Tony stava per sedersi sul suo comodo divano, magari per bere un drink o fare una dormita, visto che  aveva appena finito di costruire un’armatura di nascosto, Pepper avrebbe di certo disapprovato, ma il suo cellulare squillò
<< sempre a rompere, ma non possono arrangiarsi un po’ >> disse infastidito, prese il cellulare e rispose dicendo
<<  è la segreteria di Tony Stark, al momento non è… >>
<<  senti Tony, lo se che ci sei, vieni alla 42° di time squere, subito, da solo, ho inventato una cosa….che non posso dirti al telefono, ti aspetto >> era Banner, sembrava eccitato, di certo era qualcosa di grosso, il suo cervello si mise un moto e cominciò a pensare “ armi di distruzione di massa” nha, lui non era il tipo, magari aveva scoperto un novo materiale per un’armatura, più resistente e leggero, oppure voleva semplicemente invitarlo a una convention di cervelloni, se sarebbe stata l’ultima, di certo glielo avrebbe detto al telefono, o forse era una cosa segretissima, una specie di assemblea contro lo S.H.I.E.L.D., la cosa lo allettava moltissimo, prese la sua macchina, avrebbe fatto prima con l’armatura, ma c’era ancora il piccolo problema del reattore Arc che doveva sistemare. Arrivò a destinazione, da fuori la casa sembrava una vecchia catapecchia che cadeva a pezzi, chissà cosa nascondeva.
Arrivò fino alla porta, fece per bussare ma la porta si spostò con un cigolio alquanto strano
<<  permesso? Si può entrare?  >> chiese a sottovoce, era possibile che Bunner lavorasse in una casa del genere?, si era immaginato il posto decisamente più figo, magari con qualche ragazza, ma non c’era nemmeno il pavimento in qualche punto.
L’aria puzzava di stantio e la luce che entrava delle finestre rotte evidenziava la polvere nell’aria, e formava delle figure alquanto raccapriccianti sul pavimento, c’erano cavi elettrici d’dappertutto, e arnesi di cui non conosceva nemmeno il nome, il che era preoccupante .
<< hey Tony eccoti qua ! >> disse una voce dietro di lui, si girò di scatto, era Bunner, portava una camicia a quadri gialla e marrone sporca di olio e grasso, pantaloni marroni, pure loro sporchi, la faccia era imbratta di grasso, fece per abbracciarlo ma Tony si tirò indietro
<< scusa, ma non vorrei sporcare la camicia, ho due domande >> disse, sorridendo
<< perché lavori proprio in questa catepecchia e seconda cosa, la più importante cosa volevi farmi vedere? >> i suoi occhi brillavano, e tutti gli ingranaggi che aveva nella sua piccola testa giravano velocissimi
<< oh amico quando ti farò vedere la mia opera capirai ! ne rimarrai entusiasta ! >> disse Banner, pure lui era eccitato, lo portò giù nella cantina, si gelava là sotto, si strofinò le mani sulle braccia
<< forse dovevi dirmi di indossare qualcosa di più pesante >> di lamentò Tony, Bun, gli lanciò una giaccone blu pesante, pure quello sporco di grasso e olio, ormai ci rinunciò, entro sera non sarebbe riuscito ad uscire pulito.
<< hey vieni a vedere la mia bellezza >> disse Bunner tutto eccitato.