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Autore: _Believeinyourdreams    28/03/2014    1 recensioni
Due ragazzi molto diversi all'apparenza, che scopriranno ben presto di avere molto in comune.
I protagonisti di questa storia sono Lali e Peter, due giovani ragazzi che non si sono mai innamorati.
Ci saranno parecchi colpi di scena, tante scoperte, e tanti personaggi entusiasmanti.
Leggete e non ve ne pentirete.
Vi svelo un segreto: è una storia mista tra oned e teen angels.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MI HAI RIVOLUZIONATA SIA DENTRO CHE FUORI
-secondo capitolo-

 
Anche questa mattina, dalla mia finestra penetravano i primi raggi di sole che segnavano l'inizio di un altro giorno.
Le vacanze estive erano da poco iniziate, e di solito ogni ragazza della mia età ne approfittava per dormire fino a tardi, invece la mia sveglia suonava come sempre alle 7 in punto. Proprio non ce la facevo a rimanere a letto.
''Buongiorno nonna.'' dissi entrando in cucina,dandole un bacio sulla guancia.
''Buongiorno tesoro, nonostante la scuola sia finita da un pò non riesci proprio a restare a letto.'' disse mia nonna mentre mi serviva una fetta di torta e un bicchiere di latte.
''No nonna, è un peccato passare l'intera giornata a letto quando fuori c'è un mondo che mi aspetta.'' risposi con un sorriso a 32 denti con tanto di apparecchio.
Mi interessava poco e niente di apparire la classica ragazza 'figa' , mi bastava un paio di jeans, una semplice maglia, un paio di converse ed ero pronta per uscire.
''Nonna io porto Flin a fare un giro, magari passo in centro. Ti serve qualcosa?'' chiesi a mia nonna prima di uscire da casa. Amavo aiutarla, e quando potevo andavo in centro per prenderle ciò che le serviva in casa.
''Tesoro, se puoi passa al supermercato a prendermi queste poche cose.'' rispose mia nonna.
''Certo.'' Le feci un dolce sorriso,presi i soldi, il guinzaglio di Flin e uscì in cortile.
''Flin,Flin.'' chiamai un paio di volte il mio amato amico a quattro zampe, finchè non lo vidi sbucare dalla sua cuccia che gli fu costruita da mio nonno un paio di anni fa.
''Buongiorno Flin.'' dissi accarezzandogli la testa mentre gli mettevo il guinzaglio. Come risposta mi diede un'energica zampata sulla coscia e dopo aver scodinzolato per ben 10 minuti ci mettemmo in viaggio.
Arrivai in centro dopo un'oretta circa, casa mia era abbastanza lontana. Vivevo in un paesino sperduto in campagna con pochi abitanti,una piccola scuola e giusto un paio di negozietti. Da quando erano iniziate le vacanze venivo ogni volta che potevo in centro. 
''Hei Flin, guarda quanti bei negozi. Magari vivessimo qui.'' dissi a Flin con aria sognante. Era l'unico con cui potevo parlare, non avevo un'amica o un parente. Le ragazze della mia scuola erano tutte chiuse e strane e non facevano amicizia con nessuno. Dopo la morte dei miei genitori, non ho avuto il coraggio di chiedere ai miei nonni se avevo qualche parente e di conseguenza cugini.
''Sfigata, parla con il cane.'' sentì dire alle mie spalle, così mi girai e trovai un gruppetto di ragazze, le classiche barbie-senza cervello.
''Scusa?'' dissi, facendo finta di non aver capito.
''Oltre che sfigata è pure sorda ragazze.'' disse una di loro rivolta alle altre ragazze, iniziando poi a ridere seguita dalle altre.
Mi limitai a disprezzarle con il silenzio, girai e andai via lasciando loro lì impalate. 
Gli insulti di queste persone mi scivolavano addosso, ne ero abituata ormai. 
Passai al supermercato a prendere ciò che mi aveva chiesto la nonna e mi incamminai verso casa.
''hay un lugar al que me voy cuando estoy triste, es un lugar dentro de mi que nunca viste, me lo invente para sentir que me quisiste, es un lugar al que me voy cuando estoy triste.. '' canticchiavo una delle mie tante canzoni, amavo cantare, ricordo che mia mamma mi diceva sempre che cantare rallegrava la vita ed aveva proprio ragione. Non mi accorsi però che lungo il sentiero verso casa c'era un gruppo di ragazzi con le loro moto che facevano un rumore molto fastidioso.

''Contadinella'' Sentì dire da uno di loro. Perché tutte a me oggi? prima quelle ragazze in centro ed ora questi ragazzi. Mi girai e ciò che vidi mi fece rimanere incantata. Tra loro c'era un ragazzo coi capelli corti castani, gli occhi di un bellissimo verde intenso e piccoli nei sul viso. Devo ammettere che era un bel ragazzo, ma era un figlio di papà sicuramente pieno di se, nonchè puttaniere. 

''Non sono una contadinella.'' risposi a denti stretti e passai tra loro, pronta per tornare a casa.
''Dove pensi di andare?'' disse il ragazzo che aveva parlato anche prima, prendendomi per un braccio.
Fortunatamente con me c'era Flin e diventava abbastanza cattivo quando qualcosa non andava, infatti iniziò a ringhiare contro di loro.

''Buono buono cagnaccio, la tua padrona contadinella dovrà pur uscire senza te.'' disse il ragazzo. 

Appena il troglodita mi lasciò il braccio andai a casa, lasciai Flin in giardino e corsi in camera mia. Mi fiondai con la testa sul cuscino e iniziai a piangere.
Non piangevo quasi mai, mi tenevo tutto dentro e cercavo di essere sempre felice, di non pensare alle brutte cose, ma c'erano giorni come questi in cui non riuscivo a trattenermi e sfogavo con le lacrime fino a che non mi addormentavo.


Memy'space.

Ciaaaao Tesoriiii. 
Innanzitutto, voglio scusarmi con chi stava seguendo l'altra storia..Purtroppo non ho molta ispirazione per quella storia, così ne ho creata un'altra che spero vi piaccia.
Ci saranno anche i OneD in questa storia, e credo che andando avanti vi interesserete sempre di più.
Un Bacio Grande.


  
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