All’interno della Sala Comune c’era
una calca incredibile ed era veramente difficile farsi spazio.
-Ciao … Lily, vero? Tu sei la
sorella di James e Al.- Davanti a lei c’era Kevin Finnigan, avrebbe voluto
buttarsi al collo e strangolarlo.
Litigate furibonde
-Già … - Un gruppetto di ragazzine si spostò e così Lily poté vedere il fidanzato bello
e spaparanzato su una poltrona mezzo addormentato. Gli avrebbe fatto una bella
strigliata dopo.
-Sei la figlia di Harry e Ginny
Potter, la nipote … -
-Senti vuoi fare l’albero
genealogico di tutta la mia famiglia?! Per tua informazione conosco sia i miei
genitori che i miei nonni, tutti … Te lo assicuro-
-Voglio solo sapere se la figlia di
tanti pezzi grossi può urlare contro i suoi stessi
COMPAGNI DI SQUADRA!-
Improvvisamente tutta la stanza si
era zittita e Lily, ne era certa, stava diventando di un bordeaux perfetto. Kevin
Finnigan si allontanò con un passo leggero e il sorrisino
compiaciuto.
-Finnigan! Io non criticavo la
Squadra, IO faccio parte della squadra. L’unica cosa inadatta nei Grifondoro
sei tu! Sei lento.-
Kevin le si era avvicinato rapido e
con lo sguardo carico di rabbia -Sono velocissimo, forse dovresti metterti gli
occhiali.-
-I passaggi sono troppo inquadrati.-
-Ti rendi conto della sciocchezza
che stai dicendo?-
La tensione nella stanza aumentava
ogni volta che uno dei due emetteva un suono. Per fortuna Hugo prese in mano la
situazione.
-Allora! Perché non apriamo un’altra
bottiglia di Burrobirra?-
Un coro di “Yeah!” venne zittito
dalla voce di Lily.
-Se non hai capito intendo dire che:
non ci metti passione nelle cose che fai! È Quiddich, non un … Un lavoro a
malia!-
Hugo riprovò a mantenere il sangue freddo e ravvivare la
situazione ma non gli fu permesso di terminare la frase. Questa volta ad
attaccare era Kevin.
-Non sei tu che mi devi insegnare
cos’è il Quiddich, conosco quello sport come conosco le mie potenzialità. Io
sono bravo, forse anche meglio di te. –
Lily si limitò a serrare gli occhi ma un libro per terra si alzò in aria ed andò a scagliarsi contro Kevin. il gesto
fece indietreggiare tutti tranne i due interessati. Prima che riuscissero a
rendersene conto si trovavano in una vera battaglia fra maghi, e chissà quali
cose potevano succedere.
Mentre la terza guerra magica
scoppiava nel suo dormitorio Rosie passeggiava per il castello. L’anno
precedente, chissà per quale motivo, era stata nominata prefetto e si ricordava
ancora la serenità provata quando si immergeva completamente in quella vasca
piena di schiuma e colori. Così, fissando la porta del bagno dei
prefetti, sorrise.
L’anno scorso le parole d’ordine
ideate dal Prof Gootej erano banali. Forse anche quell’anno non si era
sprecato. L’anno prima il nome segreto era il mese in cui si trovavano
accompagnato dal giorno.
Erano ancora le undici così tentò. – 22 Marzo-
Come immaginato la porta si aprì, Rosie ne fu felice, dopo una giornata del genere
desiderava solo farsi un bel bagno rilassante.
Stette immersa per dei bellissimi
minuti, otto per la precisione. Fino a ché non sopraggiunse un rumore di
cigolio e la porta si aprì. Voltatasi di scatto Rosie fu in
tempo per vedere Scorpius Malfoy che toglieva la camicetta a Polly Toxy,
un’odiosa Serpeverde del terzo anno.
Ma ha solo tredici anni! Che viscido maiale
approfittatore, indubbiamente quella ragazzina non sognava di meglio. Sarbbe
subito corsa a dirlo alle amiche per vantarsi, ma poi? Dopo lei avrebbe preteso
il rispetto o lo avrebbe lasciato fare. Il semplice fatto che permettesse a un ragazzo,
ormai a tutti gli effetti, adulto di farsi una sveltina rispondeva da sé.
I due non si erano accorti di Rosie
ma lei doveva intervenire. Probabilmente i due l’avrebbero fatto in un altro
luogo e in un altro momenti ma lei si sarebbe sentita a posto con la coscienza.
Chiamò a sé
l’asciugamano e una sigaretta e fece in modo di farsi notare da Polly.
La ragazzina era magrissima con i
capelli ossigenati e un naso simile all’uncino di Capitan Uncino. Non era
brutta ma neanche bellissima, sicuramente una fra le più basse nelle quotazioni
dei Serpeverde. Quando gli occhi neri della ragazza scorsero quelli azzurri di
Rose si fermò di colpo. Prima imbarazzata e poi
furibonda.
Anche Scorpius si voltò, più lentamente. Non riuscì a trattenere lo stupore ma subito venne compensato
dal divertimento
- Weasley?-
La bambina era ormai in lacrime, urlò parole senza senso e corse via.
- Weasley hai fatto qualcosa hai
capelli, sembri diversa … -
-Forse il cambiamento sta nel fatto
che sono praticamente nuda, Malfoy –
Il ragazzo sogghignò divertito ma Rosie non vi badò.
-Ma tu non sei Prefetto quest’anno …
Dovrei farti rapporto.-
-Si, dovresti ma tu non lo farai. Altrimenti
dirò al Preside che tu vai con … -
-Non essere assurda Weasley! Fare
sesso non è reato.-
-Sarà ma è vietato sotto il tetto di
Hogwarts e poi tu, ormai adulto, lo stavi per fare con una del terzo anno, che
mi risulta minorenne … -
-A meno che non sia stata bocciata quattro
o cinque volte penso che sia minorenne … -
-Già!- Trionfante Rose afferrò i suoi indumenti e fece per uscire dalla stanza
quando sentì qualcosa staccarsi dalla sua presa
e il culo che gelava. Quello stronzo di Malfoy gli aveva sottratto
l’asciugamano con cui si stava coprendo.
-Scusa Weasley ma questo asciugamano
è dei Prefetti.-
Violacea Rosie raggiunse la Sala
Comune con indosso una camicetta e nient’alto . Su una poltrona stavano ancora
alcuni giocatori e altri amici nella mischia si trovava anche Lee.
-Allora, ti sembro ancora senza
inventiva?- Allungò il passo verso il suo dormitorio.
-STRONZO!-
Nella stanza Ashley stava scrivendo
una lunga pergamena tutta fitta per la madre, erano molto unite lei e Calì Finnigan.Le altre ragazze erano nella stanza poco più
su dove si dava una specie di pigiama party magico.
-Anche tu? E basta! Cosa vi hanno
fatto questi ragazzi?!-
-Cosa intendi?-
-Beh Lily e Kevin si sono insultati
per un eternità e ora sono tutti e due in punizione … Né mamma, né papà saranno
contenti. Ma capisco la tua rabbia … -
-Davvero?!-
-Ma certo! Lee è uno stronzo.-
-Ma che mi frega di Lee, lo stronzo
in questione è Scorpius … -