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Autore: HappyBunny76    29/03/2014    1 recensioni
La storia parla di Lily, una ragazza lupo, e dei suoi tre amici: Molly, Homi e Tristan. Tutti loro decidono di fare squadra e partecipare al Torneo d'Inverno e, grazie a loro, Lily scoprirà il segreto che si cela dietro la sua coda e le sue orecchie.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Ok ragazzi questo capitolo è dedicato interamente a Molly e di come ha conosciuto Lily. Infatti tutto il capitolo verrà narrato dal suo punto di vista. Mi raccomando votate e commentate!!:)

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- Capitolo 2 - 

-Prospettiva di Molly parte 1-

Aprii gli occhi di scatto, svegliata dal trillo della sveglia posta accanto al mio letto. Mi sedetti sul letto e sentii l'aria frizzante del mattino pervadere la stanza. Corsi in punta di piedi fino all'armadio di legno di nocciolo dall'altro capo della stanza e lì presi un abito e lo indossai. Aprii le ali e volai fino alla cucina dove mi aspettava mia mamma e la colazione. Dopo aver mangiato mi diressi in bagno. Guardai la mia immagine riflessa sullo specchio. I miei capelli erano morbidi e lucenti, di un bel rosso scarlatto che sfumava verso le punte in un rosso più chiaro, grandi occhi color nocciola e delle lentiggini, il tutto contornato da un allegro visetto a forma di cuore. Aprii le ali e ammirai il gioco di luci formato dalla luce che passava dalla finestra e riflettendosi sulle mie ali formava delle sfumature color arcobaleno. 

Dopo essermi lavata i denti salutai mia mamma, le diedi un bacio sulla guancia, e volai il più velocemente possibile verso la Grande Quercia, dove avevo appuntamento con l'Anziano. 

L'Anziano del nostro villaggio era un grande mago e, due anni fa, egli aveva 

deciso di prendermi sotto la sua ala protettiva e di iniziarmi all'uso della magia. Quando ieri l'avevo incontrato l'Anziano mi aveva detto di venire alla Grande Quercia alle 8.00 precise e di essere puntuale. Guardai il mio orologio, stando a lui mancavano ancora due minuti all'orario previsto per l'appuntamento. 

Mentre aspettavo l'Anziano mi misi a giocare con una bacca, lanciandola ripetutamente in aria e poi riprendendola al volo. Stavo per ripetere l'operazione quando sentii un leggero colpo di tosse alle mie spalle. 

Mi voltai e mi accorsi della presenza dell'Anziano. Lasciai cadere a terra la bacca e mi diressi nella sua direzione. Quando fui davanti a lui l'anziano iniziò a parlare:-Ciao Molly, devi sapere che ti ho convocato per un motivo molto importante. Come saprai tra breve si terrà il torneo d'inverno e abbiamo deciso che tu sarai la fata che rappresenterà il nostro villaggio.- Io lo guardai sbalordita, il nostro villaggio non partecipava al torneo che veniva svolto nella grande città da anni! Tutto era iniziato con il primo torneo a cui il nostro villaggio aveva partecipato. Allora io ero ancora molto piccola e mia madre e mio padre erano molto giovani, ancora spensierati e scavezzacollo. Loro due, insieme ad altri loro due amici, avevano deciso di partecipare al torneo; ignorando le proteste degli altri abitanti e dei nonni. Così i quattro avventurieri erano partiti verso la città, incuranti dei pericoli che li attendevano. Arrivati alla città si erano riposati un un osteria e, la mattina seguente, si erano presentati per iscriversi al torneo. 

Le prime fasi del torneo erano andate abbastanza bene e i quattro non avevano riportato altro che ferite minori. Erano riusciti ad avanzare verso la fase successiva del torneo, quando avevano dovuto scontrarsi con i goblin. I goblin erano noti per la loro spietatezza nel combattere e per il fatto che si dicesse che mangiassero gli avversari sconfitti. I miei genitori però non si erano fatti intimorire e li avevano affrontati senza paura. Il combattimento era andato piuttosto bene e la squadra dei miei genitori era 

in vantaggio, quello che nessuno si aspettava era che il vantaggio venisse perso in così poco tempo. Troppo tardi mamma e papà si accorsero che i goblin non stavano combattendo con tutta la loro potenza e che non stavano prendendo il combattimento in modo serio. 

Un goblin si aggrappò alla gamba di mia madre e ci conficcò i suoi piccoli denti aguzzi, simili a schegge di vetro. 

Lei urlò di dolore, attirando l'attenzione di mio padre che si precipitò verso di lei affondando la spada nella schiena del goblin. Esso lasciò andare la presa rivelando il segno di un netto morso sulla gamba di mia madre. Mi padre allora, accecato dalla rabbia, si fiondò verso i tre goblin rimanenti, non curandosi delle ferite che essi gli procuravano. 

Quando anche l'ultimo goblin fu sconfitto mio padre si diresse sorridente verso mia madre ma, mentre dava le spalle al corpo di uno dei goblin, esso si riscosse e, con le ultime forze che gli restavano, fece un balzo, puntando alla giugulare di mio padre. Egli colto alla sprovvista cadde; permettendo al goblin di lacerargli la gola senza sforzo. Mia madre, paralizzata dall'orrore, non poté fare nient'altro che guardare la scena. Mentre un grido muto le affiorava in gola. Dopo aver ucciso mio padre il goblin si fiondó su di lei ma lei riuscì a scansarsi appena in tempo e si mise a correre, incurante della ferita alla gamba. Con l'immagine del marito ancora in mente. Quando giunse la notte mia madre si accorse di essere esausta e di avere grosse vesciche sotto i piedi ma lei continuò a correre perché tutto ciò che voleva fare era stringermi tra le braccia. Dopo giorni e giorni di camminare la mamma arrivò all'entrata del villaggio dove cadde svenuta. Per molti giorni fu in bilico tra la vita e la morte ma, anche nel suo stato di delirio, continuava a ripetere il mio nome e quello di mio padre. 

Il mese successivo mia madre aprì finalmente gli occhi. Sembrava confusa ma aveva riacquistato il solito colorito sulle guance. Ricordo ancora le lacrime di gioia che avevo versato al sentire il suono della voce di mia mamma. 

Dopo quell'incidente mandammo alcuni abitanti a vedere che cosa fosse successo al corpo di mio padre e alle altre fate. Quando gli abitanti tornarono ci dissero che mio padre e gli altri erano stati uccisi dai goblin e che essi si erano rifiutati di restituirci i corpi. 

A sentire tutto ciò l'Anziano decidette che d'ora in avanti nessuno avrebbe più partecipato al torneo d'inverno. 

Fino ad oggi. 

-Anziano, non capisco perché devo partecipare al torneo?- Chiesi. -E poi sappiamo entrambi che mia madre non mi permetterà mai di partecipare. Ha già perso mio padre e di certo non vorrà perdere neanche me.- 

-Lo so.- Mi disse l'Anziano. 

-Ma tre giorni fa è venuto un messaggero goblin dicendo che se il nostro villaggio non parteciperà al torneo i goblin invaderanno il villaggio. Tu sei la nostra unica speranza, oramai ti ho insegnato tutto quello che sapevo sulla magia. Ora dipende tutto da te. Hai fino al tramonto per pensare alla tua risposta.- 

Annuii lentamente e mi incamminai verso il mio "posto segreto" al centro della foresta.

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Visto ke ho notato che il secondo capitolo stava diventando troppo lungo ho deciso di dividerlo in 2 xciò anche il terzo capitolo sarà narrato dalla prospettiva di Molly. Se le cose andranno ancora così è probabile che dedichi due capitoli anche agli altri personaggi. Commenti x migliorare sn ben accetti ma mi raccomando nn siate cattivi! :P 

HappyBunny96
  
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