30.
Non ci credo, sei
venuto! – dico a Ryder vedendolo avanzare verso di noi.
Ce l’ho solo con una
persona, non è giusto che ne paghi il gruppo! – mi risponde. Non ho mai gradito
che ci fosse astio tra i miei ragazzi, è una cosa che non sopporto. All’appello
manca ancora Brittany, ma spero vivamente venga. Appena tornata alla MIT ha
dato i numeri, letteralmente. Ha lasciato Sam, ha dettato leggi, sul fatto che dovesse
fare tutte le canzoni da solista e poi avevo invitato me e Sue a quello strano
programma che fa con la fonduta. Sapevo che Santana ci avesse parlato, e
speravo che fosse riuscita a farla ragionare. Andiamo a prendere posto tra il
pubblico perché è il turno dei Waffletoots, un Glee composto da soli ragazzi.
Subito dopo è il turno degli Hoosierdaddies con la loro voce principale Frida
Romero, con “Clarity”:
If
our love is tragedy, why are
You
my remedy?
If
our love’s insanity, why are
You my clarity?
Vedo Brittany spuntare
alle spalle di Sam, è sono sicura che Santana sia riuscita a farla rinsavire
dopo, tutto il casino che aveva combinato.
Accanto a Kurt è seduta
Rachel, mi meraviglio sia venuta, ma è distante, ma perché? Che l’audizione fosse
andata male? Ne dubito! La vedo agitarsi sulla poltrona, spero sappia che la
sto osservando. Finn da dietro il sipario, richiama Shue per far andare i
ragazzi nel retroscena, perché tra pochissimo tocca a loro. Questa volta niente
andrà male, sono certa di questo!
La musica parte e a
turno i ragazzi entrano in scena cantando “Hall of Fame”! Sono bravissimi, non
c’è che dire, la melodia è perfetta anche con l’inserimento delle ragazze. Poi
è il turno delle ragazze di cantare “I Love it” e tutti ballano, io rimango seduta,
come la stessa Rachel. L’ultima canzone è quella che ha scritto Marley, sono
davvero curiosa di ascoltarla, è tanto che non si porta una canzone inedita.
I
can’t stay here
I
am not the girl who runs and hides
Afraid of what could be
A quelle parole, vedo Rachel alzarsi e dirigersi fuori. Non ci penso due volte la seguo.
Rachel! – la chiamo
raggiungendola. Non si volta rimane immobile, dandomi le spalle – Che hai? – le
domando.
Niente, la canzone mi
ha commosso! – risponde.
Oh, Rachel, potevi
chiedermi un fazzolettino! – dico avvicinandomi e porgendoglielo. Si volta
appena e vedo il suo volto rigato di lacrime. – Rachel, è solo una canzone! –
dico. Mi guarda per un po’, mentre si asciuga il viso.
Non è per la canzone! –
mi risponde.
Rachel, allora perché
piangi? – le chiedo preoccupata.
Io non so cosa succede
tra noi! Non so se siamo un noi! – risponde scossa da un brivido. O mamma,
siamo arrivate già a questo discorso? Perché va tutto così veloce nella mia
vita? Ma so quello che sento, lo so!
Rachel, certo che c’è
un noi! – dico avvicinandomi e cingendole la vita con un braccio. La sento
irrigidirsi, ma perché? Quando sono andata via da New York era così entusiasta
di starmi vicino.
Quinn! – dice
allontanandomi appena.
Rachel, io voglio fare
l’amore con te! – ecco l’ho detto. L’ho pensato anche nell’istante in cui ci
trovavamo nel suo letto, quella mattina. Ma mi sembrava troppo presto, lo è
ancora mai volevo lo sapesse.
Si allontana
definitivamente da me, scioccata. Sarei dovuta andare con calma.
Ed è per questo che nel
frattempo sperimenti con Santana? – rimango allibita, sono senza parole. –
Pensavi che non l’avrei scoperto? – mi domanda.
Rachel, io – non so
cosa dirle, come ha fatto a scoprirlo? Che Santana gliel’avesse detto? No,
impossibile, non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere. Rachel, non conta
niente! – spiego. Non contava niente, davvero, avevo solo sperimentato.
Per me conta invece, io
– s’interrompe – Io credevo valessi qualcosa di più per te! – dice,
ricominciando a piangere.
Ed è così, Rachel! Te
lo assicuro – dico avvicinandomi a lei.
Lasciami, non cambi mai
Quinn! –dice – Sei buona solo a tradire! – grida.
No, Rachel, non è come
dici! Io ho capito cosa provavo per te quella sera! – tento.
Mentre scopavi con
Santana? Grandioso! – dice irritata.
No, Santana mi ha fatto
capire cosa succedeva tra noi! Le ho raccontato tutto! – dico.
Ed è per questo che ci
sei finita a letto? – dice – Non cercarmi più Quinn! – si allontana. No, non
può finire così, questo non è giusto. Furiosa per le parole e i discorsi
insulti che ho fatto, colpisco con un calcio una porta e affondo un pugno in una
finestrella. Sento la mano pizzicare, ma non me ne curo, mentre mi accascio sul
muro.
I giudici avevano
proclamato vincitori i New Directions, com’era ovvio! Mi accorgo che Quinn e
Rachel non sono più sedute ai loro posti, non me ne curo. Mi preoccupo solo di
andare a prendere Brittany, che è seduta sulle gradinate del palco. Il discorso
che ha fatto in aula canto è stato molto intenso, mi ha commosso, come anche la
canzone di Marley. Stiamo percorrendo il corridoio, quando sento dei singhiozzi
provenire da quelle parti.
Brit, hai sentito? – le
chiedo.
Sì, sembra qualcuno che
piange! – mi risponde.
Cerchiamo di capire da
dove effettivamente provenga il suono e quando lo raggiungiamo, la vedo.
Oddio, Quinn! – dico
scivolando accanto a lei – Ehi, Quinn! – dico vedendole una mano piena di
sangue.
Che cosa hai fatto
Quinn? – le domanda Brit prendendole la mano.
Ho dato un pugno a
quella finestrella! – dice ed io e Brit ci guardiamo.
Perché? – chiese
ingenuamente Brit.
Sono furiosa! – dice.
Non è da lei, che cosa è successo?
Quinn, ma – tento.
Rachel, sa della nostra
avventura! – dice, guardandomi malissimo.
Che cosa? – chiedo –
Quinn, ti assicuro che io non le ho detto niente, non è colpa mia! – mi
giustifico. Non le avrei mai detto una cosa del genere, mai!
Credo che la colpa sia mia! – rispose Brittany.
Sapete non può andare tutto rose e fiori...
Ad ogni modo spero recensiate ugualmente, potete calarvi anche dallo schermo del pc, per strozzarmi, solo un po però!
Un abbraccio a mercoledì!