Era una
giornata fantastica, il sole illuminava i due regni nemici e preanunciava
l'alba di una nuova era, ormai prossima e che faceva sperare a tutti in una
vita migliora. Quel giorno nel villaggio del nord c'era un gran trambusto
perchè tutto il regno si stava impegnando per il matrimonio che sarebbe
avvenuto tra pochi giorni, ma soprattutto, prima del matrimonio si sarebbe
tenuto un ballo per festeggiare appunto questo avvenimento. Al ballo avrebbero
partecipato chiunque volesse andarci e chiunque volesse festeggiare questo
importante evento che sarebbe avvenuto tra pochi giorni. Quindi il Re Hiroshima
decise che era il momento di dire a Yuri come stavano le cose, che lui avrebbe
voluto o no, doveva farlo per la salvezza del suo popolo, quindi lo
mandò a chiamare insieme a suo fratello Kei che doveva sapere anche lui
la notizia. "Mi avete fatto chiamare padre?" disse Yuri giungendo
all'improvviso. "Si, devo parlarti di una cosa importante!" rispose
Hiroshima. "Ditemi.." disse Yuri prestando molta attenzione a
quello che gli stava per dire suo padre, sapeva che riguardava sicuramente il
regno, aveva sentito parlare il padre già alcune volte di un specie di
accordo da fare con il villaggio nemico per garantire la pace al suo regno, il
quale già da molto tempo era in difficoltà economiche. Il Re
Hiroshima stava per spiegare a Yuri quello che doveva dirgli, ma si accorse che
mancava una persona all'appello. Yuri se ne accorse e si aspettava già
la domanda che il padre stava per fargli e si preparò a cosa doveva
rispondergli. "Yuri ma dov'è Kei? Mi sembra di aver fatto chiamare
anche lui a questo colloquio, mi vuoi dire perché non è con te?
voglio delle spiegazioni!" disse ad un certo punto il Re. "Ecco
vedete padre, io.... io... non ho idea dove sia in questo momento, oggi non lo
visto, forse starà dormendo" disse Yuri mentendo. Sapeva benissimo
dove era il fratello in quel momento, era sempre così, Kei lo metteva
sempre nei guai e diceva sempre di non dire al padre dove fosse e così
lui doveva sempre inventare scuse. "Come sarebbe a dire non sai dove sia?!
Non avevo forse dato ordine di andare a chiamare anche Kei?! Dov'è? Non
è nella sua stanza?!" chiese Hiroshima al suo fedele consigliere,
che lavorava in quella tenuta da anni, il quale conosceva benissimo come era
fatto Kei e dove si trovava sempre. "Bè
io sono entrato nella sua stanza e ho visto che c'era qualcuno nel letto
così ho pensato che stesse male e mi sono avvicinato per chiedergli come
stava, ma quando mi sono avvicinato, non ho trovato nessuno nel letto, a parte
un fantoccio" rispose il consigliere che in realtà aveva visto il
ragazzo la mattina presto uscire dalla finestra. "Come sarebbe a dire che
non era nella sua stanza?! Oh no, è scappato di nuovo! è inutile
con lui non servono nemmeno le catene! E inutile che quando torna gli faccia la
ramanzina o che gli dia una punizione, tanto riesce sempre a trovare il modo
come scappare! Vabbè vorrà dire che parlerò solo con te
Yuri di questa faccenda, tanto sei tu il diretto interessato! Perciò poi
sarai tu a dirlo a Kei anche lui deve essere informato! Perciò ascoltami
bene!" disse il Re dopo un po’ di lamentele per il figlio
sconsiderato che scappava sempre di casa. Era sempre così alla fine il
Re si arrendeva e cambiava discorso e parlava sempre con Yuri delle
novità e alla fine lo incaricava di dirlo al fratello. "Allora
ascoltami bene Yuri, tu sei ormai grande e puoi capire quali sono i tuoi doveri
verso il popolo e che devi sempre pensare a loro prima di ogni altra cosa al
mondo!" incominciò a dire Hiroshima. "Sai che i rapporti con
l'altro villaggio sono sempre stati mali, e sai anche che una volta abbiamo
rischiato di arrivare anche alla guerra!" continuò Hiroshima.
"Quindi io con il Re Nagasaki abbiamo deciso di stabilire un trattato di
pace e per garantire questa pace e per farla durare, abbiamo deciso di unire i
due regni con un matrimonio tra i nostri figli futuri eredi al trono! E tu sei
stato scelto per questo incarico, è tuo dovere farlo come nuovo sovrano
di questa terra!" disse il Re a Yuri, il quale sentendo queste parole ebbe
la conferma di quello che sospettava, un matrimonio! Lui non voleva sposarsi,
sapeva che doveva farlo per garantire la pace tra i due regni, ma per lui
ancora il momento non era ancora giunto. "Ma padre, perché proprio
un matrimonio? Non si potrebbe trovare un'altro accordo?" chiese Yuri
inutilmente. Sapeva come il padre avrebbe risposto e quindi si preparò
ad eseguire gli ordini del padre, era chiaro che non aveva altra scelta doveva
sposarsi. “No! E lo sai anche tu infondo che questa è
l’unica soluzione! Spero che tu ti renda conto del pericolo che corriamo
se non facciamo questo matrimonio!” disse Hiroshima anche con un
po’ di comprensione verso il figlio. “Si padre. Mi rendo perfettamente
conto del grave pericolo che corriamo, quindi accetto! Sposerò la
principessa del villaggio del sud. Lo farò per il mio regno e per
garantire la pace!” disse alla fine Yuri il quale non aveva altra scelta
che accettare l’accordo tra i due regni in conflitto. “Bene ero
sicuro che non mi avresti deluso e che potevo contare su di te! Ora ascoltami
bene. Le nozze verranno celebrato fra pochi giorni, ma prima di esse abbiamo
organizzato un ballo per festeggiare in anticipo questo importante avvenimento.
Al ballo parteciperanno chiunque vuole venire, quindi mi raccomando avvisa Kei
anche di questo. E adesso puoi andare non ho altro da dirti!” concluse
Hiroshima. E così Yuri non potendo fare altro, se ne andò a dare
la notizia a Kei, il quale sapeva benissimo dove trovarlo. “Ciao”
disse Yuri a Kei vedendolo seduto su un ramo di un albero, dove li vicino
scorreva un fiume. “Allora che c’è? Cosa vuole stavolta mio
padre da me? Perché ti ha mandato a cercarmi?” disse Kei restando
sempre in cima all’albero e con gli occhi chiusi, come faceva al
suo solito. “Ho una notizia da darti….. mi sposo!” disse Yuri
con tono non molto felice. “Auguri! Si vede che stai esultando dalla
gioia!” disse Kei ironicamente. “Sei davvero spiritoso! Forza
scendi da quell’albero odio quando non mi guardi in faccia, quando ti
parlo!” disse Yuri questa volta con tono arrabbiato. “Siamo
nervosetti, eh?” disse Kei scendendo dal ramo dell’albero
sorridendo. “Non ho altra scelta devo farlo per il regno e poi non posso
deludere nostro padre!”
“Si
certo, certo, il regno, il, popolo, la pace….. tutte sciocchezze!”
disse Kei con menefreghismo, come se a lui non interessasse.
“Si
vede che ti interessi al tuo regno! Comunque come ti ho già detto non
dipende da me! Io lo sapevo che non dovevo dirti niente tanto non ti importa!
Stai tutto il giorno qui a goderti il fresco e poi quando ti stufi prendi il
cavallo e te ne vai a fare quattro cavalcate, io come al solito dico le bugie
per te, vengo rimproverato io e tu te la scampi sempre!” disse Yuri arrabbiato
dal comportamento che aveva il fratello.
“Si
certo, certo comunque io ti avevo avvertito che nostro padre aveva intenzione
di farti sposare! Quindi non prendertela con me! E adesso scusa ma non ho
voglia di parlarne, per fortuna che non sono io che mi devo sposare!”
disse Kei incominciando a camminare per andarsene lontano dal fratello.
“E se
io ti cedessi il mio posto?” disse Yuri. Yuri sapeva che Kei si irritava
quando gli diceva così, perché lui sapeva benissimo che era
permesso fare una cosa dl genere e sapeva anche che Yuri ogni volta quando lui
non voleva parlare di queste cose, lo infastidiva e lo irritava dicendogli
sempre quella frase.
“Piantala!
Non ripeterlo altrimenti ti metto le mani addosso!” disse Kei stringendo
forte i pugni.
“Va
bene, va bene! Comunque se non vuoi che lo faccia, piantala con le scappatine
di nascosto e vieni a casa che devo parlarti ancora del ballo che si
terrà domani sera!” disse Yuri incominciando anche lui ad
incamminarsi verso casa.
“Che
cosa stai farneticando Yuri?!Quale ballo?!” disse Yuri prendendo per il
braccio il fratello.
“Innanzitutto
abbassa le mani signorino e poi hai capito bene ci sarà un ballo prima
del matrimonio!” disse Yuri divincolandosi dalla stretta del fratello.
“Cosa?
E perché non ci basta già il matrimonio?! Anche il ballo adesso?!
Fantastico!” disse Kei ringhiando.
“Nostro
padre ha deciso così! E tu signorino ci sarai! Altrimenti dirò a
nostro padre dove ti vieni a nascondere quando scappi di casa e quando vuoi
stare da solo!” rispose Yuri sostenendo lo sguardo di Kei.
“Grandioso!
Il mio giorno fortunato! E va bene ci sarò! Ma tanto starò al
massimo solo 1 oretta e poi mi fingerò malato!” disse Kei ridendo.
“Ad
ogni ballo hai fatto sempre così, prima o poi ti crederanno malato di
qualche cosa, soprattutto di testa!” disse Yuri anche lui ridendo.
“Correrò
il rischio!” e così dicendo finì lì la discussione
“ballo-matrimonio” e si diressero verso casa. Kei sapeva già
di affrontare l’ira del padre quindi si preparò già il
discorso per come scamparsela di nuovo, ma sapeva che alla fine era sempre Yuri
a tirarlo fuori dai guai. E così ebbero inizio: le preparazioni per il
ballo e le preparazioni per il matrimonio.
Salve! Questo
capitolo è un po’ più lungo rispetto a quello precedente
sto facendo progressi no? Comunque spero che almeno qualcuno legga la mia
storia e la recensisca x favore! Questa è la mia prima ff che scrivo,
per favore siate buoni ok? Ciao! Alla prossima! Baci. ^^