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Autore: Martii29    27/03/2014    4 recensioni
Salve! Questa è la mia prima fanfiction che pubblico e rigurda i miei adorati Olicity. Questa storia seguirà molto gli episodio e infatti parto proprio da quello che è successo nella 2x13. Recensite per farmi sapere cosa ne pensate :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando si staccarono nuovamente ebbero solamente il tempo di calmare la loro eccitazione prima che Diggle, Sara e Roy entrassero. Felicity diede loro le spalle cercando di tornare del suo normale colore sul viso. Non poteva credere a quello che era appena accaduto. Non se lo sarebbe aspettato prima, quando avevano avuto momenti molto intimi e invece era accaduto subito dopo avergli detto che gli aveva mentito. Non sapeva che pensare, i suoi pensieri erano colmi dell’immagine di lui, del suo bacio, così bello e così tanto agognato. Sperava solamente che non sarebbe finita così e che Oliver gli desse una spiegazione il prima possibile. Non voleva diventare un’altra delle tante ex di Oliver Queen.
I tre appena entrati non si accorsero di nulla o almeno finsero di non aver visto o interrotto niente. Felicity raccontò tutto anche a loro, così come aveva detto ad Oliver, cercando di riferire più dettagli possibili. Loro la ascoltavano con attenzione e quando riferì del “rapimento” Diggle sbiancò, guardandola come poco prima l’aveva guardata Oliver.
- Non ci posso credere che Slade sia vivo. Come abbiamo fatto a non pensare che dietro questa storia del Mirakuru ci fosse lui. Sicuramente vorrà vendicarsi in qualsiasi modo, e non dobbiamo prenderlo con leggerezza. E’ molto pericoloso- iniziò Sara appena finì di raccontare.
-E anche questo signor Darcy. Ho sempre pensato avesse una brutta faccia. Il mio sesto senso aveva ragione- continuò Diggle.
- Devo andare da Thea. E’ in pericolo e la devo proteggere. Se vuoi do un’occhiata anche a Moira- disse Roy rivolgendosi a Oliver. Quest’ultimo gli fece un cenno d’assenso e lo lasciò andare.
-Le nostre famiglie sono in pericolo, dobbiamo restare uniti e fare in modo che Slade sia davvero morto- disse Oliver. Dopodichè si avvicinò a Felicity e le sussurrò: -Ora devo andare. Dopo parliamo, non andare via okay?- e uscì insieme a Sara. Lei li seguì con lo sguardo fino a che sparirono.
-So che dovevo parlarvene prima, mi dispiace John- disse all’unico uomo rimasto nella fonderia.
-Non importa Felicity, l’importante è che stai bene. Ora dobbiamo risolvere questo problema, e grazie a te siamo un passo avanti. Sappiamo dove si nasconde e sappiamo chi è il suo complice- la rassicurò Diggle, regalandole un sorriso.
-A proposito del complice, che dici se provo a uscire di nuovo con William e cerco di scoprire qualcosa? Non so, potrebbe essere utile-
-No no, prima di tutto è meglio che in questa faccenda tu stia alla larga, per quanto ora sia possibile. E poi Oliver non te lo lascerebbe mai fare e gli darei ragione- fece per andare via quando si girò e con uno sguardo malizioso se ne uscì con:- A proposito, mi sono perso qualcosa? Quando siamo scesi, voi due eravate particolarmente vicini e intimi. Mi domandavo se fosse successo qualcosa, non so..-
-John!- esclamò lei ridiventando rossa e capendo che lui sapeva aggiunse: -Diciamo che … ci siamo baciati. Non so come sia successo, forse troppa frustrazione-
-A mio parere siete sempre stati tanto frustati e ciechi per non accorgervi che vi piacete e anche tanto- le fece un occhiolino e la lasciò sola.
Era riuscita a dire la verità, a liberarsi di quell’enorme peso e addirittura come ricompensa era stata baciata da Oliver. Non un normale giorno, insomma. Anche se ultimamente con tutti questi problemi, non ce ne erano stati di giorni tanto normali.
Intanto Oliver era uscito con Sara, entrambi diretti verso casa del Detective Lance. Là speravano di trovare anche Laurel.
-Felicity ha rischiato molto, rischiando di andare da sola nel covo del nemico-iniziò Sara.
-Si, infatti- fece Oliver, che solo a ripensarci, diventava furioso.
-E tu odi vederla in pericolo eh?- disse Sara facendogli un sorrisetto complice.
-Cosa intendi?- chiese indagatore lui.
- Sai benissimo di cosa parlo. Ho sempre notato, da quando spno tornata, il modo in cui la guardi. Sei preso da lei ma siccome è così pura e fragile non vuoi stare con lei per non metterla in pericolo, più di quanto non lo sia già. Non preoccuparti, non faccio la fidanzata gelosa. Ho sempre saputo che dopo quello che è successo nell’isola sarebbe impossibile ricominciare daccapo. Facciamo un ottima squadra ma non sono io la compagna che devi avere accanto.- Dopo questa rivelazione Oliver la guardò meravigliato.
-Non dirmi che si nota così tanto? Per ora non posso stare con lei. E’ troppo rischioso. Un conto è lavorare insieme, un altro è stare insieme. Soprattutto ora che è tornato Slade, la devo proteggere- spiegò lui.
-Certo, e ti capisco. Solo, non allontanarla. Anche se credo che non ci stai riuscendo molto, visto che vi siete appena baciati- disse lei.
-Cosa? Ci hai visti?- chiese Oliver, leggermente arrossato.
-Si! Tranquillo, Roy e Diggle non vi hanno visti. Io ho la vista da falco e ho fatto in tempo a beccarvi- e rise.
- Bene, per ora vorrei che nessun’altro lo sappia- e arrivarono davanti casa di Lance. – Speriamo che tuo padre sia in casa, dobbiamo avvertirlo di stare attento.-
Mascherati da Arrow e Black Canary avvertirono il Detective Lance, spiegandogli solamente che Slade si voleva vendicare di Sara e non di Arrow aka Oliver Queen. Laurel non era con lui, così Sara decise di andare da lei e con una qualsiasi scusa, cercare di farla stare nella casa del padre, di modo tale da controllarli entrambi.
Oliver si diresse a casa della madre. Aveva litigato duramente con lei, era ovvio dopo quello che aveva scoperto sul suo segreto. Gli faceva più male che non gli avesse detto la verità, avendo scoperto tutto grazie a Felicity, piuttosto che il segreto stesso. Non gli importava che Merlin fosse il padre biologico di Thea. Lei sarebbe stata sempre sua sorella. Si aspettava di trovarci anche quest’ultima e Roy nella villa Queen e infatti i due erano in camera di Thea.
-Come mai qui Oliver?- chiese la madre, meravigliata di vederlo lì.
-Sono passato a vedere se era tutto apposto- spiegò lui. Quando aveva saputo che la loro casa era piena di telecamere nascoste non ci aveva quasi creduto. Ma ne adocchiò una, molto nascosta, che dava all’entrata della casa. Avrebbe preferito fare uscire la madre da lì ma con quale scusa? “ Mamma, Slade Wilson ha telecamera nascoste per tutta la casa per tenerci sempre d’occhio. Chi è? Oh nessuno, un vecchio amico che mi incolpa della morte di una ragazza, sull’isola. Ah e non ti preoccupare, me ne occuperò io. Sono il Vigilante”. No, non era una buona idea. Fortunatamente scese Thea con Roy; quest’ultimo gli fece un cenno come a dire “ stai tranquillo, le controllo io. Se mi arrabbio Slade fa una brutta fine”, il che poteva essere vero se non fosse che anche Slade aveva la Mirakuru in circolo e da molto più tempo. Cercò di tranquillizzarsi e si diresse a casa di Felicity. Ci era stato solo un paio di volte. Forse avrebbe trovato Diggle ma non fu così. Era felice,tuttavia, di trovarla sola, dovevano parlare. Molto presto avrebbe dovuto affrontare Slade, e al ricordo del loro ultimo scontro, si preparava a combattere fino alla morte. Sara aveva ragione. Non doveva allontanarla.
-Sei sola?- gli chiese lui, avvicinandosi furtivamente e facendola sobbalzare.
-Oliver! Non ti avevo sentito entrare! Dove sei stato?-
-Scusami, non volevo spaventarti. Un giro, dai Lance, mia madre e Thea. Stanno tutti in buone mani, per l’evenienza- disse lui, cercando anche di convincere sé stesso .
-Si, in buone mani- annuì lei.- Allora cosa vuoi fare? Sappiamo dove è Slade, anche se non penso sia l’unico luogo dove si possa nascondere-
-Era quello che pensavo anche io. Sara e io pensavamo che sarebbe meglio se domani sera andassimo lì per affrontarlo. E’ inutile continuare a non fare nulla. Prima ci muoviamo, prima lo sconfiggiamo. Almeno lo spero- disse Oliver cupamente.
-Oliver è rischioso. Dovreste portare anche Roy. E’ sicuramente un braccio in più su cui contare e forte come lui. Non voglio perderti- disse lei, guardandolo dritto negli occhi.
-Non mi perderai. Te l’ho promesso tempo fa. E.. a proposito del bacio.. io ecco.. credo che sia meglio dimenticarlo- quelle parole gli facevano male solo a pronunciarle.
-Dimenticare? Come? No, Oliver spiegamelo perché da quando ci siamo baciati io non ho fatto altro pensarci-
-Felicity non è ora il momento. Se ne uscirò vivo da tutto questo, forse riusciremo a provare a stare insieme ma ora..-
-Hai appena detto che vuoi stare con me?- chiese lei stupefatta.
-Perché così sorpresa? Felicity dal primo istante in cui ti ho vista nell’IT Department, si è accesa una luce dentro di me. Tu mi rendi vivo, mi fai essere un’altra persona, solo grazie a te.-
A questa dichiarazione Felicity lo prese e lo baciò. Aveva preso coraggio, tutte le emozioni che le aveva fatto provare erano esplose con la sola voglia di baciarlo di nuovo e di non fermarsi a quello.
 
 
 
Salve! Scusatemi per il ritardo, ieri non ho avuto proprio il tempo, tra compiti e il trend “We Want Olicity Back”. Trend perfetto direi. Io ho appena visto la puntata e mi è piaciuta molto! Questa mia storia è un tantino diversa ma alcune cose le ho quasi predette! Le telecamere in casa Queen le avevo messe nel capitolo pubblicato il giorno stesso in cui poi, la sera, è uscita la puntata con Slade e le sue telecamere! Che indovina che sono! Ahahah Comunque spero che vi sia piaciuto il capitolo e alla prossima settimana! Un bacione e ditemi cosa ne pensate ^.^
  
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