Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: MayaNp994    02/04/2014    1 recensioni
Si dice che nell’epoca Sengoku, una giovane donna morì imprigionando il suo amato all’albero Sacro.
La donna prima di morire fece in modo che il suo spirito venisse assorbito dall’albero, in modo che quando il suo amato venisse liberato lei rinascesse dalle sue ceneri e potesse vivere con lui la vita che non hanno potuto vivere prima.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3.  Luna blu
 
Erano passati due giorni ed io viaggiavo con Inuyasha. Quello scemo in due giorni si era fatto mandare a terra non so quante volte. Come faceva quella donna a sopportarlo?
Mi stavo ancora chiedendo se fosse davvero lui il ragazzo del mio sogno. Solo per questo fatto, mi ritrovavo a fissarlo. Cercavo di ricordare, attraverso di lui, il volto del mio salvatore.
-La smetti di guardarmi in quel modo?- sbraitò il mezzo demone. –Mi dai fastidio-
-Scusa... non lo faccio apposta.- arrossii.
“Aaah, che imbarazzo.”  -Inuyasha.. scusami, posso farti una domanda?-
-Di che genere?-
-I tuoi capelli.. sono così da quando sei nato?-  chiesi guardandomi le mani.
-Si.-  “Quanto detesto le risposte secche!”
Irritata, mi alzai e mi andai a fare un giro. –Dove vai, ragazzina!-
-MI CHIAMO KAGOME E NON SONO UNA RAGAZZINA! HO 18 ANNI!-  vidi lui un po’ spaventato. Non gli avevo mai urlato contro ma amo il mio nome e voglio che la gente lo usi. Inoltre se dovevo viaggiare con lui mi infastidiva il fatto che mi chiamasse “Ragazzina”. Ma chi si credeva di essere!
 
Era calata la sera e mi ero arrampicata su un albero per stare da sola.
Ovviamente, stavo sempre vicina al posto dove ci eravamo accampati. Mi fidavo poco di Inuyasha ed ero quasi sicura che, se mi fossi addentrata maggiormente nella foresta, se la sarebbe filata lasciandomi indietro.
Il cielo dell’epoca Sengoku era una cosa meravigliosa. Potevi ammirare ogni singola stella e la luna era così grande che la potevi quasi toccare.
-Ragazz… - si fermò improvvisamente. –Kagome!- Wow, la ramanzina ha funzionato.
-Sono qui.-  Con un balzo mi raggiunse. –Guarda Inuyasha, la luna è meravigliosa.- sorrisi guardando il cielo.
Ero davvero estasiata da quello spettacolo.  Inuyasha continuava a guardarmi.
-Non l’avevi mai vista?- mi chiese stupefatto.
-Si, ma non così.-
-Beh..- Fissò anche lui la luna. –Se ti piace questa luna, dovresti vedere la luna blu..-
 –Luna blu?-
Annuì. –Una volta al mese la luna si colora di azzurro. Quel giorno incrementa la forza dei demoni…-
-Dev’essere bellissima.- Sbadigliai.  –Vado a dormire Inuyasha.-
Gli diedi un bacio sulla guancia e poi scesi dall’albero incamminandomi verso il fuoco.
 
-Mamma! Dove sei, mamma?!- piansi.
Ero tornata piccola. Ero ancora sperduta. Ero ancora sola. Ma questa volta sapevo che tutto si sarebbe sistemato.
Sapevo già che da un momento all’altro sarebbe arrivato il mio salvatore con i capelli argentei.
Sentii dei passi. Era lui.
Si fermo davanti a me. Aveva il volto sfocato. Per quale motivo non potevo guardarlo.
-Signore?- chiesi. –Lei ha visto la mia mamma?-
-No.- avvicinò il volto al mio. –Vieni con me. Cercheremo la tua mamma. –
Mi prese tra le sue braccia e cominciammo ad incamminarci.
-Signore..- si girò verso di me. Sulla sua fronte brillava qualcosa. Sembrava un tatuaggio.
Un tatuaggio a forma di luna. –La ringrazio…- e caddi addormentata.
 
Mi svegliai di soprassalto. Mi bruciava il braccio. Presi un po’ d’acqua che avevamo raccolto il giorno prima e me la buttai sull’arto.
Bruciava da morire.
Il dolore era così forte che non ce la feci più e urlai.  “Che diamine sta succedendo?-
Urlai di nuovo.
-Inuyasha.. aiutami.-  Non era lì. Che mi avesse lasciata indietro?
Da dietro agli alberi cominciavano a sentirsi strani rumori. “Aiutatemi.”
Il bruciore si era quasi attenuato. Mi stavo alzando ma non avevo più forse. “Come può essere.. mi sono appena svegliata!”
All’improvviso sbucò fuori dalla forestra una scolopendra con il viso di donna ma non feci neanche il tempo a vederla che..
-DOKKASO!*- e quella cosa cadde a terra stecchita.
Rimasi tremante a terra. Non capivo chi mi avesse salvato o come avesse fatto.
Sentii qualcosa dietro di me.. mi voltai e mi ritrovai faccia a faccia con un drago a due teste.
Gridai dallo spavento. In tutta risposta una delle due teste mi leccò la faccia.
“Che cavolo sta succedendo?”
-Mi ricordo che quando eri piccola non eri così spaventata da Ah-Un.-  Era una voce che avevo già sentito.
Chi poteva mai essere?

*In giapponese, letteralmente:  Unghie di fiori avvelenati.

 
   
 
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