Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Rota    31/03/2014    1 recensioni
-Ohi!
Kagami Taiga si fermò all'improvviso, in mezzo al sentiero, quando il ragazzo decise di uscire dal cespuglio che lo stava proteggendo e farsi quindi avanti. Se non fosse stato composto da due braccia, due gambe e un viso tutto umano, lo avrebbe tranquillamente scambiato per un Pokemon Spettro. Lo guardò male, nell'agitazione della sorpresa, e il Torchic ai suoi piedi fece lo stesso, come dotato di un eguale sentire.
Completamente calmo, però, Tetsuya indicò con il dito indice la strada alla propria sinistra.
-Se desideri uscire da Bosco Petalo, devi procedere in quella direzione.

[Fandom!AU!Pokemon; KagamixKuroko]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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*IX*

 

Kagami sbuffò, rumorosamente, portando un braccio in alto per coprirsi il viso dai raggi del sole. Guardò in cielo, cercando verso l'orizzonte qualche nuvola che potesse rendere più gradevole il suo cammino – non trovò niente e questo lo irritò ancora di più, facendolo sbuffare una seconda volta. Si trovava sul dorso del suo povero Pelipper ormai da un'ora e mezza e se il Pokemon non sembrava accusare la minima stanchezza, nel suo continuare a remarsi da sé con le grandi e lunghe ali, il sedere del ragazzo doleva in maniera davvero imbarazzante.
Come un qualsiasi altro Pokemon di tipo fuoco, anche Kagami non amava particolarmente l'ambiente marino.
-Ohi!
Tetsuya voltò la testa nella sua direzione, reggendosi alla pinna dorsale del suo elegantissimo Sharpedo. Non mostrava segni di disagio, nella propria espressione, e sembrava così tranquillo da irritare maggiormente il compagno che per un attimo fu sul punto di insultarlo.
Rimediò nel semplice tono aspro della voce.
-Manca ancora molto ad Verdeazzupoli?
Kuroko considerò qualcosa in silenzio, per qualche secondo, prima di rispondergli.
-No. Forse un'ora.
-Come sarebbe a dire forse?
-Non ho mai fatto questo tratto in acqua.
Kagami si ricordò all'improvviso di un certo Murkrow citato altre volte e prima di rispondergli male preferì guardare altrove e concentrarsi sul male delle proprie gambe. Sotto di lui, Pelipper sembrava impegnarsi davvero tanto per nuotare quanto più velocemente possibile – e quando si accorse di questo, smise di lamentarsi o rendere palese la propria irritazione.
Una nuotatrice li superò velocemente, in groppa al suo Marill, e solo Tetsuya rispose al suo allegro saluto.
-Dì un po', Kuroko. Quante sono le Matricole Miracolose?
Il ragazzo tornò a guardarlo in viso dopo che il suo Sharpedo scansò un Barboach risalito quasi in superficie. Il guizzo della sua pinna rifletté di chiaro sul pelo dell'acqua, prima che il Pokemon si immergesse di nuovo nelle profondità del mare.
-Sei, compreso me. Sei sono le persone che, uscendo dall'Accademia Pokemon di Hoenn, hanno meritato il titolo di “Matricole Miracolose” per le loro abilità e per la loro specializzazione.
Contò sulle proprie dita i compagni già incontrati. Kise e i suoi Pokemon di tipo elettro, Aomine e la sua passione per i Pokemon di tipo acqua, Midorima e la sua squadra di Pokemon di tipo Volo.
-Murasakibara- kun è uno dei due Capo Palestra di Verdeazzupoli, assieme a Himuro- kun.
Kagami fu tanto sorpreso da non riuscire a fermare il proprio urlo meravigliato.
-Due Capo Palestra?
-Sono specializzati negli incontri a coppia.
Ci fu qualcosa di simile a una strana consapevolezza negli occhi di Kagami – così come fu strana quella parvenza di pudore che gli dimostrò.
-Questo significa che dovrai combattere con me?
-No, solo che dovrai usare due Pokemon contro di loro.
Gli scappò un mezzo sorriso, prima di riuscire a trattenersi davvero.
-Però se lo desideri potremmo allenarci a combattere assieme...
Ma l'altro ragazzo cambiò subito discorso, senza neanche guardarlo più in faccia. Se per un attimo aveva temuto quella particolare ipotesi, nel secondo successivo si era ritrovato a chiedersi il perché di tanta paura. Non era abituato ad affidarsi così tanto agli altri, benché tutto quel tempo accanto a Kuroko lo avesse reso una figura ben più che familiare.
Ma la battaglia è la battaglia, e condividere qualcosa di così intimo era ancora difficile, per uno come Taiga.
-Oltre a Murasakibara, ci sono altri dei vostri?
Tetsuya lo perdonò anche questa volta e ritirò il proprio sorriso, tornando a pensare.
-Akashi- san fa parte della Lega, come membro dei Super Quattro.
-Perfetto!
-Usa Pokemon di tipo Drago.
-Non ne ho paura!
Kuroko, a quel punto, avrebbe anche voluto dirgli che se avesse continuato a muoversi e ad agitarsi a quella maniera il suo Pelipper non avrebbe più retto e lo avrebbe lasciato affogare nei fluttui marini. Però Taiga indicò così forte l'orizzonte e così pieno di entusiasmo che lui dovette per forza dargli retta, senza badare ad altro.
-Guarda, quella è la torre astronomica di Verdeazzupoli!

   
 
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