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Autore: GiadaRugiada    05/04/2014    1 recensioni
Una fanfiction sui personaggi Antonio Baldi e Laura Flestero, dopo Carabinieri 7.. Come mi sono immaginata la continuazione della loro storia dopo la decisione di Antonio di partire per una missione all'estero..
Laura ricordava chiaramente le parole di Morri: "estremamente pericoloso per lui e per te!"
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A: “Dai Laura! Che facciamo tardi!” Antonio la stava aspettando pronto per uscire all’ingresso e lei era ancora di sopra che continuava a rifarsi la coda.
L: “Ma si ne abbiamo di tempo! L’appuntamento è alle 10.30!” Poi abbassò lo sguardo verso l’orologio e quando vide che erano già le 10.15 iniziò ad agitarsi.
A: “Ne abbiamo di tempo, oh! Dieci minuti.. Un secolo direi!” Come sempre lei era in ritardo, se non sarebbero dovuti andare in ospedale, sicuramente si sarebbe divertito a prenderla in giro, ma lui quella mattina era molto agitato, stava per conoscere suo figlio.
Laura scese in quel momento dalle scale, quasi correva e Antonio arrivò alla conclusione che probabilmente aveva visto che ore erano.
Lei si avvicinò a lui e gli diede un piccolo bacio.
L: “Scusami, lo so che siamo in ritardo, ma ti giuro che non mi ero accorda che era COSI’ tardi!” Marcò molto la voce quando pronunciò la parola “così”.
A: “Amen, con te sono sempre in ritardo! Spero almeno che il giorno delle nozze arriverai puntuale!” Alla fine non era arrabbiato con lei, avrebbe voluto, ma non ce la faceva.
L: “Scusa, ma te hai mai sentito che una sposa è arrivata puntuale all’altare?” Laura si aspettava qualche rimprovero, ma forse quel giorno la fortuna era dalla sua parte o forse Antonio era troppo agitato per arrabbiarsi.
A: “Beh, un po’ di ritardo ci sta, ma non troppo... Senò poi la gente pensa che mi hai mollato sull’altare!” Aveva pronunciato quell’ultima frase con un po’ di esitazione, aveva sempre avuto paura di perderla e per un periodo aveva creduto anche che quel Claudio, quel suo collega di Montepulciano fosse riuscito a portargliela via, ma era stato solo uno stupido scherzo di Laura e Francesca a quel ragazzo, in quel momento lo capiva, era impossibile resistere a Laura.
L: “Dopo tutta la fatica che farò per organizzarlo, ti dovrei piantare? Nah! Stai tranquillo, non ti libererai facilmente di me..” Poi si voltò verso Antonio e lo trovò immerso nei suoi pensieri, che fissava la strada che stava percorrendo e che probabilmente non aveva sentito una sola parola di quello che lei gli aveva detto.
L: “18 a 21! 18 a 21! Carabiniere Antonio Baldi! 18 a 21! 18 a 21!!” Imitò la voce che spesso li richiamava per un’emergenza mentre erano fuori di pattuglia.
A: “Cosa scusa?” Antonio sembrò riemergere in quel momento dai suoi pensieri.
L: “A che pensavi? Ho visto sai che non hai sentito nulla di quello che ti ho detto e che avevi lo sguardo perso in chissà che cosa..”
A: “Ehm, mi sono perso in alcuni ricordi..” Cercò di sembrare il più naturale possibile e poi cercò anche di sviare il discorso.. “Comunque cosa mi avevi detto?”
L: “Quali ricordi?” Laura però non si era lasciata convincere e aveva capito che cercava di nasconderle qualcosa.
A: “Di te e... Claudio. Di quella volta che sono venuto a Montepulciano con dei fiori per te e che ti ho trovata fuori in cortile con lui che vi parlavate e sorridevate. Poi di quella volta che sono rimasto un paio di giorni in caserma con voi e te hai provato a dirmi quello che sentivi per me ed io mi sono arrabbiato. Sono stato un vero stupido..”
Laura gli accarezzò la mano che era sopra il cambio e poi lo guardò.
L: “Alla fine stiamo insieme, è questo che conta.”
A: “E poi ora ci stiamo anche per sposare e stiamo per avere un bambino..”
L: “Infatti! Credo che non ci siamo più dubbi ormai, io voglio solo te al mio fianco, per sempre.”
Antonio era fermo ad un semaforo e quindi approfitto della situazione per sporgersi verso di lei e per scambiarsi un tenero bacio.
Quando diventò verde, continuarono il loro viaggio verso l’ospedale. Laura guardò l’orologio, le 10.23, forse ce l’avrebbero fatta e sarebbero arrivati in anticipo di qualche minuto.
L: “Sei emozionato?” In macchina era tornato il silenzio, entrambi erano persi nei loro pensieri, ma nessuno dei due sapeva che stavano pensando alla stessa cosa: quella prima ecografia.
A: “Si, emozionato, agitato, felice, preoccupato, fiero, ma più di tutto mi sento completo.”
L: “Anche io..”
Erano appena entrati dentro il parcheggio dell’ospedale e stavano cercando un posto per parcheggiare.
L: “Guarda lì, quel posto è libero ed è anche vicino all’ingresso. Meglio di così?”
Antonio parcheggiò dove gli aveva detto Laura e dopo che anche lei fosse scesa, chiuse la macchina ed insieme si diressero dentro all’ospedale. Andarono all’accettazione e la ragazza parlò tutto il tempo in spagnolo e solo Antonio riusciva a capire tutto quello che diceva, così lasciò parlare lui.
A: “Dobbiamo andare al primo piano.”
L: “Ok, andiamo allora..”
Salirono in ascensore e quando arrivarono al primo piano iniziarono a cercare la stanza che gli aveva detto la ragazza dell’accettazione, quando la trovarono si accomodarono nella piccola saletta d’attesa che si trovava lì davanti. In quella saletta c’erano 2 ragazze con un pancione enorme, probabilmente erano già avanti con i mesi, e poi c’erano altre 2 ragazze con una pancia appena visibile.
Dott.: “Julia Martinèz”
La ragazza entrò nella stanza e dopo circa 5 minuti uscì una dottoressa.
Dott.ssa: “Laura Flestero” L’accento italiano di quella dottoressa era abbastanza udibile.
Laura e Antonio entrarono nella stanza e videro che dentro c’erano altre due porte, così da poter fare due ecografie contemporaneamente.
Dott.ssa: “Io sono Cinzia, allora Laura, questa è la tua prima ecografia giusto?”
L: “Si..” Mentre pronunciava quella singola parola, un grande sorriso le illumino il viso e poi si girò verso Antonio ed incrociò il suo sguardo, che era incantato a guardarla.
Dott.ssa: “E deduco che sia il padre del bambino..”
A: “Si, Antonio Baldi, piacere.”
Dott.ssa: “Cinzia Salviati.”
Dott.ssa: “Allora direi che possiamo iniziare.. Laura, stenditi su quel lettino.”
L:  “Ok.” Laura fece come detto e quando Cinzia arrivò da lei con tutto il necessario, si era già tirata su la maglia.
C: “Allora, adesso ti metto questo gel e sentirai un po’ di freddo, ma tranquilla, è normale.. Comunque, con questa ecografia riusciremo a vedere se la gravidanza è iniziata bene davvero e così escludiamo che sia una gravidanza extrauterina, poi riusciremo a sapere lo stato di salute dell’embrione, riusciremo a vedere se ci sono più embrioni e poi accerteremo la data presunta del parto. Pronta?”
Laura strinse la mano di Antonio, che le era affianco e si scambiarono uno sguardo, poi Laura si voltò verso Cinzia e con un sorriso le rispose di si.
Cinzia iniziò a metterle il gel sul ventre e poi indicò una figura che stava comparendo sul piccolo schermo davanti a loro.
C: “Ciao piccolo! O ma ci sei anche te! Ciao piccoli!” Cinzia si voltò verso Antonio e Laura e gli annunciò che Laura era incinta di due bambini.
A: “Oddio due!” Antonio strinse la mano di Laura e mentre si guardarono una lacrima di gioia scese sul viso di entrambi.
L: “Dottoressa è sicura di quello che dice? E’ sicura che siano due?” Laura continuava a piangere, si asciugava la guancia col palmo della mano e subito dopo scendeva una nuova lacrima.
C: “Certamente Laura! Vedi quei due puntini lì sullo schermo? Ecco, quelli sono i cuoricini dei vostri bambini.” Ormai Cinzia era abituata a quelle situazioni, ma la dolcezza di Laura l’aveva colpita.
A: “Amore dai non piangere!” Pure lui aveva gli occhi ancora lucidi.
L: “Ma... se ti sei commosso... anche tu...!”  Laura si voltò verso di lui con un sorriso e con altre lacrime di gioia che le  rigavano il viso.
A: “Non sia mai che me ne lasci passare una! Ha visto dottoressa quanto è testarda questa ragazza?” Appena aveva sentito la risposta di Laura era scoppiato a ridere e la dottoressa e Laura fecero lo stesso.
  
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