LA MALEDIZIONE DELLA MORTE

Capitolo 2

POV. SCORPIOUS

“Due occhi. Due occhi blu, come il cielo d'estate. Due occhi ora freddi come l'inverno, glaciali. Brillano come stelle nella notte buia. Da quegli occhi di colei che ho tanto amato e che ancora amo, nonostante tutte, stanno piovendo cristalli: sta piangendo. Le lacrime le scendono copiosamente passando dal suo viso perfetto e al tempo stesso spigoloso.

So che da ora in poi cambierà tutto: da ora in poi vivrò senza un pezzo della mia anima, perché lei se ne è andata, perché io ho sbagliato, perché non mi perdonerà mai.”

Mi sveglio di soprassalto. Ormai non faccio altro che sognare quel momento. Ero consapevole di quello che facevo quando l'ho fatto...quindi di conseguenza non posso incolpare altri di me stesso su come è andata la mia situazione con Rose. Mi alzo e vado alla finestra. Fuori si vede la luna, piena, che illumina il giardino rendendolo simile ad un bosco incantato, come quello dei film babbani che mi faceva vedere lei. Tutto quello che faccio o vedo riporta i miei pensieri a Rose, sempre e comunque, in un modo o nell'altro. Chiudo le tende, rivado a letto e cerco di non pensarla. Penso al la scuola, che comincerà domani, anzi oggi, sono le 2:30 del mattino...rivedrò Rose; penso al mio compleanno che sarà tra qualche giorno, e mi chiedo se Rose sarà alla mia festa in sala comune; penso a che potrebbe essere la nuova professoressa o il nuovo professore di Babbanologia dopo che quella dell'anno scorso se ne è andata, poi ripenso a Rose che mi ha insegnato a non disprezzare quelli che mio padre chiama esseri inferiori, ma che in realtà sono solo persone che non sono poi così diverse da noi maghi. Qualunque cosa io pensi Rose è nella mia testa. Chiudo gli occhi ben sapendo che mi domani(?) mi aspetta una giornatina coi fiocchi. Le mie palpebre diventa sempre più pesanti, e l'ultima cosa a cui pendo prima di addormentarmi sono degli enormi occhi blu.

POV. ROSE

Il sole si sta alzando da sopra la collina: sta arrivando il giorno, sembra passi dalla finestra per farmi il dispetto di svegliarmi, ma quello che non sa è che io da quando lui se ne andato non ho dormito. Mi alzo dal letto sapendo perfettamente che il sonno al momento è un sogno troppo lontano. É da tempo che non dormo una nottata decente, da quando ho scoperto il fattaccio. Come ha potuto? E io che mi fidavo? Vado verso il bagno e accendo la doccia, dove riesco a liberarmi dai miei disastri per il tempo in cui sto sotto il getto d'acqua bollente. Mi lavo, con forza strusciandomi bene la spugna sulle gambe e le braccia, come se il dolore fisico potesse lenire il dolore perenne che persiste dentro di me. Esco e mi asciugo. Prendo una felpa verde e dei jeans tutti sgualciti e li indosso meccanicamente. Vado verso il mio baule alla ricerca dei libri che mi sono portata dietro da casa, quelli che mia madre mi ha comprato all'inizio dell'estate e che io sono stata troppo impegnata in altre cose, tipo compiangermi, per leggere. Con il libro fra le mani, esco dalla mia camera e dal dormitorio Serpeverde per avviarmi verso la sala Grande per fare colazione. Vado piano: a scuola non c'è nessuna tranne me, mio fratello e la sua fastidiosa fidanzata Grifondoro che ho dovuto sopportare tutta l'estate. Quella ragazzina petulante e senza cervello è Ciccioca, oppure anche conosciuta come Sophie Prinsly, quest'Estate mi ha fatto incavolare da aver fatto nascere in me un istinto omicida nei suoi confronti. Avrei corso anche il rischio di perdere, pur di usare su di lei l'Avada Kedavra. Purtroppo, o per fortuna, dipende da punti di vista, mia madre mi ha sequestrato la bacchetta prima che io potessi fare un favore alla razza umana. Poi non capisco che ci trovi in lei mio fratello: non è magra, ha dei capelli neri lisci come gli spaghetti e un alito che sembra che abbia mangiato delle di Drago.

Arrivo davanti all'enorme portone, faccio un bel respiro ed entro. Mio fratello è già sveglio e purtroppo anche la Prinsly è già li ha fargli compagnia. Li saluto con un cenno e vado nella loro direzione pur volendo con tutto il cuore andare in quella opposta.

“Ehi Rosie” mi fa Hugo. “Buongiorno Hugie, come va la giornata?”saluto mio fratello ignorando deliberatamente la oca. “Non c'è male... Purtroppo oggi è il nostro ultimo giorno di libertà domani rinizia quella cosa odiosa che tutti chiamano scuola, uffa” E inizia un trafilettto con la Ciccioca su quanto sia noiosa e inutile la scuola. Vedo arrivare la Mcgranitt e le vado incontro. “Buongiorno professoressa, vuole unirsi a noi per la colazione?” chiedo con tono mellifluo, che solo una Serpeverde può avere.” Perché no, signorina Weasley?” La mcgranitt si siede sulla panca vicino a me, senza che Hugo si accorga di niente. “...e poi la professoressa Mcgranitt potrebbe anche essere meno esigente, sempre lì a dare compiti su compiti, quest'estate non ho fatto altro che scrivere, la mia mano chiede una tregua. E poi quando ti guarda con il suo sguardo penetrante, da io sono al di sopra del mondo e quindi te devi ascoltare ogni singola cosa che dico. Io penso, ma a chi importa se riusciamo a trasfigurare una piuma in una candela: non serve a niente!!”. Guardo la professoressa, diventare rossa: è sul punto di scoppiare. La Prinsly cerca di parlare, apre la bocca come per acconsentire, ma prima che ne esca alcun suono scoppia la bomba ingegnosamente innescata. “Signor Weasley, ma come si permette a parlare così di un suo insegnante? Lei è solo un ragazzo arrogante, a volte mi chiedo come mai lei sia in Grinfondoro. Date le circostanze mi vedo costretta a togliere 40 punti a Grifondoro....spero che lei si renda conto di quanto sia grave le sua situazione Weasley: se si azzarda a fare un'altra volta una cosa del genere sarò costretta a prendere ulteriori provvedimenti!” poi rivolgendosi a me dice”Signorina Weasley, mi scuso però credo che sia meglio che io vada ora.”. Detto questo si gira e cammina con passo spedito, ma allo stesso tempo austero verso l'uscita della sala grande.” é così scioccata che è uscita senza neanche fare colazione....questa volta l'hai combinata grossa fratello”. Lui neanche mi risponde: si alza e corre alla uscita della sala con alle calcagna Sophie. La mia astuzia da Serpeverde ha dato i suoi frutti: Grifondoro ha perso punti, ho visto la Mcgranitt come non l'avevo mai vista e , soprattutto, non ho pensato a Scorpious.

ANGOLO DELLA AUTRICE
Scusate se non ho pubblicato prima il nuovo capitolo, ma ho avuto un pò di problemi che mi hanno reso impossibile scriverlo prima di oggi. Pensatela così: meglio tardi che mai. Spero che ancora abbiate voglia di leggere la storia. Mi scuso per eventuali errori grammaticali, ma ho scritto di fretta e furia.