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Autore: f9v5    31/03/2014    4 recensioni
[Cross-over; Sonic Adventure 2/Powerpuff girls Doujinshi] [Nomi originali dei personaggi]
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In seguito al fallimentare tentativo di controllare Chaos, il Dr. Eggman escogita un nuovo piano per realizzare i suoi desideri di conquista del mondo, contando anche su un aiuto giunto dal passato.
Sarà compito di Sonic the Hedgehog e Blossom Utonium, insieme ai loro amici, riuscire a fermarlo, sempre che Sonic non stia dalla parte sbagliata della barricata.
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mobius' War'
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Sonic the Hedgehog era scioccato come mai lo era stato prima di quel momento.
Sulla cima fumante del Mecha che aveva appena abbattuto, stava un riccio mobiano che, per i tratti fisici che presentava, era praticamente identico a lui.
Ciò che impediva di confonderlo era il pelo, nero e striato di rosso.
Una cosa che il riccio blu notò subito dopo era l’espressione del suo “alter-ego”, che presentava un cipiglio arrabbiato malgrado il ghigno che svettava sul volto.
-Sonic the Hedgehog… devo riconoscerlo, la nostra somiglianza è impressionante, purtroppo per te, si limita solo all’aspetto fisico. Ma si è rivelato sufficiente.- lo provocò questi, parlando con tono calmo e tranquillo.
Sonic drignò i denti, in pratica quel maledetto stava ammettendo, lì davanti a lui, di essere il responsabile del massacro di Radical Highway.
-Quindi hai ucciso tu quegli innocenti! Maledetto faker!- gli si gettò addosso per colpirlo con un pugno.
Questi però sparì misteriosamente, facendo sì che il riccio blu colpisse solo l’aria; fece una capriola in aria e ratterrò a terra sconvolto.
Come diavolo aveva fatto?
Il sangue gli si gelò nelle vene quando sentì una presenza alle sue spalle.
-Io sarei il faker?! Credimi, rivaluterai il destinatario di quella parola dopo stasera.- gli sussurrò maligno all’orecchio, il suo doppio.
Sonic cercò di colpirlo con un calcio rotante, ma questi, aspettandosi quella mossa, alzò il braccio destro e parò il colpo, lasciandolo con un pugno di mosche in mano.
Questa volta però, non c’era nessun ghigno sul volto del riccio nero, vi era anzi la più totale atonia.
-Mi auguro che questo sia solo il riscaldamento.- annunciò deluso.
Stavolta Sonic trovò la forza di ghignare in risposta.
Con un rapido movimento della testa, lo schiaffeggiò in faccia con i suoi aculei, approfittando dell’occasione gli sferrò un destro in pieno volto, che lo spostò di qualche centimetro, ma non riuscì a metterlo al tappeto.
-C’è ancora molto da vedere, te lo posso assicurare.- lo sfidò determinato.
Questi rimase immobile e a testa bassa, facendogli venire il dubbio su quale sarebbe stata la sua prossima mossa.
All’improvviso si ritrovò la mano di questi davanti al volto.
Il riccio nero lo afferrò per la faccia e lo scagliò contro il muro dell’edificio più vicino, causando un piccolo botto.
-Me lo auguro.-
 
 
 
Un sorriso ampissimo si stendeva da una guancia all’altra sul volto del Dr Eggman, che stava ringraziando mentalmente il suo istinto che gli aveva suggerito di piazzare delle cimici che riprendessero i movimenti del suo alleato, pedinandolo costantemente.
Seduto nella sua sala comandi, lo scienziato se la rideva soddisfatto, finalmente quel riccio blu stava avendo ciò che meritava.
-Mi sembra incredibile, che stavolta il piano del dottore abbia delle serie probabilità di riuscita?- mormorò Decoe al suo collega argentato.
-Ovvio che sì, pezzo di ferraglia arrugginita.- il dottore stesso li anticipò dall’esprimere commenti, senza perdere il suo sorrisone.
-Cavoli, poi avete visto la faccia che ha fatto Sonic quando lo ha visto? Un’espressione che non ha prezzo! In effetti, devo ammetterlo, anche io ho avuto la stessa reazione la prima volta, per un attimo avevo seriamente pensato che fosse Sonic che voleva prendermi per il culo. A proposito, le nostre alleate come se la passano? fammi rapporto Bokkun!- ordinò prontamente all’indirizzo del piccolo robot.
Questi lo raggiunse subito e lo informò degli ultimi dettagli -Dunque: Rouge ci ha contattato da poco e ci ha confermato di essere entrata in possesso del Chaos Emerald che si trovava a White Jungle, facendo salire a tre il numero in nostro possesso.-
-Eccellente! Certo, c’è sempre quel quarto a Megaville che ci siamo fatti sfuggire, ma la situazione è nettamente a nostro favore, possiamo recuperarlo in un secondo momento. E… la ragazzina?-
-Bell è sul posto, pronta ad agire se dovesse ritenersi necessario.-
Tutte ottime notizie insomma.
Il dottore pigiò un tasto sulla sua tastiera ed entrò un robot cameriere che gli portò rapidamente una confezione grande di pop-corn e una bibita gigantesca.
-Benissimo, ferri vecchi. Accomodiamoci e godiamoci lo spettacolo!-
 
 
 
Due scie luminose, una azzurra e una nera, sfrecciavano a velocità folle per tutta Station Square, scontrandosi ripetutamente creando onde d’urto che frantumavano i vetri e spaccavano i muri nelle loro vicinanze.
Sonic salì sulla cima del grattacielo più vicino e lanciò uno sguardo sprezzante al suo avversario, appostato su quello di fronte, che lo osservava di rimando col suo sguardo perennemente arrabbiato.
-D’accordo, ammetto che sei veloce e neanche la forza ti manca, anzi, oserei dire che la tua forza fisica è superiore alla mia. Ma dimmi, sono scortese se ti chiedo qual è il tuo nome?- gli sorrise in segno di sfida.
-Saperlo non ti servirà a niente.- il riccio nero spicco un balzo e lo raggiunse in azione rotante, ma il riccio blu si scansò all’ultimo secondo, mandandolo a schiantarsi contro il tetto.
Dovette però scendere di fretta, in quanto la cima dell’edificio venne demolita dall’impatto.
Spiccò un balzo fortissimo, tenendo gli occhi puntati su dove il suo avversario avrebbe dovuto trovarsi.
Ma all’improvviso venne colpito da un forte calcio ad ascia in faccia e precipitò verso il suolo, si evitò uno spiacevole incontro col terreno aggrappandosi ad un lampione.
Non ebbe neanche il tempo di sospirare che dovette scansarsi e gettarsi a terra per non essere travolto dal suo avversario che distrusse il lampione in azione rotante, al suo posto avrebbe potuto esserci lui.
Il riccio nero uscì dal polverone senza un graffio.
-Come hai diavolo hai fatto a portarti alle mie spalle tanto in fretta? –
Questi non rispose, si limitò ad andargli addosso cercando di colpirlo con un sinistro che Sonic parò, cercando di colpirlo a sua volta ma venendo anch’egli parato.
Avendo le mani occupate, entrambi pensarono bene di ricorrere alle gambe, ma ogni tentativo di ginocchiata che veniva tentato si scontrava con quello dell’altro.
Ma se il riccio nero sembrava non curarsi dello scontrarsi ripetuto delle loro gambe, il riccio blu non riusciva a nascondere un certo fastidio, gli parve addirittura di sentire le sue ossa scricchiolare.
Venne poi colto di sorpresa da una testata che lo fece volare per qualche metro.
Si rialzò rapidamente ma dovette tenere la guardia alzata per parare la scarica di pugni che l’altro gli indirizzò contro.
Dentro di se, Sonic stava seriamente prendendo in considerazione l’idea che, forse, vincere non sarebbe stato affatto facile quella volta.
Approfittando di una piccola apertura, colpì il suo nemico con un calcio sul fianco e ne approfittò per distanziarsi e massaggiarsi un po’ la testa, ancora dolorante per il calcio ricevuto prima.
-Che succede, Sonic, hai il fiato corto?- lo provocò questi, non ottenendo il risultato sperato di causargli una reazione d’istinto.
-Ti piacerebbe vero?- lo provocò di rimando.
Questi si limitò ad alzare le spalle, come se per lui non facesse alcuna differenza.
-Poco importa, puoi metterci tutta la forza che ti pare, tanto non riuscirai mai a battermi.-
-Questo è quello che vedremo.-
Arrotolandosi su stesso, Sonic cominciò a girare velocemente in cerchio attorno al riccio nero, creando un autentico tornado in miniatura al cui centro stava l’avversario.
Questi non sembrò molto impressionato, ma si lasciò scappare una lieve espressione di sorpresa quando una lama di vento partì dal vortice d’aria e gli causò un taglio sulla guancia destra.
Inizialmente non giudicò quella mossa di alta pericolosità, dovette rivalutarla in seguito, quando gli causò un altro taglio sul fianco destro, senza dargli il tempo di reagire.
-Visto, non puoi sapere da dove arriverà il prossimo colpo, voglio vedere che ti inventerai per…- Sonic non riuscì a terminare la frase che un pugno in pieno lo volto lo sbattè contro un muro, facendogli scavare il solco della sua figura.
-La tua mossa era valida, questo è vero, ma se pensavi bastasse quella per sconfiggermi, allora sei un povero illuso.- il riccio nero smontò subito le sue speranze.
Sonic si sentì leggermente offeso e si gettò alla carica, ma il riccio nero si scansò di lato e lo colpì con un colpo a taglio sul collo, buttandolo di nuovo a terra.
-Stai cominciando a perdere colpi Sonic.-
Il riccio blu strinse i denti mentre si rimetteva in ginocchio, cercò di sferrargli un gancio destro, ma venne prontamente evitato e fu di nuovo spinto a terra da un pugno sul mento.
Il suo avversario non mostrava alcun cenno di stanchezza, niente paragonato alle condizioni di Sonic: col fiatone e il labbro sanguinante, che si affrettò a pulire col guanto.
-Lo sai, sono davvero deluso. Mi aspettavo di meglio da te, ma evidentemente ti ho sopravvalutato. Che peccato!- annunciò questi, caricando la mano destra di elettricità.
-CHAOS SPEAR!- e lanciò numerose frecce elettriche che si diressero a tutta velocità verso il riccio blu.
Sonic trovò le forze per saltare e cercare di schivare i colpi, malgrado uno di essi rischiò di colpirlo di striscio, ma così facendo perse di vista il suo avversario, misteriosamente sparito.
-E ora dove si è cacciato?-
All’improvviso percepì una presenza alle sue spalle.
Non appena si voltò si ritrovò afferrato per la gola dal suo avversario.
Questi, senza sforzo apparente, lo sollevò in aria e lo guardò disgustato.
-Che pena. Il grande Sonic the Hedgehog, l’eroe acclamato da tutti, fino a poco tempo fa, ora ridotto a uno stato pietoso e braccato come il più crudele degli assassini. La vita sa essere davvero crudele, dico bene?- nella sua voce però non c’era accenno di provocazione, vi era quasi comprensione mista a critica verso gli uomini.
Senza apparente motivazione, il riccio nero, lasciò andare Sonic, una volta a terra questi si mise una mano sul collo per massaggiarlo, ma trovò la forza per fissarlo stordito.
-Perché mi hai risparmiato?- pensava seriamente che sarebbe morto.
Ma il riccio nero non gli stava più prestando attenzione, era troppo occupato a tenersi la testa fra le mani, come se avesse avuto un improvviso giramento.
Sonic si rese conto che non avrebbe potuto avere occasione migliore.
Gli afferrò una mano e, con un’ abile proiezione di lotta, lo sbattè a terra con forza, poi, tenendolo stretto per il braccio, lo fece ruotare per qualche secondo, per poi scagliarlo contro un palo della luce contro cui sbattè la schiena.
Il riccio nero cadde al suolo, continuando a contorcersi per il dolore alla testa, da quello Sonic si rese conto che il suo attacco non l’aveva neanche sentito.
Vedendolo in ginocchio decise di approfittarne per attaccare ancora.
Si avvicinò sparato, ma fini per ritrovarsi sbattuto al muro, quando il suo avversario, rialzatosi di colpo, e con una luce folle nello sguardo, lo colse alla sprovvista sparendo all’improvviso e riapparendo alle sue spalle per colpirlo con una ginocchiata alla schiena.
Ma non ci fu tempo per riprendere fiato da nessuna delle due parti, i due ricci si scontarono a velocità folle, scatenando una potente onda d’urto che scavò un solco nel terreno sotto di loro.
Entrambi facevano pressione per prevalere sull’altro, ma sembravano perfettamente alla pari.
Un attento osservatore avrebbe però capito che la situazione stava volgendo a svantaggio di Sonic: lui era stanco, il suo avversario, dopo quel breve attimo di confusione inspiegato, era tornato serio e lucido.
-Si può sapere chi diavolo sei?- una ginocchiata al mento lo buttò di nuovo a terra.
-Come ho già detto, non ha alcuna importanza, ma visto che sembri tenerci molto… il mio nome è Shadow the Hedgehog. Ti consiglio di tenerlo bene a mente, perché è il nome di colui che ti ha fatto scendere dal piedistallo, “eroe”- quasi sputò nel pronunciare l’ultima parola, come se si vergognasse di averla pronunciata.
-E per rispondere a quell’altra tua domanda…- tirò fuori dai suoi capelli un oggetto di colore viola, che Sonic conosceva benissimo.
-Un Chaos Emerald?! Riesci a usare il Chaos Control con uno solo?!- era sorpreso e spaventato; quello Shadow era un mostro.
Lasciando perdere per un attimo lo scontro in atto, Shadow si concentrò sul gioiello che teneva in mano.
-Non lo trovi sorprendente e al tempo stesso assurdo?! Un gioiello tanto piccolo che contiene un tale potere, un potere che chiunque vorrebbe. C’è gente che, per un potere del genere, sarebbe disposta a pagare una fortuna. Ma nessuno capisce il potenziale racchiuso in una di queste gemme, esso è così grande che, nelle mani sbagliate, causerebbe solo cose sbagliate.-
-E tu ti ritieni uno che sta facendo la cosa giusta? Hai ucciso degli innocenti l’altra sera, per quale motivo poi?- sbottò furioso.
-Semplice… dovevano pagare. Tutti gli umani devono pagare… e lo faranno morendo. Quelli che ho già ucciso hanno solo anticipato il loro incontro con la morte… ben presto toccherà anche a tutti gli altri.- annunciò il suo obbiettivo con una naturalezza tale da far paura.
Come poteva parlare con così tanta scioltezza di uccidere delle persone? E per cosa avrebbero dovuto pagare poi?
-Tu, secondo me, sei solo pazzo.- Sonic gli puntò il dito contro.
-Può darsi, ma ho fatto una promessa… all’unica persona che mi abbia mai voluto bene. Non ho mai detto che uccidere gli umani sia la cosa giusta, sto solo mantenendo una promessa che ho fatto.-
-Ma chi potrebbe essere tanto squilibrato da farti promettere una cosa tanto ignobile?-
L’espressione di Shadow cambiò di colpo, divenendo furiosa.
Cogliendo di sorpresa Sonic, lo centrò con il pugno che teneva lo smeraldo al centro del petto con tutta la forza di cui disponeva.
Sonic sputò sangue per il contraccolpo interno… poi crollò al suolo svenuto.
-Non osare mai più insultarla, tu non la conoscevi!-
Sentì dei rumori nelle vicinanze che assimilò ben presto a quelli di una lotta, si concentrò un attimo e li percepì in cielo, stavano combattendo in aria.
Notò anche un elicottero di un’emittente televisiva, probabilmente avevano ripreso alcuni attimi della loro lotta.
Prese per un istante la mira e lo centrò con un Chaos Spear ben centrato, sicuramente il collegamento era stato interrotto e chi stava li dentro era morto.
Si voltò un’altra volta verso il corpo immobile del rivale svenuto.
-I G.U.N arriveranno tra breve. Ti auguro un buon soggiorno a Prison Island.-
Strinse ancora più forte il Chaos Emerald che teneva in mano e sentì il suo potere scorrergli nelle vene.
-Chaos Control!-
 
 
 
Le due ragazzine atterrarono sulla cima del palazzo più vicino, continuando a squadrarsi in cagnesco.
-Non immaginavo ti avrei rivista in quest’occasione… Bell.- dichiarò inviperita Blossom Utonium all’indirizzo dell’albina.
Mentre lei e Dexter stavano controllando le immagini del massacro di Radical Highway aveva fatto capolino in televisione il video in diretta che mostrava due ricci in lotta.
Riconoscendo immediatamente la figura del riccio blu, la leader delle Powerpuff Girl non aveva esitato a volare a supervelocità a Station Square per andare in soccorso di Sonic.
Tutto avrebbe immaginato tranne che, ad ostacolarle il cammino, sarebbe apparsa proprio la stessa ragazzina che, solo qualche giorno prima, l’aveva attaccata senza motivo per poi rapirla insieme a Mandark.
Si tastò un attimo l’ingessatura del braccio sinistro, maledicendo il fatto che dovesse tenerla ancora per due giorni; già Bell si era dimostrata più forte di lei, con un arto superiore fuori uso in aggiunta era stato davvero difficile attaccare, anzi che qualche colpo era riuscita a mandarlo a segno.
Ma il fatto che Bell, a parte un po’ di fiatone, presentasse solo qualche lieve livido mentre lei ne presentava una quantità notevolmente maggiore lasciava intendere che quello scontro era stato a senso unico.
-Ritorno al futuro.- Bell sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa, quando Gir sbucò dalle sue spalle, pronunciando quelle tre parole, apparentemente prive di significato.
-Dobbiamo rientrare?! Beh, non mi stavo divertendo poi così tanto. Questa volta mi hai fatto divertire poco, Blossy.-
La rossa alzò un sopracciglio, infastidita da quel soprannome e confusa su quali fossero le sue intenzioni.
-Blossy, fossi in te me ne andrei, sta per arrivare l’esercito, non vorrei ti credessero un’alleata di Sonic e arrestassero anche te, io con chi giocherei altrimenti?-
Blossom però capì solo che il riccio blu era in grossi guai.
-Come sarebbe? Sonic non si farebbe catturare così facilmente.-
-Ma lo so bene. Ci ha pensato Shady-shady.-
-Ti ho detto di non usare quel soprannome, mi da fastidio.-
Blossom non ebbe il tempo di voltarsi al sentire quella voce misteriosa che un colpo alla base del collo le fece perdere i sensi.
Alle sue spalle stava Shadow the Hedgehog.
Rivolse a Bell uno sguardo leggermente infastidito.
-Andiamo!- il suo era un ordine chiaro e conciso, ma lei lo sfidò senza paura facendogli la linguaccia.
-Antipatico.-
-Antipatico, antipatico!- le fece eco il suo robot da compagnia.
Ma decise comunque di raggiungerlo e il riccio usò il Chaos Control per teletrasportarli via.
Intanto il rombo degli elicotteri si faceva sempre più vicino.
 
 
 
-COME HAI POTUTO, PEZZO D’IDIOTA? HAI PERMESSO A MIA SORELLA DI ANDARE A COMBATTERE MALGRADO AVESSE UN BRACCIO INGESSATO, E TI DEFINISCI UN GENIO, EPPURE NON MI SEMBRA TU LO STIA USANDO MOLTO IL CERVELLO.-
Dexter non ricordava di aver mai visto Buttercup così furiosa e probabilmente, se Bubbles, Tails e Knuckles non l’avessero trattenuta di forza, non ne avrebbe avuto più l’occasione.
-Mi dispiace, non sono riuscito a fermarla.- fu l’unica cosa che riuscì a dire, sentendosi terribilmente in colpa e senza cercare giustificazioni.
Non dubitava delle capacità di Blossom, ma il ricordo di lei rinchiusa in quella capsula, dopo essere stata presa in ostaggio da Mandark, era ancora vivido dentro la sua testa e avrebbe mentito se avesse detto che la cosa non lo faceva sentire ancora colpevole.
Se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.
-Non pensare che con te abbia finito, nerd.- lo ammonì prontamente la mora dopo essersi leggermente calmata, pur continuando a fissarlo astiosa.
-Sono sicura che nostra sorella ha tutto sotto controllo. Magari tra poco la vedremo entrare dalla porta di casa insieme a Sonic e ci diranno che stanno bene e tutta questa brutta storia prenderà una buona piega.- cercò di essere positiva Bubbles, ma neanche lei sembrava molto convinta.
-Tails… almeno siete riusciti a completare il radar per la ricerca dei Chaos Emerald?-
Alla domanda di Knuckles il volpino annuì, almeno una buona notizia c’era.
Purtroppo, pochi minuti dopo, ebbero modo di rendersi conto che le notizie successive erano talmente disastrose da eclissarla.
Blossom tornò stanca e leggermente ferita e i rimproveri da parte della sorella mora non mancarono e tutti rimasero negativamente sorpresi quando Blossom gli diede quella notizia.
-Lo hanno arrestato, non sono riuscita a fare a nulla.
 
 
 
Coriandoli e festoni partirono per tutta la sala comandi e un gigantesco striscione con su scritto “Vittoria” capeggiava per tutta la parete della base.
Il Dr. Eggman era felice come una Pasqua e saltellava felice per tutta la sala sotto gli sguardi abituati dei suoi tre assistenti, quello leggermente confuso di Bell, che poi abbandonò ogni indecisione e si unì a lui in un improbabile trenino di conga, e quello serio e noncurante di Shadow.
Dopo aver festeggiato ancora qualche minuto, l’uomo baffuto strinse calorosamente la mano al riccio nero, riempiendolo di lodi ed elogi e celebrando la sua grande impresa, ma questi replicava freddamente che non era stato molto difficile, avvisandolo con lo sguardo che, se si fosse azzardato a stringergli di nuovo la mano, gliel’avrebbe staccata.
-Dottore…- Shadow interruppe nuovamente i festeggiamenti dell’uomo, attirando la sua attenzione mostrandogli il Chaos Emerald viola che gli porse.
-…Mi assicura che porteremo a termine il nostro obbiettivo.-
L’uomo sorrise tranquillo mentre riponeva la gemma viola nell’apposita teca, accanto a quella bianca, regalo che Rouge gli aveva portato come segno di fiducia prima di partire per White Jungle.
-Certo, Shadow: useremo il potere dei Chaos Emerald per schiavizzare la razza umana e portarla sotto il nostro dominio… esattamente come voleva mio nonno.- nella voce di Eggman vi era un tono serio misto ad ammirazione verso l’unica persona che avesse mai ritenuto più intelligente di lui.
-Ci divertiremo un mondo!- annunciò Bell, imitata da GIR.
Decoe, Bocoe e Bokkun, dal canto loro sembravano scettici.
-Non so voi ragazzi, ma io penso che non dovremmo fidarci di quel riccio.-
-Non che la ragazzina sia più degna di fiducia, a mio parere.-
-E voglio tenere in conto anche Rouge? Dopo tutto, non è certo nota per la sua onestà.-
Insomma, i tre assistenti avevano tutte le ragioni per dubitare e le varianti a quel piano erano più di quante il Dr. Eggman avesse previsto o volutamente ignorato.
Quando alcuni minuti dopo anche Rouge fece il suo trionfale ritorno con il Chaos Emerald azzurro, la felicità dello scienziato sprizzò alle stelle.
-Molto bene, tre Chaos Emerald sono in mano nostra, uno solo è in mano a nostri nemici e con Sonic fuori dalle scene non sarà difficile prenderlo. Ma penseremo dopo se occuparci di quello o cercare gli altri, perché… ora c’è un’altra cosa che dobbiamo fare.-
La notizia successiva fu presa con indifferenza solo da Shadow, ma anche lui notò un luccichio di follia nello sguardo dell’uomo.
-Distruggeremo la copia originale del “Progetto Shadow”, così che quella in mio possesso resti l’unica, e ci libereremo definitivamente di Sonic una volta per tutte… Faremo saltare in aria Prison Island!-
 
 
 
Sonic the Hedgehog osservò quelle quattro mura con frustrazione, odiava di doversi trovare in uno spazio tanto ristretto, quasi quasi erano meglio le fogne.
Una stupida cella non poteva contenere tutta l’energia che pulsava dentro di lui in quel momento e che premeva per essere scaricata, magari su un certo riccio nero.
Purtroppo a Prison Island erano stati previdenti nei suoi confronti.
Un’immensa cupola d’acqua circondava la stanza sotterranea in cui la sua cella era situata, se avesse sfondato la porta o rotto le sbarre, cosa che, lo sapevano anche loro, poteva fare benissimo, avrebbero attivato l’apertura degli oblò e tutta l’acqua si sarebbe riversata lì dentro e non c’era bisogno di un genio per capire quale sarebbe stato l’esito.
Ma ciò che più stava dando fastidio a Sonic era sicuramente il fatto di essere stato a dir poco umiliato da un suo “sosia”, da un faker.
Deciso più che mai a far sì che tale episodio non si ripetesse, il riccio blu cominciò a fare piegamenti su una mano sola, alternando la mano di appoggio ogni volta che ne completava un certo numero.
Se mai avesse avuto l’occasione di incontrare nuovamente il suo doppio, lo avrebbe affrontato preparato.
Un ghigno di sfida trovò la forza di spuntargli in faccia e di resistere al bruciore che il sangue causava a contatto con le ferite.
-Non hai ancora vinto, Shadow: Sonic the Hedgehog non si piega e non si spezza!-
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autore:
Evvai, sono riuscito a completare il capitolo e a pubblicarlo prima che iniziasse Aprile, anche perché, se l’avessi pubblicato domani(1° Aprile), probabilmente avreste pensato ad uno scherzo.
Dunque, in questo capitolo vi siete potuti godere la mia personalissima versione del primo incontro/scontro tra Sonic e Shadow ma l’esito è stato lo stesso: Sonic umiliato e sconfitto, ma non per questo deciso ad arrendersi.
Il riccio blu è anzi determinato a farla pagare al suo nuovo nemico, ammesso che Eggman non lo faccia esplodere insieme a Prison Island, ma è ovvio che neanche Blossom, Tails e gli altri staranno con le mani in mano, purché Buttercup non ammazzi Dexter; sì lo ammetto, ha le sue ragioni, ma mi servirà  per fare un altro viaggio introspettivo sul nostro genio occhialuto e, perché no, sul suo rapporto con la leader delle tre supereroine.
E, a proposito, avete capito chi era il misterioso personaggio apparso di sfuggita a fine capitolo3?
Se sì, non ne sarei troppo convinto, fossi in voi; se no… non pensate che ve lo dica, eh?
Però posso dirvi che nel prossimo capitolo farà un’altra sporadica apparizione e forse riuscirete a farvi meglio un’idea sulla sua identità.
Alla prossima gente.
 
  
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