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Autore: SheilaPhoenix    02/04/2014    1 recensioni
Sakura sapeva da sempre che lei non era figlia dei suoi genitori, troppo diversi da lei.
Sua sorella maggiore di quattro anni si era accorta che ultimamente Sakura desiderava cercare la verità, entrambe sapevano che la loro vera madre voleva allontanarle da se solo per la loro felicità, ma Reo la sorella di Sakura sapeva che la sorellina avrebbe sofferto più di tutte se fosse venuta a conoscenza di tutta la storia. Doveva allontanare Sakura dai suoi propositi di cercare la sua vera mamma o dirle la verità ? Cos’era meglio per lei ?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Sakura ed Ino se ne andavano in giro per Konoha solo per capire un po’ com’era la situazione, purtroppo i lavori di restauro del villaggio non procedevano veloci com’era andata all’inizio. Inoltre erano due giorni che aveva iniziato a piovere interrottamente.
Molti si erano feriti e altri erano stanchi e lasciavano il lavoro a metà, Ino guardò alcuni negozi di moda che erano andati distrutti e con aria affranta tirò un sospiro deluso.
<< Speravo di comprare qualcosa di bello >>
<< Ino, credo che aspetterai ancora molto, Questa pioggia non fa altro che rallentarci ancora di più, poi credo che i negozi di vestiti saranno gli ultimi ad essere riaperti >>.
In effetti venivano prima i supermarket con i viveri o le farmacie, insomma era meglio mettere in piedi prima le risorse primarie, Sakura guardò con aria affranta verso l’ospedale, lei era l’unica che sperava di rivedere l’ospedale aggiustato prima del tempo, i malati non potevano starsene ancora nelle tende.
<< Reo mi chiedo se sarà arrivata al villaggio per prendere qualcosa da mettere sotto i denti >>.
Sussurrò Sakura preoccupata, era stressante per sua sorella  dover fare sempre avanti e indietro, però almeno quando arrivava li avvolte poteva riposarsi, specialmente con questa pioggia.
<< Tranquilla Sakura >>
La bionda sorrise posando la mano sulla spalla dell’amica, la quale decise di andare sola in un posto.
<< Tieni l’ombrello, devo fare una cosa >>.
Sussurrò Sakura correndo verso al luogo dove prima c’era una libreria >>
<< Aspetta Sakura.. >
Ino non poté fermare la sua amica, ormai era già sparita, si chiedeva solo cosa dovesse fare di tanto importante.
Sakura sperò fino all’ultimo di trovare l’ex biblioteca ancora in piedi, o almeno una parte, ma quando arrivò a destinazione l’unica cosa che vide fu solo un accumulo di terra e alcune pietre che cadevano dalla piccola montagnetta che si era creata al posto della libreria, si avvicinò comunque e tolse un mattone gettandolo a largo, poi fece la stessa cosa con altri due mattoni fino  a trovare un libro.
<< E’ quasi tutto distrutto >>.
Sussurrò dispiaciuta, Sakura amava leggere ma non era per quello che era corsa fino alla biblioteca, sperava di trovare il libro con il certificato di nascite di Konoha, non era mai giunta fino a quella conclusione, ma ora voleva leggere almeno il nome della sua vera mamma, di sicuro se avrebbe trovato la data di nascita di Reo o quella sua, avrebbe trovato sotto anche il nome dei suoi genitori.
<< Sakura ? >>
Una voce alle sue spalle fece voltare la rosa, la quale vide un bambino di appena nove anni.
<< Piccolo, cosa ci fai da queste parti da solo >>
<< Volevo salutarti >
Rispose lui con il fiatone corto, aveva corso da lei appena l’aveva vista.
<< Dove vivi ? >>
Domandò ancora la rosa, il piccolo si voltò per puntare il dito verso una delle poche case rimaste intatte.
<< Allora corri a casa, o prenderai un bel raffreddore >>.
Disse la rosa premurosa e mettendo una mano sulla testa dl bambino, il piccolo sorrise imbarazzato e corse via, ormai sia lei che i suoi compagni di team erano una leggenda e i loro nomi erano conosciuti da tutto il mondo ninja, erano naturali certi incontri.
Sakura decise di tornare verso le tende, delusa per non aver trovato quello che cercava decise di andare a parlare con Tsunade, la quale era seduta a leggere alcune scartoffie.
<< Sakura ? Come mai qui ? problemi con gli occhiali ? >>
La rosa si andò a sedere titubante,con quelli non aveva avuto nessun tipo di problema, anzi erano miracolosi vedeva molto meglio, la vista le era calata molto, ora stava molto meglio anche perché non sentiva più mal di testa.
 Sospirando iniziò a giocare con una penna che aveva visto sulla piccola scrivania che si era fatta portare l’Hokage nella sua tenda.
<< Perché non mi andava di rimanere sola >>
Stava mentendo, e Tsunade se ne era resa conto, poi vide la sua allieva togliersi gli occhiali per asciugarli.
<< Sei tutta bagnata >>
Disse Tsunade alzandosi a cercare un asciugamano, lo mise intesta alla rosa iniziando a sfregare piano.
<< Non sei rimasta con Sasuke e Naruto ? >>
<< No, loro stanno aiutando gli altri ragazzi per togliere di mezzo alcune macerie >>.
Sotto quella pioggia non era salutare.
<< E le ragazze ? >>
<< hanno tutte da fare, Ino sarà tornata nella sua tenda l’ho lasciata poco fa >>.
Tsunade annuì, sapeva che c’era qualcosa che la sua allieva non le stava dicendo ma comunque non poteva insistere con lei per farla parlare.
<< Prima ero andata in libreria… A cercare una cosa >>
<< Non l’hai trovata ? >>
<< No, perché è andato tutto distrutto.. Anche il libro delle nascite di Konoha >>.
Spiegò la rosa, fu allora che Tsunade capì tutto, lei sapeva quando la sua allieva soffriva per la mancanza dei genitori.
Le mani dell’Hokage smisero di asciugare i capelli di Sakura.
<< Volevo sapere solo il suo nome… Sa mia sorella una volta mi ha detto ‘’ Se la mamma è morta ? o se si è rifatta una vita ? Smettila di cercare qualcuno che non vedrai mai più ‘’ Ma io non voglio arrendermi >>.
Disse tutto d’un fiato.
<< Sakura posso farti una domanda ? >>
Chiese Tsunade allontanandosi dalla rosa per guardarla negli occhi.
<< Si, certo >>
<< Se fosse morta davvero, che risolveresti alla fine ? >>
<< Nulla, ma almeno saprò che potrò piangere per la sua morte >>.
Rispose Sakura.
<< Non ti capisco >>
<< E’ semplice maestra Tsunade, io non ho mai pianto per lei, perché non so neanche che faccia abbia. Non posso piangere per qualcuno che non conosco, forse però sapendo che è morta potrei avere un motivo per farlo, perché saprei che mai la rivedrò >>.
Tsunade annuì, poi strinse le mani a pugno sulla sua scrivania.
<< E se si fosse rifatta una vita ? Con un'altra figlia che ha avuto il piacere di poterla chiamare mamma ? >>
Sakura rise amaramente.
<< Allora saprò chi odiare, si io la odierei e non ci terrei mai a conoscere qualcuno che è stato tanto codardo ad abbandonarmi, lasciarmi sola a due anni senza poter fermarla, una persona debole che poi potrei disprezzare e odiare >>.
Tsunade annuì ancora, poi guardò la sua allieva.
<< Perché sei venuta da me ora ? >>
<< So sempre che con voi posso parlare di tutto, e sto meglio quando lo faccio >>.
Rispose Sakura sorridendo, intanto fuori il sole era appena ritornato.
Dopo aver parlato con la sua mentore Sakura aveva ripreso a sorridere, decise quindi di andare a trovare quei simpatici gattini che con sua sorella si era ripromessa di curare.
Corse per le macerie del villaggio incontrando i suoi amici, ma disse loro che non aveva tempo per fermarsi, arrivata a villa Uchiha ( o per meglio dire quella che ne era rimasta ) si guardò attorno senza riuscire a trovare nessuno di quei gattini, probabilmente si erano andati a riparare da qualche parte, sotto qualche maceria.
<< Sakura ? >>
La voce di Sasuke la colse alla sprovvista, possibile che lui stava sempre nel posto giusto al momento sbagliato ? O forse non era un caso che se lo ritrovava sempre dietro.
<< S-Sasuke.. Come mai qui ? >>
<< Beh, fino a prova contraria questo è il mio quartiere, tu che ci fai qui piuttosto >>.
Rispose il moro con un sorrisetto sul volto, Sakura si sentì una scema per quello che gli aveva chiesto, decise comunque di non darglielo a vedere.
<< Passavo per caso >>
<< Mi pedini ? >>
Ecco ora era lei quella che lo seguiva.
<< No, no sono qui per .. Per i gattini >>
Confessò poi guardandolo dritto negli occhi, Sasuke annuì sorridendole appena.
<< Staranno bene >>
Disse mentre una goccia d’acqua gli bagnò il volto, stava tornando a piovere.
<< Non ci voleva, di nuovo >>
Disse Sakura irritata, era come se il tempo si volesse mettere contro di loro, se continuava così il villaggio ci avrebbe messo troppo tempo per essere riportato alla normalità.
<< Andiamo prima che diluvia >>
Sasuke afferrò la mano di Sakura trascinandosela via, mentre correvano verso l’uscita del quartiere tuttavia, Sakura venne distratta dal miagolare di un gattino, voltò lo sguardo e quello che vide non le piacque molto.
<< Aspetta >>
Sasuke sentì la mano della rosa scivolare via dalla sua stretta, si costrinse a seguirla con lo sguardo.
<< Guarda >>
Sakura aveva fatto tremare la voce, il gattino bianco con l’occhio marrone era incastrato sotto a delle aste di legno, mentre accanto a lui c’erano i suoi fratellini e la loro mamma ormai morti.
<< Andiamocene, sta venendo un forte acquazzone >>.
Sasuke cercò di afferrare la rosa, ma lei si ritrasse e lo sfidò con lo sguardo carico d’ira.
<< Non posso lasciarlo qui Sasuke !  E’ rimasto solo, morirà >>
<< Ormai abbiamo visto fin troppi morti in questi tempi, cosa ti stupisce ancora ? Quel gatto non c’è la farà, mi dispiace Sakura >>
<< No invece, se lo salviamo io posso curarlo. Almeno lui >>.
Sasuke sospirò scuotendo la testa.
<< Ormai è solo, non saprà neanche cavarsela una volta salvato >>
<< Si è solo, come te e come me… Quindi possiamo capire come soffrirà ora questo micetto, per favore Sasuke aiutami a salvarlo o lo farò da sola >.
Il moro notando la determinazione della rosa si costrinse ad aiutarla, insieme sollevarono quelle aste di legno mentre Sakura infilava una mano per afferrare il gatto, poi si rialzò da terra e sorrise a Sasuke.
<< Grazie >>
Sussurrò prima di posargli un bacio sulla guancia, lo fece così senza pensare a niente, era stato un gesto naturale e dolce. Sasuke dal canto suo fissò Sakura che dolcemente cercava di asciugare e curare il gattino, poi voltò lo sguardo in imbarazzo.
<< Ora andiamo >>.
Le sussurrò prendendo a correre seguito da Sakura, insieme tornarono all’accampamento dove Naruto gli stava aspettando.
<< Ragazzi eravamo preoccupati per voi, dov’eravate ? Sakura ma quello.. ? >>
La rosa sorrise mostrando il gattino a Naruto ed entrando nella tenda del moro che veniva condivisa con il biondino, Reo non sarebbe tornata per la notte e lei non voleva dormire da sola.
Sarebbe rimasta con i due compagni di team.
<< Era in pericolo, e Sasuke mi ha aiutata a salvarlo >>.
Rispose alla fine Sakura mentre Naruto avvisava che i due ‘’ Piccioncini ‘’ erano tornati, naturalmente beccandosi un’occhiataccia da entrambi.
<< E come lo chiamerai ? >>
Domandò Naruto osservando il gattino che riposava tra le braccia dell’amica.
<< Sasuke >>
Scherzò lei sorridendo.
<< Non ti azzardare >>
<< Allora… >>
Sakura stava cercando un nome da dare al suo nuovo amico quando sentì un urlo, insieme ai suoi compagni uscì fuori dalla tenda, le si gelò il sangue quando vide la piccola bambina che aveva visto due mattina prima che piangeva al centro della strada e sporca di fango.
<< Piccola ? Che fai da sola, dove sono mamma e papà >>
Chiese Sakura chinandosi vicina alla bambina, nel frattempo anche Ino ed Hinata si erano avvicinate.
<< Il.. Il lago >>
Bisbigliò la piccola piangendo ancora.
<< Ho capito, andiamo Naruto, Sasuke. Voi portatela dall’Hokage… Piccola, ti prometto che li salverò >>.
Urlò Sakura correndo assieme ai suoi compagni verso il lago, la bambina annuì asciugandosi gli occhi mentre veniva trascinata da Tsunade.
Sakura non doveva promettere qualcosa che forse non poteva mantenere, ma lei in cuor suo pensava che sarebbe andato tutto bene.
Per fortuna trovarono subito i genitori della bambina, Sakura insieme a Sasuke cercò di avvicinarsi ma la corrente era troppo forte, l’acqua l’aveva bagnata tutti i vestiti mentre Naruto cercava di avvicinare un ramo verso il padre di quella bambina, la donna invece era rimasta attaccata ad una roccia.
<< Fidati, prendi il ramo >>
Urlava il biondino mentre si avvicinava più che poteva, nel frattempo anche L’Hokage era giunta a destinazione.
<< Non ci arrivo >>
Urlò uomo afferrando la moglie e aiutandola almeno lei ad avvicinarsi al ramo, questa non voleva abbandonare il marito, Sakura si accorse subito del sangue che stava uscendo dalla testa della donna.
<< Ha un emorragia >>
Disse subito rivolta all’Hokage, d’istinto cercò di avvicinarsi ancora di più, ma scivolò sul bagnato venendo afferrata da Sasuke.
I due persero la presa dal ramo ma Naruto era riuscito ad afferrare la mamma della bambina, mentre l’uomo con un mezzo sorriso per aver visto la moglie essere presa in salvo, si lasciava trascinare dalla corrente, per lui non c’era nulla da fare.
Sakura e Tsunade corsero a controllare la ferita della donna, ma la bionda sapeva già che non c’era nulla da fare.
<< Sakura.. >>
<< NO ! >>
la rosa prestò le sue cure, mentre la donna le aveva messo in mano un Kunai con un quadrifoglio inciso sopra.
<< Dallo alla mia bambina >>
Sussurrò lei con un piccolo sorriso.
<< No, glielo darà lei >>
<< Non ci riesco, dille che le vogliamo bene che il papà e la mamma ci saranno per sempre per lei... Dille di diventare grande e che mi dispiace ma io non posso vederla diventare una bellissima signorina, dille di crescere bene e di mangiare la frutta, tanta frutta che io l'ho sempre vista quando la nascondeva, dille anche di diventare forte, e non piangere mai . Ogni volta che vorrà io sarò lì accanto a lei a proteggerla, dille anche che è il mio tesoro... Sarà un ottimo ninja come voleva lei.. Diglielo Sakura... >>
Sussurrò tossendo la donna, questa chiuse gli occhi.
<< No, glielo promesso. L’ho promesso a vostra figlia, No… NO >>
Sakura sapeva, era tutto inutile, quella donna era morta. Tsunade vedendo la disperazione della sua allieva potè solo metterle una mano sulla spalla mentre Sakura si lasciava trasportare dalla disperazione per aver infranto una promessa e per non aver salvato qualcuno.

  
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