‘All’uscita aspettatemi. Non andate da nessuna parte se non mi vedete. Fati i bravi. Giorgio comportati bene e Rosaria non parlare sempre. Se non vi sentire bene chiamate Francesca. E ricordatevi di non dare confidenza agli sconosciuti!’ Dico con un tono diciamo ‘autoritario’ a Giorgio e Rosaria.
‘Clara, ormai queste istruzioni le abbiamo imparate a memoria’ dice Rosaria con tono scocciato.
‘E’ meglio che ve le ricordo ogni mattina. Ora vado. Però prima un bacio.’ Dico indicandomi le guance.
E loro mi danno un bacio a testa.
‘Ciao!’ Dico scompigliandoli i capelli.

Mentre esco vedo una bimba sui cinque anni sulle spalle del papà.
Tutti e due sono felici, tutti e due hanno quella sensazione che nessuno potrà separarli, che resteranno sempre insieme qualunque cosa accada. Quando vedo queste scene provo rancore, poiché non sono riuscita a godermi fino in fondo quei meravigliosi momenti con mio padre, e ora che lui è lontano da me sento la sua mancanza.
Mentre, assorta dai miei pensieri, esco dal cancello di quella scuola piena di bambini che urlano, mi scontro con una persona.
Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo alto, con il viso chiaro, qualche brufolo qua e là, degli occhi marroni scuri e i capelli castani  posti tutti sul lato destro.

‘Scusa’ sussurro.
‘Non preoccuparti, non è successo niente’ mi dice sfoderando il suo magnifico sorriso.
‘DAI GIANLUCA! VIENI!’ Dice la bambina che porta per mano.
Il ragazzo rimane incantato da me e non so perché. Mi osserva in una maniera strana, sembra che ha avuto una visione. I suoi occhi hanno uno strano luccichio e le sue labbra si increspano in un piccolo sorriso.
Automaticamente mi scappa un piccolo sorriso imbarazzato e abbasso lo sguardo.
‘Uffa! Andiamo sennò ritardo sia io che tu!’ Dice la bambina tirandolo.
Mentre viene tirato dalla bambina si gira un’ ultima volta verso di me, io gli sorrido e lui ricambia con un sorriso a trentadue denti.

Dopo quella bellissima ‘visione’ mi dirigo verso l’uscita facendomi spazio tra genitori e bambini.
In dieci minuti arrivo a scuola. La mia scuola è il Liceo Classico . E’ impegnativo , ma è bellissimo. Mi affascinano molto le varie materie, soprattutto filosofia.
Fuori ci sono i ragazzi del primo che si raggruppano in piccoli gruppi e si tengono a distanza da quelli più grandi, quelli di seconda che cercano di farsi ‘grandi’ davanti a quelli del quarto fumando o drogandosi, poi ci sono quelli del quarto che fanno i bulli con quelli più piccoli, quelli del quinto che parlano dell’esame di maturità e dell’ansia che aumenta giorno di più (visto che siamo a Febbraio è comprensibile) ed infine ci siamo noi!
Io faccio il terzo. I miei compagni sono sparsi, c’è chi fuma, chi si bacia con la propria ragazza ed infine chi sta da solo un angolo ad ascoltare la musica.

Io mi dirigo verso il mio gruppo.
‘Buongiorno!’ Dico allegramente.
‘Ciao!’ Dice la mia migliore amica Margherita.
Margherita è una ragazza molto particolare: è molto solare e dolce, ma quando di arrabbia è meglio non essere il diretto interessato.
Ad un tratto mi arriva del fumo in faccia. Tossisco e davanti a me c’è un ragazzo biondo, con gli occhi celesti e lentiggini: è Domenico.
‘Domenico come fai a fumare a prima mattina? O meglio come fai a fumare? Fa schifo!’ Dico disgustata.
‘Mi rilassa. Comunque a me non fa schifo. Mi piace’ Dice con disinvoltura.
‘Non ci interessano le vostre litigate sul fumo!’ Dice Pasquale.
Pasquale lo chiamo ‘Raperonzolo’ oppure ‘Figlio di Segovian’. Si lo so, sono soprannomi strani, però sia a me sia a lui piacciono.
E lui per dispetto mi chiama ‘Tet Men’ per via del mio seno.
‘Raperonzolo taci!’ Dico.
‘Raga oggi avevamo due ore di Latino, vero?’ Domanda Marilena.
Marilena è fantastica. E’ l’amica che tutti vorrebbero, c’è sempre per te e ti difende sempre. E’ una ragazza solare. Molte volte viene insultata per via del suo fisico e mi dispiace moltissimo.
‘Si, scommetto che non hai fatto i compiti’ Dice Gianni.
Gianni è (s)fortunatamente il mio compagno di banco. Il lato positivo di averlo accanto è il fatto che sia simpatico, il lato negativo è il fatto che è uno di quei grandi casinisti! Non si trova mail le cose e tutto il contenuto della sua cartella è sempre sparso sul pavimento.

‘Povero illuso! Li ho fatti tutti e pure bene!’ Dice Marilena.
‘Ecco perché oggi è nuvoloso!’ Dice una ragazza con i capelli castani e una ciocca rossa tra i capelli: è Arianna.
‘Ciao!’ Dice Pasquale.
La guarda come se avesse avuto una visione. Lui è segretamente innamorato di lei dal primo. Lui pensa che lei non se ne sia accorta, invece lei se ne accorta da un bel po’ anche se non lo ce lo dice.
DRIN!!
E’ la campanella.
‘Dai ragazzi entriamo!’ Dice Gianni dirigendosi verso il cancello.
‘Già.. Chi abbiamo alla prima ora?’ Domanda Margherita.
‘Matematica’ rispondo.
‘Oddio!’ Dice Marilena mettendosi una mano nei capelli.
‘Cosa c’è?’ Domanda Domenico.
‘La odio a quella professoressa!’ Dice Marilena incrociando le braccia.
‘Se per questo la odiamo tutti’ dico io.

Entriamo in classe e ognuno prende il proprio posto.
Ci sono quasi tutti: c’è Francesco che è il Don Giovanni della classe, poi c’è Alessia che si dice cha abbia perso la verginità a 12 anni, Rosa che è la spalla destra di Alessia, Luigi che è il casinista della classe ( di cui Marilena è segretamente innamorata), Elisabetta che è sempre in silenzio quindi non sappiamo com’è caratterialmente, poi c’è Carlo che è il tifoso della Juve più acceso che conosco ed infine c’è Gennaro che è colui che organizza gli scherzi più belli.

‘Buongiorno ragazzi! Seduti che devo darvi una notizia!’ Dice la professore di matematica entrando in classe.
‘Sore aspetti due minuti. Aspetti fino alle 08:31 così la notizia la sente anche Raffaella’ Dice Gennaro.
E’ vero! Avevo dimenticato Raffaella la ritardataria o Raffaella 08:31, perché entra sempre tardi.
‘Mi spiegate perché questa ragazza arriva sempre tardi!’ Domanda retoricamente la professoressa.
‘Prof lo domandi al cugino’ dice Gennaro indicando Pasquale.
‘Io non so niente’ dice Pasquale.
Sono le 08:31 e dalla porta entra Raffaella che come sempre dice: ‘Buongiorno scusate il ritardo!’ E va a sedersi al suo posto.

‘Allora ragazzi stavo dicendo che devo darvi una notizia. Avete presente il progetto Erasmo? Bene, la nostra classe è stata scelta per ospitare due ragazzi che vengono dall’Inghilterra.’ Dice la professoressa.
Dopo si alza dalla sedia, va vicino alla porta la apre e dice in Inglese: ‘Entrate!’

E dalla porta entrano due ragazzi.

Due ragazzi che mi cambieranno la vita.

CIAO A TUTTE :) CHI SARANNO I DUE NUOVI RAGAZZI?? SPERO CHE VI PIACCIA! :)