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Autore: Yvaine    30/03/2014    1 recensioni
Il Vecchio eremita era disteso sul divano come al solito a guardare la sua tv personale: una sfera di cristallo che trasmetteva le vite di Gigia, Lilian e Bach sulla Terra.
“Smettila!” stava urlando Gigia “non è possibile che ogni volta ti comporti in questo modo!”
“Sai che ti dico? Non avrei mai dovuto desiderare di venire in questo mondo!” esclamò Lilian inviperita (aveva rimesso i suoi vecchi abiti addosso! Brutto segno!).
“Su su ragazze…” Bach fece il suo classico e infelice tentativo di imporsi.
“E stai zitto tu!” gli urlò Gigia.
“Troverò un modo di tornarmene dove ero prima!” esclamò Lilian appena prima di andarsene a grandi passi.[...]Gigia e Bach discussero per un po’, poi improvvisamente si interruppero e si allontanarono senza neanche salutarsi.[...]Non ricordavano più nulla della loro avventura, nonostante sulla Terra fossero passati sì e no tre anni!Il vecchio eremita partì alla volta della Terra e, per avvicinare le ragazze, fondò un forum chiamato “il covo della chiocciola”
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Gigia, Lilian e Bach'
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Che il re del divertimento sia con voi!!




IL RITORNO DI GIGIA E LILIAN
CAPITOLO 5
Bufere e tempeste (ormonali)


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Gigia e Lilian si svegliarono per il fragore presente fuori dalla loro porta. Si alzarono silenziose mettendosi una tuta da ninja e si avvicinarono agli stipiti fiutando il pericolo.
Sembrava tutto tranquillo, c’erano solo le solite voci che urlavano frasi come “altolà signore!” o “altolà la colazione!”.
Scuotendo la testa si rimisero a letto, ma qualcuno sfondò la loro porta urlando:
“Altolà il sonno!”
“Ebbasta!!” esclamò Lilian tirandogli il cuscino.
“lsdkasnhfòl” Gigia era in coma profondo.
Lo sconosciuto uscì portandosi via il cuscino. Lilian guardò perplessa la porta sfondata, ma poi qualcosa vibrò sotto la sua mano.
La ragazza osservò sconvolta il cellulare e urlà:
“AAAAAAAAAAHHHHHHH PRENDEEEEE!!! UN SUO MESSAGGIOOOOOO!! GLI MANCO!”

-Ciao.-
Mh. Come era prolisso
-Come va stai bene? TI ha fatto qualcosa? Scusa ma non c’era campo! Ho fatto di tutto!-
-Tutto a posto.. sai cosa è successo?-
-Sì… circa. Sto venendo a salvarti!-
-Ma che dici?- effettivamente Lilian stava dimenticando che Munch in quel momento era in compagnia di una gnocca con la sesta.
-Vedrai ti porterò via da lì!- la ragazza cercava di essere coraggiosa.
-Tranquilla, mi porterà indietro lei-
-Non lo farà!- e poi mi devi dare una risposta ancora! Allora ci stai o no?
- È solo un po’ logorroica non è cattiva-
-Mi manchi…- Lilian provò ad usare la tattica della tenerezza.
Fissò il cellulare per una buona mezz’ora: non vedendo risposta lo lanciò contro il muro.
CRASH.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO”
L’urlo di disperazione e dolore pervase il continente.
Gigia, che intanto si era svegliata, prese il cellulare, ricompose la cover e lo consegnò all’amica.
Doveva assolutamente farla smettere di urlare!

Passato qualche minuto che servì a Lilian per riprendere possesso delle sue facoltà cerebrali, Gigia disse:
“Beh, siccome abbiamo una mappa potremmo anche guardarla per decidere dove andare!”
“Ehi c’è una freccia rossa!”
“Ieri non c’era!” Gigia era scandalizzata.
“Sono stato io” disse l’oste entrando pomposamente dalla porta “mentre dormivate, vi ho tracciato il percorso da seguire.”
“Mi hai vista dormire!” Lilian era sconvolta.
“Hai visto anche me!” fece eco Gigia.
“Sì, tu hai la bavetta e la bocca aperta mentre tu russi” rispose incautamente l’oste indicando prima Lilian e poi Gigia.
L’uomo si ritrovò di colpo faccia a terra con un piede di Lilian sulla nuca. Gigia impugnava la frusta che, per una volta, non serviva per atti autolesionistici.
“Mi ha detto di farlo il vecchio eremita!”
“Ancora! È ovunque!” esplosero le ragazze in coro.
“Comunque sia, io il mio dovere l’ho fatto” l’oste si alzò dolorante “e voi dovrete ripagarmi anche la porta sfondata della vostra camera.”

Mezz’ora dopo, le ragazze si stavano calando con le corde giù dalla finestra. Inspiegabilmente, si sentì nell’aria la musichetta di mission impossible.
Quaranta minuti dopo correvano e si perdevano per la città con un sacco di gente che le rincorreva perché non avevano pagato alla locanda.
Lilian ebbe l’idea risolutiva. Si girò e urlò:
“Altolà!”
Tutti si fermarono e le due ragazze uscirono tranquillamente dalla città.

Seguendo la linea rossa sulla mappa, le due si inerpicarono su una catena montuosa ed entro sera si ritrovarono in mezzo ad una bufera.
“Non ci sono casette in mezzo al nulla questa volta?” chiese Gigia.
“Non lo so!” rispose Lilian.
“Ho freddo!”
“Voglio la mia moka!”
“Dove ho messo la palla da bowling?”
Un’ombra distrasse le due ragazze. Dato che erano entrambe riflessive, si misero a corrergli dietro e, di colpo, si trovarono all’imbocco di una caverna. Dentro c’era un fuoco acceso.
“Posso farmi un caffè!” esclamò Lilian catapultandosi dentro.
“Aspetta magari c’è qualcuno!” Gigia tirò violentemente il guinzaglio dell’amica che quasi soffocò.
Le due arrivarono davanti al fuoco. Era stato appena acceso, ma non pareva esserci nessuno. Ci si sedettero accanto riproponendosi di scaldarsi un pochino e poi andare via per evitare brutti incontri, ma si addormentarono a causa della stanchezza.

Quando la mattina dopo si svegliarono, si resero subito conto che qualcuno le aveva avvolte in una coperta calda e aveva ravvivato il fuoco. Tentarono di trovare il benefattore ignoto, ma dopo un’ora persero la speranza e si incamminarono sulla loro strada.
Un’ombra gli passò vicino di nuovo. Entrambe si girarono e videro…
*suspance*
Niente! C’era un sacco di neve in giro e basta.
Giustamente non resistettero ed iniziarono a rotolarcisi dentro e fare pupazzi di neve.
“Questo è Munch!” Esclamò Lilian a lavoro finito.
Gigia giustamente immerse la faccia dell’amica in quella del pupazzo esclamando:
“VI siete baciati!!!”
Lilian iniziò a rincorrerla.

Dopo questa pausa riflessiva, le nostre protagoniste proseguirono il cammino verso la città di Insonne.
Erano sempre più preoccupate per i recenti avvenimenti: anche la nuova profezia era conosciuta da tutti tranne loro? Sarebbe arrivata alle orecchie di San? Avrebbe mandato qualcuno ad ostacolarle? Sarebbe stato molto difficile trovare i 5 elementi? Di che poteri sarebbero state investite? E se qualcuno li avesse già trovati?
Ma soprattutto: chi aveva preparato il fuoco e aveva messo loro la coperta? Era forse legato all’ombra che ogni tanto vedevano passare? Perchè le seguiva? Era un amico? O qualcuno che avrebbe teso loro una trappola?
Con questi pesanti pensieri le due camminavano scendendo la montagna
“Sasso,foglia forbice!!!”
“Amici!!!”
“Sasso,foglia forbice!!!”
“Ho vinto!!!”
“Sasso foglia forbice!!!”
Erano veramente consumate dal tanto pensare …
Arrivate alla pianura prima della città vagarono un po’ per la campagna, sperando di incappare in un indizio su dove poter trovare gli elementi.
Gli abitanti dei paesini erano un po’ intimoriti e un po’ divertiti da queste due giovani ragazze che giravano senza sosta chiedendo cose assurde e sconvolgendosi per ogni minima vibrazione (vera o presunta)di uno strano oggetto che teneva la ragazza con la verga.
Verso sera le due si ritirarono presso una locanda.
“Questi elementi esisteranno davvero?” chiedeva Gigia pettinandosi.
“Sembra che nessuno ne sappia niente…” Constatò Lilian sdraiata a letto chiedendosi come usare, almeno in questo libro, la sua arma.
“Magari non ci siamo ancora avvicinate…” Suggerì Gigia prendendo la mappa.
TOC TOC
“Finalmente!” esclamò Lilian in un momento di follia “Il cinese che avevo ordinato!”
Ma alla porta c’era solo un vecchio capo indiano che volle entrare.
Le due lo guardarono un po’ incerte se metter mano alle armi o ballare con lui e il marinaio del paese prima YMCA .
“Molte lune fa” disse solenne l’indiano “Il vecchio eremita mi pregò di dirvi: non disperate ragazze, gli elementi sono ben custoditi, alla prossima città chiedete del vecchio muratore, lui potrà aiutarvi a trovare il primo elemento
“Evviva!” esultarono le due.
“Ma badate” le ammonì l’indiano “la prima trasformazione è decisiva, dovete essere concentrate o avrete sempre problemi a controllare i vostri poteri, non dovete farvi distrarre da niente”
TRRRRRRRRRRRRRRRR
“E’ mio!!” esclamò Lilian afferrando il cellulare “Ah, no, è soltanto la Vodafone…” disse poi delusa.
Il vecchio capo indiano un po’ perplesso si congedò e le due lo accompagnarono alla porta. Mentre andava via Gigia vide due avventori della locanda che la colpirono.
“Lilian!” la chiamò “Ma quei due non sono gli stessi che hanno riso di noi alla locanda dell’altra volta?” “Cogià?” Lilian si stava lavando i denti.
TRRRRRRRRRRRR TRRRRRRRRRR
“Stavolta è il mio!” balzò Gigia sorpresa.
Un messaggio di Bach!
Infarto.
Lilian la rianimò con degli elettrostimolatori che teneva sempre in borsa.
“Ciao, sono stranamente sorpreso che il cellulare qui prenda!
Ho come l’impressione di essere stato rapito da San e non so perché proprio adesso mi sono ricordato dell’avventura con Gallia. Tu ne sai qualcosa?”
Sicuramente un messaggio romantico scritto col cuore…
“Confermo il tuo stato di rapito, ma non temere: sto venendo a salvarti”
Addirittura una risposta!! Era proprio in vena quella sera!
“Stai attenta, San mi sembra molto più potente dell’ultima volta”
Bhe, non era granché, ma almeno si preoccupava per lei, non erano un non-farlo-tengo-troppo-a-te-perché-tu-possa-rischiare-la-tua-vita-per-me,ma non era neanche ah-ok.
“E’ più potente perché è diventata avatar dell’aria uccidendo Smeralda”

E poi basta.
O la spiegazione gli era bastata o San l’aveva portato via.







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IL 06.04 CI SARA'....... RITORNO DI GIGIA E LILIAN. CAPITOLO 6: INSONNE

Il panorama che si trovarono davanti fu del tutto inaspettato: Insonne era piena di pub. C’erano pub a destra, pub a sinistra, pub davanti, pub dietro…. C’erano SOLO pub!
Dove avrebbero trovato il muratore che gli avrebbe dato informazioni sui cristalli?
“Ho sonno…. Yaaaaaaawn” Gigia sbadigliava.
“Ma che dici! Qui non si dorme!!” Lilian saltellava.
[…]
Le scrisse un bigliettino, lo plastificò e glielo mise in bocca:
-Cara Gigia, sono in giro a divertir…. Ehm
A cercare il cristallo. Mi impegnerò a non sterminare
il villaggio questa volta! Promesso!
Lilian-


   
 
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