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Autore: Dumbgirl    27/03/2014    4 recensioni
Ad un tratto nel silenzio,sentii delle urla di dolore. I miei genitori.
Udii due spari.Le sirene della polizia si facevano sempre più vicine a noi,una luce mi accecò gli occhi,e poi il buio.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Jasmineeeee,svegliati che è tardi".
La voce stridula di mia madre Jane rimbombò per tutta la casa e non fece a meno di svegliarmi. La luce del sole filtravaa dalla veneziana, la voglia di alzarzi era poca,alzai una palpebra e guardai le ore dalla sveglia del mio comodino,le sette e mezza.Maledizione sono in ritardo.Mi alzai dal letto con malavoglia e scesi in cucina per fare colazione.
Erano passati tre anni da quando ero stata adottata. Ora frequentavo il liceo,avevo una migliore amica,due genitori e un fratello. Avevo costruito un muro di mattoni tra me e il mio passato. Alcune volte gli incubi facevano capolinea durante la notte,ma mi bastava prendere dei calmanti per ristabilire la situazione.
"Buongiorno mamma,Buongiorno papà" dissi con voce assonnata.
"Buongiorno raggio di sole" dissero mamma e papà contemporaneamente.
Mi sedetti e presi la Nutella. Quanto non si puo' amare la nutella? Che tu sia triste o felice la Nutella c'è sempre. Ne spalmai un po' sul pane e mangia di fretta. Mi cambiai mettendomi la solita divisa scolastica e presi la cartella.
"Ciao" li salutai prima di uscire.
Mi diressi verso la fermata dell'autobus,che,era stranamente in orario.
Salii,mi sedetti e misi la musica dell'iPhone in riproduzione casuale. Dopo pochi minuti di tragitto mi sentii toccare la spalla. Levai la cuffietta destra e alzai lo sguardo. 
"È libero il posto?" Mi chiese il ragazzo.
Deglutii.
"Si,siediti pure".
Era il ragazzo più bello che avessi mai visto. Aveva un viso familiare,mi ricordava vagamente qualcuno,ma non ci feci caso. Aveva due occhi verdi. Ma non un qualsiasi verde,no. Era un verde velato,con dell'accenno di grigio,l'iride era più chiaro verso la pupilla e più scuro verso l'interno. I suoi capelli. Erano castani,ricciolini. Aveva il ciuffo,tirato all'indietro,che gli dava un aria dolce ma ribelle allo stesso tempo. Indossava un paio di jeans neri,una maglietta bianca con sopra una camicia di jeans chiara con le maniche risvoltate fino ai gomiti e un paio di converse bianche. Era bello,bello come il sole. Mi aveva ipnotizzata.
"Ti serve qualcosa?" Mi chiese ridacchiando.
Merda. Si è accorto che lo stavo fissando. Diventai paonazza.
"Ehm nono" dissi risvegliandomi dalla mia ipnosi.
Fortunatamente eravamo arrivati a scuola. Scesi dall'autobus più in fretta che potevo e andai dalla mia migliore amica, Megan.
"Ciao Meg" le dissi saltandole addosso.
"Ei piano che rischi di spaccarmi le ossa il primo giorno di scuola" disse ridendo.
"Non ricordarmi che oggi inizia l'inferno". 
Suonò la campanella. Sfortunatamente io e Meg frequentavamo due corsi diversi,e quindi eravamo in classe diverse. La salutai e mi recai in classe.
"Buongiorno ragazzi, io sono il professor Wood e quest'anno vi insegnerò matematica" disse un uomo sulla cinquantina,tutto sorridende.
Che poi mi chiedo,perchè ridi? Trovi divertente il fatto che per nove mesi noi poveri ragazzi saremo costretti a sentire le tue pallosissime lezioni di matematica? Odiavo la scuola,odiavo matematica. L'unica cosa positiva era che potevo vedere Megan.
Iniziai a vagare con la mente. Iniziai a pensare a ciò che avrei potuto fare una volta finite le lezioni. Decisi che una volta uscita da questa prigione mi sarei guardata "Harry Potter e la pietra filosofale" uno dei miei film preferiti in assoluto.
Le quattro ore successive passarono lentamente. Fu un sollievo sentire la campanella che segnava l'ora si pranzo.
Incontrai Meg davanti alla mensa e andammo a sederci al nostro solito tavolo.
Stavo mangiando tranquillamente il panino che mi aveva preparato mia madre,quando ad un tratto sentii qualcosa di caldo arrivarmi sulla schiena. Misi la mano dietro per controllare cosa fosse. Pasta con il formaggio. Mi girai e vidi dei ragazzi al tavolo ridere e uno che mi guardava mortificato. Era il ragazzo del bus.
Vuoi la guerra? E che guerra sia.
Andai verso il ragazzo del bus.
"Tu cos'hai osato fare?" Gli chiesi con un tono minaccioso.
"Scusa volevo tirarlo addosso a.."
Cercò di giustificarsi,ma non fece in tempo a finire la frase che gli versai la mia bottiglietta di acqua in testa.
Iniziò una vera e propria guerra di cibo.
Fummo interrotti da una voce.
"Voi due subito in presidenza,senza discutere".
Andammo in presidenza,e ovviamente ci beccammo una punizione. Dovevamo restare a scuola nel pomeriggio,a pulire la mensa dal danno che avevamo procurato.Ecco,l'idea di quel ragazzo perfetto che mi ero fatta stamattina era crollata. Lo odiavo. Anzi,odiare era una parola troppo grossa,detto grossolanamente,mi stava proprio sul culo.
Uscii dalla presidenza camminando velocemente. 
"Dove stai andando? Aspettami" disse il ragazzo raggiungendomi.
"Senti,devo andare mi hai già procurato abbastanza casini. Ora ti levi ok? Ok" gli risposi con tono duro.
"Non la pensavi cosi stamattina sull'autobus".
Non gli risposi.
Stavo per entrare in classe e chiudere la porta quando sentii dire "ah comunque io sono Harry."
Gli sbattei la porta in faccia.




Scusate il ritardo,scusate lo schifo. Lo so,non è lungo e giuro che la prossima volta mi impegnerò di più. Mi farebbe molto piacere se lasciaste una recensione dive mi dite che ne pensate. Un bacio.

Dumbgirl xx
  
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