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Autore: HugMeSyko    31/03/2014    1 recensioni
Hey, posso vedere un segreto nei tuoi occhi, Nathan.
Potrei rubartelo.
« Sono come la pioggia.
A volte calma, a volte disastrosa.
A volte silenziosa, a volte rumorosa.
Odiata da molti, amata da pochissimi. »
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nathan Sykes, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kelsey era esausta quel giorno.
La voce di Jay ancora vagava per la sua mente, e lei ne era consapevole.
Tanto da farla finire in sonno profondo, con le coperte che le coprivano tutta la fronte.
Erano le sette di mattina, un telefono squillò. Quello di Tom.
I ragazzi erano tutti in salotto, già svegli da parecchio.
- “Mh, pronto?” - 
- “Salve, sono il dottore di Jay. Lei è un amico del ragazzo?” -
- “Sono Tom, si ricorda di me?” - 
- “Certamente. Senta, Jay si è abbastanza ripreso e può continuare il riposo a casa, ma molto tranquillamente. Volevamo portarvelo a casa con l'ambulanza, è possibile?” - 
- “Non doveva nemmeno telefonarci, era scontato. Quando venite?” - 
- “Dieci minuti circa.” -
- “La aspettiamo! Grazie di tutto!” - 

- “Oddio, ragazzi. Jay può tornare a casa!”, - disse Tom con aria entusiasmante.
- “Davvero? Oh dio, ma chi era? Jay?”, - disse Max.
- “No, il dottore. Ora lo portano con l'ambulanza e potrà riposare quì. Facciamo una sorpresa a Kels.”, - disse Tom.
- “Poverino, rimarrà soffocato.”, - disse Max facendo l'occhiolino.
- “Nah, si atteggia Jay. E' abituato., - disse Tom - , facciamogli trovare qualcosa da mangiare.
- “Fallo arrivare almeno.”, - disse Max ridendo - , cerca di non far svegliare la bionda sopra.

Kelsey era infastidita nel sonno.
Delle luci colorate facevano riflesso sulle finestre della camera dove dormiva, così socchiuse gli occhi.
Ma poi riprese a dormire.
La prima cosa che le venne in mente fu Jay.
Scorrono poco più di dieci minuti ed il campanello suonò.
Tom corse ad aprire e si trovò appena più avanti Jay scendere dall'ambulanza, accompagnato dal dottore.
Così lo raggiunse e gli diede una mano a farlo entrare in casa.
- “Tra poco tocca a me dottore, perchè sclero.”, - disse Tom ridendo.
Nemmeno mise piede in casa che tutti i ragazzi corsero ad abbracciarlo, canticchiando a coro il ritornello di We Own The Night. 
Jay sorrise, era cosciente finalmente.
I ragazzi erano bloccati su Jay, tutti ammutolini con il sorriso che spuntava all'improvviso.
Dopo varie raccomandazioni da parte del dottore, aiutarono Jay a sedersi e gli fecero qualche domanda.
- “Grazie dell'aiuto, dottore.”, - Tom gli porse la mano accompagnandolo alla porta.
- “Se c'è qualche problema chiamate pure, vi raccomando solo del riposto. Ne ha bisogno.”, - disse egli, salutando tutti.

- “Jay, oddio, non sai quanto siamo contenti di rivederti in forma.”, - disse Max.
Jay non riuscì ancora a parlare in maniera molto fluida, ma cercò d'impegnarsi con quel filo di voce.
- “Mi siete mancati tanto, ed il dottore mi ha spiegato tutto quello che avete fatto per me.” - 
- “Abbiamo fatto il possibile. L'importante è che ora stai più attento, eh.”, - disse Max.
- “E la mia Kelsey?, - Jay annuì con la testa.
- “Sta dormendo. Avevamo pensato di farle una sorpresa.. ossia tu.”, - disse Max.
- “Ah, ma ha dormito qua?”, - disse Jay.
- “Sì, da quando se nè andata dall'ospedale non ha tolto piede da quì. E' stata malissimo.”, - disse Max.
- “Mi dispiace tantissimo. Non volevo stesse male..”, - Jay abbassò lo sguardo per qualche istante.
- “Noi dovremmo essere dispiaciuti, Jay. Ora rilassati che ti aspetta una bella colazione.”, - disse Max.
- “Ho già mangiato all'ospedale!”, - disse Jay accennando una risata.

Tutti sorrisero a 32 denti.
Nathan si alzò e si mise in braccio a Jay, proprio come facevano una volta, e lo abbracciò.
- “Jay è mio!”, - disse Nathan ridendo.
- “Se ti sente Kelsey! Non metterti nei casini nanetto.”, - disse Max ridacchiando.
- “Jay, facciamo così. Noi andiamo in camera e cerchiamo di far svegliare Kels, poi quando è sveglia ti avvisiamo e ti fai trovare senza che se ne accorga. Mh?”, - disse Tom.
- “E come faccio?”, - disse Jay.
- “Per messaggio ti avvisiamo quando si sveglia.”, - disse Tom.
- “Il mio cellulare non lo tocco dall'incidente.. Non so nemmeno che fine abbia fatto.”, - disse Jay.

I ragazzi si guardarono in faccia, abbassando lo sguardo.
- “Mmh okay, ti prestiamo il nostro e..”, - disse Tom.
- “Vabene, ho capito.”, - Jay sorrise, alzandosi dal divano e seguendo i ragazzi in camera.
Tom entrò nella sua camera dove Kelsey dormiva, e fece tutti i rumori possibili per farla svegliare apposta.
Jay nel frattempo si nascose nella camera affianco, aspettando quel messaggio d'inizio.
- “T-Tom?” -
Tom fece finta di dormire, cercando di trattenersi la risata coprendosi con un cuscino.
- “Uff, ma che era sto rumore?”, - Kelsey si strofinò gli occhi, alzandosi e incamminandosi verso la cucina.
Era sicura ci fosse qualcuno giù, in salotto, perciò scese a dirotto e come al solito cercò di attirare l'attenzione.
- “Bbbbbuongiornoooooo!” - urlò a squarciagola, smettendo poi perchè era sola in cucina.
- “Oh cazzarola, che figura.”, - Kelsey scoppiò a ridere, cacciando dal mobile la sua tazza preferita regalata da Tom.
Si voltò verso il tavolino della cucina e appoggiò la tazza, riscaldando nel frattempo del latte ricoperto da cacao dolce.
Ma Jay, intanto, scese le scale silenziosamente senza farsene accorgerne e si mise dietro il muro.
Kelsey si rivoltò per prendere i biscotti nel mobile sottostante il tavolino, ma vide spuntare Jay da dietro il muro.
Le cadde il cucchiaio, rimase immobile con due occhi spalancati e la bocca socchiusa.
- “J-Jay? Ommiodio, non reggo.” - 
Jay uscì da dietro il muro a braccia aperte, sorridendo lievemente, e Kelsey gli saltò addosso.
- “Ti riempio di baci, oddio. Trattienimi che non ti resisto.”, - disse Kelsey accasciandosi addosso a lui, per terra.
- “Biondina mia!”, - Jay le baciò la guancia.
- “Da quando sei quì?”, - fece un sospiro, guardandolo negli occhi e baciandolo sulla guancia.
- “Adesso mi fai la doccia!, - Jay rise - , stamattina presto.”
- “E non sei venuto a svegliarmi?!”, - Kelsey lo guardò male, ridendo poi.
- “Le sorprese non si dicono Kels.”, - Jay sorrise lievemente.
- “Ahw oddio, quanto ti amo Jay.”, - Kelsey lo fissò nei suoi travolgenti occhi azzurri, abbracciandolo.
- “Ora si butta il latte, attenta!”, - disse Jay ridendo.

Kelsey si alzò di scatto spegnendo il fornello.
Ma era talmente presa dal ritorno di Jay che non gli andò nemmeno più.
I ragazzi scesero dalle scale a trenino, ridendo, canticchiando a zonzo.
- “Non ringraziare il tuo ragazzo, miraccomando!”, - disse Tom, fingendosi offeso.
- “Scemo.”, - Kelsey si alzò ridendo, andando verso Tom e dandogli un bacio al volo.
- “Bhè, stasera si festeggia.”, - disse Max.
Una suoneria di notifica provenì dal cellulare di Nathan.
- “Eheh, la fidanzatina!”, - disse Max.
Nathan lo guardò male, ma gli altri risero scherzosamente.
- “Ancora stai con Michelle?”, - disse Jay.
- “Jay, taci!”, - Nathan lo fissò spalancando gli occhi.
- “Non ci ho pensato a chiedertelo Nate!”, - disse Kelsey.
- “Ma non dovevate festeggiare ah?”, - disse Nathan arricciando il naso.
- “Stasera, sbadato!”, - disse Max dandogli una pacca sulla testa.

Passarono delle ore dando conto a Jay, mangiarono frettolosamente apposta per questo.
Il tramonto incominciava a spuntare. Erano le sei del pomeriggio.
Rimasero tutti a casa per completare il benvenuto a Jay.
Nathan non stava più nella pelle.
Voleva a tutti costi invitare Michelle per passare una serata insieme, approfittando dell'occasione.
Così le mandò un messaggio e lei accettò l'invito.

- “Mi metto all'opera, voglio preparare i miei favolosi pasticcini apposta per Jay.”, - disse Kelsey.
Tom alzò di colpo la testa, facendo un sospiro e poi sbuffando.
Jay notò il suo comportamento, ma preferì non mettersi in mezzo.
- “Io vado a farmi un giro.”, - disse Tom, abbassando il tono di voce, affiancandosi a Kelsey.
Indaffarata nei suoi panni annuì solamente.
- “Tom, dove vai?”, - disse Max.
- “A farmi un giro.”, - rispose Tom.
- “Aspetta che veniamo pure noi!”, - disse Max.
- “No, voglio starmene un pò da solo.”, - disse Tom.
- “Ma brò, che ti succede?”, - disse Max.
- “Niente, sto bene. Voglio solo prendere un pò d'aria.”, - disse Max.
- “Mh, non fare cazzate.”, - Max si fece capire con uno sguardo.

Il campanello suonò, e Siva andò ad aprire.
Era Michelle.
Nathan era ancora imbacucchiato su quel dannato schermo lucente.
- “Ciao amore mio!”, - urlò Kelsey, correndo a salutarla.
- “Bentornato Jay! Come stai?”, - Michelle salutò anche Jay, siedendosi affianco a Nathan.
Ma lui nemmeno aveva riconosciuto la voce sensuale della sua Shelle.
Così gli diede un bacio sulla guancia, mettendo le braccia attorno al suo collo.
Nathan alzò lo sguardo e scoppiò a ridere, rimanendo immobile nei suoi occhi.
- “Che ci fai quì?”
- “Veramente è da qualche minuto che ci sono ma nemmeno te ne sei accorto.”
- “Stavo leggendo i tuoi messaggi”, - Nathan fece il labbruccio.
- “Owh, sei un cucciolo.”, - rise.
- “Sei sexy Shelle.”
Michelle gli prese il viso con una mano e appoggiò la testa sul suo petto.

- “Mich, vieni quì un secondo?”, - disse Kelsey.
- “Dimmi tutto Kè.”  
- “Dammi un parere sulla mia cucina pasticcera.”, - disse Kelsey ridendo appena.
- “Mmm, che cavolo te lo dico a fare che sono deliziosi?”, - disse Michelle assaporando un pasticcino.
- “Fatti apposta per il mio Jay, fatti una domanda.”, - disse Kelsey inarcando le sopracciglia.

Nel frattempo Jay e Nathan borbottavano silenziosamente senza farsi capire.
- “Che si dicono quei due, mh?”, - disse Kelsey socchiudendo un occhio.
- “Perchè t'importa tanto?”, - disse Michelle.
- “Eh beh, anche a te importa. Non dovresti dirmi nulla, Shelle?”, - disse Kelsey appoggiando un gomito sul tavolo.
- “Mah, dipende.”, - disse Michelle facendo finta di niente.
- “Ti piace Nate. Vero?”, - Kelsey la guardò provocandola scherzosamente.
Mich arrossì di colpo.
- “Kels!, - diede lei un leggero schiaffetto - , ma che dici!
- “La verità bella mia. Lo capirebbe chiunque.”, - disse Kelsey.
- “Buoni i pasticcini oh..”, - Mich cambiò argomento ignorandola, ridendo poi.
- “Si chiama Nathan, mmm.”, - Kelsey rise.
- “Eddai, smettila!, - scoppiò a ridere Michelle.- , ma dove sta Tom?
- “Mh bho è andato a farsi un giro., - Kelsey si guardò attorno.-, perchè non dormi qua, mh?
- “Ma cosa, con chi dovrei dormire scusa?”, - disse Michelle.
- “Ci sono un'infinità di letti e poi.. Ma dai, credi di prendermi in giro ancora per molto tempo?”, - disse Kelsey accennando un sorriso.
- “Sì mi piace, okay? Ma non accollarti adesso.”, - Shelle arrossì ridendo.
- “Ah, lo sapevo! Fallo tuo stanotte.”, - disse Kelsey ridendo.
- “La vuoi smettere?”, - le guance di Michelle erano più rosse del suo vestito.

Tom arrivò a casa con una busta in mano.
Era riempita da bibite di ogni tipo, e ne approfittarono per incominciare a mangiare.
Michelle si affiancò a Nathan, appoggiando la mano sul suo addome. 
- “Che guardi amore?”, - disse Michelle guardando con la coda dell'occhio il telefono di Nath.
- “Ma nulla, dei tweet.”, - disse Nathan appoggiandole una mano sulla sua.

- “Oi, domani mattina si va in piscina.”, - disse Tom.
- “Ma non tardi come i vostri orari mattinieri, eh.”, - disse Kelsey appoggiando il vassoio di dolci sul tavolo del salotto.
- “Ma io il costume?”, - disse Michelle rivolgendosi a Kelsey.
- “Ne ho una marea, te ne presto uno sexy per il tuo Nate.”, - disse Kelsey facendole la linguaccia.

- “Sai che stanotte dormo con te?”, - disse Michelle a Nathan.
- “Allora non dormo sicuro.”, - disse Nath.
- “La prendo come complimento o come offesa?”, - disse Michelle.
- “Ma quale offesa, pft. Così sì che sogno d'oro.”, - disse Nath ridendo.

A prescindere gli diede un bacio sull'angolo della bocca, accarezzandogli il ciuffo.
Tutti e due belli accoccolati l'uno con l'altra fino a tard'orario, sorseggiando della coca cola ghiacciata accompagnata dai raggianti pasticcini di Kelsey.
  
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