Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Drizzle__93    01/04/2014    3 recensioni
Quel maledetto giorno dell'anno 845 l'umanità ricevette una lezione che non dimenticò facilmente . Capirono quanto l'orgoglio non li avrebbe salvati e quanto fossero piccoli di fronte alla ineluttabilità del fato. Persero tanto ma ebbero anche il dono di capire quanto l'amore materno potesse superare qualsiasi finitudine .
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Carla Jaeger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono sola in casa in quel maledetto giorno . Sto rigovernando la cucina , mio marito è uscito , tutto preso dalle sue cose , dai suoi enigmi , dal suo lavoro . Sorrido e inizio ad annaffiare le piante . I miei due figli , Eren e Mikasa sono probabilmente a gironzolare con Armin , fantasticando su qualche distesa di acqua e sale chiamata oceano . Sicuramente il primo starà inveendo contro di me e gli altri due staranno cercando di calmarlo . Abbiamo avuto una discussione io e mio figlio . Gli ho proibito di entrare nel Corpo di Ricognizione . Una discussione molto accesa , animata da entrambi . Ha 11 anni , è ancora piccolo per capire che , a parlare , più che sua madre , è stato l'amore immenso che provo nei suoi confronti e che mi causa ansietà . Magari , quando sarà più grande , avremmo modo di ......
Un rumore assordante mi scuote . L'innaffiatoio mi cade dalle mani , in un tonfo sordo che va a confondersi nella cacofonia circostante . Non ho neanche il tempo di rendermene conto che sprofondo verso l'oblio... Sono delle grida a risvegliarmi . Fatico ad aprire gli occhi , mentre un liquido rosso cremisi mi scorre sulla guancia . Mi pulisco il volto con la manica . E realizzo di essere sdraiata a pancia in giù , le gambe seppellite sotto quella che era la mia casa . Non le sento più . Sono come anestetizzata . Ma , assurdamente , non è questo evento a destare la mia attenzione . Sono dei rumori sordi , profondi , che fanno vibrare il terreno . si ripetono a intervalli regolari .
                                                                
Tum...Tum...Tum...Tum...Tum....

Terremoto ? Spero che i bimbi non si siano fatti male , magari giocavano sotto qualche architrave ... Poi capisco . In quell'istante di consapevolezza tutto si ferma , il caos , la confusione , i pianti , tutto quanto . C'è giusto tempo per il terrore di invadere ogni singola fibra del mio essere . L'avevo sempre temuto . Speravo che non sarebbe mai accaduto . Queste non sono scosse . Questi sono passi , tanti passi . I miei ragazzi ! Mio marito ! Dannazione , sono bloccata . Le mie gambe sono spezzate . Io ho il cuore spezzato . Fa' che si salvino ! E li vedo correre verso di me . I miei due tesori . E' vano ogni tentativo di persuaderli , di trovare riparo alle navi , di allontanarsi . Scappate , fuggite , non vedete che le mie gambe sono rotte , non potrei mai seguirvi , vi rallenterei ...Sono tutte parole vuote per questi due . Il loro amore mi commuove . Per fortuna arriva Hamnes , mio caro amico e membro della Guardia Cittadina . Non ha , pero' , neanche il tempo di pronunciare qualche frase di circostanza che si blocca . Diventa di sale . I miei ragazzi seguono lo sguardo della guardia . Tutto si tinge di un rosso acceso . Hanno visto uno di quei ...Hamnes mi supera , sicuramente per fare qualcosa per cui era stato allenato tanti , troppi , anni fa ... Infatti , poco dopo , grazie al cielo , torna , ma capisco che non ha risolto niente e quella presenza è a pochi passi da me . Allora non gli resta che esaudire la mia ultima richiesta . Tra le proteste e le urla , prende Mikasa sottobraccio ed Eren in spalla e fugge via a perdifiato . ''Grazie'' riesco a sussurrare fra le lacrime . Quella che era solo un'ombra mi prende e mi solleva . E mi guarda , mi guarda con quel sorriso atrocemente idiota . Vorrei morire , ma non posso . I miei figli mi stanno ancora guardando , soprattutto Eren e , se proprio deve vedere , se proprio deve stare a guardare , gli lascerò un ricordo di me positivo . Sarà l'ultima cosa che gli insegnerò , a lui e alla mia bellissima figlia adottiva : il coraggio . Mi dimeno e lo faccio platealmente , graffio , picchio , non scalfirà lui , ma aiuterà i miei ragazzi , non dovranno mai lasciarsi morire . La mano mi stringe e so che c'è davvero la fine . Piangendo , capisco che i miei figli sono salvi e che mi hanno amata fino alla fine , come io ho amato loro . Sorrido in faccia al mio aguzzino . Il sole è ancora alto . Dopotutto , oggi è una bella giornata . I suoi denti si aprono . Chiudo gli occhi . Buio .
 
  
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