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Autore: MoiV    04/04/2014    2 recensioni
Dal primo capitolo
- Consideratelo un regalo di compleanno - ora la faccia di mia madre si era fatta diversa, quasi interessata, come se stesse esaminando la mia proposta. - Pensateci: un regalo del genere mi renderebbe molto felice ed oltretutto non costa nulla! - dico, quasi esasperata. Poi, un momento di silenzio: durante il quale i mie occhi viaggiano da un volto all'altro di coloro che mi stanno per rendere la ragazza più entusiasta della città o quella più delusa. Finalmente, dopo aver valutato la mia offerta, mia madre parla, interrompendo quel terribile silenzio che si era creato.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A differenza di tutti gli altri, il mese seguente alla conquista del permesso per partecipare alla première di Catching Fire è passato in fretta, troppo in fretta. Certi giorni il tempo sembrava essersi fermato, tra compiti, lezioni e allenamenti (per le gare di sport); mentre altre volte le numerose cose da fare velocizzavano le giornate tanto da renderle pesanti.

La fatidica serata si stava avvicinando: ormai mancavano solo tre giorni, precisamente 72 ore; che da parte mia erano vissute come in un girone dell'Inferno, doloroso ma allo stesso tempo rilassante. L'ultima settimana l'avevo passata a raccogliere tutto ciò che mi sarebbe servito per la première: qualcosa per intrappolare i momenti e le emozioni, per poterli rivivere anche una volta finiti. E poi c'era la situazione vestiti: una tragedia. Quasi ogni giorno mi ritrovavo a rovistare nell'armadio e nei cassetti, in cerca di qualcosa di adatto da mettere in occasione di quella fantastica serata. Purtroppo non avevo trovato ancora niente, nonostante mia madre continuasse a ripetermi che avevo mille vestiti e che quindi non c'era assolutamente bisogno di nuovi indumenti; non che mia madre sia tirchia, ma non le piace spendere soldi quando non è necessario. Io però non ero convinta, così mi rimaneva un'unica cosa da fare: shopping. Certo, mi piace andare per negozi, ma quando la moneta sono i miei risparmi allora sono meno invogliata. Fortunatamente non ero sola: ero riuscita a coinvolgere una mia cara amica, la quale  avrebbe contribuito a sostenere le spese, solo se necessario. La mia amica però si era fatta trasportare un po' troppo dall'entusiasmo, tanto che ora la ragazza disperata in cerca di un nuovi vestiti sembrava lei.

- Sonia!! Dove sei?! -dico a gran voce passando per i corridoi di Subdued, nella speranza di ripescare la mia amica da quel mare di indumenti. - Eccomi, sono qui! - risponde una voce nascosta in una piccola stanza, da cui subito esce. - Come sto?! - chiede con stampata in volto l'espressione di una seduttrice esperta, che viene però tradita dallo scoppio di una sua risata. - Dove credi di andare conciata così?! - ribatto, e ridendo la spingo nuovamente nel camerino - Va a cambiarti. Muoviti! -. Intanto io vado alla ricerca di una maglietta che mi piacerebbe comprare, non soltanto in funzione della première, ma anche per scuola o per uscire. Cammino senza successo, finchè ne adocchio una di forme gentilmente grandi, con il viso di un gatto su sfondo grigio e una piccola scollatura frontale a barchetta. La prendo e insieme ad essa dei pantaloni neri aderenti, che rimetto immediatamente al loro posto quando mi ricordo che a casa ne ho già un paio. Torno dalla mia amica e la sostituisco nel camerino, da dove esco due minuti dopo. - Che ne pensi? - le chiedo; lei mi studia formando un rettangolo con il pollice e l'indice delle mani e, imitando uno stilista con l'accento francese, risponde: - La moda di oggi chiede altro ma puo' andare -. Entrambe ridiamo, ma in poco tempo torno seria e le riporgo la domanda. Dopo avermi osservata fa un assenso positivo con la testa e mi chiede se la indosserò per la grande serata. - Beh non so. Di sicuro la compro...secondo te andrebbe bene per la première? - sta per parlare ma viene interrotta dalla suoneria del mio cellulare ed io rispondo. Quando riaggancio la informo che era mia madre e vuole che mi sbrighi: - Ma se abbiamo concluso solo una cosa! - ribatte lei - Lo so Sonia però ha ragione, sono già le 17:25 e sai benissimo che ci metteremo molto. Quindi per evitare di fare tutto di fretta dobbiamo velocizzare i tempi e soprattutto tu devi smetterla di cercare nuovi vestiti perchè sono io quella che deve comprarne di nuovi! -. - Ok - conclude lei, avviandosi verso la cassa. In cinque minuti siamo fuori dal negozio e Sonia interrompe il silenzio: - Però quel vestitino mi stava bene! - dice, guardandomi come se dovessi ammettere qualcosa. Ma io ribatto: - Ma perfavore! Sembravi un pacco regalo! - lei rotea gli occhi come per dire "se vabbè". Poi si ferma davanti ad una vetrina e dice: - Eccoci: speriamo di trovare qualcosa che vada bene a Miss NO pacco regalo - e così dicendo entriamo in un altro grazioso negozio da dove usciamo quindici minuti dopo. - Beh stavolta siamo state brave: solo una decina di minuti per una gonna e qualche accessorio - affermo con orgoglio ed entrambe scoppiamo a ridere. Passa un'oretta nella quale giriamo vari negozi chiaccherando del più e del meno, finchè decidiamo che abbiamo finito e aspettiamo i rispettivi autobus alla fermata. Sto per chiederle quale numero le serve per tornare a casa, quando è lei la prima a esordire con: - Ah è arrivato. Scusami devo andare, ciao cucciola - e posandomi due baci sulle guance, che ricambio, raggiunge il mezzo e se ne va.

Mezz'ora dopo sono distesa sul letto di casa mia, con i vestiti ancora indosso e le buste con gli acquisti per terra, pronti per essere 'smistati' nei giusti cassetti. Sono molto stanca e non mi va nè di alzarmi nè tanto meno di sistemare i miei nuovi indumenti. Per mia fortuna nessuno viene a scocciarmi e così resto sul letto ancora per un po'. Poi decido di passare all'azione e, con fatica, mi trascino con i pacchetti fino all'armadio, dove li posiziono.

                                                                     * * *

Oggi è il grande giorno!! È sabato e ho abbastanza tempo per fare tutto con calma. Inoltre non devo preoccuparmi molto perchè la première sarà di sera, verso le 18-19. Come avevo concordato con mia madre, ci vado con una mia amica, Emma, e sua sorella che ci accompagnerà per l'andata e per il ritorno con la sua mini-car. Emma è una grande fan di Hunger Games come me, e come me ha letto i libri e visto i film. L'unico problema è che lei preferisce Liam Hemsworth, l'attore che interpreta Gale, a Josh Hutcherson, che interpreta Peeta; mentre io preferisco quest'ultimo. Nonostante questo insignificante disaccordo, io e lei siamo molto legate e sono felice di averla scelta come accompagnatrice, inoltre era tra le poche disposte a venirci.

Comunque sia non vedo l'ora che venga sotto casa e mi porti alla première! Così, pensando a ciò che vivrò tra qualche ora, inizio a preparare l'occorrente da portare.
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CIAO A TUTTI!!
SO CHE E' DA MOLTO TEMPO CHE NON AGGIORNO E MI SCUSO PER QUESTO MA NON E' FACILE TROVARE TEMPO LIBERO PER OCCUPARMENE. COMUNQUE SIA SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA E SPERO ANCHE CHE SIATE IN TANTI A RECENSIRE ED ALTRETTANTI A SEGUIRMI!! VORREI ARRIVARE ALMENO A TRE RECENSIONI, MI BASTANO ANCHE SOLO DUE PAROLE E ACCETTO LE CRITICHE. VI PREGO RECENSITE O ALTRIMENTI SEGUITE. GRAZIE!!!!!!!!!!!
MoiV
 
  
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