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Autore: RossoCannella    05/04/2014    1 recensioni
Santana, una volta arrivata a casa, aprì la porta e gettò le chiavi sul mobile posto accanto alla porta. Subito dopo posò la ventiquattrore e gettò il cappotto sul divano. Si tolse i tacchi e camminò scalza fino alla scarpiera. Si cambiò in fretta, togliendosi quella gonna fastidiosissima e quella camicia. Indossò un pantalone della tuta e una maglia a maniche corte. Legò i capelli in una coda e si gettò sul divano aspettando l’arrivo della sua famiglia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The happiest person in the world

“La giuria dichiara l’imputato: Colpevole”
Santana Lopez sorrise ampiamente e tirò un sospiro di sollievo. Anche questa volta le sue capacità oratorie le avevano permesso di vincere un altro processo. Il caso che si era appena concluso, era uno dei più importanti della carriera della giovane donna. All’inizio dell’udienza, le probabilità che vincesse, non erano molto alte.  
Rivolse un sorriso al suo cliente che continuava a ringraziarla e si avviò all’uscita dell’aula. Una volta giunta in ufficio, fu accolta da un caloroso applauso. I suoi colleghi avevano tutti un bicchiere di champagne in mano. La sua assistente, Rose gliene diede uno e brindarono.
I festeggiamenti sarebbero potuti continuare fino a tarda sera, ma Santana non vedeva l’ora di tornare a casa, non vedeva l’ora di togliersi quei tacchi fastidiosi e quegli abiti scomodi, per potersi cullare nella comodità e nella pace della sua abitazione, ma soprattutto non vedeva l’ora di rivedere le persone che amava.
Prese il cappotto e la sua ventiquattrore e si diresse all’uscita dello stabile, quando il suo capo la fermò.
“Bel lavoro oggi. Stai dando davvero tantissimo a questo studio, te ne sono grato”
“Ti ringrazio. Questo è il mio lavoro, cerco di farlo al meglio, lo sai” sorrise compiaciuta.
“Certo che lo so. Passa dal mio ufficio domattina, dobbiamo discutere di alcune cose, per stasera va a casa e riposati, te lo meriti ragazza”
“Grazie capo!” rispose dandogli una pacca sulla spalla e uscendo finalmente da quel posto.
Santana, una volta arrivata a casa, aprì la porta e gettò le chiavi sul mobile posto accanto alla porta. Subito dopo posò la ventiquattrore e gettò il cappotto sul divano. Si tolse i tacchi e camminò scalza fino alla scarpiera. Si cambiò in fretta, togliendosi quella gonna fastidiosissima e quella camicia. Indossò un pantalone della tuta e una maglia a maniche corte. Legò i capelli in una coda e si gettò sul divano aspettando l’arrivo della sua famiglia.
Il rumore delle chiavi nella serratura della porta, distolse l’attenzione di Santana dalla televisione. Spense l’apparecchio e si alzò quando vide la porta aprirsi e le sue bellissime donne entrare. La sua bambina le andò subito incontro. La prese al volo e le diede un bacio sulla guancia.
“Mamma mi sei mancata tanto” disse la piccola abbracciando la donna.
“Mi sei mancata tanto anche tu tesoro mio” rispose la latina.
Sua figlia era la bambina più bella del mondo. Aveva gli stessi capelli corvini e la carnagione olivastra di Santana, ma ciò che la rendeva così tanto bella, erano i suoi grandi ed espressivi occhioni verdi.
“E io, non ti sono mancata?” domandò sua moglie chiudendo la porta alle sue spalle e rivolgendo un ampio sorriso alla mora.
Quinn Fabray era l’opposto di Santana. Aveva dei lunghi capelli biondi e ondulati, aveva una carnagione chiarissima e degli enormi occhioni verdi.
“Tu? Nemmeno un pochino” affermò la mora facendo ridere sua figlia e lasciando l’altra donna senza parole.
“Bene, dato che non ti sono mancata, non ti dispiacerà dormire sul divano stanotte, vero?” chiese.
“Aspetta dormire sul divano? – domandò diventando seria e mettendo giù sua figlia che le guardava ridacchiando – Non starai dicendo sul serio” continuò la latina seguendo sua moglie che riponeva le sue cose nella loro stanza.
“La prossima volta, ci penserai due volte prima di dire che non ti sono mancata” affermò sicura questi, mettendo le mani sui fianchi e guardando la sua donna con aria di sfida.
“Mi sei mancata tantissimo Quinn, lo giuro” esclamò la donna mettendosi una mano sul petto, cosa che fece ridere ancora di più la loro bambina, Jennifer.
“Jen, tu cosa ne pensi? Dovremmo far dormire mamma nel lettone, oppure le facciamo spendere la notte sul divano?” domandò Quinn guardando sua figlia.
“Attenta a quello che dici ragazzina!” l’avvertì la latina puntando il dito vero Jennifer.
“Divano!” affermò la piccola.
“Jennifer Lopez!” esclamò la donna prendendo la piccola tra le sue braccia e cominciando a farle il solletico mentre Quinn le guardava divertita.
“Basta mamma – continuava a dire la piccola tra le risate – dormi nel lettone, nel lettone!” affermò la piccola.
“Bene Santana, credo possa bastare, questa bimba deve cenare e anche noi” esclamò la bionda prendendo la piccola e dirigendosi in cucina.
 
Qualche ora più tardi Santana e Quinn erano sedute sul divano assieme alla loro bambina e con questi guardavano un cartone animato Disney, quando la piccola si addormentò.
La mora guardò per qualche istante la sua bambina, era così bella e tranquilla, mentre riposava. Aveva il capo appoggiato sul grembo di Quinn e un pugno chiuso attorno alla maglia della latina, tenendo stretta la stoffa dell’indumento, quasi come se avesse paura che da un momento all’altro, la sua mamma l’avrebbe potuta lasciare.
Guardò per un istante sua moglie e le sorrise dolcemente. Dopodiché prese tra le sue braccia Jennifer e la portò nella sua camera. La adagiò sul letto e le rimboccò le coperte. Le diede un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza.
Quinn era pronta ad andare a letto, era già in pigiama e si stava mettendo sotto le coperte, quando Santana le si avvicinò e si sedette accanto a lei. Le diede un tenero bacio sulle labbra.
“Buonanotte” le disse prendendo un cuscino e una coperta e avvicinandosi alla porta.
Sua moglie rise divertita. Si alzò in fretta e la seguì, l’abbracciò da dietro.
“Dove credi di andare?” domandò trascinandola verso il letto.
“Beh qualcuno ha detto che stanotte avrei dovuto dormire sul divano”
“E da quando fai tutto quello che ti dico?” domandò la bionda spingendo sua moglie e mettendosi su di lei. Santana rise e capovolse la situazione. Adesso Quinn era con le spalle sul materasso e lei le stava sopra.
“Ti amo, Quinn” esclamò semplicemente.
“Ti amo anche io Santana” rispose la donna.
Il rumore di una porta che si apriva fece alzare di scatto le due donne che si avvicinarono alla porta. La piccola Jennifer era appena uscita dalla sua stanza e stava sgattaiolando silenziosamente verso la camera delle sue mamme.
“Che succede tesoro?” domandò la mora andando verso di lei.
“Posso dormire con voi stanotte?” chiese dolcemente stropicciandosi gli occhi.
“Certo che puoi dormire con noi tesoro”
La piccola tese le braccia verso Santana, facendole capire di voler essere presa in braccio.
Giunte in camera, adagiò la bambina sul letto e subito questi sgattaiolò accanto a Quinn che l’accolse tra le sue braccia.
Santana si sdraiò accanto alla sua bambina e su richiesta di questi le raccontò una storia, affinché si addormentasse.
“Sono fiera di te, per tutto quello che fai. Sei una persona fantastica, una moglie meravigliosa, un avvocato eccezionale, ma soprattutto una madre perfetta. Ti amo da morire e sono davvero orgogliosa di essere tua moglie” affermò Quinn.
La mora aveva gli occhi lucidi. Quinn era sempre stata una di quelle persone che facevano davvero tanta fatica a fare complimenti a qualcuno, ma soprattutto faceva molta fatica a confessare i propri sentimenti. Queste erano parole che la latina non aveva mai sentito prima, ed era davvero felicissima. Si sporse in avanti, attenta a non disturbare la piccola Jennifer che dormiva e baciò sua moglie.
“Ti amo da morire Quinn”
La mora non poteva desiderare altro. Aveva tutto ciò che si potesse desiderare. Un lavoro che amava, una casa invidiabile, una bella auto, una moglie perfetta e una figlia bellissima. Per la prima volta nella sua vita, Santana Lopez era la persona più felice del mondo. 

RossoCannella's Space
Salve a tutti, rieccomi con una nuova storia. Questa è la Fluff che avevo promesso alla mia più fedele lettrice
vicky50

Spero che ti sia piaciuta. So che le One-shot non sono il mio forte, ma spero che sia piaciuta comunque. Tornerò molto presto con una nuova long, per il momento non vi svelo nulla in quanto ci sarà un prologo. 
Alla prossima
RossoCannella

 
   
 
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