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Autore: uffauffauffa    29/03/2014    3 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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In tarda serata i Cullen e il clan Denali raggiunsero la Port Angeles School. Le persone che cercavano si erano rifugiate in un'ala abbandonata dell'edificio.
 

Jacob non era presente. Era andato nella riserva per avvertire i licantropi, e si era fermato dopo la notizia della sparizione di due membri: Seth e Leah.
 

Quando il dottor Cullen entrò si trovò di fronte a Didyme, Bree, il piccolo Jake e Evan in preda a una crisi piuttosto violenta. Aveva appena nutrito la più "giovane" del gruppo.
 

Anche se Bree non era più una vampira neonata faticava a controllarsi. All'interno della famiglia era quella che aveva più bisogno di sangue.
 

Scabbia leccava Evan nella speranza di alleviare un po' il suo dolore. Jake invece era completamente assente. Non aveva alcuna reazione.
 

La madre di Mike lasciò il capezzale della ragazzina e si mise di fronte al gruppo per proteggere la sua famiglia.
 

"Buonasera, sono il capofamiglia del clan Cullen, il mio nome..."
 

"So chi è lei signore. Cosa vuole veramente da noi!!"
 

"Non abbiamo nessun fine nei vostri confronti, vogliamo solo aiutarvi."
 

Esme ne frattempo si era avvicinata al piccolo Jake, suo figlio biologico. Il bambino somigliava al padre, ma i colori erano quelli della madre, a parte la tonalità leggermente scura della pelle, ereditata dai geni del licantropo usato per la sua mutazione.
 

"Non lo tocchi, è autistico, non ama essere toccato, da nessuno, nemmeno noi riusciamo a farlo."
 

Esme guardò la donna e poi di nuovo il figlio.
 

"E come siete riusciti a portarlo fin qua?"
 

Il tono della voce della donna era leggermente irritato, credeva stesse mentendo.
 

"Sono stata costretta a prenderlo in braccio, ma ha urlato per tutto il tempo."
 

Carlisle tornò a osservare Evan.
 

"Da quanto tempo è in quelle condizioni?"
 

"Mezz'ora."
 

"Cosa?"
 

"A volte durano anche un'ora. Quando le crisi epilettiche finiscono dormono almeno 12 ore massimo 24."
 

La ragazzina intanto cominciò a calmarsi e lentamente si assopì.
 

"Per favore, mi dica dove sono gli altri."
 

"Non lo so, non hanno voluto dirmelo. Gli unici che possono sono Jake ed Evan, ma il piccolo comunica solo con i numeri e le uniche persone che riescono a decifrare quel codice sono loro. Ed Evan come può ben vedere è Ko."
 

Edward provò a leggere nella mente dei "nuovi", ma non riuscì a vedere niente. La donna e Bree effettivamente non sapevano nulla mentre la mente degli altri due era illeggibile.
 

"Non ha nessuna idea a riguardo?"
 

"Il vampiro che stanno cercando solitamente si nasconde in luoghi appartati e abbandonati da tempo. Quando Mike, Annie e Sabrina sono partiti, ho visto che si dirigevano verso la foresta di Hoh."
 

Carlisle fece ritorno a Forks in compagnia di Jasper, Emmett, Edward, Eleazar e Garrett. Le donne di entrambi i clan rimasero a Port Angeles.
 

Irina aveva con se il cappotto grigio che le era stato prestato e lo mise sotto il corpo della ragazzina distesa, per isolarla dal freddo del pavimento, casomai lo sentisse. Kate e Tanya, invece usarono le loro giacche per coprirla, mentre Carmen con la sua fece un guanciale e lo posizionò sotto la testa di Evan per farla stare più comoda.
 

Didyme le ringraziò. Il gruppetto aveva lasciato in fretta e furia la "casa" dove abitavano e non avevano portato niente con loro.
 

Bree si era rifugiata in un angolo e osservava i nuovi venuti. Accanto le si era accucciato Scabbia. Aveva paura dei Cullen, in particolare di Jasper. Prima di lasciare la stanza il vampiro l'aveva squadrata.
 

La ragazzina ricordava l'ultima volta che lo aveva visto. Voleva ucciderla perché era una neonata e soprattutto una bambina immortale. Secondo la legge dei vampiri quelle come lei non dovevano esistere.
 

Un urlo fece sussultare tutti. Esme aveva messo il suo cappotto sulle spalle di Jake. Non appena la donna si allontanò smise di gridare.
 

"Io, io... non volevo fargli male."
 

"Non ha sentito male, non ama essere toccato, nemmeno sfiorato."
 

"Perché mio figlio è in questo stato. Che cosa ha fatto quel mostro al mio bambino."
 

"Sono stati gli esperimenti a cui è stato sottoposto. Ora è quasi come Renesmee."
 

"Sai nonna, può prevedere il futuro e i collegamenti che esistono tra persone apparentemente non connesse tra loro. Tutto questo però lo capta attraverso i numeri. E' difficile da spiegare, il suo cervello tra tutti gli ibridi creati dal dottore, è il più sviluppato, anche se non sembra."
 

"Nel diario di quel pazzo non è segnalato alcun potere."
 

"Lui vedeva solo un ragazzino ritardato, suo "fratello" e le sue "sorelle", invece, hanno capito subito che era speciale."
 

La vampira osservò nuovamente il suo "primogenito". Da umana credendolo morto aveva tentato il suicidio. Ora era li difronte a lui e non poteva toccarlo, nemmeno una carezza. Desiderava piangere, almeno si sarebbe sfogata un po'.
 

Si rivolse nuovamente a Didyme, voleva sapere tutto dei suoi figli.
 

"Come ha detto Renesmee Jake è speciale e appena e arrivato è stato subito amato da Mike, Annie e Evan, e protetto. Più di una volta quel mostro ha tentato di eliminarlo, perché lo riteneva un ibrido mediocre. Tra tutti loro è quello più umano, può sopravvivere anche con un'alimentazione normale. Annie se ne occupa, mio figlio dice sempre che la sua cucina fa resuscitare i morti."
 

"Non beve sangue?"
 

"Solo se strettamente necessario."
 

La madre di Mike guardò Evan ancora incosciente. Era accudita dalle donne dell'altro clan. Alice teneva compagnia a Bree, Bella era insieme a sua figlia, mentre Rosalie era un po' sulle sue. Ancora non sapeva come prendere tutta la storia ed era molto preoccupata. Non solo per la presenza di quel vampiro-scienziato pazzo.
 

Temeva anche i Volturi, la loro reazione, se venivano a conoscenza di tutta la faccenda. Cosa avrebbero fatto alla sua famiglia, al clan Denali e a questo nuovo gruppo? La sola idea le metteva ansia. Certo i nuovi avevano dei poteri interessanti e ad Aro, sempre alla ricerca di persone dotate di doni strabilianti, potevano fare gola. Come alcuni membri degli altri due gruppi.
 

Scosse la testa per cancellare quei pensieri, senza riuscirci troppo.
 

"Sabrina sa chi sono veramente?"
 

"Si, lo ha sempre saputo, ma ha preferito non dire niente. Si è sempre ritenuta un'estranea, e un mostro. Senza contare che non è una storia semplice da raccontare, ma nello stesso tempo voleva stare il più possibile con i genitori biologici. Per questo è diventata l'assistente infermiera del dottor Cullen."
 

Esme prese le mani di Didyme.
 

"Grazie per esserti sempre occupata dei miei figli."
 

"Non ringraziarmi, per me è stato un piacere."
 

"Perché suo fratello la voleva morta?"
 

"Tu sei?"
 

"Rosalie Cullen."
 

"Oh sei la ragazza che Mike chiama Barb... emh!!"
 

"Come mi chiama suo figlio?"

"Barbie vampira."
 

"Gentile da parte sua."
 

"Oh si, mio figlio è molto educato."
 

Tutte scoppiarono a ridere, tranne Ros.
 

"Perché."
 

"Vedi il mio dono consiste nel rilasciare un alone di felicità nell'ambiente e questo stava allontanando Marcus da mio fratello. Voleva stare soltanto con me e lasciare i Volturi."
 

"Tipico di Aro."
 

"Già, tipico di mio fratello. Annie, sua figlia, lo chiama Dora l'esploratrice versione horror."
 

"Dora che cosa?"
 

Bree prese la parola, tra un vocabolo e l'altro le scappava da ridere.

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"E' la protagonista di uno stupidissimo cartone animato per bambini piccoli. Annie è ironica e autoironica. Ad esempio dice che la cosa più bella che ha ereditato dal padre è il nasone. Si considera una cozza, ma invece e bella."



 

"Alec, sembri preoccupato, cosa ti succede."

"Nulla Maestro, solo che, non sono sicuro, ma ho sentito la presenza di altri nella foresta. C'era uno strano odore nell'aria: Marsilia e borotalco. Non erano umani, ma nemmeno vampiri e licantropi, almeno credo."
 

"Interessante io ho sentito profumo di frutti di bosco e acqua marina, e dalla reazione che hanno i miei fratelli e tu Felix, non sono l'unico ad averlo percepito."
 

"Maestro io ho sentito odore di legno e muschio."
 

"Oh, e voi fratelli?"
 

"Frutti di bosco, il profumo della mia adorata Didyme ed erba tagliata." disse distrattamente Marcus.
 

"Marsilia e borotalco, e come te Aro acqua marina."
 

"Ognuno di noi ha sentito un sentore diverso. Demetri ho una missione da affidarti, devi recarti a Forks. Credo che i Cullen stiano nascondendo qualcosa o qualcuno."



 

Spero vi piaccia, Recensite, grazie. Baci, Baci...

L'attrice della foto è nel cast di 90210. Ho scelto questa, perché credo rappresenta bene il carattere della figlia di Aro. Allegro...

  
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