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Autore: xxniallsgirl    06/04/2014    2 recensioni
«Ti ho conosciuto per caso,ma è stato il caso più bello della mia vita»
Un irrilevante singolo attimo può cambiare tutto…
Tutto quello che ero è pensieri e sogni,tutto ciò a cui potevo aspirare era pioggia e tempesta,tutto ciò che mi separava da lui era acqua e vento;
Una storia,due ragazzi…
una piccola storia da raccontare a chi non sa cosa si può nascondere dietro un sorriso.
Combattevano nell’ombra.
Vivendo storie che non avrebbero voluto leggere,e ci sono storie che a raccontarle ti vengono i brividi.
A volte le cose che non possiamo cambiare,cambiano noi.
credevo ai grandi amori solo quando potevo vederli negli occhi.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ecco,un nuovo giorno.
Un nuovo giorno da vivere,un nuovo giorno da riempire; un nuovo giorno che  iniziava  con i  raggi  del sole che trasparivano dalle finestre,e la neve che cominciava a sciogliere;
erano le dieci del mattino  di una fredda soleggiata giornata di Londra,gettai uno sguardo fuori,strizzai gli occhi..
dopo di che spostai le calde coperte e misi ai piedi le ciabatte,mi alzai e andai in bagno a fare una doccia,mi vestii.
Scesi sotto,la casa era ancora tutta al buio,mi guardai intorno,andai verso l’ingresso,presi la borsa e uscii di casa.
Diedi un’occhiata in giro,tenevo stretto un libro tra le braccia,presi a camminare con il capo rivolto verso terra. Poca gente stranamente si trovava tra le strade di quella popolata città,mi diressi da starbucks per la colazione.
Aprii la porta e entrai,presi la colazione andando poi a sedermi ad un tavolo e mentre mangiai aprii quel libro che tenevo stretto a me e iniziai a leggere. Il mio sguardo era assorto su quell’addolorante romanzo che mi distraeva dal contesto che mi delimitava in quell’attimo.  Subito quando terminai il pasto più importante della giornata,chiusi il mio amato libro,e lo ripresi in mano,misi la tracolla della mia borsa sulla mia spalla,e proprio mentre mi alzai.. il mio corpo urtò contro un altro.
.Il mio capo rivolto verso il basso mi permise solo di vedere il suo cappotto marrone. “hei,sta atten….” non riuscii a dire altro quando alzai il viso verso il suo,e i miei occhi incrociarono i suoi color verde smeraldo nel quale mi persi in un’istante;
non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo,avrà pensato io fossi matta,iniziai a farfugliare qualcosa impacciatamente, “scus…” continuai a guardarlo,maldestramente mi allontanai e uscii dal negozio,chi sa cos’avrà pensato quel ragazzo.
Svelta,prima che a casa le luci si accendessero,misi piede dentro e andai a preparare la colazione per mio fratello.
Lui scese,mi vide alla presa con i fornelli,subito si avvicinò “buongiorno principessaaa” disse con quel suo solito sorriso che mi faceva andare avanti, “buongiorno zay” risposi io stringendolo in un’abbraccio.
“cosa stai facendo di buono?” chiese lui andando verso il frigo..
“sto cucinando i pancake,so che ti piacciono tanto” li misi nel piatto,e mi sedetti vicino a lui lo guardai mangiare.
Ero molto grata a mio fratello,lui mi era sempre stato  vicino.
Si erano fatte le  11:30,salii di sopra e iniziai a mettere tutto a posto costretta da mia madre,poi mi chiusi in camera mia e aprii i libri per studiare qualcosa.. io vivevo in quella città da quando praticamente ero una bambina,ma non conoscevo nessuno..avevo pochi amici,due a dire il vero. Louis,si Louis era il mio migliore amico da quando praticamente urlavo nel pannolino,era come un secondo fratello per me,frequentavamo lo stesso liceo,e lui era l’unico che mi difendeva quando la gente mi derideva..e la mia migliore amica era Dafne,si..ma i suoi genitori per motivi di lavoro si sono dovuti trasferire perciò mi avevano portato via una delle poche gioie della mia vita. Non la vedevo più da tipo tre anni,ma anche se non era la stessa cosa la sentivo sempre al telefono..certe volte avrei voluto davvero abbracciarla un’altra volta. Frequentavo l’ultimo anno del liceo,e secondo mia madre avrei dovuto  scegliere un college che mi avrebbe aperto tante porte per molte professioni importi,voleva io facessi la dottoressa,o l’avvocato; ma non era tanto la mia strada quella,io sin da piccola sognavo di fare la cantante,la ballerina,anche se infondo è un po’ la diffusa risposta alla fatidica domanda ‘cosa vuoi fare da grande?’ ma io,lo desideravo davvero,con tutta me stessa. Io sognavo dall’inizio del liceo di frequentare la Julliard University,ma non potevo permetterlo,e poi secondo mia madre la musica e il teatro erano solo una perdita di tempo. Io e Zayn ci eravamo promessi che prima o poi,saremmo riusciti a frequentare una scuola come quella.
Sentivo questo forte desiderio di camminare per i corridoi di quell’università che iniziai a lavorare e risparmiare a finchè questo diventasse realtà.
Avevo iniziato a lavorare in una ferramenta,lo so..non è un lavoro adatto ad una ragazza,ma comunque non si può dire che io sia una ragazza femminile. Avevo sempre i soliti jeans,le solite felpe larghe per nascondere il mio corpo e le mie cicatrici,quelle vissute converse confortevoli,i capotti presi dal guardaroba di mio fratello,quei capelli sempre disfatti o legati in una coda di cavallo malfatta. Non mi importava molto del mio aspetto esteriore,in ogni caso nessuno avrebbe mai potuto notare me.
Era un po’ di tempo che avevo preso incarico in quel locale,era come una famiglia ormai per me..consideravo Greg,il proprietario,come il papà che da tempo ormai non avevo più,e trascorrevo felice il mio tempo lì insieme a loro. Credevo che il vero inferno fosse a casa mia,quindi non vedevo l’ora di uscirci.
Finii i miei compiti come ogni giorno,il tempo sui libri passò  più o meno veloce,così misi quelle mie abituali pratiche scarpe,un paio di jeans non molto intatti,e una maglietta che poi coprii con la calda ferma che teneva il logo della locanda su un lato.
Presi il mio piccolo zaino,passai dalla cucina dove zayn era seduto davanti al computer,mentre mi dirigevo verso l’ingresso diedi un bacio sulla guancia a mio fratello e uscii. Misi le cuffie e aspettai che un autobus venisse di la,appena arrivò ne presi uno,che mi lascio a metà strada,così iniziai a incamminarmi verso la ferramenta.
Camminavo per la strada,con le cuffie nelle orecchie,mi guardavo  intorno con quasi un sorriso sulle labbra,canticchiavo a bassa voce ogni tanto. Arrivai davanti alla porta,la aprii e entrai.
“hei Greg!” dissi con un grande sorriso.
“hei piccola” risposte lui ricambiando il sorriso. Svoltò lo sguardo verso l’orologio “in orario come sempre” continuò lui.
“si,sai che mi piace essere puntuale.”  Dissi  io mentre posavo la mia borsa e davo un’occhiata alle cartacce che stavano sulla scrivania. “caffè?”  chiesi io dirigendomi verso la macchinetta con ancora la testa che ragionava su uno di quei fogli trovati li.
“oh,si grazie” rispose lui distratto lì quanto me.
Posai quelle carte sul tavolo e preparai il caffè che poi missi in due tazze,ne diedi una a lui,e l’altra la bevetti io. Mi sedetti dietro la scrivania,sorseggiando il mio caffè; eravamo entrambi molto prese da quelle scartoffie.
“oggi,arriverà un nuovo ragazzo qui in negozio” disse lui alzando in viso verso di me così da rompere quel buffo silenzio.
“oh,davvero?”  dissi io facendo un piccolo sorriso come se non me ne importasse più di tanto.
“si,e sarai tu ad aiutarlo in ciò che lui non sa fare”  a quelle parole lo guardai.. “ma..greg,io?c’è gente molto più esperta di me qui!”  dissi io guardandolo un po’ insicura.  “tranquilla per qualsiasi cosa chiedi aiuto” disse con un piccolo sorriso,e dopo un piccolo occhiolino spostò la tenda per passare nell’altra stanza.
Ripresi a guardare quelle carte,intenta nei miei calcoli e nelle mie letture,un ragazzo entrò.
Aveva si e no 19 anni,i capelli pieni di riccioli,e quel sorriso sulle labbra,pareva molto sicuro di se. Si avvicinò al bancone,non ci feci caso,stavo ancora con il viso basso; “ehm..” disse lui quasi tossendo per farsi notare… “oh,scusi,mi dica..ha bisogno di qualcosa?” dissi io ancora tra i miei pensieri, “del tuo numero magari.” Alzai subito lo guardo,ed ebbi uno scontro con i suoi occhi..gli occhi color verde smeraldo,era una cosa buffa…credevo di aver già visto quegli occhi da qualche altra parte prima di quel momento…



SPAZIO AUTRICE:
volevo che questo primo capitolo fosse di spiegazione più o meno,spero vi sia piaciuto.

Faith,la protagonista che è 'interpretata' dalla bellissima Selena Gomez,è una ragazza un po' diversa dalle altre,che magari sembra molto strafottente ma molto debole,che poi in realtà è molto dolce e vabbè,anche un po' stronza perché no. Di certo i problemi nella sua vita non mancano,e l'arrivo di un nuovo ragazzo così prepotente potrebbe  scombussolare ancora di più le cose.
Mi auguro di non essere stata noiosa,se è così fatemi sapere magari nelle recensioni,lo apprezzerei molto:)
Mi scuso se ho deluso le vostre aspettative,e se non è come ve lo aspettavate,e gradirei sentire vostri consigli.
Mi piacerebbe che continuaste a leggere se vi è piaciuto. A breve scriverò il secondo!

vi ringrazio per avermi dedicato un po' di tempo,ciauu:)
 
  
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