposta a mettere tutto in gioco quando si tratta di vincere. Storia a due voci, la conclusione di una giornata con la febbre a 38 xD potrete perdonare il mio delirio?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eleonora

Parlai del piano a Daniela che parve essere entusiasta. TRovammo un modo per portare Leda alla festa, dicendole che si trattava di un compleanno di un parente di Daniela al quale non potevamo mancare. Per fortuna la nostra amica accettò, quando venne a sapere che si trattava di un parente molto ricco e che avremmo potuto passare la serata da sole in una delle stenza della villa a parlare, senza necessariamente mischiarci alla gente.
Il Sabato arrivò prima del previso. Mi ero sentita con Andrea quasi ogni giorno ed ero anche andata a scuola più del solito. Ben presto quella della festa divenne una scusa per parlare e passare del tempo insieme.
Sabato l'appuntamento era per le 22.30 alla villa, in modo tale che tutti gli invitati sarebbero potuti arrivare prima dell'ospita d'onore.
IO e Daniela avevamo convenuti che tutto doveva essere perfetto, a partire da Leda. Così eravamo andate tutte insieme a comprare l'abito da utilizzare.
Daniela si era comprata un vestito rosso che le arrivava fino alle ginocchia, cadendo aderente su tutto il corpo.
Io ne avevo comprato uno di un blu energico che arrivava a metà coscia, con una fascia stretta sul seno.
Leda, nonostante le sue proteste, avrebbe indossato un vestito di un leggero dorato davvero cortissimi, che terminava a "palloncino", lasciando intravedere le lunghe gamb e della mia amica.
Prima della festa ci vedemmo a casa di Daniela per prepararci, ognuna di noi curò l'acconciatura il trucco delle altre, in modo tale che nessuna potesse protestare.
Alle 22.30 precise eravamo fuori allal villa.
La giornata era stata davvero stancante, io e Daniela avevamo dovuto inventare una risposta per ogni domanda di Leda sulla festa, ed eravamo a corto di inventiva ormai.
Senza contare che nelle ultime tre ore avevo ricevuto telefonate da mezza scuola che mi confermava la sua presenza.
-Eccoci qui, siamo arrivati- disse Daniela sospirando per il sollievo, finalmente Leda averebbe scoperto la verità e sarebbe stato più facile proseguire la serata.
Le auto fuori dalla villa erano tutte vuote, come da programma, tutti gli invitati si trovavano all'interno in religioso silenzio, si sentiva solo la musica provenire dalla casa e qualche risata.
-Andiamo allora? - chiesi indicando l'ingresso
-Certo, ho solo voglia di andarmi a prendere qualcosa da bere e ritirarmi a vita privata - disse Leda avvicinandosi all'ingresso.
-Prima tu..- dissi facendole largo, lei mi guardò interrogativa, doveva essere la millesima occhiata di questo tipo che mi riservava, ma forse era troppo stanca per indagare.
Non appena Leda aprì la porta della villa le luci si accesero e dal soffitto caddero mille coriandoli argentati e palloncini bianchi.
La vasta stanza in cui ci trovavamo era piena di gente, talmente tante persone che nemmeno il nostro cortile le averbbe contenute tutte.
Sul muro era appeso uno striscione dove a grandi lettera compariva il nome di Leda, seguito da un Bentornata.
Tutti i presenti tenevano in mano bandierine e cappellini con la stessa frase.
Vidi gli occhi della mia amica riempirsi di lacrime per l'emozione, si girò verso me e Daniela e ci strinse leggermente la mano, accennando un sorriso.
-Grazie!- disse a bassa voce -GRazie!- urlò poi con quano fiato aveva in gola, facendo espoldere la folla in un rumoroso boato.
Vedere Leda così felice mi feceve commuovere, si meritava un pò di gioia e forse adesso poteva averla.
In breve la folla si disperse e la festa ebbe inizio; persi di vista Daniela che si allontanò con Guido, forse era arrivato anche per loro il momento di chiarire e di stare un pò insieme.
Leda invece fu invasa da mille domande e persone, volti che non aveva mai visto, compagni di classe che chiedevano come stava, o qualche curioso che voleva sapere come stavano le cose.
Vidi Leda rispondere a tutti con un sorriso, anche alle domande meno delicate, a quelle più assurde, ma ciò che mi fece più piacere fu vederla sorridere, finalmente, tra la gente.
Cercai con lo sguardo Andrea, ma c'era troppa gente per poterlo trovare.
-Eleonora..-un tocco sulla spalla mi fece voltare lentamente
-Vittorio..- dissi con un velo di disprezzo
-Come stai?- chiese lui
-Bene, bene -risposi con distacco - tu?- domandai con altrettanto falso interesse
-Anche... bella eh la festa?- domandò lui
-Molto, mi dispiace per te e i tuoi amici che avete dovuto rinunciare ad una delle vostre feste esclusive..- risposi fissando i suoi occhi scuri
Lui accennò un sorriso - Immaginavo che non ti avesse raccontato le cose per bene.. - disse sostenendo il mio sguardo carico di disprezzo
-Di cosa parli?- chiesi senza capire
-Andrea non ti ha detto che tutto questo è merito mio vero?- domandò lui
-Tuo!?- dissi con ironia -Non farmi ridere Vittoriio... -
-Se non mi credi perchè non lo chiedi direttamente a lui?- rispose lui facendo un cenno verso Andrea che si avvicinava all'ingresso
-E' quello che farò..- risposi voltandomi, senza perdere tempo ad ascoltare la sua risposta

-Eleonora, sei bellissima..- disse Andrea non appena mi vide
-Graize- riaposi fredda -DObbiamo parlare..- aggiunsi poi
-Dimmi..- disse lui con un velo di paura nella voce
-Perchè mi hai detto che dietro tutto questo c'eri tu? perchè non mi hai detto che l'idea era stata di Vittorio?- chiesi fissandolo con uno sguardo duro
Lo vidi abbassare gli occhi e muovere nervosamente le mani intorno al suo bicchiere di vino.
-In realtà Vittorio voleva solo farvi venire alla festa, non aveva pensato di renderla in onore di Leda.. ma sì, è stato lui a renderlo possibile e ad avere la prima idea..- ammise guardandomi negli occhi.
Non potevo crederci, Vittorio.. - E tutte le tue belle parole? tutti i discorsi che hhai fatto? mi hai mentito Andrea, sei esattamente come gli altri.. - dissi piena d'odio.
-Aspetta non è come pensi... io... avevo solo paura che tu potessi ricadere tra le sue braccia...- la voce di Andrea per la prima volta mi dava quasi fastidio.
Aspettavo da un vita un segnale di cambiamento da parte di Vittorio e adesso scoprivo che Andrea me l'aveva tenuto nescosto.
-Complimenti, non hai capito niente!- dissi allontanandomi rapidamente da lui e mischiandomi tra la folla, impedendogli di ritrovarmi e rincorrermi.
Ero furiosa, Andrea mi aveva mentito, ma non era solo questo, sapeva quanto contava per me Vittorio eppure aveva taciuto.
Adesso c'era una cosa che dovevo fare, dovevo trovare Vittorio e scusarmi.
LO cercai in ogni stanza, attenta ad evitare Andrea.
Mi ero ormai arresa all'idea di poterlo trovare, quando lo vidi seduto su un divanetto.
-Ciao..- dissi avvicinandomi
-Sei venuta a scusarti?- chiese lui con il solito tono sicuro e fiero.
-Senti... possiamo.. parlare ?- domandai - in un posto silenzioso- aggiunsi, lanciando uno sguardo ad una coppietta che dava spettacolo accanto a noi.
Lui si alzò lentamente - Ok, seguimi-disse facendosi largo .
Lo seguii fino al piano di sopra, fino a giungere in una stanza vuota.
-Adesso possiamo parlare- disse lui chiudendo la porta alle nostre spalle.
Stare sola in camera con lui mi fece venire i brividi, non eravamo così vicini da tanto, troppo tempo.
-Ho parlato con Andrea, ha confermato quello che hai detto tu.. - dissi cercando di non abbassare lo sguardo.
-E..?- chiese lui con tono divertito
-Mi dispiace, scusa.. è che non credevo che potessi esserci tu dietro tutto questo, insomma, non ti facevo tipo..- mi giustificai
-Perchè pensi che io sia cattivo Eleonora?- domandò lui serio.
Sentivo il suo sguardo bruciarmi sulla pelle, era sempre lo stesso.
-Non sono io a vederti cattivo, lo sai bene, non ti sei comportato benissimo con me.. dissi
-Lo ammetto, sono stato uno stronzo..- rispose con tono impassibile -Ma tutto questo l ho fatto perchè mi importa ancora di tutti voi, mi importa anora di te Ele.. - disse avvicinandosi
-Perchè hai decisodi cambiare?- chiesi con un filo di voce
-Avevo paura, volevo essere di più, sono stato uno sciocco.. - disse lui sfiorandomi la guancia- Volevo essere grande anche io, ma solo dopo mi sono reso conto che l'unico modo per esserlo era averti accanto.. -
-Avresti potuto dirmelo, chiedere scusa, tornare da me.. - dissi sentendo il cuore battere forte
-Avevo paura che tu mi dicessi di no, ti ho amata tantissimo Eleonora, non ho mai amato così..- rispose lui.
Non potevo credere alle mie orecchie, Vittorio era ad un passo da me.
-Non ti avrei mai detto di no.. - risposi sinceramente
-Ho sbagliato troppo per avere il tuo perdono, temevo che tu ti rendessi conto di meritare di più..-
-Ma adesso ho capito, adesso sono pronto a rischiare, ti rivoglio con me.. - disse lui, eliminando ogni distanza che ci separava.
Sentivo il caldo respiro di Vittorio sfiorarmi la guancia, posai una mano sul suo petto muscoloso.
-Cosa mii stai dicendo Vittorio?- chiesi a bassa voce
-Torna con me... ho bisogno di te.. -bisbigliò lui avvicinandosi ancora.
-Vittorio... adesso è..- cercai di rispondere, ma fu inutile, la sua bocca si posò sulla mia rapidamente.
Non lo baciavo da anni ormai, la sensazione che provai quando approfondì il bacio, fu sconvolgente.
Lo baciai con trasporto, incapace di respingerlo, stringendolo più forte, sentendo il suo profumo confondermi, il suo tocco caldo sciogliermi il vestito.
Lasciai che una mia mano gli sbottonasse la camcia, toccando la sua pelle liscia e calda, i suoi pettorali perfetti.
Il suo bacio scese sul mio collo, trascinandomi in un turbino di emozioni e facendomi posare sul letto.
Vittorio era sopra di me, sentivo il calore del suo petto, le sue mani si posarono sul mio collo accarezzandolo dolcemente.
Sapevo cosa stava per succedere,una parte di me lo voleva, ma sapevo che era sbagliato, sapevo che lo volevo per quello che era stato e non per ciò che era.
-Vittorio aspetta..- dissi lentamente -Aspetta- ripetei allontanandolo dal mio corpo.
Mi alzai di scatto osservandolo, per la prima volta i suoi occhi non erano sicuri e fieri come sempre, per la prima volta in quegli occhi ci ritrovai il mio passato.
-Cosa c'è?- chiese lui alzandosi a sua volta
-Non credo che sia la cosa giusta.. - dissi riallacciandomi il vestito
-Ma.. io credevo che tu.. insomma che noi.. - la sua voce tremava per l'incertezza
-Vittorio ascolta.. - dissi avvicinandomi - Sei stato la persona più importante della mia vita, ho pianto per te come non ho pianto per nessuno, sei stato il mio chiodo fisso per.. non so nemmeno io per quanto.. se fossi tornato da me qualche mese fa sicuramente sarei stata pronta a ricominciare..ma adesso.. è cambiato qualcosa- dissi
-A qualcosa a che fare con Andrea?- chiese lui
-Sì e no, sei stato il mio passato per talmente tanto tempo che ho lasciato correre il mio presente, Andrea mi ha fatto capire che c'è sempre qualcosa di nuovo, di travolgente dietro l'angolo, qualcosa che possa darti un buon motivo per lasciare andare il passato.. - risposi, era vero. Andrea mi aveva fatto capire che era necessario andare avanti, non rimanere vittime del proprio passato.
-Eleonora.. - Vittorio mi si avvicinò di nuovo - Io ti amo..- disse a bassa voce, con lo sguardo puntato per terra.
Posai una mano sulla sua guancia, posando i miei occhi nei suoi, mi resi conto solo in quel momento che erano lucidi, Vittorio era di nuovo sè stesso.
-Vittorio, per favore..- improvvisamente mi resi conto che non lo amavo più da molto tempo - Non mi conosci nemmeno più, non puoi amarmi.. -dissi accarezzandogli il volto.
-Vai da Andrea..- rispose di scatto lui, lasciando che la durezza dei suoi occhi si rimpadronisse del suo sguardo.
Rimasi in silezio per qualche secondo, incapace di replicare, di dire qualsiasi cosa.
MI avviai verso la port, voltandomi per guardarlo un'ultima volta.
-Mi dispiace per tutto.... - disse lui prima che io potessi uscire
-Anche a me- risposi sinceramente - Anche a me-
Non sapevo se stavo andando in contro ad Andrea, non sapevo se mi andava di parlargli e di perdonarlo, sapevo solo che avevo bisogno di lasciarmi alla spalle Vittorio e tutto ciò che era stato. Volevo solo essere felice.


Andrea

Ero in attesa per la festa, non vedevo l'ora di rivedere Eleonora ed avevo come l'impressione che sarebbe stata felice della riuscita della festa.
Io e Guido avevamo passato la settimana a pianificare tutto con le ragazze, affinchè lasorpresa riuscisse.
Vittorio si era dimostrato abbasanza disponibile, ma ci teneva a non avere troppi contatti con noi e la cosa non mi dispiaceva affatto.
Il Sabato arrivò prima del previso e per fortuna tutto era pronto.
Mi preparai per la festa in modo tale da pater essere lì prima degli altri.
Indossavo una camicia con larghe righe azzurre e bianche, sopra un pantalone bianco e con un paio di comode scarpe da ginnastica.
Guido era euforico e ansioso almeno quanto me, poteva rivedere Daniela, Leda ed Eleonora, in assoluto le persone a cui teneva di più al mondo.
-Credo che stasera le cose andranno finalmente bene, io potrò stare con Daniela e parlare liberamente con Leda e tu ed Eleonora finalmente vi darete una mossa- disse scherzando Guido mentre con la moto mi portava alla villa.
-Lo spero- risposi io, doveva essere una serata perfetta, doveva esserlo e basta.

I preparativi alla villa procedevano bene, tutto era pronto e alle 22.00 esatte arrivarono anche gli invitati.
Spiegammo a tutti il piano, demmo le varie bandierine ed i cappelli e sistemammo anche lo striscione.
Mancava ormai poco all'arrivo delle ragazze, quando tutto fu pronto.
Fare in modo che tutti stessero al proprio posto e in silenzio si rilevò più semplice del previso, tutti sembravano davvero interessati alla motivazione che li riuniva.
-Stanno arrivando!- dissi io non appena mi arrivò un sms di Eleonora - Tutti al proprio posto e silenzio!- gridai alla folla.
NOn era mai successo che qualcuno mi stessa ad ascoltare davvero, mi sentii importante.
Quando la porta si aprì ed entrò Leda i ragazzi dal piano di sopra lasciarono cedere i coriandoli ed i palloncini, lasciandosi andare ad un rumoroso applauso.
Leda sembrava davvero felice, così come Daniela ed Eleonora.
Prima che avessi il tempo di avvicinarmi alle ragazze la folla si disperese in tutta la stanza e mi rese il compito impossibile.
Mentre cercavo Eleonora nella villa mi imbattei in alcuni ragazzi che conoscevo a scuola, alcuni che non avevo mai visto.
-Andrea, buonasera!- una voce calda e sensuale mi fece voltare
-Ludovica.. ciao!- dissi sorpreso
-Allora, bella festa vero?!- domandò lei facendo in modo che il suo vestito bianco svolazzasse, lasciando intravedere più del dovuto.
-Sì, anzi, grazie per averci permesso di fare tutto ciò- dissi
-Sai, alla fine ho pensato a quello che mi hai detto un pò di tempo fa, credo che tu avessi ragione, era la cosa giusta fare qualcosa per gli altri- rispose lei avvicinandosi
-Grazie- disse dandomi un leggero bacio sulla guancia
-Prego- risposi confuso quanto sorpreso
-Hai visto Eleonora?- domandai
-Ancora con questa Eleonora, ma cosa avrà di tanto speciale?! - chiese Ludovica con irritazione
-Sai, io credo che abbia tutto quello che tu non hai mai voluto avere.. - risposi
-E sarebbe?- chiese lei posando le mani sui fianchi
-Credo che tu lo sappia- dissi semplicemente, voltandomi per prosrguire il mio giro.
Finalmente vidi Eleonora che mi veniva incontro, era decisamente spettacolare.
-Eleonora, sei bellissima..- dissi, ed era vero, ricordavo quando l'avevo vista alla nostra prima festa insieme, c'era qualcosa di assolutamente elegante nel modo in cui la sua bellezza mi colpiva
-Graize...DObbiamo parlare..- disse lei fredda
-Dimmi..- risposi, spaventato
-Perchè mi hai detto che dietro tutto questo c'eri tu? perchè non mi hai detto che l'idea era stata di Vittorio?- chiese fissandomi.
Abbassai gli occhi, aveva scoperto tutto, ero nei guai, le avevo mentito e queste eranno gli effetti.
-In realtà Vittorio voleva solo farvi venire alla festa, non aveva pensato di renderla in onore di Leda.. ma sì, è stato lui a renderlo possibile e ad avere la prima idea..- ammisi guardandola a fatica negli occhi nocciola.
- E tutte le tue belle parole? tutti i discorsi che hhai fatto? mi hai mentito Andrea, sei esattamente come gli altri.. - era furiosa, lo vedevo dal modo in cui parlava, da come mi guardava
-Aspetta non è come pensi... io... avevo solo paura che tu potessi ricadere tra le sue braccia...-cercai di giustificarmi, sentendo che tutto si stava rompendo.
-Complimenti, non hai capito niente!- rispose lei allontanandosi senza darmi il tempo di fermarla.
Continuai a cercare Eleonora, senza sapere cose le avrei detto se l'avessi trovata, senza sapere cosa mi aspettava.
Sapevo solo che avevo bisogno di spiegarle, di dire tutto quello che provavo.
Mentre camminavo per le stanze colme di gente mi imabttei in Leda, seduta ad un tavolo, mentre beveva una birra.
-Ciao..- dissi - POsso?- chiesi poi indicando una sedia vuota
-Certo..- rispose lei sorridendo- Non ti ho ancora ringraziato per tutto questo, Dani mi ha detto che è opera tua..- disse lei
-No.. non ho fatto niente, ho solo modellato l'idea di altri..-
-Che intendi..?- chiese lei senza capire
-Vittorio.. è stato lui a mettere in mezzo questa cosa, io ho solo migliorato le sue intenzioni.. - spiegai
-Vittorio? parliamo della stessa persona?- chiese Leda
-Temo di sì..- risposi con tristezza
-Eleonora lo sa?- chiese lei
-L'ha saputo adesso..- risposi ancora più triste
-Andrea ascoltami- disse Leda prendendomi una mano - Tu le sei stato accanto in questi giorni e io lo so bene, Vittorio ha anche potuto avere una brillante idea ma se tutto questo è stato fatto è grazie a te! Non permettere che lui abbia la meglio, non permettere che la porti via di nuovo.. -
-Io..- cercai le parole ma non riuscivo a dire niente -cosa dovrei fare?-
-Vittorio sa che può riprendersi Eleonora, sa quanto lei lo abbia amato e sa anche che in tutti questi anni ha sempre desiderato che lui tornasse.. -
Quelle parole mi lasciarono senza fiato, poteva davvero riprendersela?
-Ma c'è una cosa che non sa.. - proseguì Leda - Eleonora in questi mesi è rinata, finalmente ha trovato un motivo per andare avanti, si è lasciata tutto alle spalle e questo grazie a te... adesso puoi ben più di Vittorio, non avere paura e vai da lei se provi qualcosa.. -
-Tu pensi che mi perdonerà per averle mentito?- chiesi con un filo di voce
-E' la mia migliore amica da annil, credmi se ti dico che non c'è persona migliore per starle accanto di te.. - disse Leda
-Grazie- risposi stringendole la mano - E tu come sta? intendo davvero...- domandai
-Credo bene... è solo che tutti sanno quello che è successo, sui muri c'è scritto "Bentornata" adesso mi sa che devo tornare davvero..-
-Sei una ragazza piena di vita e di forza, vedrai che ci riuscirai e per quanto possa sembrare assurdo, qui, tutti, sono pronti ad aiutarti- dissi sinceramente convinto
-LO pensi davvero?- chiese lei
-Lo so.. -
-Grazie Andrea, Ele aveva ragione a dire che sei speciale, cosa aspetti adesso.. cercala!- rispose Leda piena di carica
-Vado!- dissi nuovamente carico di speranza

Proseguii le mie ricerche chiedendo se qualcuno l'avesse via e mi toccò di nuovo incontrare Ludovica.
-Stai cercando ancora quella ragazza?- domandò lei
Annuii.
-IO so dov'è ma non creedo che ti piacerà saperlo..- rispose lei con un mezzo sorriso
-Dove?- domandai
-AL piano di sopra con Vittorio, sono soli in una stanza, io non entrerei senza bussare, anzi non entrerei affatto!- disse lei con voce maliziosa.
-GRazie, ma vado- risposi facendo per allontanarmi
-Andrea.. - disse lei tenedomi per un braccio - Se dovessi aver bisogno di qualcuno che ti tiri su di morale, io ti aspetto vicino all'ingresso, sarò quella con due bicchieri di vino in mano.. ti aspetto-
Non risposi nemmeno e corsi verso le scale, temendo per quello che avrei potuto vedere.
Cercai la stanza dove si trovavano Eleonora e Vittorio, facendo vari tentativi, sbagliandone precchi.
Finalmente fui indirizzato verso la porta giusta, alla fine del lungo corridoio.
La porta era leggermente aperta, guardai all'interno.
Vidi Vittorio steso sul letto con le mani dietro la testa e lo sguardo perso sul soffitto come se stesse guardando qualcosa di interessante.
Di Eleonora nemmeno una traccia, mi sentivo ottimista, forse non era successo niente, forse era andava via.
Eppure notai la camicia sbottonata di Vittorio e solo dopo vidi che teneva tra le mani il bracciale di Eleonora, quello da cui non si separava mai.
Forse mi sbagliavo, forse quei due erano stati insieme ed era troppo tardi.
MI ricordai in quel momento che Ludovica mi aspettava al piano di sotto, stavo per scendere da lei, per ripetere un errore fatto già in passato, quando una voce mi fece voltare.
Sorrisi.

***

Il prossimo sarà l'ultimo capitolo, molto più breve di questo.. fatemi sapere che ne pensate e scusate gli errori ed orrori ma davvero non ho tempo perr riguardare tutto ^^
Baci e grazie a tutti voi che mi avete sostenuta <3
Elly

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Maumivu