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Autore: BeMyValentine    04/04/2014    0 recensioni
Eccomi cimentata ancora una volta in una Mini-long, questa volta sulla mia amata RoyEd!♥
Che dire.. non saprei ma vi lascio un piccolo assaggio del primo capitolo:
[...]“Che ho fatto?” si domandò tirando un pugno al muro del vicolo nel quale si era ritrovato e lasciandogli un solco.
“Ora sicuramente non mi vorrà più vedere![...]

Spero che piaccia!
kisskiss BeMyValentine
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Winry Rockbell | Coppie: Roy/Ed
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Se questo è un sogno vi prego di non svegliarmi!

Ciao a tutti!

Prima di lasciarvi al terzo capitolo volevo informarvi che è la seconda parte del Flash back, e che Edward ha impiantato un auto-mail provvisorio sia alla gamba che al braccio, non come nell’anime dove quando ha gli arti in riparazione non ha nessun braccio provvisorio.

Ci risentiamo a fine capitolo! Buona lettura ^^
BeMyValentine!

Capitolo 3:Si ritorna…

 

La mattina dopo, Edward si svegliò presto, come sempre e scese al piano inferiore della casa della zia, per colazione.

 

«Buon giorno Ed! Come mai già sveglio?» domandò Winry appena il giovane entrò nella cucina dove lei stava sorseggiando una tazza fumante di caffè-latte.

«‘Giorno Win, beh.. forza dell’abitudine.. suppongo» rispose sbadigliando e andando a prendersi un paio di fette biscottate e della crema al cioccolato dalla credenza.

«Capisco..Ehm.. il tuo braccio dovrebbe essere pronto per oggi pomeriggio.. ma la gamba richiede ancora qualche giorno..»disse poggiando la tazza nel lavandino, mentre il biondino si sedeva al tavolo.

 

«Oh.. fantastico!»sorrise spalmando un’abbondante dose di crema su una fetta biscottata e incominciando a mangiarla.

 

«Buon giorno Win! Giorno Ed!»Disse entrando in quel momento nella cucina un Al completamente vestito e pronto per uscire.

 

«Anche a te Al..Pronto per la lezione?»chiese Ed, mentre anche il più giovane si sedeva al tavolo per fare colazione.

«Umh umh..»annuì.

 

«Potrei partecipare anche io alla lezione?»

 

«Mi farebbe piacere e sicuramente per i ragazzi sarebbe interessante! Dopo tutto non c’è persona che non conosca la nomina dell’alchimista d’acciaio!»sorrise contento.

 

«Magnifico! Vado a cambiarmi..»rispose una volta terminata la colazione e sparendo verso il bagno.

 

 

«Allora, lo bracchiamo dopo cena?»chiese la giovane meccanica una volta che sentì la porta del bagno chiudersi e l’acqua aprirsi.

 

«.. Win, se non c’è lo ha ancora detto ci sarà un motivo..»disse tra un sorso di caffè e l’altro Alphonse.

 

«Lo sai com’è lui.. si tiene tutto dentro.. sicuramente farà come quando gli ho ‘forzato’ l’apertura dell’orologio..prima se la prenderà.. ma poi si farà aiutare..»protestò di rimando la ragazza.

 

«Come dici tu Winry.. dopo ne riparliamo con lui..»acconsentì il ragazzo.

 

 

Verso le otto Al e Ed uscirono di casa, diretti alla piccola scuola per alchimisti di Alphonse.

 

 

«Buongiorno ragazzi!»Fece allegro Al entrando.

 

«Buongiorno Sensei..»risposero educarti gli alunni.

 

«Oggi ho con me un ospite speciale..»disse facendo segno a Edward di entrare.

 

«Vi presento Edward Elric, il famoso FullMetal Alchemisti»

 

Edward fece un inchino scherzoso, mentre ridacchiava alle facce emozionate dei ragazzi sui 12-13 anni che frequentavano quella classe.

 

«Edward resterà con noi per tutta la durata delle lezioni oggi..» continuò Al prendendo posto alla cattedra e facendo accomodare anche il fratello.

 

Dopo l’appello, la lezione iniziò.

 

«Maestro? Possiamo porre delle domande al signor Edward?»chiese dopo circa un’ora di lezione una ragazzina con setosi capelli neri legati in due codine e occhi del medesimo colore, alzando la manina.

 

«Certo..Non abbiate timore..»rispose Edward al posto del fratello regalando alla giovane un dolce sorriso.

 

Lei sorrise imbarazzata abbassando lo sguardo.

 

«Possiamo vedere il suo orologio?»chiese un altro ragazzino con i capelli castano chiaro e gli occhi verde prato.

«Si..»rispose Ed prendendo il suo orologio dalla tasca e facendolo dondolare di fronte alla classe di circa una quindicina di studenti.

 

«Wow! Quello è il simbolo degli alchimisti di stato?» domandò un’altra ragazza con lunghi capelli rossi e occhi nocciola.

 

«Già, quando ci consegnano il certificato da alchimisti di stato, insieme al secondo nome ci consegnano anche questo..»spiegò Edward.

 

«Lei conosce il comandante supremo signor Edward?» domandò un altro alunno dai biondissimi capelli e gli occhi di cielo.

 

Il sorriso di Edward si ampliò «Certamente, conosco il comandante supremo che ora si trova a Central dal mio esame quando avevo la vostra età.. anzi prima! Fu proprio lui a incoraggiarmi a fare l’esame..» rispose continuando sorridere solare.

 

«Davvero? È vero che il comandante è anche un alchimista?»chiese la bruna con le codine e gli occhi neri che aveva parlato per prima.

 

«Esattamente! È il falme alchemist, Roy Mustang..»disse poi sospirando

 

« È bello come dicono?»domandò la ragazzina dai capelli rossi che sembrava tutto pepe.

 

Edward diventò dello stesso colore dei capelli della ragazza e imbarazzato si passò una mano sul collo.

 

«Ehm.. ti posso fare vedere una foto.. così decidi tu se è bello o meno» ridacchiò prendendo il suo portafoglio e uscendo da quello una foto fatta a Central il giorno della cerimonia per il titolo di comandante supremo; c’erano tutti in quello scatto, anche Al.

 

«Sensei, anche lei conosce il comandante?»chiese infatti una giovane castana notando il suo maestro nella foto.

 

«Si, Scarlett, il signor Mustang è stato una figura importante per noi, ci ha sempre difesi e protetti..» rispose alla sua alunna.

 

« È lui vero?»chiese un ragazzo con occhi di ghiaccio e capelli color mogano.

 

Edward annuì sorridendo.

 

« È lui..»confermò bloccando i suoi occhi d’oro sulla figura sorridente del moro sullo scatto.

 

Non era una foto ufficiale, quindi erano tutti più sciolti e liberi.

 

« È davvero bello!»continuò la ragazza rossa.

 

«Già..»sopirò piano Ed.. ma nonostante fosse meno di un sussurrò coperto dal chiacchiericcio dei ragazzi, Al riuscì a percepirlo.

 

Continuarono a tempestarlo di domande su gli esami per diventare alchimisti, sui viaggi che aveva fatto, sulle missioni pericolose tranquillamente, quando la ragazza con occhi di notte e capelli d’ebano chiese innocente.

 

«Signor Edward.. lei è innamorato?»

 

L’impavido Edward sgranò gli occhi come se di fronte non avesse una bambina di 12 anni ma un asino volante a tre teste.

 

«Dunque..io ehm.. sai il lavoro d’alchimista di stato, o comunque la carriera militare non ti lascia molto tempo.. è difficile stare con una persona che lavora nell’esercito se non si lavora nello stesso campo..»

 

« È distratto signore, la mia domanda era: se è innamorato, no se fosse fidanzato..»ribeccò la moretta.

 

Ed arrossì spostando un attimo lo sguardo sulla foto che ancora era sulla cattedra..«Io..ecco..»

 

«È diventato rosso!»

 

«Significa che allora è innamorato!»

 

«Che bello! Lo sa già la persona che ama?»

 

«Secondo me non lo sa! Non avrebbe detto che il lavoro gli da poco tempo..»

 

«Glielo dovrebbe dire! Alla persona che ama..»

 

«Sicuramente non verrà rifiutato, anche lei è bello… quasi come il comandante supremo» disse la rossa, con un sorrisetto.

 

Edward prese un adorabile color aragosta mentre le ragazze continuavano a suggergli modi nei quali dichiararsi.

 

Quell’anima buona di Alphonse pensò che, forse, era meglio evitare al fratello l’auto combustione.

 

«Ragazzi!»richiamò, di fatti, l’attenzione della classe «Basta.. ora Edward ci darà una dimostrazione di alchimia fuori nel cortile.» disse guardando il fratello e ricevendo da questi uno sguardo grato.

 

Passarono tutto il resto della mattina facendo esercitazioni d’alchimia nel piccolo cortile della scuola.

Fattosi l’ora di pranzo e una volta che tutti gli allievi furono tornati dai genitori, Ed e Al si diressero nuovamente a casa.

 

 

«Siamo tornati!»annunciarono varcando l’uscio di casa.

 

«Oh, BenTornati ragazzi, ho preparato lo stufato..»disse la signora Pinako.

 

«Il tuo stufato è il migliore zia..»rispose Ed togliendosi il cappotto.

 

«Già! Win?»chiese Al togliendo anche lui il soprabito e poggiandolo all’attaccapanni.

 

« È andata a stendersi.. ha lavorato come sempre tutta la notte e ora che mancano giusto un paio di riparazioni l’ho mandata a dormire… vai tu a chiederle se vuole pranzare?»

 

Al annuì e salì velocemente le scale dirigendosi nella camera occupata dalla cara amica.

 

Come detto dalla zia, la giovane ragazza bionda si trovava stesa sul letto apparentemente addormentata.

Con cautela Alphonse si avvicinò al letto, sedendosi sul bordo con fare delicato e incominciò ad accarezzare i capelli lunghi della ragazza.

 

«Win..credo che Ed sia perso ormai..»disse piano continuando a carezzarle il capo.

 

La ragazza aprì un occhio un istante, mugugnò e lo richiuse.

 

Qualche secondo dopo, il tempo di recepire pienamente il messaggio di quelle parole, che la bionda si sveglio di scatto saltando in piedi e strattonando il povero ragazzo per la maglia.

 

«Che significa ‘credo che Ed sia perso ormai ’?»domandò con il viso a pochi centimetri da quello del biondo amico.

 

«Che prima quando eravamo a lezione e i ragazzi gli hanno fatto delle domande anche su Mustang e sul fatto che fosse veramente come dicevano.. o se Ed fosse innamorato e.. arrossendo continuava ad evadere le domande..» rispose con calma.

 

«Okkey..Ho un idea!»disse risoluta la ragazza.

 

«Si, ma il pranzo è pronto..»frenò l’entusiasmo della biondina Al.

 

«No! Prima mi ascolti e poi andiamo!..Finito di pranzare ci chiudiamo con Ed nel laboratorio, lo blocchiamo alla sedia e lo interroghiamo!» disse sentendosi oltre modo realizzata.

 

Alphonse annuì concorde, sapeva che c’erano metodi un po’ meno ortodossi per chiedere al fratello se fosse o meno innamorato, avrebbero potuto anche aspettare che glielo dicesse, ma si sa la curiosità è donna e Winry aveva coinvolto anche il povero otouto di Edward in questa sua impresa.

 

 

Esattamente come secondo il ‘Grande_piano’ di Winry, finito il pranzo i tre amici d’infanzia si ritirarono nel laboratorio dove la ragazza lavorava sugli Auto-Mail, e sempre secondo la ‘Grande_idea’ della bionda avevano legato l’alchimista d’acciaio alla sedia.

 

«Si può sapere cosa diamine t’è preso Win? Se vuoi compagnia bastava chiederlo!»strepitò l’alchimista trovandosi bloccato.

 

«Ed, stai tranquillo.. non ho nessuna intenzione di picchiarti o torturarti.. almeno che tu non mi obblighi..» rispose la biondina sedendosi di fronte al ragazzo e fissando i suoi occhi chiari in quelli dorati.

 

«Dunque..è tanto che non ci facciamo una bella chiacchierata tutti e tre.. vero Al?»domandò ancora la bionda rivolgendosi ad Alphonse.

 

«Sì.. troppo secondo me..»le diede manforte sedendosi affianco.

 

«Bene.. ma non credo che per fare due chiacchiere dobbiate ricorrere a certi metodi..» rispose Ed indicando con lo sguardo le corde.

 

«Dobbiamo essere sicuri che tu non evada le nostre domande..»spiegò il minore.

 

«E perché dovrei?..Sai tutto ciò che mi riguarda, così come lo sa Win!»affermò convinto.. convinzione che però vacillò pericolosamente quando vide spuntare sulle rosee labbra della ragazza un ghigno.

 

«Quindi sei sicuro che sappiamo tutto..?»chiese alzandosi con non curanza e avvicinandosi ad un cassetto.

 

«Ovviamente! Sapete tutto quello che è dovuto sappiate..» Rispose seguendola con lo sguardo aureo.

 

«Non è ciò che hai detto poco fa..»gli fece notare il fratello mentre l’amica tornava di fronte a lui con un familiare quadernetto.

 

«Credo che mi sia concesso avere piccole cose private»disse rimarcando l’ultima parola.

 

«Oh.. certo.. le piccole cose…»concordò Winry, prendendo la sua amata chiave inglese.

 

«Ma.. secondo la mia opinione che tu Edward Elric sia cotto come una pera di niente po’ po’ di meno che Roy Mustang..»iniziò ancora una volta Win.

 

«..Non mi sembra piccola..Insomma.. ‘quel Taisa idiota’ ‘quel donnaiolo da strapazzo’ ‘non sopporto la sua irritante voce’ ‘il suo stupido sguardo di sufficenza’..»continuò per lei Al

 

«Già, ma noi non c’è la prendiamo per non averci detto niente dopo tutto eri ‘troppo impegnato ad annegare in quegli occhi ossidiana suppongo?»fece sadica leggendo dal diario e colpendolo con la chiave.

 

«Ecco..io..»cercò di iniziare un discorso mentre evitava -o almeno ci provava- che Winry gli fracassasse il cranio con quella dannata chiave.

 

«Win, lascialo in pace..»ordinò Al.

 

«Uffa!Lo devo fare soffrire un po’ perché non me lo ha detto prima.. l’ho dovuto scoprire per caso!» si lagno la giovane andando però a sedere al tavolo da lavoro per finire il braccio di Ed.

 

«Perché non ce lo hai detto?» domando con calma Alphonse sorridendo al povero Nii-chan.

 

“Tanto vale sputare il rospo tanto peggio non può andare”pensò l’alchimista di stato, iniziando poi a parlare.

«Non sapevo come..come avreste potuto reagire.. non solo mi piace un uomo ma proprio quell’uomo.. è una cosa difficile da accettare.. lo è stato anche per me..» rispose il biondo ancora legato.

 

«Sei uno stupido!»lo rimbeccò la meccanica lanciandogli contro la solita chiave inglese, se Ed fosse stato ucciso l’avrebbero arrestata solo per la quantità del suo sangue trovato su quella maledetta chiave.

 

«Capisco, ma noi siamo la tua famiglia! Come credi che avrei reagito? Sei pur sempre mio fratello! Hai rischiato la vita per ridarmi il corpo.. non credo che sia rilevante se la persona che ami è un uomo o una donna..» disse con voce pacata il giovane Al sorridendo timidamente al fratellone.

 

Edward venne poi liberato e fu picchiato da Win ancora furiosa per come aveva scoperto che il suo migliore amico era innamorato.

 

Passarono i giorni fino a che anche la gamba non fu pronta progettando il modo adatto nel quale Edward si sarebbe dichiarato(più precisamente solo Winry progettava; Alphonse e Edo l’ascoltavano senza sentirla).

 

Ed decise di partire immediatamente per Central non appena riebbe apposto entrambi i suoi Auto-Mail.

In primo luogo per evitare danni permanenti, in quanto la sua ‘carissima’ amica gli aveva già procurato una fasciatura al capo e al braccio.

 

«Edo, voglio che appena scendi dal treno tu vada da Mustang e glielo dica okkey? Io devo venire a Central tra un paio di giorni per un convegno e passerò per sapere come è andata.. se sfortunatamente per te, lui non sa ancora quello che provi, giuro che per mano mia dovrai passare così tanto tempo in ospedale che ti dedicheranno un’ala.. sono stata chiara?»minacciò la bionda mentre fullmetal stava per uscire dal casa della zia per raggiungere la stazione.

 

«Un arrivederci e fan buon viaggio sarebbero stati ben accetti..» ribatté  sarcastico.

 

«Edward.. voglio che tu sia felice e se per farti raggiungere la felicità che meriti dovessi ridurti in fin di vita con le mie mani.. fidati lo farei» scese i gradini del portico che la separavano dal lui e lo abbracciò.

 

«Fa buon viaggio e chiama appena sei a Central..»

 

~Fine flash back~

Fine Terzo capitolo!

*Saluta con la manina* Buon/a Giorno/Sera/Notte a tutti!
Quindi, quindi, quindi… che dire su questo capitolo?
Ora abbiamo scoperto cosa c’entrano il povero Al() e quella cosa di Winry(scusate l’antipatia, ma non la sopporto..).

Con questo capitolo sappiamo cosa è accaduto prima del bacio e come è accaduto il bacio.. il prossimo sarà il giorno dopo il bacio!
Quello che aspettate con più ansia immagino!

Ringrazio ancora una volta chi ha letto.

Colgo l’occasione e mi faccio un po' di pubblicità non vi dispiace spero^^
La pagina FB à Link. E vi invito a fare un giro sulla mia pagina anche qui su Efp e se vi va leggere le altre mie storie!
A presto BeMyValentine!;**

 

 

   
 
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