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Autore: Evil Ulquiorra    27/03/2014    9 recensioni
Jack Frost sognava di entrare a far parte della scuola di magia e stregoneria di hogwarts fin da quando era in tenera età.25 anni dopo la caduta di Lord Voldemort ha finalmente questa posssibilità e ,una volta lì,fa la conoscenza di tre bizzarri personaggi:Merida Dunbroch,giovane membro di una famiglia di maghi purosangue della Scozia,Hiccup Haddock,anch'egli erede di una casata purosangue della Norvegia,e Rapunzel Corona,una mezzosangue timida e impacciata ma intelligente e amante dello studio.Sebbene non conoscenti i destini dei quattro si incroceranno quando Pitch Black,mago oscuro fuggito dalle prigioni di Azkaban e assassino del padre di Jack quando egli era ancora in fasce,cercherà di rompere il delicato equilibrio che separa il mondo della magia da quello dei babbani.film principali:
Le 5 leggende
Dragon trainer
Rapunzel
Ribelle the brave
Frozen
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, I Cinque Guardiani, Jack Frost, Pitch
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco finalmente il secondo capitolo!So chè un po corto,ma non preoccupatevi, il prossimo che posterò sarà quasi il triplo di questo. Oggi introduco finalmente il personaggio di Jack Frost.Spero sia di vostro gradimento e buona lettura!

Il ragazzo del treno

Londra

Jack Frost ,giovane aspirante mago e alunno del primo anno, iscritto alla scuola di magia e stregoneria Hogwarts, correva tra la folla alla velocità di una macchina ,sbattendo da un passante all’altro come una pallina da ping pong ,senza curarsi del benchè minimo danno recato ai pedoni che ,una volta adocchiato e individuato l’alunno, erano ben tentati dall’inseguirlo con l’ombrello alzato in mano, per potergli dare la lezione che meritava. Il ragazzo attraversò  la strada in fretta e furia ,ovviamente non accorgendosi delle innumerevoli macchine passanti per la via, che sbandarono in tutte le direzioni ,alcune colpendosi addirittura tra  loro. Gli autisti ,una volta usciti dai veicoli, lanciarono insulti di ogni genere al teppista in giacca blu che avevano intravisto durante l’incidente. Saltò i paletti di confine che separavano il marciapiede dalle autovetture e si infilò rapidamente nel sottopassaggio più vicino. Guardò l’orologio: era davvero in ritardo! Non aveva tempo di curarsi di quante persone lo avrebbero visto fare quello che  egli avrebbe fatto. Prese una lunga rincorsa in direzione di una delle  colonne e andò a sbatterci contro. Solo che non venne respinto all’impatto! Al contrario! La colonna lo accolse tra le sue viscere e lo trascinò al suo interno. Ebbene sì, l’aveva attraversata come se fosse un fantasma. Sbucò dall’altra parte con un espressione di soddisfazione stampata in faccia e, dopo aver rivolto un sorriso al primo passante incontrato nella zona , iniziò a dirigersi verso la locomotiva . Udì il fischio di partenza e i il suono stridulo dei binari che iniziavano a fremere sotto il movimento e il peso delle ruote in acciaio che caratterizzavano il mezzo di trasporto. Si preparò a saltare. Udì qualcuno che gli intimò di fermarsi ma non se ne preoccupò. Nel binario rieccheggiarono grida  e imprecazioni di ogni genere ma in pochi secondi  Jack si  ritrovò aggrappato ad uno dei finestrini del treno. Senza la minima esitazione aprì il vetro e si infilò all’interno della carrozza. Sbattè la faccia a terra ma si rimise subito in piedi, quasi come se non fosse successo niente, e si scrollo rapidamente la felpa per togliersi l’acqua di dosso. Il tempo, infatti, non era stato di certo dei i migliori quella mattana, soprattutto considerando l’importanza di quel giorno, pensò .Alzò la testa di scatto quando intravide una massa di capelli biondi che gli ricoprivano le scarpe . Fu preso da un sobbalzo e cadde all’indietro come colpito da un autobus. Si massaggiò il capo e appoggiò il braccio su uno dei tavoli più vicini, per potersi rialzare, e rimase un po' imbarazzato alla vista di tre bambini, due femmine e un maschio, che stavano lì seduti a fissarlo con uno sguardo estremamente sorpreso sul volto. Lui li analizzò a breve uno ad uno :una ragazzina con una massa di capelli ricci grande quanto un cespuglio e rossi come papaveri, un bambino vestito da pastorello e una biondina con capelli lunghi…wow! Erano davvero lunghi! Ecco il motivo per cui se li era ritrovati fra i piedi , pensò. Insomma, era un gruppo piuttosto bizzarro, non certo uno che incontri camminando per strada. Alzò la mano destra e porse loro un saluto accentuato come per svegliarli da un sogno. In effetti il trio sembrava piuttosto sconvolto. Andiamo! Un tizio dai capelli bianchi salta su di un treno in partenza entrando dalla finestra del tuo scompartimento e non ti fai qualche domanda?
<< Emh, ciao?>> Jack stavolta decise di ripetere il saluto a voce. I tre scossero la testa e alzarono la mano.
<< Mi chiamo Jack, Jack Frost>> Porse in avanti il braccio aspettando con pazienza che qualcuno glie lo stringesse, ma non accadde << Di solito quando uno porge la mano si ricambia il saluto >> mormorò.
<< Sei saltato su un treno in corsa?>> si voltò per vedere lo sguardo sconvolto del “ Pastorello”. << Bhe ,si. Mica i treni si fermano se qualcuno è in ritardo. Ho dovuto improvvisare>>
<< E per improvvisare tu intendi saltare su un treno in corsa con il rischio di ucciderti solo per…>>
<<…Andare ad Hogwarts. Come voi presumo, giusto?>> La rossa prese la parola.<< Da cosa l’hai capito, dal fatto che siamo sullo stesso treno?>>.
Jack apparve visibilmente sorpreso dal sarcasmo  di quella mocciosa. Di solito quando una ragazza gli parlava non usava certo quel tono. << Stavo solo puntualizzando la situazione>> rispose prima di rivolgersi alla biondina << E tu sei?>> la giovane sobbalzò << Eh, io… Rapunzel. Mi chiamo Rapunzel>> anche lei sembrava un pò scossa.
<< Rapunzel? Nome un po insolito. Se non altro sembri molto più comunicativa di questi due visto che sei l’unica che ha risposto alla mia domanda>>
<< Ehi!>> La rossa battè le mani sul tavolo << Qui le domande le facciamo noi! Sei entrato nel nostro scomparto senza permesso! E se ci stavamo cambiando per metterci la divisa?>>
Jack inarcò un sopracciglio << Visto che l’arrivo ad Hogwarts è previsto tra nove ore la ritengo un ipotesi piuttosto improbabile, ehm…>>
<< Merida, mi chiamo Merida>>
 << …ok, Merida. E ora che so il tuo nome vorrei sentire anche il tuo>>puntò il dito contro il ragazzino.
<< Non credo di volertelo dire>> Sospiro il pastorello. << Perché no? Tanto lo scoprirò comunque durante la cerimonia dell’ordinamento>> 
<< Cerimonia dell’ordinamento?>> La biondina apparve confusa. << Non sai della cerimonia?>> Chiese .Lei sembrò un po' imbarazzata << Sono nata da una famiglia di babbani. Non ho avuto alcun modo per prepararmi a quello che mi aspetta  all’interno di quelle mura >>Jack annui velocemente
<< Sei una mezzosangue?>> chiese all’improvviso. Gli altri due sobbalzarono come colpiti da una mazza << Jack!>> esclamò Merida. Rapunzel si guardò intorno.
<< Rilassati pel di carota. Non intendevo in modo  dispreggiativo>>puntualizzò il nuovo arrivato. << Cos’è un mezzosangue?>> chiese la giovane. Jack si voltò nella sua direzione e cominciò a parlare. << I mezzosangue sono maghi nati da famiglie babbane. Sono più unici che rari di questi tempi. è molto difficile incontrarli dopo il loro sterminio ,ad opera dei mangiamorte, durante la guerra di Hogwarts >> sospirò.
  << Comunque, la reazione della tua amica è più che giustificata. Alcuni maghi credono che i mezzosangue siano degli abomini, persone inferiore al pari dei babbani stessi ed usano questo termine come un insulto. Sinceramente io non l’ho mai pensata  in questo modo. Trovo che sia assurdo che vi sia del razzismo perfino nel mondo della magia>> << Certo che lo è! Io son un mago tanto quanto chiunque si trovi in questo treno!>> Jack emise una piccola risatina.
<< Calmati Punzie. Non stavo accusando nessuno qui. Stavo solo fornendo un’ informazione alla tua piccola mente curiosa>> la ragazza abbassò leggermente la testa
<< Oh, scusa… aspetta! Punzie?>>
Jack si strinse le spalle << Sì ,Punzie. Credo che Rapunzel sia troppo lungo. Ma se preferisci un altro soprannome sarò ben lieto di cambiarlo>> la ragazzina sorrise << Oh, no sta tranquillo. In realtà lo trovo carino>>
<< Rapunzel ! Smettila di entrare in confidenza con il ragazzo che è appena saltato su un treno in corsa!>>.
Dopo aver detto ciò Merida si blocco di colpo e fissò nuovamente lo sconosciuto << Aspetta, Jack Frost hai detto?il figlio di Jhonatan Frost?!>>Jack sembrò  turbato da quella  domanda << Sì, perché?>>. All’udire queste parole gli occhi di Rapunzel si illuminarono.
<< Chi è Jhonatan Frost?>> le ragazze si voltarono di scatto solo per trovarsi davanti il volto di Hiccup con un espressione interrogativa stampata in faccia . Merida non poteva credere alle sue orecchie! << Sei serio? è come chiedere chi è Harry Potter!>>. Hiccup si sentì improvvisamente a disagio dopo quell’affermazione << Vivo su un isola al largo della Norvegia, ricordi? Le notizie viaggiano piuttosto lente da quelle parti>>. Merida si rese conto che quella giustificazione era più che plausibile. Le vie di comunicazione per Berk, infatti ,erano piuttosto arretrate e si limitavano ai mercanti e ai turisti che attraccavano in quelle coste .
Rapunzel si preparò a parlare. Nonostante fosse, come diceva Jack, una mezzosangue le sue informazioni sul mondo della magia non si limitavano certo al sapere dove fosse la stazione dei treni per Hogwarts.<< Jhonatan Frost fu uno degli auror più potenti mai apparsi durante gli ultimi anni della storia della magia. Nei tempi successivi alla guerra di Hogwarts e alla caduta di lord Voldemort, fu lui a intrappolare il nuovo signore oscuro Pitch Black nelle viscere di Azkaban. Com’è possibile che tu non l’abbia sentito nominare almeno una volta?!>>
Hiccup trasalì all’udire il nome del mago oscuro. Conosceva bene le storie riguardarti quell’uomo. Sì sentì lui stesso sorpreso del fatto che non avesse mai conosciuto il nome dell’auror che lo aveva catturato! << E morì nel farlo>>.
I tre si voltarono . Jack si era seduto accanto a Rapunzel e la sua espressione era cambiata da allegra e spensierata a sofferente. Merida si rese conto di aver toccato un argomento delicato senza valutarne attentamente le conseguenze. Si impose l’ordine di ritirare su il morale a quel ragazzo.<< Bhe, sì è morto, questo è vero. Ma sacrificando la sua vita a salvato quella della mia famiglia. Sai, prima dello scontro con tuo padre Pitch si era recato nelle terre confinanti con quelle della mia casata. Nessuno sa cosa stese facendo lì. Molti maghi lo affrontarono e persero le loro vite quel giorno>> Prese un respiro << I miei genitori erano stati incaricati di guidare il prossimo assalto e probabilmente avrebbero ricevuto lo stesso destino se Jhonatan non fosse intervenuto e non avesse dato battaglia a quel mostro prima del loro arrivo>>.
Ci fu un momento di silenzio ,poi Frost alzò lo sguardo e  sorrise << Sono contento che la sua morte sia servita a proteggere degli innocenti, dopotutto. Almeno non se ne è andato invano>>Ricevette un altro sorriso da Merida, che apparve visibilmente felice della  reazione che il ragazzo aveva mostrato nei confronti  della sua storia.  
<< Comunque! >> Jack si alzò di scatto  e posò lo sguardo su Rapunzel << Pensavo che avessi detto che non eri preparata sull’argomento magia. Invece sembri piuttosto ben informata>> puntualizzò il giovane. La bambina arrossì << Oh, bhe, il preside di Hogwarts è un vecchio amico di famiglia e mi ha prestato alcuni libri sull’argomento. Potrò non essere a conoscenza di ciò che accade a Hogwarts ma non mi butto su un treno in corsa  senza prima valutare un piano adeguato>> Si accorse di quello che aveva appena detto e  alzò la testa << Senza offesa, ovviamente>>Puntualizzò.
Jack emise un’altra risatina e lo stesso fecero Merida  e Hiccup. << Come fanno i tuoi genitori a conoscer Nicholas Nord?>> chiese infine Hiccup. << Oh, sono una famiglia piuttosto influente. A quanto ho capito hanno stretti contatti con il primo ministro babbano e ciò li porta ,di conseguenza,  ad avere contatti con il ministero della magia>>.
Poi a Rapunzel venne in mente la domanda che aveva desiderato porre da quando quello strano individuo era entrato in scena << Ad ogni modo, vorrei sapere di più su questa cerimonia dell’ordinamento >>.Jack non tardò a fornirgli una spiegazione << Bhe, a giudicare da quello che  mi ha raccontato mia madre, sembra che la scuola fu fondata secoli fa non da uno ma da ben quattro maghi differenti, ognuno con una personalità distinta>> sospirò << Ad ogni modo queste persone suddivisero la scuola in quattro differenti casate ,ognuna appositamente scelta sulla base delle caratteristiche dei loro creatori e ,per questo motivo, tali casate portano i loro cognomi. Ogni anno gli alunni vengono smistati all’interno di esse . In base a quanto la loro personalità sia in comunione con una di quelle dei fondatori, finiscono in quella apposita>>.
Rapunzel era affascinata << E come fanno a capire la tua personalità ?>>.

com'era?spero bello.Come al solito commenti e recensioni sono graditi.il prossimo capitolo lo metterò martedì e sarà uno dei più lunghi che ho fatto per questa storia,con i nostri ragazzi che arrivano finalmente ad Hogwarts!
 
  
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