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Autore: Jawaads_eyes    27/03/2014    2 recensioni
*dal capitolo 5*
"Mio padre è morto quando avevo 15 anni!" dissi alzando il volto al cielo, per trattenere le lacrime.
Sentii Zayn abbracciarmi.
"Mi dispiace tanto Hope"-mi sussurrò dolcemente all'orecchio-"anch'io ci sarò sempre per te, ricordalo."
Quel piccolo gesto, inaspettato da parte sua, per me significò tanto.
Di scatto si staccò da me imbarazzato: "Scusami Hope! Io non volevo, davvero! È stato un impulso, ho agito senza pensare, scusa!"
Scoppiai in una fragorosa risata, mentre lui mi guardo male.
"Che hai da ridere?" disse imbronciato.
"Zayn sei buffo! Ti sei scusato per un abbraccio! È la cosa più bella che tu abbia potuto fare in quel momento." ammisi imbarazzata.
"Davvero ti ha fatto piacere?" chiese, stupito.
Annuii con la testa, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
"Sei bellissima quando sorridi!".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll be your soldier,
Fighting every second of the day for your dreams,
girl I’ll be your Hova
You can be my Destiny’s Child on the scene girl
So don’t stress, don’t cry,
we don’t need no wings to fly
Just take my hand.
-As long as you love me, Justin Bieber ft. Big Sean





Zayn's pov
Era più tardi del solito quella sera, quando ritornai a casa.
Il mio orologio segnava le 11 passate.
Ero stato nello stesso locale dove ormai mettevo piede ogni sera dopo cena per sfogare tutta la mia frustrazione, bevendo. Quella sera però mi ero fermato a due birre, non ero riuscito ad andare oltre.
Fu come se qualcosa avesse fermato il mio istinsto di spiengermi oltre per l'ennesima volta dopo una settimana senza Hope. Mi mancava da morire. Ci incrociavamo continuamente nei corridoi della scuola ma non avevo il coraggio di rivolgerle la parola. Quando la vedevo non riuscivo a fare a meno di pensare a Harry, accanto a lei, fin troppo vicino. I nervi mi si ritorcevano e ogni forma di razionalità si allontanava dalla mia testa.
Estrassi le chiavi dalla tasca dei miei jeans neri, dopo aver chiuso la macchina, e le infilai nella serratura, facendo piano.
Mi aspettavo di trovare il buio più totale: a quell'ora solitamente erano tutti nelle loro stanze, chi già nel mondo dei sogni, chi stava per addormentarsi. E poi c'era solitamente mia sorella, ancora in piedi, che aspettava il mio ritorno nella mia stanza, preoccupata.
Ma quella sera era diverso: non appena aprii la porta trovai Louis, Eleanor e Niall seduti attorno al tavolo del salone, che si fissavano l'un l'altro con una faccia alquanto preoccupata, e non appena mi videro si voltarono bruscamente verso di me.
"Ragazzi, che fate ancora in piedi qui a quest'ora?" chiesi avvicinandomi a loro, poggiando le mani sul 
grande tavolino in legno dinnanzi a me.
"Ehm..Zayn.." balbettò Louis, ma Niall intervenne:
"Non riusciamo a trovare Hope da nessuna parte. So che magari non ti interessa ma..."
Lo bloccai bruscamente.
Hope era scomparsa? Non poteva essere possibile. Non doveva essere successo.
Certo che mi interessava! Avrei dato la vita per lei.
"Per chi mi hai preso Niall? Come sarebbe a dire che non mi interessa! Io la amo tua sorella!" gli urlai quasi contro sedendomi di fronte a lui. Non ero mai riuscito ad essere così sincero con i miei amici. Forse era l'effetto dell'alcool, fatto sta che avevo ammesso i miei sentimenti per Hope senza peli sulla lingua. E questo a Niall fece sorridere ampiamente, dimostrandomi che non ce l'avesse con me. Da quando io ed Hope ci eravamo lasciati, l'atteggiamento di Niall nei miei confronti era un po' cambiato. Eravamo sempre andati molto d'accordo io e lui, avevamo una bella amicizia e non avrei voluto rovinarla per nulla al mondo.
Mi presi la testa tra le mani passandomele sugli occhi lucidi dovuti all'effetto dell'alcool.
In pochi istanti migliaia di immagini di me e di Hope insieme cominciarono a farsi spazio tra i miei ricordi:

*"Mi chiedo spesso cosa sarei se non ti avessi conosciuto!"
"Cosa saresti?"
"Non sarei."
"Ti amo."
"Anch'io. Infinitamente."*


*"Fa' l'amore con me Zayn!"*


*"Sempre a fumare tu eh! È diventata una droga!"
"La mia droga è un'altra!"
"E sentiamo, quale sarebbe?"
"Tu! Tu sei la mia droga! E non so come smettere di 
drogarmi di te."
"Non smettere mai di farlo, ti prego."
"Non smetterò mai. Te lo assicuro!"


*"Ci ho pensato tanto, Hope. Proviamoci!"
"A far cosa?"
"A stare insieme. Diventa la mia ragazza Hope!"
"Solo tua?"
"Solo mia."*


*"Zayn..tu vorresti baciarmi?"
"Anche troppo Hope."
"E allora fallo. Adesso."
"Niente più fughe. Promesso?"
"Promesso."*


Continuavo ad andare indietro nel tempo tra i miei ricordi, fin quando un posto ben preciso, un giorno, delle parole precise mi balenarono in testa.

*flashback*
"Zayn, se ti serve una mano, se vuoi ritrovare le tue sorelle o per qualsiasi altra cosa puoi contare su di me! Io ci sarò sempre, ok?"
"Grazie mille, Hope! È incredibile quanto tu possa essere così fantastica con me anche se mi conosci da un solo giorno..dovrei essere un estraneo per te!"
"Lo so che ci conosciamo da un solo giorno però so cosa si prova, posso immaginare quanto può essere brutto essere lontano da una persona importante, fondamentale nella propria vita." disse sospirando, soffermandosi forse a pensare a qualcosa che le fosse successo, legato alla frase appena pronunciata.
Mi chiesi mentalmente il perché di quel gesto ma mi limitai a guardarla interrogativo, senza accennare una parola...non volevo sembrare troppo invadente.
"Mio padre è morto quando avevo 15 anni!" disse alzando il volto al cielo, forse per trattenere le lacrime.
La abbracciai di impulso.
"Mi dispiace tanto Hope"-le sussurrai dolcemente 
all'orecchio-"anch'io ci sarò sempre per te, ricordalo."
La conoscevo appena ma ero sicuro che non si aspettasse quel gesto.
Di scatto mi staccai da lei imbarazzato:
"Scusami Hope! Io non volevo, davvero! È stato un impulso, ho agito senza pensare, scusa!"
La vidi scoppiare in una fragorosa risata, il che mi portò a guardarla male.
"Che hai da ridere?" dissi imbronciato.
"Zayn sei buffo! Ti sei scusato per un abbraccio! È la cosa più bella che tu abbia potuto fare in quel momento." ammise imbarazzata.
"Davvero ti ha fatto piacere?" chiesi, stupito.
Annuì con la testa, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
"Sei bellissima quando sorridi!" le dissi accarezzandole una guancia.
*fine flashback*


Il luogo di quella conversazione lo ricordavo alla perfezione. Il muretto sul Tamigi dove ci eravamo seduti. Come potevo scordarmelo.
Ogni volta che passavo da quelle parti sorridevo come un ebete ricordando quel giorno.
Velocemente mi alzai da quella sedia infilando la giacca che vi avevo riposto sopra e mi diressi alla porta.
"Zayn dove vai?" mi chiese mia sorella confusa.
"Forse so dov'è andata!" fu l'unica e ultima cosa che dissi, prima di uscire di casa e iniziare a correre verso quel posto dove tutto era cominciato.
Volevo trovarla lì, volevo baciarla, volevo dirle che era tutto apposto, che adesso c'ero io, che non l'avrei più lasciata sola.
Le strade erano buie e isolate.
Era quasi mezzanotte, era buio e faceva freddo.
Ero ormai arrivato in zona.
Il ponte sul Tamigi si vedeva perfettamente, ma di Hope nessuna traccia.
Le luci erano spente attorno a me.
Gli unici lampioni accesi si trovavano attorno al ponte, così decisi di avvivinarmi.
E fu in quel momento che la vidi, su quel muretto, nello stesso posto di quel giorno di qualche mese prima.
"Hope!" la chiamai, ma non mi sentì.
Mi avvicinai.
"Hope!" urlai più forte, più vicino a lei.
Finalmente si voltò.
Aveva gli occhi lucidi, aveva pianto.
E mi si spezzò il cuore a vederla così.
Perché ero stato così stupido?
Perché non mi ero fidato di lei?
Perché ero stato così deficiente da lasciarla andare?
Volevo tempo? Ma tempo per cosa?
In quel tempo non avevo fatto altro che pensare a lei, a quanto mi mancasse e alla voglia irrefrenabile che avevo di vederla di nuovo tra le mie braccia, per poi rendermi conto come un coglione che di lei mi ero sempre fidato, che non avevo mai realmente dubitato di lei, perché lo vedevo dai suoi occhi che era sincera.
Ed ero arrivato a farla piangere, questo non me lo sarei mai perdonato.
Notai che stringeva tra le mani una bottiglia di birra. Era ubriaca. Tutto per colpa mia.
"Zayn.." sussurrò.
Mi abbassai alla sua altezza e le tolsi la bottiglia di birra dalle mani.
Esitò per un attimo ma poi distolse l'attenzione da quel gesto.
"Perché sei qui Hope?"
"Perché TI AMO Zayn. Hai visto che merda!"-una scarica di brividi attraversò il mio corpo, mentre la sentivo parlare con la voce impastata dall'alcool-"tu perché sei venuto a cercarmi Zayn?"-continuò lei-"e come hai fatto a trovarmi qui?"
Le sorrisi e feci un grande sospiro.
"Questo posto non lo dimenticherò mai. Immaginavo che fossi venuta qui. E sono qui perché TI AMO anch'io. E no, non è una merda." le sorrisi.
"E perché mi hai lasciata Zayn?" alzò un po' la voce, minacciando di riscoppiare a piangere.
Mi faceva una tenerezza infinita, sembrava una bambina.
"Perché sono uno stronzo." dissi carezzandole la guancia.
Lei abbassò lo sguardo sulle sue scarpe.
Capivo sempre i suoi movimenti, il perché si comportasse in determinati modi, ma stavolta davvero non riuscivo a capirla.
E un secondo dopo me la ritrovai tra le braccia, mentre piangeva, molto più di prima. E singhiozzava ininterrottamente.
Teneva stretta in due pugni la stoffa del mio giubbotto e nonostante cercassi di calmarla non ci riuscivo.
"Ehi piccola..calmati.."
"Zayn non voglio andare a casa. Voglio restare con te."
Mi si spezzava il cuore a vederla piangere in quello stato. In quel momento l'avrei portata anche sulla luna se l'avesse resa felice.
"Resti con te, te lo prometto. Ma non piangere, ti prego."
Le asciugai le lacrime. Sembrò essersi calmata.
Continua a singhiozzare, ma tutte le lacrime che fino ad allora continuavano a scendere rapide sulle sue guance, ora erano scomparse.
Mi ravvivai e le presi una mano.
Lei si alzò da lì e si strinse a me mentre camminavamo verso casa mia.
Tremava, così aprii la mia giacca e la feci infilare lì sotto, sul mio petto, in modo da coprire anche lei.



"Zayn, dormi?" mi chiese in un sussurro.
Mi voltai verso di lei, e poggiai una mano sotto la mia testa, per sollevarla dal cuscino.
Mi sorrise.
Dio quanto era bella, pensai.
Non riuscivo a capacitarmi di come avessi fatto a passare una settimana intera senza di lei, senza averla accanto, senza la sua risata, senza i suoi sorrisi, abbracci, senza i suoi baci.
Che stupido che ero stato.
"Non riesci a dormire?" mi chiese mentre le carezzavo la guancia.
Scossi la testa.
"C'è qualcosa che ti turba?" chiese, con un velo di preoccupazione nella voce.
Scossi il capo nuovamente.
"Non preoccuparti piccola. Adesso dormi, che è tardi."
Le baciai la fronte e la feci accoccolare sul mio petto.
In realtà qualcosa che mi tormentava c'era.
Harry.
Non l'avevo più visto da quando io ed Hope ci eravamo lasciati.
Avevo sempre voluto affrontarlo a quattr'occhi, per sbattergli in faccia quanto lo trovassi stronzo e rivoltante, ma no si era fatto vedere.
Un suo tipico. Lui scappava sempre dai problemi.
Codardo.




Hope's pov
Quella mattina mi svegliai con un forte mal di testa.
Non riuscivo più a ricordare niente della sera precedente.
Ne dove fossi stata ne con chi.
Quando aprii gli occhi rimasi quasi scioccata dal luogo in cui mi trovavo.
Che ci facevo lì, nel suo letto, con una sua maglietta addosso, da sola?
Ora la domanda di cosa fosse successo la sera precedente si stava facendo sempre più intensa nella mia mente.
La mia testa girava a più non posso, avevo come la sensazione di volare.
E che brutta sensazione! 
Fortunatamente riuscii ad alzarmi e ad arrivare alla porta ma non feci in tempo ad aprirla che Eleanor entrò nella stanza.
"Eleanor.."
"Oh buongiorno Hope." disse sorridente come al solito.
Era incredibile l'allegria di quella ragazza sempre e comunque.
"Tu ora mi prenderai per stupida, ma che ci faccio qui?" dissi grattandomi il capo.
"Davvero non ricordi niente? Ti ha portata Zayn qui. Eri ubriaca." affermò.
"Dov'è lui adesso?"
"È uscito presto stamattina. Ha detto che aveva una faccenda da sbrigare e che quindi ci vedevamo direttamente a scuola."
"Oddio! La scuola! Devo passare a casa a cambiarmi! È tardissimo!" sobbalzai.
Eleanor rise.
"Ho un'uniforme in più. Metti quella e fai colazione qui. Altrimenti farai tardi sul serio!" continuò a ridere.
La ringraziai di cuore.
Con Zayn avrei parlato appena l'avrei visto. Dovevo risolvere e soprattutto volevo capirci qualcosa in tutta quella situazione.




Quella si che si chiamava sfortuna!
Per una settimana intera passata a cercare di evitare Zayn, riuscivo ad incontrarlo sempre, in qualsiasi luogo mi trovassi. Adesso che aveva bisogno di trovarlo, lui scompariva. E come se non bastasse, quell'ora di letteratura latina sembrava non voler più terminare.

'Louis spiegami cosa è successo ieri sera una volta per tutte.' digitai velocemente con il mio iPhone, prima che l'odioso signor. Johnson mi piazzasse una nota dispiplinare per comportamenti poco adeguati in classe il che valeva a dire utilizzare il cellulare durante la lezione. Ma lui faceva sempre tutto molto più grande di ciò che era.
'Non riuscivamo più a trovarti. Zayn è tornato a casa e glielo abbiamo detto. Dopo un po' lui è uscito di casa dicendo che sapeva dove saresti potuta essere. E infatti ti ha trovata e portata a casa sua, ubriaca com'eri. I particolari non li so. Ti saprà raccontare tutto Zayn.' mi rispose. 'Peccato che per una volta, una sola, in cui ho bisogno di parlargli, lui si volatilizza.'
'Avrà i suoi buoni motivi. Un po' di pazienza! Sei sempre la solita Horan!'
'Non fare battute squallide Tom! Sai cosa potrebbe succederti!'
Louis non rispose.
Almeno il tempo era passato più in fretta dopo quella mini-conversazione con Louis.
Infatti non appena riposi in cellulare in tasca, la campanella suonò, dando inizio all'intervallo.
Avevo un quarto d'ora per trovare Zayn e parlargli.
Ma non ebbi neanche il tempo di uscire dalla classe che la sua voce mi chiamò dall'estremità del corridoio, fino a farsi sempre più vicina.
Alleluia, pensai.
"Hope ho bisogno di parlarti!"
"A chi lo dici!"
Ero nervosa per ciò che avrebbe potuto dirmi.
Ci allontanammo da quel posto affollatissimo, rifugiandoci in cortile, nel nostro angolino preferito.
Prima che però iniziasse a parlare abbassai, colpita, lo sguardo sulla sua mano, rossa e pieni di graffi.
La afferrai mostrandogliela.
"Si può sapere che hai fatto?" chiesi scioccata.
Non rispose.
Lo guardai negli occhi.
"Ho dato un pugno a chi si meritava di averlo."
Aveva tirato un pugno ad Harry? Ma quel ragazzo era un fottutissimo genio!
"Ma guarda come ti sei ridotto la mano!" dissi accarezzando i graffi.
"Diciamo che adesso siamo pari. Anche se un pugno non è niente in confronto a ciò che ha fatto lui. Ma torniamo a noi." cambiò discorso velocemente.
Era agitato? Era la prima volta che lo vedevo così.
"Mi racconti cosa è succ-" stavo per dire ma non mi fece terminare di parlare.
"Lo so che adesso stai morendo dalla curiosità di sapere ma ti prego fai parlare prima me, dopo ti giuro che ti racconto tutto."
Sorrisi, il che gli fece capire che poteva parlare.
"Tu lo sai che noi ragazzi siamo tutti dei completi deficienti."-risi-"ma io in assoluto sono il più deficente di tutti! Sono un grandissimo coglione come me poteva lasciarsi andare una ragazza come te per la fiducia, che in realtà a me nei tuoi confronti non è mai mancata. Perché io ho sempre creduto in te Hope, l'ho sempre capito dai tuoi occhi che fossi sincera. E perdonami per questo. Ti supplico, non ce la faccio senza di te."
Credo che quel discorso sarebbe andato avanti all'infinito.
Ma lì il problema era che quella che più di tutti non riusciva ad andare avanti senza di lui ero io.
E non mi importava quante cazzate potesse fare, avrei sempre continuato ad amare quell'idiota che c'era in lui.
E senza aspettare lo tirai dal colletto e mi lo baciai dopo una settimana di lontananza, di sofferenza, di mancanza.
"Ti amo idiota!" dissi tra un bacio e l'altro, il che lo fece ridere.
"E comunque ottima idea quella del pugno."-risi sulle sue labbra-"sei un fottuto genio amore mio."
Rise anche lui stavolta.
E continuammo a baciarci, fino a colmare quella mancanza che aveva avuto l'uno dell'altra per quel tempo che ci era sembrato eternità.





SPAZIO AUTRICE
Ciaooo bella genta!
Sarò veloce perché non ho molto tempo.
Tutto si è risolto per il meglio. Non me la sentivo di farle stare separati ancora per molto.
Mancano all'incirca due capitoli alla fine, ma sto seriamente pensando di scrivere un sequel..non me la sento di abbandonare Hope e Zayn, ci sono affezionata.
Ma non è tutto sicuro, dipende dalle mie idee.
A voi la parola adesso.
Mando un bacio a tutti :*

  
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