Sono
super contenta che la storia vi stia piacendo e ringrazio le tre
ragazze che mi
hanno recensito, spero che con l’aumentare dei capitoli anche
le recensioni
aumentino…quindi spero vi piaccia anche il capitolo
seguente. E che dirvi se
non BUONA LETTURA…
La
scuola come sempre finì alle due e quando Nami
tornò a casa ebbe solo il tempo
di farsi una doccia veloce e mettere qualcosa nello stomaco.
Dopodichè scese e
si avviò a casa di Rina dove già c’era
Ai.
“Eilà
Nami, aspettavamo solo te. Forza saliamo in camera mia che tra meno di
cinque
minuti inizia Naruto. Non dobbiamo assolutamente perderci questa
puntata dato
che è l’ultima della shippuden”.
Rina
detto questo salì con le amiche in camera sua. Ai si
posizionò già stesa sul
letto, mentre Nami e Rina si misero solamente sedute su di esso. Come
previsto
il cartone iniziò.
“Che
vi avevo detto? Naruto, il mio Naruto, è diventato hokage,
siiiiii” esultò
tutta pimpante Rina.
“Rina
dai. Non fare sempre così. È solo un cartone.
È solo uno stupidissimo cartone”
disse cupa Nami.
“Nami
ma cos…” Rina stava per ribattere
l’amica quando questa tornò alla carica.
“
Si lo so, piace tanto anche a me questo cartone. Ma rimarrà
sempre tale” disse con
un tono triste Nami, quasi come se volesse che il cartone fosse vero.
Dai
grandi occhi neri di Rina scesero due piccole lacrime. “Nami,
lo so che è solo
uno stupidissimo, dannatissimo, fottutissimo cartone. Lo so. Ma almeno
non
farmelo ricordare, perché è proprio grazie a
questo cartone che io non penso
alla mia vita difficile. Lo sai, Naruto in questo dannatissimo cartone
ha
insegnato delle cose anche a me. Lui mi fa ricordare una frase: le
persone
coraggiose, le persone forti, non sono quelle che non cadono mai, ma
quelle che
pur cadendo, trovano la forza di rialzarsi. Come vorrei che quel
ragazzo fosse
vero e..”
Nami
la interruppe “Come io vorrei che fosse vero Gaara”
“E
come io vorrei che fosse vero Shikamaru” aggiunse una Ai
assonnata. “Ma loro
non saranno mai veri” disse infine Nami.
“Lo
so. Però mi piacerebbe comunque”
“Senti
Rina mi dispiace, ok? Prima non so che mi è preso,
è solo che” iniziò a
piangere “ è solo…solo che io sono
estremamente infelice. Ho una vita di merda.
Mia madre non la riconosco più, vi ricordate
com’era? Ve…ve lo ricordate? Eh?
Venivate anche a mangiare da me, qualche volta. Ci divertivamo. Ma ora
è tutto
diverso, sembra un incubo. A volte avrei proprio voglia di uscire da
questo mondo
e andare in un altro mondo, dove tutte le cose più
inimmaginabili ed
impensabili diventano vere…”Rina la interruppe
“Un mondo come i cartoni?”
“Si,
si. Esatto. Un mondo.. un mondo come i cartoni. Oh Dio mio quanto li
invidio, i
cartoni. Sempre così perfetti, sempre con un lieto fine a
portata di mano, un
mondo tutto rosa. Dove anche se ci sono delle cose brutte prima o poi
si
superano. Come quel Gaara, prima era un demone cattivo, tutti lo
odiavano. Poi
da un giorno all’altro diventa buono. Ma chi si crede di
essere?”
“Ah
ah”
“Rina,
che c’è da ridere adesso?”
“Niente.
È solo che parliamo di questi personaggi come se fossero
veri e.. Nami ma che...mi…
mi è venuto all’improvviso un gran
sonno” disse tutto con uno sbadiglio.
“Anche
io…ho un gran sonno, ma che ci sta succedendo
all’improvviso” disse Nami, che
si addormentò dopo l’amica, mentre Ai
già stava dormendo da un bel po’.
“Ehi
ma che? Dove siamo? “ si chiese Rina guardandosi intorno.
Erano in mezzo ad una
foresta, però c’era qualcosa di strano. Decise di
svegliare le amiche “Ehi
ragazze. Nami, ehi Nami svegliati” sussurrò
nell’orecchio dell’ amica.
“Mhmm…Rina…dove
siamo?” chiese ancora intorpidita dal sonno Nami.
“Non
ne ho la minima idea, anche se è tutto strano. Svegliamo
anche Ai, così
facciamo un quadro della situazione ok?” disse Rina.
“Si
sarà meglio. Ehi Ai, Ai,Ai” la ragazza non si
svegliava. Nami ritentò “Ai,
Ai…AIIIIIIIIIIIIII”
questa volta la ragazza si svegliò di soprassalto dopo
l’urlo dell’ amica.
“Cosa?
Dove? Chi? Quando? Perché?” iniziò a
farfugliare. “Cosa? Dov…” stava per
iniziare
di nuovo con la cantilena quando si accorse di dove si trovava.
“Ma dove siamo?
Dov’è il bel lettone
matrimoniale?”chiese Ai sconfortata.
“Non
lo sappiamo neanche noi Ai. Voi vi ricordate cos’è
successo?” chiese Rina alle
amiche.
“Io
mi ricordo che stavamo vedendo Naruto e mentre voi litigavate io mi
sono
dolcemente addormentata” rispose Ai.
“Certo
Ai. Mooooooooolto dolcemente” disse Rina ridendo.
“Che
cosa vorresti insinuare?”
“Oh
niente. Solo che russavi come una capra. Anzi no, come un
caprone” disse Rina
scoppiando a ridere mentre Ai scoppiò dalla rabbia.
“Ma guarda questa. Adesso
ti salto add..”
“Finitela
voi due e cerchiamo di capire. Allora: mentre io e Rina discutevamo ci
siamo
sentite d’improvviso stanche e poi ci siamo addormentate, ed
ora ci troviamo in
questo bosco”
“Sarà
un sogno” propose Rina.
“Impossibile.
Ci siamo tutte e tre e poi io lo sto vivendo. Non sento come se stessi
vivendo
un sogno, però qui è tutto così
strano, come… come se ci fosse troppo…”
“Colore?”
terminò la frase Ai.
“Esattamente.
Troppo colore. Chissà dov…”
improvvisamente Nami si bloccò.
“Ehi
Nami che hai?” chiese preoccupata Rina. Poi
quest’ultima ed Ai si voltarono
nella direzione dove guardava l’amica. Rimasero anche loro
impietrite
“Ehi
m-ma qu-quelle n-n-non sono le…” disse balbettando
Rina.
“Si,
Rina. Sono le porte del villaggio della foglia. Come cavolo ci siamo
finite
qui?
“Santa
Maria madre di Gesù” disse sbalordita Ai.
“Che
cavolo di scherzo è questo?” disse
un’arrabbiata Nami…
TO
BE CONTINUED…
Eh
si…Avete visto? Sono arrivate nel villaggio della foglia? Ed
ora come
affronteranno la situazione? Ce la faranno a superare tutti gli
ostacoli, ad
essere felici e ad incontrare i loro futuri amori? Questo ed altro nei
prossimi
capitoli… Mi raccomando, tantissime recensioni ok? Ci
conto…Ciao a tutte e alla
prossima…