Nota importane ai lettori :
Salve a tutti, sono tornata con una nuova storia. Ci tengo a precisare che io mi occupo solo di tradurla, l’autrice originale è Amcm74, di cui ho letto le storie sul sito fanfiction.net.
(ecco
qui il link per chi voglia contattarla https://www.fanfiction.net/u/5520897/).
Ho
iniziato a leggere
questa storia in inglese, e mi è piaciuta molto, scritta
bene con una trama
interessante, per questo ho deciso di farla conoscere anche a
voi.
La storia è
ancora in fase di scrittura, l’autrice la sta pubblicando
proprio adesso sul
sito quindi la traduzione procederà di pari passo.
L’ho contattata per farle i
complimenti e si è rivelata essere una persona molto gentile
e disponibile, ed
era molto felice all’idea che qualcuno fosse interessato a
tradurre la sua
storia in Italiano.
Detto ciò, questo è il primo capitolo, mi farebbe
piacere
sapere cosa ne pensate, se volete che continui se vi interessa la
storia e cose
così.
Credo di pubblicare comunque la storia anche se non avete voglia di
recensire, solo per piacere personale.
Vi capisco anche io sono una lettrice un
po’ pigra, però quando una storia merita allora
è obbligatorio per me farne
sapere cosa ne penso all’autore. Comunque sia, le recensioni
non sono
obbligatorie ma fanno molto piacere, magari anche critiche (spesso
anche se
rileggo mille volte prima di pubblicare commetto qualche errore nella
traduzione), anche perchè ci metto tempo e fatica a
tradurre. buona lettura in ogni caso!
Capitolo 1
Trunks
si voltò
repentinamente indietro per evitare l'attacco di Goten.
“Continua così e
riuscirai sicuramente a colpirmi!”
“Sei arrogante come
sempre!”Goten rise, e improvvisamente caricò un
altro attacco contro il suo
amico di lunga data.
“Vediamo se riesco a
buttarti giù con un paio di questi!”
Trunks riuscì a bloccare
l’assalto senza troppe difficoltà, ma la sua mente
non si trovava esattamente
in questa sessione di sparring con Goten. Con una raffica veloce e
inaspettata
di colpi, riuscì nel suo intento e Trunks cadde sulle gambe,
non riuscendo a
fermarlo.
Si schiantò con forza sul pavimento e rimase lì
immobile.
“Cavolo,
Trunks, non dirmi
che ti stavi impegnando sul serio?”
Goten si allontanò dal
guerriero caduto per afferrare un asciugamano ed asciugarsi il sudore
dalla
fronte.
Poi si inginocchiò accanto
a Trunks, e sorrise al suo amico.
“Questo non è
assolutamente da te.”
Ma
la mente di Trunks
stava già estraniandosi, concentrata su tutta altra serie di
situazioni, ovvero
tutto ciò che sembrava andare storto nella sua vita
ultimamente.
In realtà, Trunks era più
che consapevole che non stava affatto bene e che ci fosse qualcosa di
sbagliato
in lui ultimamente, molto sbagliato.
Si era trovato in questa
condizione senza rendersene conto, senza sapere come, quando e
perché.No, si
corresse mentalmente, forse il perché era facilmente
individuabile.
Era stato
per un bel po’ di tempo assorbito completamente nel suo
lavoro.
Era fuori
forma, stanco e stressato e paradossalmente anche il suo lavoro ne
risentiva.
Essere il presidente della Capsule Corps. era una
responsabilità enorme e
portava con sé tante problematiche. Era senza altro un bel
fardello da portare.
Era già difficile
concentrarsi sul lavoro e sulla conduzione della sua azienda senza
contare
tutte le stupidaggini che aveva fatto di recente.
Ma era la sua vita sociale
che veramente andava male, era stata completamente sacrificata.
Mentre Bra si trovava
nella fase focosa di euforia pre-responsabilità, dedita alle
feste e
quant'altro con i suoi amici, lui si era ritrovato in una gabbia, seppur
Sua madre, Bulma,
d’altronde cominciava seriamente ad essere preoccupata per il
suo prezioso
primogenito.
Suo padre, Vegeta, in
realtà non se ne era nemmeno accorto.
La risposta di Vegeta ai
suoi attacchi di stress era il solito “Diavolo hai davvero
bisogno di uscire
fuori di qui una volta tanto, ragazzo.Sono stufo di vederti.”
Nel disperato tentativo di
cambiare argomento, Trunks scelse di spostare l’attenzione su
qualcos’altro.
“Mia madre voleva sapere se la vostra famiglia vorrebbe
trascorrere le vacanze
allo chalet con la mia. E’ troppo grande per ospitare solo la
nostra famiglia.
Anche Bra porterà alcuni amici con sé.”
Goten sorrise. “Chiederò
ai miei genitori se vogliono venire, ma sono sicuro che la mamma ne
sarà più
che entusiasta. Natale è un momento tremendo per lei, per
colpa mia e di papà è
costretta a passare le vacanze cucinando.
Trunks
gli rivolse uno
sguardo scioccato.
Trunks
continuava a parlare.
Ma nella sua testa, era piuttosto eccitato dal dover rivedere
Pan.
Quella
piccola monella, era sempre divertente averla intorno.
L’ultima volta che
l’aveva vista risaliva ad alcuni anni prima.
All'epoca, gli aveva
confessato di avere una cotta per lui.Ovviamente ne era stato
anche lusingato in un certo modo, ma lei era solo una ragazzina.
Probabilmente,
ora non se ne sarebbe neppure ricordata.
Inoltre era cresciuta,
maturata e forse potrebbero avere molte più cose in comune e
avrebbero potuto
instaurare un vero rapporto di amicizia.
Sì, si disse, il ritorno di Pan era la
risposta alla sua crisi.
Avrebbe portato una ventata di aria fresca ed era
proprio ciò che gli serviva per staccare la spina.
Inoltre già quando lei era
appena adolescente erano sempre andati d’accordo..tranne
quando l’aveva
rifiutata, in modo molto dolce e carino, naturalmente.
Non passò molto tempo che
lei si gettò a capofitto nella scuola e lo studio, stage e
tutto ciò che poteva
portarla in qualche modo lontana.
Ed ora che il tempo aveva guarito ogni
piccolo rancore, se mai ce ne fosse stato, il fatto che lei aveva
intenzione di
continuare gli studi a casa è stato un buon segno. Con tutto
questo pasticcio
alle loro spalle, sarebbe stato fantastico.
Trunks guardò Goten e
sorrise. Si sentiva già meglio, più felice e
rilassato di quanto un fosse da
tantissimo tempo ormai.
“Il
viaggio in aereo deve
essere stato terribile!” Le disse Videl abbracciandola,
mentre Gohan caricava i
bagagli nella loro auto.
Pan era più alta poi sua
madre adesso.
Indossava jeans molto larghi ed un maglione enorme, scelto per stare
calda e confortevole durante il lungo viaggio.
In realtà la scelta
d’abbigliamento non riguardava solo la praticità e
la comodità, non voleva che
i suoi genitori si rendessero conto di quanto era cambiata in questi
anni
lontani da casa.
Quando aveva lasciato la
sua casa e la sua famiglia, era una ragazzina fragile dal cuore
spezzato, e ora
era tornata completamente diversa, ora era una donna indipendente con
un cuore
del tutto guarito, duro e freddo come il granito.
Pan aveva impostato tutta la
sua vita su regole precise e aveva vissuto tutto questo tempo da sola,
preoccupandosi sempre di mantenere una distanza confortevole e
adeguata.Nessun
ragazzo ne valeva la pena.
Era come una roccia al riguardo, del tutto
inamovibile.
Aveva respinto ogni
ragazzo che aveva persino osato guardare nella sua direzione, ma in
qualche
modo ciò l’aveva resa solo più
attraente agli occhi dell’altro sesso.
Non aveva mai fatto nessun
tentativo esplicito di sedurre gli uomini, non metteva avanti frasi o
gesti di
richiamo; ma questo finiva inevitabilmente solo per aumentare il suo
interesse
ai loro occhi.
Aveva cercato anche di
combattere questa sorta di fascino che gli altri sembravano
attribuirle, ma più
difficilmente cercava di sbarazzarsene più gli uomini le si
affollano intorno.
Una contraddizione in
termini.
Ma lei non voleva nessuno di loro.
Nella sua intera vita, c’era stato
solo un uomo per cui aveva provato interesse, che gli aveva fatto
tremare le
gambe e agitare nello stomaco furiose e dolorose farfalle.
Solo un uomo aveva
voluto,e lui aveva dolorosamente chiarito, in termini non equivoci, che
non
era lei che voleva.
I
suoi genitori erano
entusiasti del suo ritorno. Come del resto, erano terribilmente
eccitati che
sarebbe rimasta.
Avrebbe mai pensato di
ritrovarsi di nuovo qui, a casa, nella stessa città in cui
si trovava Trunks?
Sì, certo..ci aveva pensato e l’aveva voluto.. era
più che determinata ad avere
un’ultima vacanza con la sua famiglia prima di accettare
l'offerta di lavoro
che aveva ricevuto da una grande azienda.
Aveva contattato anche un
bravo avvocato per testare la sincerità e
l’attendibilità di quell’offerta, dal
momento che gli era stata offerta da un suo corteggiatore.
Era un lavoro
splendido, era l’occasione di una vita intera! Non che lei ci
avesse pensato
tanto, era più che decisa ad accettare, senza alcuna
remora.
Il lavoro che le
veniva offerto le richiedeva di viaggiare costantemente, senza mai
restare a
lungo in un posto, senza mai avere la possibilità di
annoiarsi o pensare...
Pan
scosse la testa in modo deciso, come per autoconvincersi.
Stava per farlo. Doveva
farlo per lei e per il suo benessere.
Ma prima avrebbe lasciato
che i suoi genitori si godessero una felice vacanza in sua
compagnia..ma
se..sua madre avesse appena nominato Trunks?!
Pan
quasi si strozzò con
la sua stessa saliva, “Quanto tempo?” Poteva
sicuramente gestire questa
situazione evitando Trunks per un paio d'ore per amore dei suoi nonni.
UNA
SETTIMANA, nella
stessa casa con Trunks ? Chi se ne importa quante altre persone
sarebbero state
presenti lì con loro!! Avrebbe dovuto parlare con lui. Forse
anche stare da
sola con lui. Lei non poteva. Non poteva farlo! Assolutamente no.
Con un sospiro sconfitto,
Pan strinse i pugni in grembo quasi da conficcarsi le unghie nella
carne,
doveva cercare una via d’uscita e al più presto.
Videl guardò sua figlia
trasformarsi da dolce angelo perduto ad un animale selvatico rinchiuso
in
gabbia.
‘Quindi lei non ha ancora
dimenticato Trunks, anche dopo tutto questo tempo..’
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Era
tempo ormai. Trunks
guardò divertito Goku mentre si sistemava la cravatta.
Tutti
erano in attesa che
arrivasse l’ospite d’onore.
Organizzare un party di bentornato per Pan non
figurava nel piano originale, ma non riuscì a resistere alla
tentazione per
colei che aveva lasciato andare via tanti anni fa.
Sua madre naturalmente era
stata a dir poco deliziata dalla sua idea, e aveva coinvolto
subito,ovviamente,
Chichi e Videl.
Tutti si precipitarono a salutare Pan alla porta.
Trunks si trattenne
in disparte, sperando di ottenere un po’ più di
tempo per parlare con lei.
Gohan aprì la porta e Videl spinse sua figlia
all'interno.Pan venne accolta
con abbracci e sorrisi.
Vegeta e Piccolo fecero entrambi un passo indietro, e
Trunks si limitò a seguire il loro esempio..
L’attesa lo stava rendendo
nervoso e si accorse con stupore che le mani avevano iniziato a tremare
contro
la sua volontà. 'Accidenti, cerca di tornare coi piedi per
terra..è solo Pan.'
Lui
la guardò per la prima
volta dopo anni, e ne rimase colpito.
Lei era molto più alta
ora.
Si tolse il suo cappello
di lana e i suoi lunghi capelli neri erano raccolti in cima alla testa
appuntati in uno chignon improvvisato, ma il cappello aveva tirato
giù con sé
alcune ciocche più corte, trasformando lo stile severo in
una massa morbida di
ciuffi che le incorniciava il viso e addolciva i lineamenti,
sfiorandole il
collo.
Il suo viso era raggiante
di gioia e felicità, proprio come quando era
giovane.
Lasciò cadere la giacca
dalle spalle e il brusio ricominciò.
Era sicuramente cresciuta
e aveva sviluppato un corpo notevole, con le spalle piccole e le curve
abbondanti, e per finire una vita sottile che, se avesse voluto,
avrebbe potuto
circondare con solo mezzo braccio e poi delle lunghe affusolate
gambe..assassine.
Trunks era s dir poco
confuso e disorientato.
Certo aveva messo in
preventivo che avrebbe guadagnato qualche curva, magari avrebbe
ondeggiato un
po’ suoi fianchi, ma questo.. questo era troppo e non era sicuro di come
gestirlo.
Era più che
sbalordito. Notò che era rimasto in silenzio per troppo
tempo.
'Accidenti, senza
dubbio papà e Piccolo se ne sono resi conto.' Ma in quel momento non gli
importava.
Invece era concentrato su
di lei e sull’abitino che indossava. Era di raso, di uno
splendido color pesca,
dolce, morbido gli accarezzava le curve come il tocco di un amante.
Sembrava
praticamente nuda con quel colore indosso.
Doveva trattenersi dal
correre e costringerla a infilarsi a forza di nuovo il suo cappotto.
Okay, lei era sempre stata
carina, ma non poteva essere diventata così stupenda!!
Come ha potuto fare questo
a lui?
Trasformarmi in sua
assenza da una ragazzina timida e dolce in questa donna molto
attraente.
Attraente?? Diavolo no. Questa non era stata una buona idea.
Lei sarebbe stata
a portata di mano per tutta la settimana, come accidenti avrebbe fatto
ad
evitarla?!
Senza contare che poi, in
realtà, evitarla era l’ultima cosa che desiderava
fare.
Poteva sentire il suo stomaco
stringersi.
Sentii quello che nella sua modesta esperienza amorosa era per lui,
il segnale.
Un fremito. All’altezza dello stomaco. Lussuria.
Un’eccitazione
improvvisa. Violenta.
Bellissima.
INCOSCIENTE.
E totalmente irresponsabile.
Oddio stava provando
desiderio per Pan!!
PAN, che era così giovane
e ingenua! Pan che era sparita per anni e anni.
Pan, che ora era così
attraente che qualsiasi uomo sano di mente ci avrebbe provato, e lui
l’aveva
per un’intera settimana proprio qui, a casa sua, proprio
Improvvisamente, questo
gruppo di persone felici che lo circondavano gli sembrava una folla
soffocante.
C'erano troppe persone qui
e la maggior parte di loro stavano tra lui e Pan .
Poi
successe.Videl gli
afferrò la mano e lo tirò verso sua figlia.
Pan alzò gli occhi ed
erano così vicini; tutto ciò che Trunks riusciva
a vedere era il suo volto.
Ognuno l’aveva abbracciata
a turno, baciandola e dicendole che era mancata tantissimo. E
ovviamente ognuno
si aspettava che lui compisse lo stesso identico rituale.
Ma i suoi occhi lo avevano
catturato. Lo sguardo feroce che gli rivolse Pan, gli fece venir voglia
di
tirarsi indietro.
C'erano troppe persone per
una fuga completa.Trunks la guardò e vide il suo sguardo per
quello che
realmente era – un tentativo di fuga da lui.
Quindi lei ricordava cosa
era successo tra di loro.
Lui abbassò lo sguardo
fino a che si ritrovò a fissare le sue labbra.
Lei fece un respiro profondo
mentre lui riportava lo sguardo ai suoi occhi.
Lei scosse leggermente la
testa. Nessun altro avrebbe potuto leggere il rifiuto nei gesti di
lei.Ma
dannazione, non gli importava! Aveva solo una voglia irresistibile di
spingere
le mani nei suoi capelli e baciarla.
Troppe
persone maledette!
Si
chinò e le diede un
bacetto sulla guancia.La sensazione di sollievo provata da Pan fu
così forte,
che riusciva a sentirla pervadere anche il suo corpo.
No, non gli piaceva per
niente.
Non gli piaceva questa sensazione. Era totalmente fuori controllo.
Al diavolo i suoi ormoni
impazziti e al diavolo lei.
Maledizione, perché non
aveva provato lo stesso anni fa? Perché non se ne era
minimamente accorto?
Non l’aveva mai vista
davvero..
Goten,
Marron e Bra la
trascinarono lontano da lui, verso il buffet.
Questa sarebbe stata una
lunga notte.