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Autore: Rio no Kitsune    30/03/2014    7 recensioni
Tratto dal Cap. 1 :
-Vuoi dirmi di non infastidirla più? O che non ho nessuna speranza? Beh, non preoccuparti, ci ho già rinunciato. Sono stufo di correrle dietro.-
Si era alzato e stava per tornare indietro.
-Veramente è tutto il contrario. Io volevo darti una possibilità con lei. Ma se hai rinunciato del tutto non importa.-
Osservando continuamente Shade avevo capito che se ci si rivolgeva a lui in certi termini era facile attirare la sua attenzione.
Infatti eccolo tornare sui suoi passi e sedersi nuovamente accanto a me, incredulo, speranzoso e molto interessato.
-Che cosa intendi?-
Gli sorrisi vittoriosa. Non era poi cominciata così male.

//RedMoon
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dedicato a The life is a lie e Butterfly_of_the moon.
Il tuo amore gratuito per la storia è entusiasmante, "Tizia" e grazie Butterfly per la tua stima, spero di continuare
a meritarla! =***
Grazie mille a entrambe!


Capitolo 26


Owl City – Meteor Shower




Non riuscivo a crederci. Era ancora tutto immenso e impossibile.
Mi teneva la mano, mi teneva stretta a sé e la sua bocca sulla mia sorrideva, e i suoi occhi scintillavano di promesse.
Mi scostò da sé per un momento e potei respirare e guardarlo bene. I battiti del cuore erano veloci, ma pieni e leggeri. Volevo saltellare come una sciocca. Una sciocca molto felice.
-So che è tutto molto veloce, ma vorrei comunque…- esitò tirando fuori una scatolina e aprendola-…accettalo, ti prego-
Un semplice rubino incastonato in una montatura d’oro bianco.
-Ma quell’anello…-
-Ho notato che ti piaceva…-
Ero sbalordita. Da quanto tempo… quando era cominciato tutto questo? E soprattutto come avevo fatto a non accorgermi di nulla?
Alzai la mano sinistra. Il metallo freddo pesava sul mio anulare.
-Non ti chiederò subito di sposarmi. Rappresenta un impegno. Ho tanto da farmi perdonare e lavorerò ogni singolo minuto per guadagnarmi il tuo sì.-
Lo baciai ancora, frastornata. Non avevo mai provato niente di più bello, non avevo mai provato una gioia più grande.


I giorni passarono lenti e pigri prima che lo rivedessi. Mentre noi ci chiarivamo, Bright aveva fatto un annuncio -“romanticissimo Fine, te lo giuro!”- durante la festa, ma fu come se fossi stata presente, perché Rein mi raccontò ogni minuscolo particolare. Parlammo a lungo e discutemmo piuttosto animatamente, ma entrambe eravamo troppo felici per portare rancore.
Passavo tantissimo tempo a guardare il cielo, cogliendo ogni sfumatura delle nuvole e chiedendomi cosa fosse andato storto nel mio piano. Certo, Bright era stato un fattore a sorpresa che avevo trascurato. E Shade…
Il tocco gentile e caldo delle sue mani sul mio viso. La sua bocca sulla mia.
Lo amo. Lo amo.


Pov Shade

È tutto nuovo. Amare Fine è completamente diverso. Non devo sforzarmi di contenermi, di essere educato, composto, perfetto. Lei mi conosce, sa chi sono, sa cosa penso senza che debba dirle nulla. Non devo essere qualcun altro mentre sono insieme a lei.
Le passo le mani tra i capelli meravigliosamente rossi e il pudore che le imporpora le guance produce uno strano vuoto nello stomaco.
Non c’è un sapore definito per le sue labbra. Non sanno di fragole o ciliegie, né di cioccolato o panna. Sanno di lei, profumano di lei. Di calore gentile, diverso dal caldo afoso del deserto. Di gentilezza.
Non ho mai sentito il mio cuore battere così velocemente.
Non ho mai sorriso così tanto.



Di tutto il periodo passato insieme durante il fidanzamento molti momenti furono affidati a un diario. Tra tutti però ce ne fu uno che mi portò a confidare a Shade il mio essere pronta a essere sua per la vita.
Un pomeriggio arrivò un’ospite, la principessa Plum del Regno degli Aceri, una ragazza molto bella, con lunghi capelli neri e occhi viola, che rimase per due settimane a palazzo. Durante la prima settimana della sua visita, Shade venne spesso a trovarmi a palazzo e Plum rimase affascinata da lui. Condividevano la passione per la lettura, per il silenzio e per le rovine antiche e divennero subito molto intimi. Non mi sentivo esclusa, ma di certo non ero all’altezza dei loro discorsi e spesso mi perdevo tra i paroloni scientifici mentre loro chiacchieravano per ore.
Avevo provato già quel senso di inadeguatezza quando mi confrontavo con Rein, ma bellezza e carattere, ciò che fa di una persona quella che è, non potevo e non volevo cambiarli. Invece, le mie conoscenze potevano essere ampliate e pensai che se mi fossi impegnata avrei potuto finalmente parlare con Shade di argomenti un po’ più seri che non fossero le stelle, i dolci e simili. Così prestai più attenzione a Camelot e presi diversi libri in prestito dalla Biblioteca Solare sull’ultimo argomento di conversazione di quei due, le rovine di Amarna.
-Intendi dire durante l’equinozio di primavera, quando il sole arriva a formare un preciso angolo retto con i suoi raggi contro il Sacro Palo?- chiesi così pochi giorni dopo. I due mi guardarono scioccati e Shade mi chiese stranito –Da quando ti interessi di archeologia?-
-Beh, non è che mi interessi, solo che volevo capirci qualcosa per una volta, così mi sono informata…-
Lui mi squadrò prima divertito e poi… felice. Mi prese per mano e, scusandosi con Plum, mi portò correndo verso il gazebo.
-Fine, mi dispiace che tu ti sia sentita a disagio. Ogni volta che vengo qui incontro prima di tutto Plum, quasi che mi aspetti alla finestra, e non riesco più a liberarmene. Sarebbe offensivo dirle espressamente di lasciarci in pace da soli, e so che è importante per voi l’alleanza con il Regno degli Aceri, perciò non mi sono mai permesso. Quando parliamo provo a cambiare argomento, ma lei non me lo permette. Mi dispiace, davvero!-
Lo fissai stranita, poi capii.
-Mi stai dicendo che lei si intromette apposta? Che tira fuori quegli argomenti perché sa che non sono “ferrata” in materia? Che cerca sempre di allontanarmi con quelle scuse assurde perché vuole stare sola con te? Che le piaci?-
-Te ne sei accorta finalmente! Non sapevo come dirtelo, non riesco mai a stare solo con te grazie a lei.-
La rabbia mi montò dentro di colpo e lo vidi sorridere.
-Credo che la tua gelosia mi piaccia un sacco…- Ghignò soddisfatto mentre arrossivo. Poi mi accarezzò una guancia.
-Sembravi così felice di parlare di tutte quelle cose…- dissi sottovoce.
-Sono argomenti interessanti, ma non farei mai a cambio con le chiacchierate fatte con te-
-Ma parliamo sempre di sciocchezze!-
-Appunto! A palazzo non c’è nessuno con cui riesca a ridere un po’. Mia madre è più impegnata di me, mia sorella è all’Accademia… con te sono in pace e felice come con nessun altro. E poi parliamo anche di argomenti importanti. Non sei stata tu a suggerirmi di dare fiducia ai piccoli agricoltori, anche se le premesse non erano le migliori? E quando ti ho chiesto consiglio su come impiegare i Fondi Speciali?-
Arrossii completamente, e sorrisi abbracciandolo di slancio. Lo baciai, con una passione che non avevo mai provato.
Fu in quel momento, guardandolo negli occhi e comprendendo quanto mi ritenesse preziosa, che fui sul punto di dirgli di essere pronta, ma mi trattenni. Dovevo prima mettere a posto le cose.
Quella sera, dopo essermi sistemata per dormire, bussai alla porta della camera di Plum.
Fui diretta, ma cortese, e lei disse di essersi già stancata di Shade, perché “non le prestava abbastanza attenzioni” e “non era poi così gentile”, e aggiunse che c’era qualcun altro che le interessava.
Il mattino successivo la vidi vicino a Bright, mentre Rein, inviperita, faceva colazione di fronte ai due che parlavano di minerali e di strumenti di precisione per l’estrazione. Le sorrisi incoraggiandola e pensando di parlarle, ma non ce ne fu bisogno perché Bright si alzò appena terminata la colazione e invitò Rein per un giro in mongolfiera. Plum chiese di poterli seguire, ma la mongolfiera da corsa di Bright aveva solo due posti, quindi rimase a terra a guardarli da lontano stizzita, mentre Rein aveva un sorriso ampio di trionfo e amore.
-L’unica persona che porto a volare con me è la mia fidanzata, Plum. Ma chiederò ad Auler di farti fare un giro più tardi- le aveva detto con perfetta educazione.
All’inizio lodai Bright per quella risposta, ma poi tremai. Altezza non avrebbe avuto altrettanto autocontrollo.
E difatti Plum se ne andò dopo sole due delle quattro settimane programmate, ma lasciò tre coppie più forti, unite e innamorate di prima.






//Angolo Autrice
Scusate tantissimo per il super ritardo, ma l’università mi ha lasciato pochissimo tempo libero.
Il prossimo sarà l’ultimo capitolo e poi ci sarà l’epilogo finale.
Fatemi sapere se questo capitolo vi ha soddisfatte!
Un bacio,
Giulia
  
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