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Autore: Evola Who    29/03/2014    3 recensioni
“Wow … è la prima volta che vedo un adulto andare da Anna … non sai leggere?” chiese Lucy sorpresa.
“No. È solo che i miei amici e il mio manager rompiscatole mi hanno praticamente costretto a venire qui!” disse John.
Poi domandò: “Da quanto tempo vai da Anna?”
“Da un po’.” rispose continuando a disegnare.
“Come ti chiami?” domandò Lucy.
“John e tu?”
“Lucy! Te l’ho già detto prima!” disse lei ridendo.
“Ah! È vero!” esclamò e rise anche lui.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: George Harrison, John Lennon, Nuovo personaggio, Paul McCartney, Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Lo sia una cosa John?” disse Lucy di  punto in bianco.
 
“Che cosa?”
 
“Sono felice di non riuscire a leggere e a scrivere.”
 
John rimase sorpreso e anche un po’ perplesso e domandò:  “Perché?”
 
“Perché? Visto che un musicista famoso fa fatica a leggere e a scrivere … beh … mi fa sentire bene! Perché forse anche io posso essere famosa anche se non so leggere e scrivere!” rispose lei
 
“Beh … questo è un piccolo simbolo di speranza, ma dovrai comunque imparare a  leggere e a scrivere. Forse lo fari a fatica ma ci riuscirai!”
 
“Chi lo sa …” disse Lucy.
 
In quel momento dalla porta uscì un ragazzino e una donna con un vestito grigio, capelli cotonati, scarpe con il tacco basso e sui trent’anni.
 
“Ciao Anna!” disse Lucy vedendola.
 
“Ciao Lucy! Come mai siete arrivati prima?” domandò Anna sorridendo.
 
Intanto John rimase a bocca aperta nel di vedere Anna e pensò: “Quella è Anna? Wow … non è male la logopedista!”
 
“La mamma ha fatto gli esami del sangue e poi siamo venuti qui.”
 
“Capisco! Allora prendo il mio prossimo paziente e poi arriverò subito da te!” disse Anna.
 
“Okay.” ripose Lucy
 
“Bene.. il signor Lennon?”
 
John si alzò dalla sedia e prima che entrasse, Lucy disse: “Buona fortuna e poi raccontami tutto!” e sorrise.
 
John ricambiò il sorriso e disse: “Grazie e sì! Ti racconterò tutto!”
 
Lucy rise e John entrò della stanza.
 
Quando entrò nello studio delle logopedista si guardò intorno: c’era una grande scrivana in fondo a sinistra con sopra una macchina da scrivere.
 
Poi vicino alla scrivania c’era un grande armadio di metallo, a destra c’era un altro tavolo per bambini con sedia, colori e qualche giocatolo.
 
E sopra alla scrivania una grande finestra con le tende chiuse.
 
Anna si sedette davanti alla scrivania e disse: “Si sieda signor Lennon.”
 
Così John si tolse gli occhiali e il capello e si sedette di fianco ad Anna.
 
Lei prese una cartella e una penna e disse: “Bene. Prima di iniziare vorrei …”
 
“Sa cosa stavo pensando?” interruppe John.
 
“Cosa?” disse lei perplessa.
 
“Dopo questa visita … potremo vederci uno di questi giorni …” disse lui piccolo sorriso malizioso.
 
Anna sorrise e disse con un tono paziente: “Mi dispiace signor Lennon ma … io non esco con i miei pazienti.”
 
“Beh … ci credo! Avranno sì e no sui cinque e sei anni!” disse lui sorridendo.
 
“Veramente spesso arrivano più adulti che bambini per sapere se soffrono di dislessia! E poi io mi devo sposare fra sei mesi. Lei potrebbe essere anche il re di questo paese oltre che una rock star, ma … non tradirei mai il mio futuro marito. È chiaro?” disse lei con un sorriso nervoso.
 
John guardò in basso e disse: “Sì … peccato.”
 
Anna ritornò seria e disse: “Come stavo dicendo prima … vorrei farle qualche domanda prima di iniziare. Per lei va bene?”
 
“Si certo!” ripose lui.
 
“Perfetto. Bene … sa quando ha cominciato a parlare?”
 
John ci pensò e disse: “Non lo so … sa? Ero un po’ piccolo per ricordare.” e rise.
 
Anna no.
 
Perché aveva  già sentito tante volte questa battuta.
 
“Comunque mia zia ha detto che ho cominciato a parlare verso i due anni …” disse John.
 
“Okay … e leggeva molto da piccolo?”
 
“Oh sì! Qualsiasi cosa che mi capitava tra le mani! Ogni volta che prendevo un libro lo divoravo subito con gli occhi.” e rise.
 
“E sullo scrivere? Ha avuto qualche difficoltà?” domandò ancora lei.
 
“Beh … non credo che di avere mai avuto grandi difficoltà a scrivere … da piccolo disegnavo molto. Ma … credo di aver imparato senza difficoltà! Credo..”
 
“E … a scuola? Com’era? Stava attento o si distraeva facilmente?”
 
“Beh.. diciamo che non era bravo ad stare attento, e poi non mi interessava molto la scuola. Soprattutto alle superiori ero un disastro. E anche un po’ alla elementari.”
 
“Ho capito.” disse Anna mentre scriveva.
 
A John venne un dubbio e domandò: “Ma tutte queste domande servono  per capire questo problema che dovrei avere, oppure sta prendendo informazioni su di me senza il mio permesso?”
 
Anna lo guardò e disse paziente:  “Signor Lennon, queste domande mi servono per capire bene come dice lei ‘se ha questo problema’,  perché i primi sintomi della dislessia si vedono già dalla tenere età,  poi le garantisco che questa visita non uscirà da queste quattro mura, quindi la prego, mi lasci fare il mio lavoro.”
 
E guardò il foglio.
 
“Mi scusi.” disse John e rimase muto.



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Note della autrice:
Ecco il nuovo capitolo!
Spero che vi sia piacutto.
Il perchè lo diviso in due?
Perchè è lungo!
Spero che vi piaccia!
Ciao!
Evola!
 
   
 
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