Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xxniallsgirl    08/06/2014    1 recensioni
«Ti ho conosciuto per caso,ma è stato il caso più bello della mia vita»
Un irrilevante singolo attimo può cambiare tutto…
Tutto quello che ero è pensieri e sogni,tutto ciò a cui potevo aspirare era pioggia e tempesta,tutto ciò che mi separava da lui era acqua e vento;
Una storia,due ragazzi…
una piccola storia da raccontare a chi non sa cosa si può nascondere dietro un sorriso.
Combattevano nell’ombra.
Vivendo storie che non avrebbero voluto leggere,e ci sono storie che a raccontarle ti vengono i brividi.
A volte le cose che non possiamo cambiare,cambiano noi.
credevo ai grandi amori solo quando potevo vederli negli occhi.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 “scusa?”  dissi io guardandolo  quasi scossa,lui prese una matita in mano dal portapenne che c’era sul bancone e iniziò a giocarci poco,”sono qui per il lavoro” presi la matita dalle sue mani “sei il ragazzo nuovo quindi?!” chiesi mentre posavo la matita che lui prima aveva in mano, “come siamo intuitive” face un sorrisino.
“gnee” dissi io facendo una smorfia di disprezzo,”sei carina quando fai le smorfie lo sai?” disse lui appoggiandosi al bancone “sei fastidioso quando parli,lo sai?” lo guardai e “me l’hanno detto altre volte” fu la sua risposta mentre alzava le spalle quasi seccato. “Allora,quand’è che inizio?” chiese lui,guardai l’orologio ”sei in ritardo il tuo primo giorno.” dissi io alzando le spalle e poi gettai un urlo a Greg,e lui si precipitò da me. “Hei piccola,dimmi!” disse lui con forse ancora concentrato su ciò che stava facendo “c’è il tipo nuovo…” dissi io quasi seccata “ah,spero sia stato accolto bene!” mi sorrise “comunque,digli cosa deve fare e assicurati faccia un buon lavoro!" continuò lui sorridente,io guardai l’ora “vabbene,ma il mio turno è finito,quindi possiamo dire che lui inizia domani?” lo guardai e lui annuì,mi avvicinai e più sotto voce dissi “non mi sembra un tipo molto simpatico.” Lui fece una risatina “sii gentile,abbiamo bisogno di personale” mi disse guardandomi,era vero che io non lavoravo li da molto tempo...però quel posto in pochi giorni era diventato come casa mia,e Greg il padre che non avevo mai avuto,tante volte era lui che si occupava di me,mi prestava soldi e mi aiutava a scuola,ero una vera e propria figlia per lui,così mi diceva sempre;tra l'altro in quel posto ci lavorava anche suo figlio Louis,il mio migliore amico sin dall'infanzia...“perché?non bastiamo noi?io e te,tu ed io?non ci sono molti soldi,puoi davvero permetterti un nuovo impiegato?” chiesi poco preoccupata “sta tranquilla,a queste cose ci penso io!” mi rassicurò “come vuoi,ehm…chiudi tu?” lo guardai,lui annuì,io mi avvicinai al bancone e sistemai le mie cose,quel ragazzo continuava a stare li e ogni tanto dava un’occhiatina in giro “più tardi torno a casa,meglio è!” affermai sorridendo poco,il ragazzo alzò gli occhi e subito disse sorridendo “se vuoi resto io con te!” io rifiutai ringraziandolo comunque,presi il mio zaino e lo misi su una spalla,presi il mio telefono e le mie cuffie,mi avvicinai a Greg e lo salutai,lui mi diede un bacio sulla fronte e mi disse “a domani” con quel suo solito sorriso,salutai tutti e uscii.
“Abbassa la cresta con lei ragazzo!” disse Greg a quel ragazzo del quale ancora non sapevo il nome,lui lo guardò incuriosito “perché?” chiese alzando le spalle,Greg ricambiò l’alzata di spalle “è un consiglio,non darle fastidio” fece una specie di sorrisetto e tornò in magazzino.
Quel ragazzo mi guardò da dentro,mentre io mi avviavo per la strada con quel piccolo sorriso donatomi dalla musica.
Erano le 20.20
 Mentre tornavo a casa mi fermai in un locale,presi delle patatine fritte e due pezzi di pizza e andai a sedermi. Anche quel ragazzo entrò,e si sedette al bancone,ordinò da bere,io girata guardavo le persone passare assorta nei miei pensieri. Un cameriere si avvicinò con un piattino in mano: “non ho preso il dolce” dissi io incuriosita al cameriere “le è stato offerto da quel ragazzo seduto lì” indicò il bancone,e io vidi lui mentre sorseggiava la bevanda ordinata “oh grazie,ma non posso accettare,gli dica di mangiarlo lui” dissi io sorridendo “mi ha detto di insistere” disse quel poveretto alzando le spalle “e lei gli dica che l’ha fatto” sorrisi poco,lui sospirò e tornò indietro. Finii il pasto,mi alzai e andai a pagare dopo aver pulito il tavolo dove sedevo io,quel ragazzo si avvicinò a me “i tuoi genitori non ti hanno detto che di solito non si rifiuta quando qualcuno offre qualcosa” disse quasi con un sorriso ironico “io non accetto cose dagli sconosciuti” presi il resto e proseguii per la mia strada. Arrivai fuori casa,e tirai un lungo sospiro entrando; non ebbi il tempo di mettere piede dentro,nell’immediato mia madre iniziò a gridarmi contro:
“dove sei stata?è da stamattina che sei fuori casa!” mi sgridò lei,
“ero a lavoro,al contrario tuo; dovresti essere tu a mancare a casa per il troppo lavoro,dovresti essere tu a preoccuparti e a mandare avanti questa famiglia,tu…dovresti cercare di aiutarmi a realizzare qualcosa.” Ribattei io.
Lei sbuffò. “pff,quei tuoi ‘sogni’ dei quali parli sempre?perdite di tempo. Tu non sei brava a fare niente,solo a piangere. Piangi su,fammi vedere come piangi.”  trattenevo le lacrime a stento,non volevo darle quella soddisfazione,avevo lo sguardo rivolto verso terra mentre lei si sbizzarriva a gran voce,decisi di non ascoltarla più,appena salì le scale le mie lacrime iniziarono a rigare il mio viso. Mio fratello mi vide,subito si avvicinò a me e mi abbracciò,lo strinsi forte,mi sentivo così al sicuro tra le sue braccia,lui mi accarezzò i capelli “dai,stanotte vieni a dormire in camera mia” mi diede un bacio sulla fronte,io annuii con il viso ancora appoggiato al suo petto “vorrei morire” dissi quasi senza forze “ma io non voglio,ci sono io,salverò il tuo cuore stanotte,sempre” continuai ad abbracciarlo,andammo in camera sua,e mi sdraiai di lato a lui “non pensare a ciò che è successo oggi,ma a ciò che potrebbe succedere domani” continuò a rassicurarmi passando la sua mano sui miei capelli “potrebbe essere che io mi svegliassi,e che tutto sarebbe come oggi,che tutto ricominciasse da capo come sempre” dissi fissando un punto nel vuoto “o che magari andasse meglio,prova a immaginare che domani sarà migliore” continuò a rassicurarmi “lo faccio ogni sera,ma la cosa si fa più o meno discreta quando esco di casa” ancora le mie lacrime scendevano bagnandomi il viso “allora sogna come sarà bello quando lascerai questa casa,come ad esempio quando andrai al college e pensa che giorno dopo giorno manca sempre meno” mi strinse forte a lui “sopravvivo solo perché ci sei tu” affermai tremando “e sarò sempre con te,puoi chiamarmi e abbracciarmi in qualsiasi momento tu voglia” continuava a rassicurarmi e asciugò le mie lacrime “piangere vuol dire vivere piccola mia” mi diede un bacio sulla fronte “e vomitare?” chiesi io per sdrammatizzare un po’ “che hai mangiato troppe schifezze credo!” disse lui ridendo poco e io risi poco dietro lui “ti serve un fazzolettino?” chiese guardandosi intorno cercandolo “no,c’è la tua maglietta!” scherzai io “usala pure quando ne hai bisogno” mi disse con quel suo bel sorriso. Non riuscivo a capacitarmi,lui mi faceva stare così bene,mi sentivo protetta quando ero con lui,ero felice. “domani ci svegliamo presto,facciamo colazione e usciamo io e te,ti va bene?” mi chiese,io annuii,ovvio..come poteva non andarmi bene?pff. “hai sonno?vuoi andare a dormire?” mi chiese prima di fare uno sbadiglio “si,ho tanto sonno” affermai con una vocina quasi da bambina,e quasi subito crollai addormentata appoggiata a lui. Ero così grata a mio fratello,era l’unico al mondo che sapeva aiutarmi,l’unica cosa bella in quel mondo di merda,l’unico per cui valeva la pena vivere ancora. Cosi la notte passò,io stretta a lui,e lui stretto a me. Una notte che quasi completamente passai sveglia al pensiero di quel viso,di quegl’occhi così familiari che avrei giurato di aver già visto in precedenza.



SPAZIO AUTRICE:
benvenuti in questo secondo capitolo(?)
beh,prima di tutto volevo scusarmi per il ritardo nel continuare la storia,vi chiedo davvero di perdonarmi.
in questo capitolo diciamo si vede l'incontro di questi due ragazzi che inconsapevoltente si ricordavano l'uno dell'altra,lui è quel tipico ragazzo che ci prova con tutte,che ha sempre la meglio in queste 'storie' chiamiamole,che in un certo senso ci prova anche con lei,ma rimane sbalordito dal fatto che lei non lo consideri nemmeno un pochino,e che lo tratti così.
c'è anche da notare quel piccolo dialogo tra Faith e la mamma,e l'aiuto di suo fratello nei suoi confronti.
Credo di aver detto tutto,bene...sono curiosa di sentire le vostre considerazioni belle o brutte che siano.

Ci vediamo presto con il prossimo capitolo,arrivederci e graziee:D
.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xxniallsgirl