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Autore: Lotr87    30/03/2014    1 recensioni
Quel giorno aveva deciso di mettere fine a tutto quel circolo di ipocrisia, rancore e maschere per vivere senza filtri anche davanti ai genitori e il coraggio non le mancava era solo il momento, carpe diem, cogli l'attimo diceva Orazio* e lei lo avrebbe fatto.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le due ragazze presero un taxi e nel giro di un quarto d’ora si ritrovarono davanti al Roxy che, nonostante fosse Lunedì, era affollato di ragazzi che avevano voglia di bere, festeggiare e dimenticare. Riuscirono ad entrare facilmente dato che erano due belle ragazze e subito si fiondarono sul primo tavolo libero ordinando due birre medie bionde. Decisero di non parlare delle difficili ore che avevano dovuto affrontare ma di optare piuttosto per cose soft come film, libri, band… Così le ore passarono insieme alle birre e all’1 di notte si ritrovarono abbastanza ubriache a ridere e a scherzare come se fosse una giornata normale.

-Ei Faith anche te qui?- la ragazza si voltò per vedere il proprietario della voce che l’aveva chiamata. Ci mise un po’ a ricordarsi chi era ma infondo un cespuglio ambulante di ricci era difficile da dimenticare.

-Slash ciao!- rispose con più entusiasmo di quanto era abituata ad usare –Vieni siediti con noi, lei è Backy una mia amica e Backy lui è Slash un ragazzo che ho conosciuto ieri- aggiunse sorridendo guardando i due che si stringevano la mano.

-Allora sei qui a cercare un’altra ragazza per la serata?-

-Anche, perché no… la ragione principale era fare uscire un amico di casa. La “ragazza dei suoi sogni” lo ha appena scaricato e stava facendo di casa nostra il suo luogo di putrefazione personale, non si riusciva neanche più a respirare in camera sua!- rispose sproloquiando leggermente com’era solito fare.

-E voi care fanciulle invece uscite ogni sera?- il volto fi Faith si rabbuiò un attimo. Non si sarebbe certamente messa a raccontargli di tutti i loro problemi ma solo il fatto di pensarci non la rallegrava…

-No, avevamo solo bisogno di uscire oggi ma penso che i prossimi giorni ci daremo una calmata- rispose cercando i non far trasparire la leggera malinconia che si era impossessata di lei.

-Capisco… vi dispiace aspettare un attimo ho visto due del mio gruppo li vado a chiamare- rispose il riccio prima di alzarsi e scomparire tra la folla.

-Non mi avevi detto di aver conosciuto un ragazzo ieri- disse Backy con un po’ di malizia.

-Si… niente d’importante l’ho aiutato a tirarsi fuori da un casino ieri e in cambio lui mi ha fatto dormire da lui e poi mi ha riportato a casa. Comunque sta tornando- spiegò guardando l’amico tornare con due ragazzi. Uno era Axl il rosso che aveva conosciuto quella mattina l’altro era un ragazzo molto alto con i capelli ossigenati e al collo un lucchetto alla Sid Vicius. Li guardò tutti e tre insieme e dovette ammettere che erano tre ragazzi indubbiamente fighi, chissà magari era quello il requisito per entrare nel gruppo.

-Eccomi tornato! Loro sono Axl e Duff, e loro due ragazzi sono Faith e Backy. Tu Faith hai già conosciuto Axl stamattina ricordi?-

-Certo che mi ricordo, ero un po’ rincoglionita ma non abbastanza da rimuoverlo completamente!- Axl non commentò e si imitò a sedersi tra Slash e Duff che si erano rispettivamente seduti accanto a Faith e Backy.

-Scusate sapete dirmi che ore sono?- chiese cortesemente la mora non appena tutti si furono seduti.

-L'1:15, perché?- rispose Duff continuando a guardare la ragazza. Da quando era arrivato al tavolo non aveva smesso di fissarla un attimo, non tanto per i tatuaggi o i piercing ma perchè era bellissima. Abbastanza alta per essere una ragazza, magra ma non troppo, slanciata, con una pallida carnagione e con degli occhi di un marrone cioccolato tanto grandi che ci si poteva perdersi. Era molto diversa dalla sua ex Sophie, molto più alta, praticamente pelle e ossa, bionda, con una perenne tintarella e che non avrebbe mai sopportato l'idea di incidersi qualcosa sulla pelle. Sophie ispirava perfezione quasi ossessiva, lei tenerezza e trasgressione allo stesso tempo.

-Forse è meglio tornare in albergo Faith domani dobbiamo essere concentrate…-

-Assolutamente no! Prima ti avevo detto che il mio proposito per la serata era spappolarmi il cervello con l'alcool e non ci sono ancora riuscita quindi… Io resto qui tu fai quello che vuoi- rispose Faith. Era stata troppo dura ma non se ne rendeva conto. Il suo controllo e la sua pacatezza erano andati via insieme alle birre che aveva ordinato e ora non aveva quasi più filtri.

-Fottiti-rispose semplicemente Backy prima di prandere le sue cose e andarsene. Duff non seppe mai perché lo fece ma si alzò di scatto e la seguì quasi fosse lui quello che si doveva scusare. Corse fuori dal locale immaginando la ragazza già lontana per i marciapiedi della Sunset Boulevard invece si sorprese vedendola seduta in terra appoggiata al muro con il capo chino.

-Ei tesoro tutto ok?- chiese avvicinandosi e sedendosi imparte a Backy. La mora per risposta non parlò ma tirò su la testa mostrando il trucco sbavato dalle lacrime.

-Dai non piangere poteva essere più stronza la tua amica…-

-Vattene! So solo il tuo nome e probabilmente non ti rivedrò mai più, non ho bisogno della tua compassione-

-Non era compassione è che mi eri sembrata un po' agitata e la risposta che hai ricevuto è stata abbastanza dura quindi, dato che probabilmente non ci rivedremo più, se vuoi raccontarmi cosa succede posso starmene qui seduto ad ascoltare anche tutta la notte-

Backy lo guardò un po'. Perché era così gentile con lei? Sarebbe potuto andarsi a divertire e invece insisteva per sapere dettagli sulle sue ultime strazianti ore. Per la mora era la cosa più strana che le fosse mai accaduta. I suoi genitori la odiavano, suo padre le ripeteva che se non si fosse data una raddrizzata sarebbe finita a prostituirsi e la madre aggiungeva che non avrebbe fatto un granché neanche in quel modo perché i tatuaggi l'avrebbero trasfigurata e resa orribile, il fratello Daniel la picchiava e la trattava come schiava ma lei era troppo debole per ribellarsi, i compagni di scuola la prendevano in giro, la isolavano e le facevano passare casini di cui lei non sapeva niente e tutto ciò perché si vestiva diversamente e le piacevano i piercing e i tatuaggi. Poi scappò di casa e a Los Angeles incontrò Dylan che le era sembrato così gentile finché poche ore prima non l'aveva abbandonata e infine jake terribilmente maschilista con amanti ovunque che non le faceva mai un complimenti anzi spesso le diceva che era diventata più brutta di quanto ricordasse ma lei non riusciva a rispondergli. Si era sempre sentita il brutto antroccolo e l'unica persona di cui si fidava era Faith a cui voleva immensamente bene nonostante tutto.

-Prima racconta te… Dimmi, come vanno le cose ultimamente?- chiese infine e dopo aver sbuffato rumorosamente Duff rispose.

-Male, la ragazza che pensavo mi amasse se ne è andata dicendomi che stava con me solo perché era popolare e bravo a letto. Allora le ho chiesto da chi stesse andando e lei ha risposto che i motoley crue le avevano offerto di diventare una loro grupie e di andare in tour con loro. Se non altro adesso ha davvero quello che vuole, sarebbe semplicemente stato bello saperlo 7 mesi fa…-

-Che troia!-rispose Backy stizzita. Poi era ovvio che il maschilismo cresceva, neanche lei avrebbe voluto una così a votare!

-Già… Ma adesso tocca a te, racconta dai!-la esortò Duff.

-Vediamo… Sentimentalmente parlando mi ero innamorata di uno stronzo che circa 24 ore fa è finito al fresco per spaccio, non che abbia qualcosa contro gli spacciatori ma anche a me questa informazione avrebbe fatto comodo prima. Poi… Il mio migliore amico mi ha abbandonato oggi pomeriggio perché ci hanno sbattuto fuori casa e così ha pensato che lui avrebbe potuto tornarsene dai suoi a Dallas. Quindi ricapitoliando: single da poco, senza una casa, senza un amico che reputavo importante, senza un soldo, poi tra l'altro mi hanno licenziata due giorni fa quindi anche senza lavoro… Beh mi rimangono solo Faith e i suoi soldi dato che lei oggi è scappata dalla suo altolocata famiglia portandosi con se il suo fruttuoso conto in banca. Che situazione di merda…- disse questo con distacco, quasi a prendersi gioco di se stessa perché aveva voglia di riderci su e alleviare le sofferenze.

-Dio…e io che pensavo di essere messo male… Non so quanto possa esserti utile ma grazie alla tua storia adesso sto meglio-

-Bene sono felice di averti tirato su il morale non c'è voluta poi tanta fatica-

-Comunque se c'è qualcosa che posso fare per te dimmelo e io vedo cosa riesco a fare- Backy guardò Duff un attimo. Lui era uno che la città doveva conoscerla, si sentiva che non era nato lì ma se c'era qualcuno che sapeva dove andare a cercare un lavoro e un appartamento beh, lui poteva essere utile.

-Non è che percaso sai se c'è da qualche parte in affitto un appartamento decente per me e per Faith? O almeno un posto dove trovare un imoiego…- chiese un po' timida pensando quasi di star chiedendo troppo.

-Vediamo… Un impiego è semplice, lavoro in un' edicola e il proprietario cerca qualcuno che lavori con me oppure al negozio di musica li vicino cercano qualcuno che aiuti Stradlin uno della mia band che tu non conosci. Di appartamenti poi non so che dirti, non mi sono mai guardato in giro per quelli perché mentre un lavoro di riserva può servire se mi licenziano nel magazzino in cui viviamo è tutto ok quindi non mi sono mai preoccupato però se vi serve noi abitiamo in questo posto enorme, abbastanza spartano abbiamo dovuto arredarlo tutto noi ma abbiamo 5 camere da letto se vi serve posso chieder agli altri se ci possiamo stringere un po' finché non trovate una vera e propria sistemazione…- Backy guardò Duff incredula. Ok aveva bevuto troppo!

-Sei serio? Cioè non solo sul lavoro a quello ci credo ma alla storia del magazzino, pensi che possiate farlo? sei sicuro, non lo fai solo per portarmi a letto giusto?- chiese la ragazza sbigottita da tutte quelle parole che sembravano la sistemazione di tutti i loro problemi. Duff scoppiò a ridere all'ultima domanda non gli era mai capitata una ragazza così sincera e diretta. Se l'avrebbe voluta portare a letto? Ovvio! Se si era offerto di aiutarla per quello? No, non avrebbe potuto.

  
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