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Autore: Pikachu97    28/03/2014    9 recensioni
Non fatevi ingannare dal titolo.. è esattamente l'opposto di quello che pensate che sia, fidatevi. Come faccio ad esserne così sicura? Già il fatto che adesso, o mio caro lettore, continui a leggere quello che sto scrivendo, prova il fatto che ti conosco un po'. E adesso stai anche sorridendo tra te e te dicendo 'C'ha ragione!' con una punta di frustrazione per la mia insolenza ;).
Bene ora che hai scoperto di esserti innamorata/o di come scrivo, che ne dici di leggere la mia storia? L'Auslly non mancherà tranquillo/a.
Rating Arancione per il linguaggio e per la mia paranoia.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Dez, Trish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedico questo capitolo alla mia lettrice ‘Austin & Ally’ per la sincerità e la passione che ci mette nella scrittura, e lo dedico anche a ‘Auslly e raura love’ per la dedizione con cui segue e legge le mie storie. Grazie ragazze ♥
 
- Capitolo 2: Quanto odio lo stregone.. -
 
POV Austin
 
Dio che male alla testa.. Sembra che abbia mille chiodi conficcati nel cranio e che a ogni movimento avanzino di centimetro in centimetro, proclamando la loro permanenza in modo quasi dittatoriale.. So di essere cosciente ma ogni muscolo del mio corpo è dolorante, come se fosse stato spaccato e ri-spaccato e non posso fare a meno di trattenere dei guaiti di dolore, e ciò mi invita a rimanere a terra. Riesco a far uso dei miei sensi visivi (grazie a Dio). Apro lentamente gli occhi, cercando di abituarli al forte cambiamento di luce che in un primo momento mi costringe a chiuderli velocemente, ma poi riprendo, gradualmente,ad aprirli e una volta abituatisi riescono a farmi vedere il luogo dove giaccio mezzo-rincoglionito. Porca vacca che male.. Ho già detto che mi stanno per esplodere le meningi? Sono in una stanza buia, piuttosto sporca a giudicare dal pavimento polveroso, e con quelli che sembrano muri in molti punti diversi della stanza. Mi accorgo che non sono muri in cemento o in cartongesso, ma strane costruzioni di forma per niente regolare che presentano scavature, rientranze e protuberanze. La mia vista continua a girovagare per l’area quando poi si sofferma su una strana sostanza bluastra a qualche passo da me.. ha l’aria di essere una qualsiasi strana polverina.. aspetta.. polverina blu. Poi mi colpisce. Sono in quel maledetto negozio! Mmm se trovo il proprietario.. Mentre cerco di recuperare le mie abilità motorie, quelle sensoriali sembrano messe in condizioni piuttosto buone, forse addirittura migliori. Riesco a percepire molti suoni, dallo scorrere di un carrello nel viale del centro, alla camminata di una donna munita di tacchi, al respiro regolare dei passanti e riesco perfino a udire il suono emesso da una formica che sta trascinando una briciola li vicino.. WOW! Ma quello che davvero sconvolge più di tutto è il mio olfatto: riesco a sentire l’odore antico della camera di Hudini e di alcuni libri, i vari elementi con qui sono state fatte le polveri del negozio, i cibi che la gente compra. Sarà meritò della polvere? Forse. Mi dispiace? Momentaneamente no..
 
Cerco di alzarmi in piedi, i muscoli hanno ridotto vertiginosamente l’intensità delle fitte, ma per qualche strano motivo non riesco a stare su due piedi e cado goffamente in avanti, ma una scarica adrenalinica mi permette di recuperare i sensi e a farmi atterrare sulle mie mani, senza nessun contraccolpo o danno di alcun genere. Dopo essermi aggiustato alla nuova posizione da quadrupede, prendo conoscenza di ciò che mi sta intorno. Si sono decisamente nello stesso negozio e se non erro sono esattamente nello stesso punto dove io e Dez.. DEZ!! Mi giro, aspettandomi di vederlo li sul pavimento come me qualche istante prima, e invece non c’è traccia del mio migliore amico. Al contrario dove prima c’era lui, adesso c’è un.. cane? Sembra un husky, ma ha il pelo color rosso terra, di quel porpora opaco, simile all’arancione. Mi avvicino alla bestiola, sempre con molta cautela. Capitemi: chi mi dice che non è stato messo qui per controllarmi? Magari è rabbioso e sta dormendo e una volta sveglio mi attaccherà! Invece di continuare a fare supposizioni incoerenti, mi dirigo passo dopo passo e raggiungo l’animale, avendo una visione decisamente più chiara e più pulita. Non è un Husky, il viso è troppo allungato per la loro razza, è più simile a un lupo invece.. come quello di ‘A Cico’.. com’è che era?.. Mm.. Era un’Akita! Si, sembra che questo cane sia un Akita. Non direi che sia un cucciolo, ma nemmeno un esemplare adulto, è troppo modesto per quelle dimensioni.. Ma in ogni caso.. che ci fa una cane qui dentro?
 
-Ben svegliati! Sai, nonostante siate stati in convalescenza per una ventina di minuti, il tuo amico russa molto facilmente..- dice il proprietario/stregone con una risatina. Non posso fare a meno di notare che la sua altezza è decisamente diversa. L’ultima volta era un omuncolo, chiaramente più basso di me. Mentre adesso è molto, ma molto più alto di me, tipo mezzo metro. Ma com’è possibile? Urgh, troppe domande.. Aspetta Dez!
 
-Che ne hai fatto di lui?- ringhio io. I miei sensi captano pericolo e inconsciamente mi metto in posizione di attacco. Sarà un qualche effetto collaterale di quella stupida polverina..
 
-Ma come.. non lo riconosci?- e con la testa indica il povero animale al mio fianco.
 
Riporto il mio sguardo sul cane e mi soffermo sul colore del corto pelo.. Arancione.. Dez ha i capelli arancioni, non vorrai dirmi che.. –Quello è Dez? Hai trasformato Dez in una cane?!- e scatto verso di lui. Come ha fatto? E’ impossibile.. Povero Dez.. Stupido uomo con un pessimo gusto in vestiti e che ha come passatempo la magia, nera per di più. Perché avrebbe dovuto fare una cosa del genere?!
 
Lui alza un sopracciglio confuso e poi sorride divertito –Vorrai dire che vi ho fatto- poi con il bastone picchia tre volte la vetrina li vicino e i miei occhi sbiancano per qualche secondo, incapaci a credere a ciò che vedono, perché invece di vedere la mia solita figura, vedo un cane. Un fottutissimo Golden Retrive si erge dove invece dovrebbe essere un ragazzo alias io. Sono anche io un cane!? Adesso capisco perché sto maglio a quattro zampe.. e l’ampliamento de sensi.. Il mio pelo mediamente lungo sembra un biondo-miele, ah certo io sono biondo, penso roteando gli occhi. Anche io, come Dez, ho una stazza troppo piccola per essere adulto, dovuto al fatto che da umano sono ancora un ragazzo. L’unica cosa che non mi sembra sia cambiata sono i miei occhi. Sempre color nocciola. Quindi io sono così, Dez è così, ma perché? Come faccio a tornare umano? Come potrò suonare di nuovo, rivedere mamma, papà, i miei amici? Come potrò rivederla? Troppe domande mi frullano in testa, tutte accomunate dal fatto che sono senza risposta. E dal fatto che solo un individuo può fornirmi le tanto agogniate risposte. Il cazzutissimo stregone inca.
 
-Mi devi dare delle risposte, amico. Perché la prima cosa che morderò in questa mia forma canina apparentemente apparterà al tuo corpo e se ci tieni, ti conviene dirmi tutto quello che voglio sapere- abbaio io. Oddio, adesso abbaio anche! Non mi abituerò mai a sta cosa. Ecco adesso ho una altro problema! Mmm brutta faccia di me..
 
-Ogni cosa a suo tempo, cuccioletto,- sorride al nomignolo. Ridi, ridi, che ti strappo la lingua.. –ogni cosa a suo tempo. Sveglia il tuo amico e poi andate verso l’uscita. Li ci sarò io ad attendervi- detto questo agita di nuovo quel suo bastone e si volatilizza. Strano poco..
 
Mi concentro su Dez e con il naso lo punzecchio su quella che dovrebbe essere la sua schiena. Vado avanti qualche minuto finché lo vedo muoversi leggermente. In un primo momento è solo una scrollata, poi lo vedo scattare in piedi, o forse dovrei dire sulle zampe, spaesato e terrorizzato allo stesso tempo. –Dez,- chiamo io –guardami- Lo vedo con lo sguardo perso nel vuoto e capisco che ha riconosciuto la mia voce, ma non capisce da dove possa venire, dato che non è a conoscenza della mia attuale forma. Faccio un profondo sospiro -..qui-.
 
Finalmente si volta guardarmi e in quegli occhi ancora azzurri scorgo il suo stato d’animo a 360°: ansia, paura stupore e direi anche felicità. –Austin?- chiede incerto. Io annuisco –Sei un cane..?- è più una domanda che un’affermazione –Ma come..-
 
-Non c’è tempo adesso,- interrompo io –ti dirò tutto quello che vuoi sapere dopo. Per adesso ti basti conoscere che siamo in quel negozio e la polvere con cui lumpa-lumpa- anche se adesso è più simile a un vatusso, penso tra me e me –ci ha trasformato in due cani- e con un cenno della testa indico la medesima vetrina su cui mi ero specchiato qualche minuto fa. Annuisce poi porta il suo volto sulla finestra e vedo i suoi occhi allargarsi fino a raggiungere le dimensioni di una pizza. Cerco di prevedere ogni sua domanda –Sei un’esemplare di Akita e io un Golden. Immagino tu adesso ti senta un po’ confuso e stordito. Beh sei un cane e ciò comporta sensi più sviluppati perciò non sclerare se ti senti.. um strano?- concludo incerto io. Dio era difficile da spiegare, ma lui stranamente era rimasto in silenzio tutto il tempo, alche mi chiedo se abbia capito un’acca di quello che gli ho detto. Quando poi mi accorgo che non ha ancora aperto bocca mi giro preoccupato, ma le mie preoccupazioni sono infondate perché me lo ritrovo che scodinzola in modo frenetico, la testa in alto che cerca di catturare gli odori passanti.
 
-Ho i super poteri! Sarò Dogman, il protettore di tutti i canini.- Abbaia lui esibendosi in un salto piuttosto impacciato.
 
Io scuoto la testa divertito: solo Dez può trovare del divertimento in una situazione come questa. Poi mi vengono in mente le parole dell’Inca e con un latrato richiamo l’attenzione di Dez. –Dobbiamo andare. Il proprietario ha detto che ci spiegherà tutto all’entrata del negozio- comunico io e lui annuisce. Faccio per muovermi, quando mi rendo conto che non ho la ben che minima idea di dove diavolo debba andare. Sento Dez al mio fianco, la lingua a penzoloni, che mi guarda nello stesso modo che un Dez umano ti guarda quando deve ricevere degli ordini. Sono dubbioso sul da farsi: quattro strade diverse e noi siamo due, quale prendiamo?
 
Dez sembra percepire la mia indecisione e poi lo vedo portare il muso a terra, con il naso che sniffa qua e la il pavimento –Il fiuto,- dice lui –usiamo il fiuto-.
 
Concentrandoci sugli odori al di fuori dal locale ci imbuchiamo nel dedalo, sperando di uscirne.
 
 
 

Finalmente fuori! In ogni caso non faccio in tempo ad uscire effettivamente dal negozio che Albus Silente dei poveri qua, ha deciso di far la sua apparizione. Si nota poco il risentimento nei suoi confronti, ne? –Allora, vi piacciono le vostre nuove sembianze?- schernisce lui –io vi preferisco così-.
 
Sento Dez irrigidirsi, ma prima che posso fare qualcosa abbaio, come segno di resa –Taglia corto. Siamo qui, adesso rispondi alle mie domande. Perché questo cambiamento?-.
 
Lui giochicchia col bastone, mostrandosi indifferente –Pensavo foste qualcun altro. Non era mia intenzione creare questo disagio. Fidati,- sbuffa –avrà conseguenze anche su di me- e finalmente riporta lo sguardo su di me –Non doveva essere diretto a voi, tutto qui- nonostante la mia curiosità nel sapere verso chi fosse diretto, so che ci sono delle priorità che vanno rispettate, e mi concentro su quelle.
 
-Mmm ottimo, mi piacerebbe rimanere qui a discutere e a giocare a fare piani vendicativi, ma noi vogliamo tornare umani, e ciò mi porta alla seconda domanda: come facciamo?- pian piano che le risposte arrivano mi sento più confidente. O comunque più tranquillo. Si può dire lo stesso di Dez che, ora da seduto, ascolta attentamente. E’ buffo. Perfino da cane mantiene li stessi comportamenti che ha con Trish: fermo sull’attenti. Per poi dire una cafonata e fa scoppiare il finimondo. Ma torniamo alla dog-situation.
 
-Ecco questo potrebbe essere un problema,- inizia lo stregone portandosi una mano su un braccio, grattandolo nervosamente. Oh no, questa piega non mi piace.. –dovete farvi riconoscere da qualcuno. Un paragone non vi riporterà alla vostra forma originaria.- e con un mano si gratta la tempia –Basta che solo uno di voi venga riconosciuto, e l’altro sarà automaticamente salvo. Ma fate attenzione, il riconoscimento deve essere sincero e convinto. Sennò rimarrete così per sempre. E dovrete farlo nel giro della mezzanotte a tre giorni da oggi. Sapete il tre, numero perfetto..- ed emette una risatina nervosa, conscio del fatto che potrei sbranarlo nell’arco  di qualche minuto. –Ah prima che mi dimentichi, siete cani, perciò se cercherete di parlare a un umano, quello che otterrà sarà un normale latrato- faccio per protestare, insomma lui ci capisce, ma lui mi interrompe di nuovo –io sono uno stregone, ecco perché riesco a capirvi-.
 
-COSA!?- abbaiamo disperati. Ed entrambi iniziamo a girare per lo spazio ristretto in completa ansia.
 
-Ma è impossibile! Non c’è un altro modo?- chiede speranzoso Dez. Ci giriamo sempre con lo sguardo pieno di speranza, perché a sto punto, è l’ultima cosa che rimane.
 
-No, mi spiaci figlioli,- ed è la prima volta da quando l’ho visto, che percepisco sincero dispiacere –non c’è altro modo. Adesso io devo andare. Non ci rivedremo mai più. Buona fortuna- detto questo ci apre la porta e una volta fuori, la richiude velocemente alle nostre spalle.
 
Il primo a perdere il senno è Dez –E adesso che facciamo? Cioè non possiamo nemmeno parlare, come faremo a farci capire?- e sento il suo respiro, irregolare per colpa della lunga lingua, aumentare di velocità.
 
Sconsolato e affranto dalle stesse paure del mio migliore amico, cerco di farmi coraggio analizzando la situazione insieme a lui –Dez calmiamoci. Non ci servirà a nulla sbavare e latrare alla cazzo. Ho bisogno della tua completa attenzione, perché prima capiamo cosa fare, prima torniamo umani. Chiaro?- lo vedo annuire, come un bambino che ascolta curioso le storie che il nonno ha da raccontare. Solo che più che una storia, questo sembra un incubo.. –Allora, il socio la aveva detto che abbiamo tre giorni a partire da stasera. Cioè..- cerco l’orologio del centro commerciale con lo sguardo e leggo l’ora –cioè tra mezz’ora. Sono già le 23:31..-.
 
-Perciò abbiamo fino a Martedì sera- conclude lui capendo il mio punto –Ora dobbiamo capire da chi andare,- inizia lui –tu di sicuro non dai tuoi. Sappiamo bene quale potrebbe essere la reazione di tua madre..- e mi lancia un’occhiata preoccupata e compassionevole. Purtroppo mia mamma ha paura dei cani, perciò non posso farmi vedere in questo stato, sclererebbe o peggio mi manderebbe al canile e adesso come adesso perdere tempo li dentro non mi servirebbe affatto. Già.. proprio per niente. Ma se non posso andare da loro, da chi vado? Un’idea ce l’avrei, ma dubito possa avere un finale roseo.. Non so ma ho una strana sensazione a riguardo. Dez sembra carpire i miei pensieri –Vai da Ally, Austin. E’ l’unico modo. E’ l’unica che potrebbe riconoscerti. Siete come pane e Nutella, marmellata e burro di arachidi..-.
 
-Si, ho capito Dez- interrompo io ridendo. Sempre che sia possibile, cioè andiamo, come fa un cane a sorridere? Probabilmente sembra che stia ringhiando in modo anomalo.
 
-In ogni caso devi andarci. E’ la tua unica possibilità, pensi di farcela?- mi chiede lui, abbandonando quel senso di tranquillità che ci aveva portato la risata di prima.
 
-Penso di si,- dico poco convinto –tu cosa hai intenzione di fare? Andrai dai tuoi?- chiedo io, concerne per il mio migliore amico. Non è una situazione da prendere sotto gamba. C’è in ballo la nostra vita qui.
 
Lui annuisce solennemente e riprende –Ha detto che basta uno dei due..- sussurra –Dobbiamo riuscirci, Austin. Ad ogni costo- riporta il suo sguardo su di me e ora, grazie anche alla coda che libertina si muove a destra e manca, capisco che è determinato e questo suo modo di fare un po’ mi rincuora, facendomi stare più tranquillo.
 
-Va bene Dez. Qui le nostre strade si dividono. Se uno dei due si fa riconoscere l’altro lo saprà perché anche lui tornerà umano, perciò.. Niente, buona fortuna amico- e questo sarebbe uno di quei momenti dove noi due facciamo la nostra stretta di mano, ma con le zampe sembra un po’ difficile. Vedo che anche lui è indeciso e provo ad alzare la zampa curiosamente. Ed in qualche modo riusciamo a compiere la nostra infamosa stretta concludendo con il nostro acuto ‘Come butta?’
 
-Buona fortuna- saluta per poi partire velocemente verso quella che dovrebbe essere casa sua, ma prima che possa svoltare l’angolo caccio un latrato, simile a quando devo raggiungere una nota piuttosto alta quando canto, e attiro la sua attenzione un’ultima volta, prima di partire verso la mia metà.
 
Casa di Ally, sto arrivando.
 
Angolo Autrice
 
E il due è andato. Un po’ impegnativo devo dire. Comunque chi si aspettava andasse così? Vi aspettavate altro? O qualcosa del genere? Ho messo romantico come genere perciò era un indizio piuttosto esplicito per la nostra storia.
Comunque abbandonando un attimo la mia storia adesso c’è la mia sfuriata parte seconda. E’ questa è da proprio incazzata. Ho notato, una storia in particolare, che aveva messo una canzone in un capitolo e aveva fatto esattamente la stessa cosa che avevo fatto io nella mia storia Beautiful; Ora chi mi conosce, sa che quella storia, oltre per il racconto, è famosa per la canzone e per il fatto che io abbia messo la traduzione, anche scenograficamente piuttosto impegnativa, proprio di fianco alla canzone così da cattura il lettore. Ora io mi sento indignata, perché non dico che ci metto il copyright, MA QUANTO MENO CHIEDERMELO, mi sembra d’obbligo. E’ una trovata che ho fatto io, e se permetti, o tu ladro di idee, mi fai il favore di chiedermelo, cazzo, perché c’era e c’è dell’impegno dietro quel lavoro. Non faccio cose tanto per farle, e lo vedete da come scrivo, perciò è stato come una sberla vedere una mia idea sabotata in questo modo. Chiamatemi bambina viziata, prima donna, ma io PRETENDO delle scuse da parte di questo scrittore.
Uuuhh.. ragazzi è stancante fare la cattiva :(, ma non ci sarebbe motivo se la gente fosse corretta. Dovrei aver finito con le sfuriate, salvo particolare avvenimenti (se qualcuno mi scriverò o meno). Prometto di non farne più e di trasformarmi nel mega-super-ultra-dolce Dougie il delfino.
 
Ora, oggi ero indecisa se postare o meno; cioè volevo raggiungere le 10 recensioni prima di pubblicare, ma dato che sono stata inattiva per tanto, e che quello di prima era solo il 1° capitolo ho deciso di lasciarvi leggere il secondo ;).
Mentre se volete il terzo allora voglio vedermi si 10 recensioni PER questo CAPITOLO, non per la storia, in quel caso ve lo posterò anche subito :)! Forza con quella tastiera gente!
Recensite bagai, mi piace vedervi tutti felici e ansiosi del to be continued :)
Baci ai miei fan, fanculo ai ladri, e benvenuti ai nuovi!
#Peace
 

Pikachu!
 
  
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