Fanfic su attori > Logan Lerman
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Autore: zampadileone    05/04/2014    0 recensioni
L'attore ha annunciato:''voglio tornare con i piedi per terra almeno per un po', ed è per questo che mi piacerebbe terminare il primo anno di università''.
Per chi non lo sapesse l'attore aveva giá frenquentato un semestre all'università nei corsi di recitazione e scrittura creativa, ma aveva riposto i sogni da studente per una brillante carriera.
Ora c'è solo da chiedersi dove avrà intenzione di proseguire i suoi studi il bell'attore?
Noi ovviamente speriamo che rimanga fedele alla sua Los Angeles.-
-Woow...sono impressionata...-disse Charlotte con un tono sarcastico.
-Scherzi vero?! Potrei essere alla stessa università di Logan Lerman!-disse Lucy tirando un sospiro.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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-Signorina Charlotte...signorina Charlotte si svegli-
disse con tono supplicante Caroline, la governante di casa Harvey.
-Sono le 4 del mattino, le ho portato la colazione come mi aveva chiesto-riprese.
Charlotte si sedette sul letto e scostò le coperte rosa per far spazio al piatto della colazione.
-Grazie, ora puoi andare-disse sbadigliando fragorosamente.
-Certo signorina-rispose Caroline uscendo dalla stanza a passo svelto.
Finita in fretta la colazione,che consisteva in un paio di pancake con una tazza di caffè americano bello forte, aprì il cassetto del comodino, prese due compresse e le inghiottì senza nemmeno bere dell'acqua, forse per abitudine.
Si stiracchiò a lungo, poi mise i piedi giù dall'altissimo letto matrimoniale e si avviò verso il bagno.
Portò l'acqua quasi ad ebollizione, ma a lei piaceva così, le piaceva farsi avvolgere da tutto quel vapore, e sentire l'acqua che le bagnava il viso come fosse pioggia battente.
Sotto la doccia pensava sempre...pensava al perché fosse imperativo che lei dovesse essere sempre perfetta,al perché dovesse mettere il piacere degli altri davanti al suo.
A volte immaginava di lasciare tutto e tutti, senza preavviso, per andare a vivere in uno di quei paradisi tropicali a pescare pesce e ad abbattere cocco tutto il giorno, ma poi si metteva a ridere e quel sogno si annebbiava rapidamente soppresso da pensieri più realistici.
Uscì dalla doccia, si asciugo con il phon i capelli e successivamente si avviò verso l'enorme cabina armadio.
Su un grande comò rettangolare, al centro della cabina, vi erano appoggiati i vestiti che aveva scelto accuratamente la sera prima.
Mise un maglioncino di cashmere bianco, con una gonna leopardata alta fino in vita, una collana nera un po' vistosa, scarpe nere col cinturino e un modesto tacchetto.

 Si lavò i denti due volte, passò il filo interdentale e poi si annegò nello Chanel nº5, il suo profumo preferito in assoluto.
Mise un filo di eyeliner,che creava un bel contrasto con l’iride azzurro, un po' di mascara e del burrocacao sulle labbra.
Prese una pochette di pelle nera con tracolla dall'armadio dov'erano sistemate accuratamente dozzine di borse, si diede un ultima occhiata allo specchio e scese le meravigliose scale a chiocciola in marmo bianco, che l'avrebbero portata al salone principale.
Giocò un po' con Spartacus, il pastore tedesco dei due fratellini e senza svegliare nessuno, poiché erano circa le 5:30 di mattina, uscì dal portone principale e si avviò verso la depandance, dov'era parcheggiata la sua BMW decappottabile rossa.
I motori si accesero e si sentì in un fragoroso rombo tutta la potenza dei cavalli di un'auto un po' troppo veloce per una signorina come lei.
Ci vollero circa venti minuti per arrivare a casa di Lucy e Jensen, che come lei erano svegli dalle quattro del mattino per l'emozione.
A Lucy in realtà interessava di più fare colpo su un docente o un bell'universitario con il pizzetto che svolgere bene il test,mentre Jensen era piuttosto agitato.
Charlotte fece uno squillo all'amico che insieme alla sorella uscì immediatamente da casa raggiungendo la macchina.
La casa di Lucy e Jensen non era maestosa come quella dell’amica, ma ci si avvicinava.
-Tesoro, te lo ricordi dove dobbiamo andare vero?-disse Charlotte ridacchiando.
-Certo che me lo ricordo!-disse l'amica.
-E allora perchè sei vestita come una ballerina di lap dance?-disse Charlie in tono sarcastico.
-Ah ah, molto divertente-ribattè lei con tono seccato.
-Dai sali prima che qualcuno ti chieda quanto vuoi-
Aggiunse Jensen ridendo.
Imboccarono la lunga autostrada per raggiungere il centro cittá.
-Chaaaarlieee!-sbraitó d'un tratto Lucy dopo un lungo silenzio, forse dovuto all'agitazione.
-Ma che diamine ti prende!?-
-L..o..a....Le...m..n-
-Oh cavolo sta dando di matto- disse il fratello mettendosi la testa tra le mani.
-Leggi questo articolo! Presto! DAI CHARLIE!-disse esaltata.
-Se non l'hai notato io sto ancora guidando...-disse calma Charlotte.
-Okokok te lo leggo io:
''Il famoso attore Logan Lerman, dopo alcune bravate commesse con il suo vecchio collega Ezra Miller, ha deciso di prendersi qualche mese di riposo prima di iniziare a girare il film Noah, con Russel Crowe ed Emma Watson.
L'attore ha annunciato:''voglio tornare con i piedi per terra almeno per un po', ed è per questo che mi piacerebbe terminare il primo anno di università''.
Per chi non lo sapesse l'attore aveva già frequentato un semestre all'università nei corsi di recitazione e scrittura creativa, ma aveva riposto i sogni da studente per una brillante carriera.
Ora c'è solo da chiedersi dove avrà intenzione di proseguire i suoi studi il bell'attore?
Noi ovviamente speriamo che rimanga fedele alla sua Los Angeles.-
-Woow...sono impressionata...-disse Charlotte con un tono che intendeva il contrario.
- Scherzi vero?! Potrei essere alla stessa università di Logan Lerman!-disse tirando un sospiro.
-Beh se è davvero così anche lui dovrà fare il SAT come noi comuni esseri umani.-disse scocciato Jensen.
Lucy sbuffò arrabbiata girandosi verso il finestrino e così per calmare un po' le acque Charlotte alzò il volume della radio al massimo, anche per caricarli un po' con la storia del test imminente.
Arrivati alla sede in anticipo, aspettarono seduti nel bar di fronte a ripassare ognuno per conto proprio in un totale silenzio.
Alle 7:30, un momento prima di entrare, si abbracciarono e si augurarono rispettivamente buona fortuna...
''Certo che augurare buona fortuna di venerdì 17 è come augurare buon Halloween a Pasqua.''
Pensò Charlotte mentre si accomodava per compilare i dati anagrafici.
Entrò in aula con un leggero rumore di passi, e dal primo all'ultimo, insegnanti, bidelli e studenti si voltarono a guardarla.
Charlotte riusciva sempre a sembrare perfetta senza alcuno sforzo...come se le venisse naturale e la gente se ne accorgeva.
Alle 7:59 l'insegnante di turno delle aule dei rispettivi ragazzi, consegnò i test.
Alle 8:00 tutti i candidati girarono all'unisono i fogli e tra facce spiazzate, sconvolte e deluse,tra facce di chi, talmente in panicato, faceva fatica a scrivere il nome, si distingueva quella di Charlotte che guardava con una strana felicità il test.
Aveva studiato benissimo gli argomenti richiesti, ed era sicura che sarebbe riuscita ad ottenere il massimo dei voti.
A mezzogiorno in punto tutti i test vennero ritirati e fu un gran sollievo per Charlotte, si sentiva alleggerita da un carico enorme.
Dopo aver aggiornato i genitori sugli esiti dei test, andarono a piedi fino al centro commerciale, e ovviamente tutti i ragazzi che incrociavano lo sguardo profondo di Charlie ne rimanevano incantati.
Jensen e Lucy si fermarono a parlare con dei vecchi amici di famiglia e così Charlotte andò al negozio di dischi poco distante da dove stavano gli amici.
Si sentiva fuori luogo e a disagio perché non era mai stata in un negozio di dischi...ma era determinata a comprare almeno un cd.
Non sapeva neanche da dove iniziare, non sapeva neanche che musica le piacesse.
Lei era troppo impegnata per ascoltare musica,aveva di meglio da fare che soffermarsi su una cosa futile come la musica.
Si avviò verso il bancone per chiedere una compilation delle canzoni più belle dell'anno...ma poi vide dei vecchi dischi in vinile in un angolo del negozio, si ricordò che a suo nonno piacevano tanto...e magari si sarebbe sentita più vicina a lui se ne avesse ascoltato qualcuno.
Non aveva la più pallida idea di quali prendere e nel dubbio li prese tutti, o meglio, tutti quelli che riusciva a portare.
Mentre varcava la soglia del negozio, un gruppo di ragazze la travolse e le fecero cadere tutti i dischi rompendone anche qualcuno.
Mentre raccoglieva i pezzi da terra, seguiva con lo sguardo il gruppo di ragazze che si erano raccolte attorno a qualcuno.
Charlotte era furiosa, dopotutto a Beverly Hills era qualcuno, la conoscevano tutti, come si erano permesse di travolgerla in quel modo...e soprattutto perché?!, pensò mentre sbuffava.
Intravide un bel ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli scuri, che la guardò per qualche secondo e poi si rigirò verso le ragazze.
Charlotte l'aveva riconosciuto:-Quello è Logan Lerman diamine!Devo avvertire subito Lucy!-pensó.
Avrebbe dovuto avvertire Lucy, ma non serviva:alzandosi da terra era riuscita a scorgere tra la folla;
Di fianco a Logan c'era già Lucy, che lo teneva stretto per il braccio e cercava di farsi prestare delle attenzioni.
Charlotte aveva passato il limite della pazienza,facendo memoria ricordò il viso dell’amica in una delle ragazze che l’avevano travolta con la potenza di una mandria di tori.
Raccolse gli ultimi dischi e se ne andò via adirata.
Aspettò su una panchina Jensen e Lucy e quest'ultima, appena vide l'amica iniziò a raccontare come lei e Logan si fossero incontrati e della chimica che c'era stata tra loro.
-Lucy calmati, non siete fidanzati, non ti ha chiesto un appuntamento, sei solamente una fan per lui.-Disse secca Charlotte.
-Questo lo dici tu!-ribattè lei in tono molto serio.
Durante il tragitto a piedi,per raggiungere l’auto Charlotte scordò l’accaduto e tornò di buon umore e riprese a scherzare come prima.
Saliti sulla BMW, imboccarono l'autostrada per tornare a casa.
Charlotte riaccompagnò a casa i due amici e verso le 4 del pomeriggio raggiunse casa.
Parcheggiò l'auto sul vialetto, entrò in casa e si fece preparare uno spuntino da Caroline.
Seduta sullo sgabello alto della cucina, si accasciò con il corpo sul bancone.
-Caroline, secondo te un attore potrebbe mai voler tornare ''con i piedi per terra''?-Domandò la ragazza.
-Bhe signorina,a lei non piacerebbe sentirsi sollevata da tutti i suoi impegni e godersi in modo semplice la vita? -
-Solo se fossi stupida mi farei sfuggire un’opportunità del genere-disse a bassa voce.
-Credo che lui pensi la stessa cosa signorina.-
-Grazie Caroline, sempre molto d'aiuto-disse Charlotte con la testa appoggiata alle braccia.
Finito il tramezzino senza crosta che le aveva preparato Caroline,
Charlie andò verso camera sua, si tolse i vestiti e si infilò sotto il piumone dove le bastarono pochi minuti per cadere in un profondo sonno.

 

  
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