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Autore: GiadaRugiada    30/03/2014    1 recensioni
Una fanfiction sui personaggi Antonio Baldi e Laura Flestero, dopo Carabinieri 7.. Come mi sono immaginata la continuazione della loro storia dopo la decisione di Antonio di partire per una missione all'estero..
Laura ricordava chiaramente le parole di Morri: "estremamente pericoloso per lui e per te!"
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Laura si risvegliò tra le braccia di Antonio che però dormiva ancora. Guardò la radiosveglia, le 07.40. In quel momento puntò un gomito sul materasso e si mise ad osservare Antonio. Più lo guardava e più si immaginava una bambina con i suoi occhi verdi che la osservavano e mentre si perdeva in quei pensieri, continuava ad accarezzarsi il ventre.
Antonio si svegliò in quel momento e si mise a fissare Laura, che aveva gli occhi puntati verso la sua pancia. Lui spostò una mano verso il suo ventre e iniziò ad accarezzarlo. Appena Laura sentì la mano di Antonio sulla sua pancia, alzò lo sguardo e si sorrisero.
A: “Buongiorno amori miei.”
L: “Buongiorno papà.”
Papà, chissà perché quella parola continuava a scatenare in Antonio un’improvvisa ondata di felicità e di paura allo stesso tempo. Stava per diventare un papà e non vedeva l’ora, ma allo stesso tempo aveva una paura tremenda di non riuscir ad essere un buon padre.
A: “Come state?”
L: “Affamate..”
Antonio rise.
A: “Ok, andiamo a far colazione? Cosa prendi? Il solito?”
L: “Ovviamente! Spremuta d’arancia e cornetto al cioccolato sempre e comunque!”
A: “Comandi!” E prima di scendere al piano di sotto a preparare la colazione, le diede un leggero bacio.
Dopodiché Laura iniziò a vestirsi. Era la prima settimana di Novembre ed essendo in Argentina, iniziava a fare un po’ caldo e quindi si mise una maglietta a maniche corte e i pantaloni della tuta e poi raggiunse Antonio al piano di sotto, in cucina.
A: “Laura, dobbiamo decidere un sacco di cose per il matrimonio..” Antonio era diventato improvvisamente serio, non voleva lasciare Laura da sola ad organizzare tutto.
L: “Amore, abbiamo deciso di sposarci a fine Luglio e siamo solo all’inizio di  Novembre, ne abbiamo di tempo per decidere!” Laura invece continuava a sorridergli.
A: “E ti sembrano tanti otto mesi?”
L: “No, hai ragione..  Cosa ti preoccupa?” Laura preferì dargli ragione piuttosto che iniziare una discussione.
A: “Non so, non l’abbiamo detto ancora a nessuno..”
L: “Te non l’avrai detto a nessuno, io l’ho detto a Francesca e Sonia!” E quando Antonio la guardò perplesso, lei gli raccontò tutto.
L: “Quel pomeriggio in ospedale, quando mi hai fatto la proposta, ti ricordi che dopo un po’ è tornata in stanza Francesca?”
A: “Si..” A Laura gli faceva quasi tenerezza quando era disorientato e cercava di non darlo a vedere.
L: “Ecco, poi te sei andato via e poco dopo è arrivata anche Sonia e gli ho raccontato tutto, Francesca aveva notato subito che ero “strana” e quindi sospettava già qualcosa, ma quando gli ho fatto vedere l’anello ho spiazzato tutti, perché è veramente meraviglioso!”
A: “Mi fa piacere che ti piaccia, questo vuol dire che alla fine ho imparato a conoscerti.. Ce ne ho messo di tempo per capirti, ma ormai sei un libro aperto per me!”
L: “Guarda caro, non serve che ora ti vanti tanto, perché io ho imparato a capirti ancora quando lavoravamo assieme a Città della Pieve!” E detto questo gli fece una linguaccia e poi si mise a tavola a sorseggiare la sua spremuta.
A: “Questa te la concedo!” Poi anche lui si sedette a tavola ed iniziò a fare colazione.
Mentre mangiavano, ricominciarono a discutere su alcuni dettagli per il matrimonio..
A: “Quindi te chi vorresti come testimoni?”
L: “Non so ancora, deciderò più avanti e te?”
A: “Io avrei pensato ad una cosa un po’ speciale..”
L: “E sarebbe?” Non riuscì a trattenere tutta la curiosità che l’aveva assalita appena aveva sentito quella frase.
A: “Se facessimo una cerimonia “a tre”?”
L: “In che senso? Vuoi per caso essere bigamo?”
A: “Ma và! Non hai capito cosa volevo dire!”
L: “Ah ecco, anche perché oltre a me, chi trovi che ti possa sopportare così bene?”
A: “Touché!”
Laura rise. “Scherzavo dai!”
A: “Comunque, io intendevo di fare una cerimonia con noi e la nostra bambina e così anche i nostri testimoni possono essere due famiglie.”
L: “Francesca e Roberto, Mira e Gabriele!”
A: “Esattamente! Vedo che hai capito cosa intendo!”
L: “Oddio, ma sarebbe una cosa bellissima! Secondo te ci daranno il permesso?”
A: “Forse, si potrebbe sempre tentare.. Ti piacce come idea?”
L: “Ovvio che si! Appena torniamo vado a parlare con Padre Paolo!”
A: “Quindi così sarebbe sistemata anche la questione dei testimoni..”
L: “E bravo il nostro Baldi!”
A: “Ma smettila và!”
L: “Ok, non ti faccio più complimenti allora!” Poi si alzò e dandogli le spalle iniziò a lavare il suo bicchiere ed il piattino, ma ad un certo momento si bloccò quando si sentì presa per la vita e sorridendo si girò verso Antonio, che le diede un bacio.
A: “Non sai come sono euforico all’idea di sposarti e di avere una famiglia con te..” Aveva gli occhi così limpidi e lucidi che quasi Laura riusciva a specchiarsi.
L: “Anche io..” Poi scoppiò a ridere.
Antonio la guardò perplesso.
A: “Ed ora perché ridi?”
Laura si ricordò improvvisamente il loro primo bacio, di come lei dopo fosse scoppiata a ridere, di quanto male c’era rimasto Antonio e di quanta fatica aveva fatto per fargli capire quali erano i suoi reali sentimenti.
L: “Non fare conclusioni affettate e non pensare male. Anche io voglio sposarti e costruirmi una famiglia con te, ma mi era venuto in mente il nostro primo incontro e di sicuro quando glielo dirò a mio papà e mia mamma, non so come reagiranno!”
A: “Non ci avevo pensato! Sai cosa facciamo?” Ad un tratto il suo sguardo si era illuminato nuovamente.
L: “No cosa?” Lei invece era sia curiosa che confusa dal repentino cambio d’umore di Antonio.
A: “Stiamo qui tre settimane e poi l’ultima la passiamo in Italia ed andiamo a parlare sia con i tuoi, che con i miei. Che ne dici?”
Laura rimase a pensare a cosa avrebbero pensato i suoi futuri suoceri, quando l’avrebbero conosciuta, lei andava lì a conoscerli e gli diceva che si sposava con loro figlio e che aspettava un figlio da lui. Che figura ci avrebbe fatto? Sicuramente non buona.. E lo stesso valeva con i suoi genitori, tornava a casa dopo due anni e gli diceva che si stava per sposare e che aspettava un figlio; sicuramente non sarebbe stato facile.
L: “Forse avremmo dovuto parlargli prima di noi.. Adesso chissà che penseranno!” Una lacrima iniziò a rigarle il viso e per Antonio fu come una pugnalata.
A: “A me non interessa assolutamente niente di quello che possano pensare, te sarai mia moglie e  loro non possono farci niente!” Mentre parlava le asciugò le lacrime che avevano iniziato a bagnarle tutto il colletto della maglietta che indossava.
Laura si sentiva rincuorata e sapeva che solo Antonio aveva questo effetto su di lei, lui riusciva a rassicurarla solo con lo sguardo ed era una delle cose che amava di più di lui.
L: “Sei sicuro?” Non piangeva più, ma non era ancora riuscito a toglierle totalmente quel dubbio dalla testa.
A: “Sicurissimo. Poi se ci pensi, non me ne è mai fregato di quello che pensavano gli altri di noi.”
Ora lui non le parlava più a parole, era il suo sguardo che continuava a parlarle.
L: “Mi hai convinta..” Poi si scambiarono un leggero bacio e dopo rimasero fermi a guardarsi occhi negli occhi..
L: “Sai, dovrebbero renderlo illegale il tuo sguardo!”
Quella battuta ha smozzato tutta la tensione che si aggirava nell’aria e così ritornarono entrambi sorridenti e spensierati.
  
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