Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Giampi96    25/03/2014    3 recensioni
Durante il torneo di arti marziali nella Saga di Majin Bu, vediamo Crilin sposato con C-18.
Cosa sarà successo tra di loro negli ultimi anni? Con questa long cercherò di far luce un po' sulla loro storia.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Crilin, Un po' tutti | Coppie: 18/Crilin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Crilin era alla ricerca della cyborg da quasi una settimana ormai, eppure di lei nessuna traccia.
Lo svantaggio era che lei non possedeva nessun'aura, per cui non gli era possibile percepirla; doveva contare sulle sue sole forze per trovarla, ma finora nessun risultato.
«Pensavo sarebbe stato più facile, ma non ho proprio idea di dove possa essere!» urlò il terrestre disperato.
Si accasciò al suolo triste e cominciò a sbattere violentemente i pugni a terra.
 
Nel frattempo, C-18 vagava per un bosco vicino alla città del Nord, lo stesso bosco in cui anni prima lei e suo fratello avevano incontrato il Dr. Gelo.
Una strana visione le aveva fatto credere che C-17 fosse in quei boschi, anche se lei stessa non sapeva spiegarsi il motivo. Perché suo fratello doveva trovarsi nello stesso posto in cui fu segnato il loro destino?
Pensierosa, la bionda decise di sostare lì, era in territorio di caccia ma non sarebbe stato un problema sbarazzarsi di chiunque si fosse avvicinato a lei.
Persa nei suoi pensieri, non si accorse che qualcuno si stava avvicinando «Lo sai che avrei potuto spararti, vero?» C-18 conosceva quella voce sarcastica, si voltò di scatto e fu felice di vedere suo fratello.
Era tempo che non lo vedeva, voleva riabbracciarlo, ma non ebbe nemmeno il tempo di avvicinarsi che si accorse che tutto ciò era solo un'illusione. Non era suo fratello, era solo un cacciatore che passava da quelle parti.
«Ero convinta fosse mio fratello, invece era solo un’illusione creata dalla mia mente. Sono stanca, devo riposare.» Non pensava che avrebbe pronunciato mai quelle parole, in tutti quegli anni da cyborg non si era mai stancata. Ora era diverso, come se fosse diventata più umana.
Forse anche lei, aveva bisogno di un po’ di riposo, ma di certo non lì.
C-18 decise di andarsene da quel bosco pieno di brutti ricordi e di andare altrove.
 
Crilin dopo qualche minuto si riprese e smise di colpire il terreno. Non poteva permettersi di abbattersi così, doveva andare avanti.
Purtroppo, appena si alzò da terra, si sentì le gambe cedere, per cercare C-18, dormì ogni giorno sempre meno. Per ora doveva concedersi un piccolo riposo, doveva essere lucido per continuare le sue ricerche.
Poco dopo un’ombra oscurò il cielo, Crilin alzò lo sguardo per vedere chi fosse, ma forse non era necessario. La voce era più che chiara.
«Ehi, nanerottolo, che stai facendo qui?» Quella voce dal tono arrogante, impossibile non riconoscerla.
Era la voce di Vegeta, ma che diavolo ci faceva lì?
«Io non sto facendo nulla.» Rispose calmo lui.
«Tsk, non dire assurdità. Ho origliato l’altra sera, quando sei venuto a parlare con Bulma. Solo che non pensavo fossi così imbecille da poterti innamorare di una stupida marionetta.»
«Non chiamarla così.»
«Beh, ti lascio pure da solo, ho altro da fare, ma sappi che se mai rivedrò quel cyborg, gliela farò pagare personalmente per quello che mi ha fatto.»
Il terrestre senza pensarci si scagliò contro il principe dei Saiyan che non ebbe alcuna difficoltà a bloccarlo e buttarlo a terra.
«Stupido, davvero pensavi di potermi colpire così? Mi ricordi tanto quell’insulso terrestre che sta sempre in mezzo alle scatole.»
Senza dire altro il principe dei Saiyan spiccò il volo lasciando a terra il povero Crilin, era ovvio che non sarebbe mai riuscito a fargli nulla; probabilmente lo sapeva anche lui, aveva agito solo d'impulso.
Verso sera, scese un terribile temporale. Si udirono tuoni ovunque, talmente forti che convinsero Crilin a concludere le sue ricerche, difatti decise di tornarsene alla Kame House non molto distante da lì.
 
«Ci mancava solo la pioggia!» Urlò la cyborg furiosa.
Era stanca e aveva bisogno di riposare, cercava un rifugio per riposare, ma il forte temporale le impedì di proseguire a lungo, i suoi circuiti non andavano d’accordo con tutta quell’acqua, dopo qualche metro, cominciò a perdere le forze e precipitò al suolo violentemente.
«Dannazione, non riesco nemmeno a volare…» La pioggia battente inondò le varie città, la cyborg sopraffatta dalla pioggia, si accasciò al suolo stanca e perse i sensi.
Lo stesso Crilin che stava tornando a tutta velocità a casa, scorse la bionda «Non posso crederci, quella è C-18! Sarà meglio che vada a controllare.»
Vedendo la cyborg priva di sensi, decise senza perdere altro tempo di portarla con sé alla Kame House, sapeva che forse Muten non sarebbe stato d’accordo, ma non aveva altra scelta. L’aveva ritrovata dopo tanto tempo e non poteva di certo lasciarla lì.
Con la cyborg sulle spalle, sfrecciò a tutta velocità verso casa, senza pensare alle possibili conseguenze del suo gesto.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Giampi96