Sorrideva, un sorriso dolce tutto per me. Si chinò vicino al
mio corpo disteso, io alzo leggermente il viso, ma lui mi prende una
mano e mi fa alzare in piedi velocemente, io perdo
l’equilibrio e gli cado addosso. Lui mi prese e mi stinse a
se, forte forte, credevo di sognare…
Ad un tratto sentii le lacrime che iniziarono a prendere il
sopravvento, mi strinsi ancora di più al suo
petto…potevo sentire il suo cuore ora…. Batteva
forte… le sue mani mi accarezzarono dolcemente la schiena,
fino al viso, mi asciugò le lacrime.
-“Oh Creao!” sospirò
Tutto ad un tratto si staccò da me come se fossi diventata
improvvisamente bollente….
-“sc…scusa!” disse spaventato, avevo una
gran confusione in testa, perché? Perché si
comportava così? Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa
dire….
-“Creao, Signor Maestro….Ho trovato delle
uova!!!”
A salvare la situazione arrivò Majic correndo con la cena in
mano…. Quella sera non ci parlammo! Fu se non ci
conoscessimo….Perché mi aveva preso tra le sue
braccia? E perché mi aveva gettata via
all’improvviso???? Credevo di conoscerlo, invece mi accorsi
sempre di più che in realtà era un estraneo!
-“signor maestro????”
-“mmmh?”
-“ci possiamo fermare un po’ per riposarci? Non ce
la faccio più! E inoltre queste valige pesano moltissimo, la
prego!!!!” si lamentò Majic
-“sempre a lamentarti tu eh?” rispose tra
l’ironico e l’arrabbiato Orphen!
–“e va bene vi do mezz’ora di pausa poi
si riparte, io vado a cercare una sorgente per bere, voi non vi muovete
da qui!”
Era una brutta giornata, nuvolosa e con quell’odore di
pioggia per niente confortante per tre viaggiatori come
noi….Sembrava quasi che la giornata avesse il mio stesso
umore: grigio!
Non avevo più parlato con Orphen, ero decisa +che mai a
dimenticarlo! Non sapevo ancora come, ma ce l’avrei fatta, e
quando saremmo partiti per la prossima avventura, dopo la sosta al
villaggio, io sarei rimasta con la mia sorellina! E perché
non avrei tenuto anche la spada di Burtunders, d’altra parte
era mia, un ricordo del mio povero padre. Quella spada era il motivo
per cui avevo seguito Orphen e Majic. O almeno così cercavo
di convincermi!
In ogni modo Orphen mi stava prendendo in giro, si giocava di me! Non
potevo tollerarlo. Un giorno non mi guardava nemmeno e mi prendeva in
giro e l’altro mi stringeva a se, sospirava il mio nome e mi
accarezzava le lacrime. Non era un comportamento corretto. Dovevo
cancellarlo dal mio cuore, altrimenti avrei sofferto sempre di
più.
Così decisi che, sicuramente, sfuggirgli e sognarlo non mi
aiutava di certo. Dovevo tornare sorridente e recitare la parte
dell’amica di sempre, la ragazzina mai triste.
Mentre facevo questi pensieri, Majic m fissava con insistenza, io non
me n’ero nemmeno accorta, finché….
-“Creao, stai soffrendo, non è
così?” mi disse lui.
Io sussultai, di certo non mi aspettavo una domanda del
genere…
-“c..co…come?” riuscì a
balbettare
-“ma sì Creo, si vede lontano un miglio che soffri
per il signore maestro! Guarda che lo so che ti piace!”
-”ma…ma cosa dici? Come mi fa a piacere Orphen,
sei impazzito- schizzai in piedi arrabiatissima come puoi pensare una
cosa del genere???? Se sono un po’ seria non è
certo per quel signorotto antipatico ed egoista, pensa solo a se stesso
e Azalea, ci ha usati per tutto il viaggio. E adesso che Azalea
è salva ci riporta a casa! Bel comportamento! No Majic, a me
non piace Orphen. Lo odio, LO ODIO, LO ODIO, LO ODIO,
Lo….”-
Non sapevo più cosa dire… Majic era riuscito a
guardarmi dentro e aveva capito tutto, era riuscito a farmi sfogare e
devo ammettere che stavo meglio!
-”Creo, ascolta… io non credo che Il Signor
Maestro ci abbia usati…credo invece che ci abbia fatto
crescere. Questo viaggio mi ha aiutato molto, sia nella magia sia a
riconoscere le persone affidabili e quelle no…non credo
nemmeno che pensa solo ad Azalea, ora e sana e salva lui l’ha
lasciata alla sua vita, l’ha lasciata al sua grande
amore…se l’avesse amata come una donna invece che
come una sorella, probabilmente adesso sarebbe con lei e non con
noi…non sarebbe con te! Io di certo non me ne intendo molto
di queste cose, insomma ho 14 anni….Però non
credo che tu debba dimenticare Orphen, perché è
quello cui stavi pensando prima, non è vero?”
Ero sbalordita. Majic aveva ragione, tutto quello che aveva
detto…. Ma come aveva fatto a capire in questo modo i miei
sentimenti….e poi, se aveva capito così a fondo i
miei, magari aveva intuito anche la verità dei sentimenti
d’Orphen…magari Majic aveva ragione, e in questo
modo avrei sicuramente smesso di soffrire…. Tuttavia Orphen
non mi sembrava certo uno che se vuole una cosa non fa di tutto per
prendersela, al contrario è un tipo piuttosto cocciuto, che
cerca sempre di raggiungere il suo scopo….In questo caso io
sarei per sempre rimasta una sua amica, solo una sua amica!mi presi un
attimo e poi dissi:
-“Majic, io non so come tu abbia intuito tutto questo ma
non…”
M’interruppi all’istante quando vidi Orphen tornare
con in mano la brocca d’acqua che aveva riempito,
evidentemente aveva trovato una sorgente…
Evidentemente sia io che Majic dovevamo aere l’espressione un
po’ provata, sia per il lungo camminare, sia per la recente
conversazione…
-“tutto bene ragazzi? Vi vedo un po’
stanchi!” chiese Orphen…
Io non risposi, mi limitai a prendere in braccio Reki e andare a
sedermi sotto l’ombra di una vecchia quercia ben lontana da
Orphen e Majic…..ancora una volta ero confusa, questa volta
davvero non sapevo che pesci pigliare. Anche Reki sembrava aver intuito
il mio stato d’animo, perché iniziò a
leccarmi dolcemente la mano appoggiata a terra…..
**tu sì che mi vuoi bene, cucciolo mio!**