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Autore: I_S_Acquamarine    29/03/2014    11 recensioni
salve, questa è la mia prima long su Naruto, spero possa piacere.
ecco qui l'idea che mi è venuta: se Kakashi, al momento dell'attacco della Volpe a Konoha avesse avuto 20 anni e avesse deciso di prendersi cura del piccolo Naruto, come sarebbe andata la storia?
Come sarebbe stata la vita di Naruto con qualcuno accanto fin da subito?
E se magari, per puro caso (si come no), al posto di Sakura nel team 7 ci fosse stata Hinata?
Il nostro biondino si sarebbe finalmente accorto di lei e lasciato stare Sakura che non lo caga neanche di striscio?
Premetto anche, nonostante lo sterminio del clan Uchiha sia avvenuto non è stato Itachi, ma un altro membro del clan e che gli unici superstiti sono proprio Itachi e Sasuke.
Quindi, sì, Sasuke seguirà Orochimaru e via dicendo, ma magari riusciranno a riportarlo a casa un po' prima, chissà.
Per scoprirlo dovrete leggere.
Ringrazio fin da subito chi volesse lasciare un commento.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il diavolo e l'acqua santa'
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Ok, eccomi qui con un altro capitolo. Lo scontro tra Naruto e Gaara!!!

Spero di essere riuscita a renderlo bene. In caso contrario mi scuso.

Allora, vediamo, a fine capitolo c'è qualcosa che si discosta dalla storia originale. Vediamo a quanti di voi piace quello che ho combinato.

Tranquilli, nessun morto. Solo un collassato e no, non è l'Anatra onoraria.

Solo a me è risultata divertente la scena in cui Naruto evoca Gamabunta e questo si rifiuta di aiutarlo? La faccia di Naruto è tutto un programma in questo punto.

Detto questo vi lascio alla lettura.

Mi raccomando: RECENSITE!!!

Iaele


 


 

 

CAPITOLO 21



 

Naruto, Hinata, e Shikamaru, guidati da Pakkun partirono all'inseguimento di Sasuke in direzione della foresta mentre, nell'arena e nel villaggio gli altri ninja affrontavano l'invasione nemica.

I due componenti del team 7 si fecero spiegare a grandi linee cos'era successo da uno Shikamaru piuttosto seccato dal fatto di essere stato preso in mezzo a quella faccenda.

Si poteva mai sapere perchè non lo lasciavano mai in pace?

Sempre a faticare dovevano metterlo.

Però, visto che l'ordine veniva da un superiore, doveva ubbidire.

Non poteva farci nulla.

Naruto, una volta appreso quello che era successo, si ripromise, sì, di salvare Sasuke, ma anche di pestarlo per bene dopo per la grande stupidata che ha combinato.

Non riusciva proprio a capirlo.

Va bene diventare più forti, ma voler mettersi alla prova così, con uno che se perde il controllo ti ammazza senza pensarci due volte è da cretini forti.

Ad un certo punto Pakkun informò il gruppo che un gruppo di ninja li stava seguendo.

Senza alcun dubbio non erano ninja di Konoha.

<< Sbrigatevi. Una squadra di otto, no nove uomini ci sta seguendo. >> disse il cane.

<< Cosa? >> chiese Naruto sorpreso.

<< Sei sicuro? >> chiese invece Hinata che attivò il Byakugan per controllare.

<< Accidenti! Ci mancava solo questa! Sicuro di non esserti sbagliato? >> disse invece Shikamaru preoccupato.

<< No, non si è sbagliato. Sono proprio nove inseguitori. >> disse Hinata dopo un controllo.

Ok, qualcuno doveva proprio volergli male, ma molto anche.

<< Non ci hanno ancora individuato. La cosa migliore sarebbe dividersi... >> rifletté Pakkun.

Si, ok, e poi?

Chi lo trova Sasuke se si dividono?

Va bene che Hinata ha in Byakugan, ma non può mica perlustrare un'intera foresta che si estende per chilometri e chilometri. Ci metterebbero troppo.

Il cane scese a terra e fece qualche passo per poi bloccarsi di colpo.

La cosa non andò molto giù a Naruto che protestò con tono anche abbastanza spazientito.

“Sarà anche cresciuto con Kakashi, ma la sua pazienza è sempre poca.” pensò Pakkun.

<< Senti Naruto, se camminiamo all'indietro sulle nostre tracce, il nemico penserà che siamo scomparsi e guadagneremo tempo. Se riusciamo a fargli perdere la pazienza è probabile che perdano le nostre tracce a causa di mancanza di concentrazione. >> gli spiegò il cane con tono paziente, neanche il biondo fosse un bambino di cinque anni.

Forse, per quanto riguarda il livello mentale, non siamo poi tanto distanti, ma questo è meglio non dirglielo al nostro Naruto.

<< Ah! Hai ragione! >> esclamo il nostro eroe.

Come volevasi dimostrare.

Così fecero, per poi ripartire con l'inseguimento.

Purtroppo il trucco non funzionò.

Ragazzi, se la sfortuna ti ha puntato, ti ha puntato. Poco da fare.

Peccato però che sia sempre nei momenti peggiori.

<< Accidenti! Di sicuro saranno tutti chunnin. Ci faranno a pezzettini in meno di un secondo. >> commentò preoccupato Shikamaru.

Ottimismo portami via il ragazzo. Proprio.

<< Al punto in cui siamo non ci resta che tentare un'imboscata. >> fece Naruto.

Vuoi vedere che ha avuto un'idea intelligente per una volta?

Se Hinata era d'accordo con la cosa, Pakkun smontò tutto nel giro di tre frasi.

Ma qui, qualcuno di ottimista c'è oppure no?

Perfino Shikamaru ci aveva fatto un pensierino alla cosa, ma non era molto convinto che un piano del genere avrebbe funzionato.

Naruto, che ovviamente è un testone con i fiocchi, voleva sapere perchè no.

Nelle imboscate non importa il livello di forza degli avversari. L'importante è prenderli di sorpresa.

E Shikamaru lo accontentò.

Per una buona imboscata ci volevano due condizioni: che chi scappa deve farlo in silenzio e rendersi conto della presenza del nemico per primi; e cogliere l'avversario di sorpresa in un terreno dal quale si è sicuri di colpire e da dove si può scappare in fretta.

Ora, visto che loro conoscevano il villaggio praticamente a memoria e che potevano contare sul fiuto di Pakkun e sull'abilità oculare di Hinata, non c'erano troppi problemi per queste due condizioni.

Il problema era: i loro inseguitori erano una squadra sicuramente addestrata per quella missione e sicuramente erano ninja esperti. Quindi come fare?

L'unica alternativa, secondo Shikamaru, che si, ammettiamolo, era l'unico lì con un po' di testa sulle spalle, era un diversivo che sembrasse un'imboscata.

In parole povere: qualcuno doveva fare da esca per permettere agli altri di continuare.

Ora, chi si sarebbe offerto volontario?

Dopo qualche discussione, Shikamaru disse che toccava a lui visto che era l'unico con un po' di cervello. In più Hinata sarebbe potuta essere utile grazie al suo Byakugan in caso di altri inseguitori o ostacoli imprevisti, mentre Naruto era l'unico che poteva tener testa, anche se per poco, a Sasuke in caso di una sua opposizione agli ordini ricevuti.

Del cane come esca non se ne parlava proprio. Lui serviva per trovare Sasuke e, poi, un cane contro nove inseguitori? Ci restava secco e fine.

Sarebbe andato lui e fine.

Prima di separarsi, gli augurarono buona fortuna e Naruto sperò che ne uscisse vivo.

***

Nel frattempo Sasuke era riuscito a raggiungere il team di Suna evitando la trappola piazzata da Temari.

Quando li raggiunse Gaara era trasportato da Kankuro mentre Temari sembrava decisa a non fargli fare un passo di più.

Siccome però la ragazza era ancora stanca per l'incontro con Shikamaru, Kankuro la costrinse a proseguire con Gaara mentre lui teneva occupato Sasuke.

Temari, di mala voglia, accettò e ubbidì.

Quando lo scontro tra Sasuke e Kankuro stavano per cominciare lo scontro arrivò Shino che li aveva seguiti attraverso i suoi insetti.

Aveva piazzato un insetto femmina su di loro e poi aveva seguito i maschi mentre cercavano di raggiungerla.

Solo a me sta cosa fa schifo?

Cioè, voglio dire, solo l'idea che uno possa usare gli insetti per combattere mette i brividi dal disgusto.

Intendiamoci, a me Shino sta simpatico, ma questa sua abilità proprio no.

Tralasciando pareri personali, Shino si fermò ad affrontare Kankuro mentre Sasuke proseguì inseguendo Gaara e Temari.

Quando li raggiunse, Gaara aveva appena scagliato lontano Temari ed era più che propenso ad affrontarlo.

Purtroppo, però, sembrava ci fosse qualcosa che gli stava facendo perdere il controllo. Come se qualcosa nella sua stesse stesse lottando per uscire e che lui non fosse in grado di controllarla.

Forse Sasuke aveva fatto una cazzata nell'inseguire quei tre. (ma va? Nda)

Nonostante l'evidente degenerazione di Gaara, Sasuke era deciso ad affrontarlo e scoprire il segreto che celava.

Peccato che certi segreti sarebbe meglio se restassero tali.

Dopo i primi colpi Gaara perse parzialmente il controllo permettendo a quel segreto che celava di svelarsi parzialmente.

Metà del suo corpo si ricoprì di sabbia e prese le sembianze animalesche. Si aggiunse anche una coda, sempre di sabbia. Il tutto con dei disegni viola.

Il rosso della sabbia aveva lo sguardo di un pazzo. Ormai nulla avrebbe potuto fermarlo dal suo intento di fare a pezzi l'Uchiha.

Sasuke le provò tutte, ma neanche il mille falchi sembrò fare effetto.

È vero, riuscì a colpirlo, ma il risultato fu solo quello di disintegrare il braccio di sabbia che si riformò.

Provò anche a usare il potere del segno maledetto, ma l'unica cosa che ottenne fu quella di far infuriare Gaara e di mettersi al tappeto da solo.

Gaara, approfittando del fatto che il suo avversario era ko, lo attaccò, ma fu bloccato dall'arrivo tempestivo di Naruto che gli tirò un calcio in faccio che lo spedì su un ramo poco distante.

Hinata e Pakkun atterrarono vicino a Sasuke per vedere in che condizioni era.

Naruto e Gaara si fissarono.

Il primo deciso a difendere il suo amico.

Il secondo deciso a farlo fuori.

Chi avrebbe vinto?

***

L'imboscata di Shikamaru era riuscita.

Era riuscito a fermare gli inseguitori, ma se non fosse stato per il maestro Asuma, arrivato appena in tempo, per lui sarebbe stata la fine.

Una volta che Asuma ebbe messo al tappeto i ninja nemici,Shikamaru poté lasciarsi andare.

Aveva solo bisogno di riposo. Nessuna ferita per fortuna.

***

Shino era riuscito a battere Kankuro, ma era rimasto avvelenato dal veleno presente sulle armi della marionetta usata dal suo avversario.

Per fortuna giunse suo padre che, con degli insetti taumaturgici riuscì a salvarlo per il rotto della cuffia.

Quando si dice fortuna.

***

Gaara e Naruto si fissarono per dei lunghi istanti.

Naruto era deciso a salvare i suoi amici. Guai a Gaara se solo provava a toccarli.

Gaara, al contrario, era deciso ad ammazzarli tutti quanti.

Rispetto per la vita umana uguale a zero. Ma quando tutti ti trattano con odio, tentano di ucciderti un giorno si e l'altro pure... il rispetto per la vita lo mandi a quel paese molto velocemente.

Soprattutto se anche la tua famiglia ti rema contro e l'unica persona che nutriva per te un po' d'affetto muore dicendoti che ti odia.

Si, diciamo che Gaara non ha proprio avuto una bella infanzia.

Però questo non lo giustifica dall'ammazzare chiunque ti pari davanti. (però, un pensierino di papera arrosto ci starebbe. Nda)

Gaara, dopo qualche minuto, scattò fulmineo in avanti.

Oltrepassò Naruto e puntò a Sasuke con l'intento di ucciderlo sul colpo.

Hinata si mise in mezzo cercando di difendere il compagno di team, ma fu investita dalla sabbia che la legò all'albero dietro di lei in modo che non potesse liberarsi.

A quell'azione Gaara sembrò tornare un attimo in se, come se avesse capito che stava facendo qualcosa che non doveva.

Sembrò, giusto per un attimo, che avesse capito di aver perso il controllo e stesse cercando di riconquistarlo.

Non vi riuscì. Ormai aveva superato il punto di non ritorno.

Il segreto che albergava dentro di lui aveva preso il controllo delle sue azioni, anche se non poteva agire liberamente.

Naruto, vedendo Hinata intrappolata e Sasuke più di là che di qua, non ci vide più.

Avrebbe fermato Gaara anche a costo di ammazzarlo.

Nessuno poteva fare del male ai suoi amici. Nessuno e per nessun motivo.

Naruto pensava anche di aver capito quale fosse il segreto di Gaara. Loro due erano due forze portanti. Tutti e due nascondevano al loro interno un demone che la gente odiava e che, per riflesso, odiavano anche loro che avevano il compito di contenerli.

Lui e Gaara erano simili.

Tutti e due cresciuti in un villaggio dove la gente ti odia.

Tutti e due soli, senza amici, con la gente che scappava non appena ti avvicinavi.

Naruto capiva la solitudine di Gaara. La capiva perfettamente.

Gli bastò guardare di nuovo quegli occhi carichi di odio del rosso per capire che ci aveva visto giusto.

Quell'odio, quella rabbia, quella sofferenza, quella solitudine erano le stesse che aveva provato lui nei suoi momenti peggiori.

La voglia di distruggere, di uccidere tutti coloro che ti trattano male solo per fargli capire il tuo dolore...

Si, Naruto lo capiva. Lo capiva benissimo quel desiderio.

Se ti odiano senza un motivo, dagliene uno valido. Ecco quello che aveva fatto Gaara.

Naruto invece si era impegnato, e si stava ancora impegnando, per dimostrare agli altri che si sbagliano su di lui.

Prima o poi sarebbe riuscito a farsi accettare e a diventare Hokage.

Gaara continuava a guardare Naruto senza capire perchè non scappasse.

Perchè non fuggiva? Perchè non aveva paura?

<< Spiegami una cosa: cosa significano loro due per te? >> chiese il rosso quasi ringhiando.

Intanto Hinata stava chiedendo aiuto visto che non riusciva a liberarsi.

<< Te lo spiego subito. – disse Naruto infuriato. Guai a chi si permetteva di toccare i suoi amici – Hinata è la ragazza migliore che abbia mai conosciuto e Sasuke è il mio migliore amico. Prova anche solo a toccarli con le tue zampacce e ti giuro che ti disintegro, Gaara. >>

Gaara, per tutta risposte, strinse la presa che la sabbia aveva su Hinata facendola urlare di dolore.

Non so di preciso cosa abbia in mente, ma per me sta cercando di farsi odiare visto che l'unico tipo di emozione a cui sa rispondere. Ma è solo una mia opinione.

Fatto sta che Naruto si infuriò proprio di brutto e attaccò.

Provò con un attacco diretto che finì a vuoto.

Provò con la tecnica del richiamo, ma ottenne solo di evocare un rospetto rosso con un gilet blu piuttosto presuntuoso e dispettoso con un gran appetito.

In momento peggiore non poteva capitare.

Non poteva salvare i suoi amici se prima non trovava un'idea decente.

Nel frattempo, Gaara perdeva sempre più le fattezze umane per diventare il mostro di sabbia che albergava nel suo interno.

<< Ancora convinto di riuscire a salvare i tuoi amici? Non riuscirai nemmeno a salvare la tua di pelle. Vuoi anche riuscire a salvare la loro? Ma non farmi ridere! >> lo beffeggiò il rosso velenoso.

Gaara si ricoprì di sabbia dalla vita in su e tutte e due le braccia erano state sostituite da quelle di sabbia.

La cosa lasciava presagire solo guai.

Il mostro dentro il ragazzo, qualsiasi esso fosse, stava prendendo sempre più il sopravvento.

O Naruto si sbrigava o qui finirà male per tutti.

Naruto tentò ancora con alcuni colpi diretti facendosi aiutare dalle copie che evocava man mano, ma nulla da fare. Gaara sembrava non riportare alcun danno.

Intanto il biondino era sempre più preoccupato per Hinata. Doveva muoversi a battere Gaara così avrebbe liberato anche la sua compagna di team.

Sasuke, dopo che si fu ripreso quel tanto che bastava per stare in piedi, si portò al fianco di Naruto che sembrava prossimo all'arrendersi.

Il moro gli disse di pensare a liberare Hinata e di scappare, che avrebbe pensato lui al rosso di Suna.

Quelle parole parvero scuotere Naruto che si rimise in piedi ed evocò tutto il chakra che poteva per evocare quante più copie possibili.

Era deciso: non si sarebbe arreso. Avrebbe combattuto fino all'ultimo per liberare Hinata.

Costi quel che costi.

Le copie che evocò, erano l'equivalente di un mini esercito. Erano un numero spropositato per un gennin diplomato da poco.

Perfino Sasuke rimase impressionato a quella vista.

Ok, da quando il combina guai, idiota e buono a nulla di Naruto riusciva a fare una cosa del genere?

Come aveva fatto a migliorare così tanto?

Come?!

Le copie colpirono Gaara tutte assieme, ma l'unico effetto che si ottenne fu quello di far completare la trasformazione in demone al rosso.

Ora era diventato lo Shukaku, il demone della sabbia, il tasso monocoda.

Era una cosa gigantesca. Alta quasi quanto una montagna e fatta interamente di sabbia.

Una cosa veramente impressionante.

Perfino Temari, che si era messa al sicuro quando aveva capito che Gaara stava perdendo il controllo, era pietrificata dal terrore.

<< Adesso non riuscirai più a scappare dai miei artigli! >> fece il demone maligno allungando una zampa verso Naruto.

La sabbia si mise a vorticare attorno al biondino e a chiuderlo in una morsa per soffocarlo.

Sasuke provò ad andare ad aiutarlo, ma non riusciva a muoversi a causa dei postumi dell'uso del segno maledetto e del suo troppo consumo di chakra durante il suo scontro con Gaara. (sempre la solita palla al piede, stupida anatra. Nda)

Anche Naruto era rimasto a corto di chakra, ma bastò l'immagine di Hinata prigioniera della sabbia del rosso per fargli tirare fuori tutte le energie che gli erano rimaste.

Usò di nuovo la tecnica del richiamo e questa volta, proprio mentre Gaara stava per usare la tecnica del funerale del deserto con il quale aveva quasi ammazzato Lee, riuscì ad evocare Gamabunta.

Sasuke, Pakkun e il rospetto rosso rimasero stupefatti dalla cosa.

Più che stupefatto, Sasuke era invidioso come pochi. (rosica, rosica, anatra. Nda)

Non riusciva a capire come avesse fatto il biondo a fare un'evocazione del genere nelle sue condizioni. Ma quanto forte era diventato Naruto?

Era addirittura più forte di lui? (sì sì sì sì!!!!! nda)

L'unico scontento della cosa indovinate chi era? Proprio Gamabunta!

Il signor rospo era seccato con il biondino perchè l'aveva disturbato durante una cosa molto importante che stava facendo. Cosa di così importante possa fare un rospo non ne ho la più pallida idea.

Solo dopo la sua rimostranza per essere stato evocato, Gamabunta notò il demone tasso.

<< Allora, grande capo, ti unisci a me in questa grande sfida? >> domandò Naruto sicuro che il rospo avrebbe accettato.

Gamabunta esalò una nuvola di fumo da un lato della bocca e rispose con un secco...

<< Scordatelo. >>

Naruto fece una faccia shockata micidiale.

<< Spiegami perchè dovrei perdere il mio tempo dietro a un moccioso come te. >> continuò il grande rospo.

<< Ma che stai dicendo?! Mi hai nominato tuo assistente e i capi aiutano i loro assistenti! È così che funziona un rapporto civile!! >> fece Naruto ad un passo dalla crisi isterica.

Perchè capitavano tutte a lui i testoni e i difficili da convincere?!

<< È vero, ti ho nominato mio assistente. Però non abbiamo ancora bevuto insieme per suggellare l'accordo definitivo. >> fece notare Gamabunta.

<< COSA?! Ma si può sapere cosa pensi che possa bere io?! Sono ancora minorenne!! >> rispose Naruto sempre più isterico e sotto shock.

Ma possibile che non gliene uscisse facile una?

Per imparare una tecnica: allenamenti massacranti.

Per un aiuto: doveva chiedere come minimo venti volte.

E adesso questo? Ma l'universo era contro di lui per caso?

Intanto Gaara/Shukaku se ne stava tranquillo a vedere gli sviluppi della situazione.

Si stava divertendo da morire in quello scontro. Magari, per ringraziare Naruto del divertimento, l'avrebbe ucciso in maniera non troppo dolorosa.

Prima che la discussione tra Gamabunta e Naruto degenerasse, il piccolo rospetto rosso, che Naruto aveva evocato nel tentativo precedente, atterrò sulla testa del biondo e mise fine alla discussione tra i due.

Il rospo, che si chiama Gamakichi, era il figlio di Gamabunta e, una volta che il padre venne a sapere che il demone tasso aveva tentato di ammazzargli il figlio, non si fece più alcun problema ad aiutare il nostro biondino.

Quando si dice avere una buona argomentazione.

Fu così che lo scontro iniziò.

Gamabunta provò letteralmente ad affettare lo Shukaku con il pugnale che si portava dietro, ma l'unica cosa che ottenne fu quella di staccargli una zampa.

Lo Shukaku provò a colpirlo con una tecnica acquatica, ma il grande rospo riuscì ad evitarla con uno dei suoi poderosi balzi.

Gaara, per permettere al demone di agire indisturbato si addormentò. Fu così che lo Shukaku fu totalmente libero di fare del suo peggio.

L'unico modo per ricacciarlo indietro era svegliare Gaara.

Domanda: come fare?

Visto che Gaara si era addormentato da poco, un pugno ben assestato sarebbe bastato a svegliarlo. A patto che facessero in fretta.

Altro problema: come poteva un rospo, che non ha né artigli, né altro, tenere fermo un bestione del genere mentre Naruto colpiva il rosso?

<< Ehi, bamboccio! Io non possiedo nulla con cui bloccarlo, dovrei usare la tecnica della trasformazione, ma non sono molto bravo. Quindi adesso tu fai quello che ti dico e ricorda: mi servono zanne e artigli. >> disse il rospo.

<< Ok. >> rispose il biondo.

Gamabunta aveva deciso di usare la trasformazione in combinazione con Naruto così da riuscire a bloccare il demone tasso il tempo necessario affinché il biondo potesse svegliare Gaara.

Naruto cominciò a concentrarsi cercando di decidere in cosa trasformare il rospo.

Per battere un demone ci vuole un demone, giusto?

Indovinate in cosa scelse di trasformare il rospo Naruto. Esatto, nella volpe a nove code.

Infondo, la volpe aveva sia artigli sia zanne in fondo.

Peccato che rischiò di far venire un infarto a qualcuno che si stava dirigendo in quella direzione in preda ad ansie da genitore.

***

Kakashi, dopo aver sconfitto i vari ninja nell'arena con l'aiuto di Gai e Itachi, andò ad aiutare le altre unità sparse per il resto del villaggio.

Perfino Jiraya era intervenuto, contro i serpenti giganti, palesando a tutti la sua presenza al villaggio.

Kakashi, Gai e Itachi assistettero alla fuga di Orochimaru con quattro del suono, ma non gli andarono dietro. Era troppo pericoloso muoversi in quelle condizioni di incertezza in cui versavano.

Si ritrovarono di fronte ad un ANBU, ma Kakashi e Itachi capirono subito che non era chi diceva di essere. Soprattutto quando venne affiancato da uno della sabbia e lui non fece nulla.

Le due parti ebbero una discussione, ma alla fine il falso ANBU, che si rivelò essere Kabuto, e quello della sabbia si ritirarono visto che l'attacco era fallito e Orochimaru se ne era andato.

Gai voleva corrergli dietro, ma Kakashi riuscì a fermarlo e a farlo ragionare.

Poi si ricordò di Naruto e, con una scusa, se ne andò alla velocità della luce per accertarsi che suo figlio avesse trovato Sasuke e che, soprattutto, fosse al sicuro.

Per trovarlo rievocò Pakkun, che di sicuro sapeva da che parte andare a colpo sicuro, e si fece guidare. Andavano il più veloci possibile.

L'ansia e la paura mettono le ali ai piedi.

Era arrivato quasi a dov'erano Hinata e Sasuke che vide la volpe a nove code.

Dire che gli stava per venire un infarto è un eufemismo.

Finché non la sentì parlare, e così riconoscere la voce del re dei rospi, finì in uno stato di blackout mentale totale.

La paura, il dolore e la preoccupazione per Naruto lo avevano completamente sepolto a quella vista.

Il sigillo si era rotto?

Com'era stato possibile? Fino a qualche secondo fa teneva perfettamente.

L'aveva rotto qualcuno? Quel Gaara ad esempio?

Se sì, come aveva fatto?

Solo quando si rese conto di non sentire alcun tipo di chakra demoniaco provenire dalla volpe, e una volta sentita la voce di Gamabunta, ritornò in se.

Aveva seriamente rischiato di collassare lì seduta stante.

Non avrebbe retto all'ennesima perdita, alla perdita di Naruto.

Ci mise un po' a riprendersi dal colpo.

Una volta ripreso si ripromise di parlare con Naruto. Certi colpi non doveva farglieli venire.

Sperò che almeno Hinata e Sasuke fossero al sicuro.

<< Andiamo Pakkun. >> fece una volta che fu di nuovo sicuro sulle gambe.

Se Naruto continuava a fargli prendere certi colpi, di infarto poteva anche morire.

I due continuarono la loro corsa verso il luogo dove si trovavano gli altri due ragazzi.

***

Naruto e Gamabunta si lanciarono all'attacco del demone tasso.

Grazie alle zanne e agli artigli della volpe, Gamabunta riuscì a immobilizzare il tasso in modo che Naruto potesse colpire Gaara.

Purtroppo, il tasso, vedendo in pericolo la sua libertà, usò la sabbia per bloccare i movimenti di Naruto.

Peccato per lui che Naruto fosse un vero e proprio testardo di prima categoria.

Non si sarebbe arreso facilmente.

Non riuscendo a colpirlo con un pugno, lo colpì con una potente testata imprecando per la limitazione dei movimenti.

Colpì Gaara in pieno, svegliandolo e facendo si che il demone si sgretolasse e scomparisse.

I due ragazzi atterrarono su due rami di due alberi, l'uno di fronte all'altro.

Gamabunta, esausto, prese Gamakichi, che si era messo al sicuro all'inizio dello scontro, e se ne tornò a casa col figlio.

Il suo pugnale rimase conficcato a terra a dividere i due contendenti.

I due avevano forza necessaria solo per un ultimo pugno. Avevano entrambi finito il chakra a loro disposizione.

Si fissarono per un momento.

Entrambi erano decisi a mettere ko l'avversario.

Il pugnale scomparì in una nuvola di fumo.

I due scattarono e si colpirono a vicenda per poi precipitare a terra.

Gaara finì disteso di schiena mentre Naruto finì disteso a pancia in giù.

Nessuno dei due riusciva a muovere un muscolo, ma Naruto non si voleva arrendere.

Doveva liberare Hinata.

Cominciò a strisciare verso Gaara deciso.

Gaara non capiva. Non riusciva a capire perchè ci tenesse così tanto a quei ragazzi.

Cosa lo spingeva a combattere così?

<< Come fai? Come fai a combattere per gente che ti odia? >> chiese spaventato il rosso.

Avete presente quando vi trovate di fronte a qualcosa che è totalmente il contrario di quello che avete vissuto fino a quel momento?

Qualcosa di così grande da stravolgere tutte le vostre certezze?

Ecco, questo è quello a cui si trovava di fronte Gaara e la cosa gli faceva paura.

<< Io lo so cos'è la solitudine. Io so cos'hai patito. Io e te siamo simili. Mal visti da tutti, odiati dalle persone che dovrebbero essere nostri compaesani. Però, con qualche difficoltà, sono riuscito a farmi degli amici. Ho trovato Sasuke, Hinata, Itachi, il maestro Iruka, che mi sono stati affianco. Pian piano sono riuscito a farmi accettare da loro e riuscirò a farmi accettare anche dagli altri. Ci metterò del tempo, ma ci riuscirò. E non ti permetterò di distruggere Konoha. Non ti permetterò di far del male ai miei amici. Anche a costo di ucciderti! >> disse Naruto fissando con sguardi determinato e deciso Gaara.

Quelle parole e quello sguardo destabilizzarono il rosso.

<< L'amore, ecco cosa ti permette di lottare così. >> disse più a se stesso che ha Naruto.

In quel momento arrivò Kakashi che comunicò a Naruto che Hinata e Sasuke stavano bene.

Il biondo fu sorpreso di vedere il genitore lì, ma fu sollevato che tutti stessero bene. Finalmente poteva lasciarsi andare.

Gaara venne recuperato da Kankuro e Temari.

Kakashi li lasciò andare. Un po' perchè doveva occuparsi di Naruto che sembrava essere svenuto per lo sforzo, un po' perchè non c'era più alcun motivo per combattere.

Sabbia e Suono si stavano ritirando, che andassero anche loro.

Kakashi si mise in spalla Naruto e tornò dagli altri due ragazzi del suo team.

Assicuratosi che Sasuke potesse portare Hinata fino al villaggio per le cure mediche senza rischiare di collassare strada facendo, si mise in marcia.

Guidò il gruppo direttamente verso l'ospedale dove lasciò i ragazzi in cura ai medici.

Solo allora si rese conto di quello che aveva visto e di quello che Sasuke e Pakkun gli avevano raccontato sullo scontro.

Naruto aveva usato la tecnica della trasformazione con Gamabunta ed era diventato la Volpe.

Naruto era sicuramente cotto di Hinata e questo voleva dire che Hiashi avrebbe tirato su un putiferio non appena lo avesse saputo.

Naruto aveva lottato contro il tasso monocoda e aveva vinto.

All'improvviso si sentì girare la testa.

Meno male che Itachi l'aveva visto arrivare con i tre ragazzi e l'aveva raggiunto all'ospedale, perchè da lì a poco Kakashi svenne.

Itachi, con un sorrisetto, arrivò appena in tempo per evitare che cadesse a terra.

Lo prese e lo fece stendere su un letto in una stanza vuota. Almeno nessuno avrebbe visto il grande e glaciale Kakashi dallo sharingan svenuto per ansie da genitore.

Il ninja-copia aveva una reputazione da difendere.


 


 


 


 


 

Bene, avete appena scoperto chi è collassato. Spero di non essere andata troppo fuori dal personaggio.

Sasuke: possibile che io non riesca a vincere uno scontro che sia uno?

Io: non è colpa mia se sei un incapace.

Sasuke: COME?! (infuriato nero)

Io: sì, incapace. Prima te le fai suonare da Haku, poi da un Orochimaru che non si è messo neanche d'impegno e poi da Gaara. Se questo non vuol dire incapace, non so cosa sia.

Sasuke infuriato diventa rosso di rabbia e ne va fumando di collera.

Hinata: gra-grazie di avermi salvato, Naruto-kun. (più rossa del rosso)

Naruto: di niente, Hinata.

Kakashi: Naruto...?

Naruto: si....

Kakashi: NON PROVARE MAI PIU' A FARMI PRENDERE UN INFARTO DEL GENERE!!!!

Naruto scappa terrorizzato e Kakashi lo insegue deciso a fargli una strigliata come si deve.

Ok, credo che sia ora di andare. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero vogliate lasciare un commento.

Ah, vorrei annunciare che ho cominciato una storia su One Piece. Per chi volesse darci un'occhiata la trova qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2399277&i=1

Il titolo è “L'amore è cieco, per questo va dove lo porta il vento”.

In breve è una what if...? dove, alla ciurma di Rufy si aggiunge una nuova ragazza cieca con un potere particolare che non è dovuto ai frutti del diavolo. La ragazza stringerà un legame molto forte con Zoro. Come andrà la storia con questa nuova ragazza nella ciurma? La storia parte dall'arrivo a Water Seven e prosegue seguendo l'originale fino a Marineford (morte di Ace compresa) per poi seguire solo la mia fantasia. Spero che qualcuno voglia andare a darci un'occhiata.

Con questo vi saluto sul serio e ci sentiamo al prossimo aggiornamento.

Ciao ciao!!

   
 
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