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Autore: firegirl6464    26/03/2014    1 recensioni
Quanto ci vuole perché la tua migliore amica si accorga di quanto la ami?
Ci sono quelli che ti sostengono e quelli che ti ostacolano.
Le persone che ti piacciono e quelle che non ti piacciono troppo.
I tuoi desideri, le tue avversioni, e poi...
ci sei tu.
Quanto può ingelosirsi un alieno prima di esplodere...?
[Crossover: BIGBANG, 2NE1, SUJU, SNSD e molti altri!]
[Pairings: TOPBOM, DARAGON]
[Traduzione]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, T.O.P., Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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C a p i t o l o  1

Last Year Blues


 

«Bommie-ah! Alzati e vieni a fare colazione!»

La voce della signora Park rimbalzò sui muri della piccola bifamiliare.

«Sono già sveglia, eomma!» gridò di rimando Park Bom a sua madre non appena ebbe finito di vestirsi. Si guardò nel piccolo specchio ovale. Aveva già fatto la doccia e si era truccata: un look naturale. Indossò una larga felpa blu e bianca dall’aria morbida che le scendeva fino a metà coscia. Aggiunse al di sotto dei leggins neri e un paio di ballerine dello stesso colore. Si acconciò i capelli in una treccia a canestro che le ricadeva su una spalla e completò il tutto con un piccolo fiocco nero. Bom adorava vestirsi con gli abiti più adorabili, ma si sforzò di sistemare al meglio la sua divisa. Dopotutto non voleva sembrare una stracciona il primo giorno di scuola.

Mentre continuava a guardarsi allo specchio, si imbronciò. “Ok Bommie, puoi farcela” cantilenò. “E’ l’inizio del tuo ultimo anno qui…”

Woof!

Bom guardò sotto la sua sedia e trovò un cagnolino marroncino e bianco che la guardava con grandi occhioni castani.

«Pensi che me la caverò quest’anno a scuola, Choco?» domandò Bom, accarezzando il cane dal momento che aveva ripreso ad abbaiare e scodinzolava energicamente. Bom sorrise e si alzò dallo sgabello.

«Non posso credere che sia il mio ultimo anno alla Seoul University, Choco!» esclamò Bom. Afferrò la sua borsa di stoffa dalla trama scozzese e se la gettò in spalla. «Dopo tre anni di duro lavoro, finalmente sono arrivata all’ultimo anno!»

Non è che Bom fosse felice di andarsene dalla Seoul University. La ventiduenne in realtà era piuttosto triste di doversi lasciare tutto alle spalle. Eppure, pensava che fosse emozionante. Credeva che una volta terminata l’università, tutti i suoi sogni si sarebbero avverati. Già, Park Bom era una sognatrice: aveva sempre sognato che sarebbe vissuta per sempre felice e contenta. Finire l’università l’avrebbe portata solo un passo più vicina.

«Park Bom Lee!» Bom sbuffò sentendo sua madre chiamarla un’altra volta. Ogni volta che la signora Park usava il nome complete di Bom, ci sarebbero stati guai in vista se non avesse ottemperato alle sue richieste. Bom accarezzò Choco un’ultima volta prima di precipitarsi giù per le scale.

«Aish, quanto ti ci vuole a prepararti?» disse la signora Park quando vide la sua unica figlia affrettarsi lungo le scale. «Parlavi ancora da sola? E cosa ti avevo detto riguardo all’indossare le scarpe in casa?»

«Eomma, non stavo parlando da sola!» sbuffò Bom togliendosi le scarpe. «Stavo parlando ad un cane… è totalmente diverso… »

La signora Park ridacchiò, raggiungendo la figlia e dandole un bacio in fronte. «Ti sto solo prendendo in giro, Bommie. Adesso vieni a fare colazione»

Una tipica colazione coreana occupava il tavolo. Bom si sedette ed afferrò un piatto ed un paio di bacchette. «Buon appetito!» disse, e si gettò sulla ciotola. La signora Park si sedette di fronte a lei e guardò la figlia.

«Dio, quando sei diventata così grande… » disse la signora Park sorridendo. «Mia figlia è un’adulta ormai, è già al suo ultimo anno di università! Avrà finalmente l’occasione di trovare un lavoro ben pagato! Wah, e quando si sposerà…! Aigoo…»

«Eomma!» esclamò Bom. Sua madre si emozionava sempre in certe situazioni: parlava di lei come se lo stesse facendo con le sue amiche più care. Ma come poteva biasimarla? Bom era la sua unica figlia e aveva già ventidue anni.

«Scusa Bommie, sono solo così emozionata! Riesco solo ora a vederlo; Park Bom Lee: una delle più brave pasticcere della Corea! Oppure Park Bom Lee: una famosa cantante coreana. Non vedo l’ora!»

La signora Park era a conoscenza della grande abilità della figlia nel cantare e fare dolci. Sperava che Bom avrebbe sfruttato queste qualità. «E mi sto ancora chiedendo perché la mia bellissima figlia non abbia ancora un ragazzo-»

A Bom andò la colazione di traverso. “Oh signore, no, non di nuovo…”

«Eomma, lo sai che non conto di stare con qualcuno per ancora un po’ di tempo» borbottò Bom continuando a mangiare.

La signora Park stava per rispondere quando suonò il campanello. Sospirò e lasciò Bom a finire la colazione. La signora Park aprì la porta e trovò la loro vicina di casa ventiduenne, sorridente, con il suo zaino in spalla.

«Annyeonghaseyo, signora Park!» disse la ragazza. I suoi corti capelli neri rimbalzarono quando la signora Park le cinse le spalle, stringendola in un abbraccio.

«Minji cara, come stai? Fatto belle vacanze? Oh, guarda quanto sei cresciuta!» la signora Park continuò a parlare a macchinetta mentre Minji si inchinava ad ogni complimento.

“Mi ha vista ieri. Quando posso essere cresciuta da allora?” pensò Minzy. “Pare che anche la signora Park risenta del Last Year Blues…

Last Year Blues era un termine inventato da Minji per definire l’atteggiamento che le madri avevano nei confronti dei loro figli quando li vedevano all’ultimo anno di liceo o di università. Quella mattina sua madre si era comportata con lei in quello stesso modo prima che uscisse e poiché la signora Park trattava tutte le migliori amiche di Bom come fossero figlie sue, a Minji riservava lo stesso trattamento.

La signora Park sciolse l’abbraccio e sorrise. «Entra a fare colazione! Abbiamo un sacco di roba!»

  

 

 «Grazie per l’invito, signora Park!» disse Minji pulendosi le labbra con un tovagliolo.

«Non c’è di che, cara!» la signora Park si alzò dalla sedia ed afferrò una busta di carta marrone dal bancone. «Bommie, ecco il tuo pranzo!»

Le labbra di Bom si stirarono in un sorgranturco quando guardò cosa conteneva la busta. Saltellò contenta e abbracciò sua madre.

«Granturco! Grazie, eomma» disse Bom continuando a sorridere.

Granturco: l’unica cosa senza la quale Bom non poteva vivere. Non importava per quante volte lo mangiasse, non ne era mai sazia. Minji rise vedendo che Bom continuava a ballare felice come una bambina.

«Bommie-ah, smettila di ballare come una bimba, tu e Minji farete tardi!» la rimproverò la signora Park guardando l’orologio. «Oddio, sono già le 7:12!»

«Eomma, calmati. Il pullman arriva tra più di un quarto d’ora!»

La signora Park sorrise e pizzicò le guance di Bom. Le schioccò un bacio in fronte e si voltò. «Muovetevi ad andare!»

Bom e Minji si diressero finalmente alla porta. Bom si girò leggermente e sorrise al viso dolce di sua madre. Una lacrima scese sulla guancia di sua madre. La signora Park sorrise ed agitò la mano in un piccolo saluto.

“Aish, ti voglio bene mamma, ma sei un po’ troppo sensibile…”

Bom chiuse il portone e si voltò verso l’amica. «Sembra che entrambe le nostre madri siano nel pieno del Last Year Blues»

«Già»

Bom e Minji risero mentre si avviavano alla fermata del pullman. A piedi ci avrebbero messo cinque minuti, ma ce ne vollero dieci dal momento che camminavano lentamente.

«Aigoo Minzy, ancora non posso crederci che sei stata in America durante le vacanze!» esclamò Bom, dando una leggera pacca sulla spalla di Minji. Minzy era come quasi tutti chiamavano Minji.

«Unnie, avrei voluto portarti con me se avessi potuto»

«Vorrei avere i soldi per poter andare in vacanza» Bom abbassò il capo e sospirò.

Fu il turno di Minzy di dare la pacca a Bom. «Ehi, smettila di sospirare! Sospiri un po’ troppo»

Era vero che Bom sospirava troppo, ma ne aveva tutte le ragioni. La famiglia di Bom non era benestante come altre. Anche se Minzy e Bom vivevano nello stesso quartiere, il loro status economico era diverso. Minzy era schifosamente ricca, ma apparteneva alla classe medio-alta. Sua madre era una chirurga e suo padre un ingegnere. Al contrario, Bom era piuttosto povera. Sua madre era una maestra di scuola elementare. Era un lavoro che le manteneva, ma c’erano comunque dei lati negativi. Lei non era viziata. Non possedeva abiti firmati. Non aveva una casa privata. Era una persona comune, diversamente dalla maggior parte dei ragazzi che frequentavano la sua scuola.

La sua vita era come un drama, ecco perché Bom era una sognatrice.

Bom e Minzy raggiunsero la fermata del pullman dopo aver chiacchierato per minuti. Non appena si sedettero sulla panchina di metallo, Bom estrasse improvvisamente il suo cellulare dalla tasca. Minzy gonfiò le guance e fissò Bom assottigliando lo sguardo.

«Unnie, cosa stai facendo?» domandò con il tono più dolce che poteva. Minzy era una ragazza seria, ma anche molto curiosa.

«Sto solo mandando un messaggio di buongiorno a tutti» replicò Bom, le dita che sfrecciavano sulla tastiera.

«Oddio, dovrei farlo anch’io!» anche Minzy estrasse il telefono e cominciò a spedire teneri messaggi di buongiorno a tutti i suoi contatti.

 

Quando il pullman accostò alla fermata, Minzy rimise il telefono in borsa e se la mise in spalla.

«Ah, fatto!» disse, stiracchiando le braccia sopra la testa. «Non sarò più in grado di scrivere messaggi per un po’, le dita mi fanno un male cane!» si voltò verso Bom, che era ancora seduta lì a messaggiare. «Unnie» la chiamò Minzy con voce più alta, e Bom alzò lo sguardo. «Siamo arrivati»

«Ops, scusa, Minzy-ah» Bom si sistemò la borsa in spalla e rimise il cellulare in tasca.

Le due si affrettarono nel bus, scusandosi con l’autista di averlo fatto aspettare. Camminarono lungo il corridoio finché non trovarono un posto vuoto per entrambe. Si sistemarono le borse in grembo, rilassandosi quando il pullman si mise in strada. Una vecchia signora seduta di fronte alle ragazze si voltò e picchiettò sulla spalla di Minzy. Una sorpresa Minzy si voltò e vide la vecchia signora che le sorrideva.

«Di ritorno a scuola, eh?» commentò. «In che anno sei, signorina?»

«Siamo entrambe al quarto, ajhumma»

«Sembrate entrambe così giovani e siete già all’ultimo anno? Quanti anni hai, signorina?»

«Solo 20» Minzy era una di quelle bambine che avevano cominciato la scuola in anticipo, il che spiegava perché fosse una delle persone più giovani all’ultimo anno di università.

«Così giovane! E la tua amica?»

«Lei ne ha 22»

«Wow, sembra che abbia tante cose per la testa. Voi universitari avrete di sicuro un sacco di affari di cui occuparvi» rise l’ajhumma.

Minzy, confuse, si voltò verso Bom che era ancora impegnata a mandare i messaggi del buongiorno. «Ehi unnie! Come mai ci stai mettendo tanto?» Minzy sapeva che Bom non era veloce quanto lei a scrivere con il cellulare, ma era impossibile che fosse così lenta.

La giovane si sporse oltre la spalla di Bom e sorrise. «Ovviamente stai mandando a lui quello più lungo»

Bom ricambiò l’occhiata di Bom con sguardo innocente. «Uh? Che intendi?»

«Niente, niente»

   


I'm a B-A-D, Big Bang the big boy!

(juh ree kkuh jyuh ah jeek eun eel luh)

 

«Non voglio alzarmi…»

Il giovane nel letto a due piazze cominciò a rigirarsi mentre il telefono continuava a suonare. Sarebbe riuscito a riaddormentarsi comunque se avesse voluto, ma i colpi alla porta gli impedirono di riappisolarsi.

«Signorino SeungHyun» una voce fine lo chiamò, «deve alzarsi! Farà tardi a scuola!»

Il giovane rimase lì ancora qualche secondo prima di lasciar perdere l’idea di riposarsi ancora un po’. Si alzò dal letto e camminò – o meglio, barcollò – fino alla porta. La donna smise di bussare una volta che la porta fu aperta.

«Signorino SeungHyun, deve-»

«Lo so, lo so, Sun Mee. Grazie»

Prima che la donna potesse continuare, il ragazzo le chiuse la porta in faccia. Sun Mee era la cameriera personale del giovane. Si sentiva un po’ in colpa per essere così maleducato con una persona più grande di lui, ma fino a quel punto poteva tollerarlo…

Il giovane camminò fino al suo specchio d’argento. Si strofinò gli occhi e si guardò: i suoi capelli erano arruffati ed indossava ancora i vestiti del giorno prima.

«Aish, Choi SeungHyun» si disse, «davvero, non saresti dovuto uscire a bere con i ragazzi ieri sera. Sì… una brutta decisione»

Choi SeungHyun: l’erede della Choi Holdings. Era lui. Si potrebbe pensare che l’erede di una compagnia così prestigiosa sia più responsabile. Beh, provate di nuovo ad indovinare.

SeungHyun fissò il suo corpo per ancora qualche secondo prima di voltarsi ed afferrare il telefono.

«Quattro messaggi? Chi diavolo mi scrive di mattina così presto?» SeungHyun aprì il telefono e lesse i messaggi che aveva ricevuto.

 

Da: GD

Ehi!!! Mi dai sempre quello strappo a scuola, né? Scs, lo farei io, ma la mia macchina è di nuovo dal meccanico.

Ricevuto 6:40, 5 Marzo 2012

 

Da: Daesungie

Spero tu sia sveglio, hyung! Hai bevuto un po’ troppo ieri sera eheh… (^u^)

Ricevuto 6:46, 5 Marzo 2012

 

Da: Minzy

Ehi oppa!!! Vedi di svegliarti, ok? Preparati per il tuo primo giorno! Non riaddormentarti come l’ultima volta!!!

Ricevuto 7:22, 5 Marzo 2012

 

Le sue sopracciglia si sollevarono leggermente quando cliccò la freccia superiore per il successivo. Sulle sue labbra sbocciò un sorriso.

 

Da: My Alien

SVEGLIATI, ALIENO!!! Sono Bom! Aspetta, perché te lo sto dicendo, sai già chi sono eheh (>u<) Spero che tu abbia dormito bene perché oggi è il primo giorno dell’ultimo anno di scuola! AIGOO, RIESCI A CREDERCI? Il tempo passa così velocemente! Vedi di arrivare a scuola in tempo! Abbiamo bisogno di passare un po’ di tempo da soli, tra migliori amici!

Sono rimasta davvero sconvolta quando ho saputo che durante le vacanze sei stato in Giappone… E SENZA DI ME!! Perché? Grr… Mi sono sentita così sola! Ma sei tornato, quindi non importa (>w<) Sebbene saremo liberi dopo l’università, mi sento triste, in un certo senso. Non potremmo più vederci così spesso, vero?

Lo so che me l’hai già promesso, ma DEVI PROMETTERMELO ANCORA!! Non possiamo MAI smettere di essere migliori amici. Morirei, letteralmente!!! Giura col mignolo!!! Eheh!!! Spero che tu non abbia scordato cosa succeede oggi… eheheh… ORA SBRIGATI E PREPARATI PER LA SCUOLA! Ti voglio bene!!!

Ricevuto 7:30, 5 Marzo 2012

 

Il messaggio era così lungo che era stato separato in due messaggi separati.

«Bommie-ah...» disse Seunghyun dolcemente. Adorava leggere i teneri ed innocenti messaggi della sua amica. Il suo cuore cominciò a battere più velocemente. Bom aveva il potere di far battere il suo cuore freneticamente fin dalle elementari.

Quando SeungHyun lesse la fine del messaggio, si accigliò.

Ti voglio bene?

Sapeva esattamente cosa intendeva Bom con quello. Non lo amava in senso romantico, ma come un’amica. Perché gli dava tanto fastidio leggere quelle parole?

 
You're my heart heart heart heart heartbreaker-

 
"Heartbreaker" cominciò a risuonare fastidiosamente dal cellulare di SeungHyun. Doveva essere Ji Yong.

«Perché mi scrive ancora? Si sentirà solo o roba del genere» pensò SeungHyun premendo con le dita sul messaggio. Leggendo, corrugò le sopracciglia.

 

Da: GD

AISH SEUNGHYUN!!! Dv 6? YO se tra poco nn mi passi a prendere faremo tardi!!!

~G G G G BABY BABY - GD GD BABY BABY

Ricevuto 6:46 AM Lunedì 5 Marzo 2012

 

Un confuso Seunghyun fissò il messaggio come fosse un problema impossibile di matematica. «Di che sta parlando questo ragazzo?»

Poi come un colpo di fulmine realizzò.

 

Mi dai sempre quello strappo a scuola, né?

 Spero tu sia sveglio, hyung!

 Vedi di svegliarti, ok? Preparati per il tuo primo giorno! Non riaddormentarti come l’ultima volta!!!

 ORA SBRIGATI E PREPARATI PER LA SCUOLA!

 

SeungHyun si voltò di scatto verso l’orologio appeso al muro.

I suoi occhi si spalancarono.

7:34

 ...

«Merda» imprecò, «Farò tardi a scuola!»

 


 
Allora, gente… vi sta piacendo questa storia? Per favore lasciate commenti, lo apprezzerei molto! Cercherò di aggiornare domani, ma il Ciclone Sandy mi sta davvero facendo venire un gran mal di testa, argh… è così fastidioso… grazie a tutti! Continuate a leggere!

 

 

 

Note del Traduttore:
Annyeong~ Qui è marty_ohba che vi parla! Sono così felice di aver terminato la mia prima traduzione! Ho già portato a termine i capitoli finora pubblicati, ma se non ricevo abbastanza seguiti o commenti non mi pare che abbia senso continuare, no?

Fatevi sentire! E’ una storia davvero bella, io me la sono letta tutta d’un fiato e non vedo l’ora di scoprire come finisce!

A prestooo!
Susy

  
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