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Autore: Lussissa    09/07/2008    7 recensioni
Lily Evans correva.
Non si curava delle persone che,un attimo prima di venire travolte, si spostavano, guardandola sbigottiti.
Lei si limitava a correre.
Nota dell'amministrazione. I vari Tag usati nelle introduzioni, vanno sempre chiusi.
Ladynotorius, assistente amministratrice.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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cap11 -Evans!-
Lily sorrise.
-Ehi. Che ci fa James Potter in biblioteca?- Fece, ironica.
-Cercavo...uhm. Un libro.-
Lei inarcò le sopracciglia.
Da quando lei gli aveva chiesto di uscire, lui non perdeva occasione di starle vicino. E a lei non dispiaceva. Affatto.
James la faceva ridere più di chiunque altro. Non aveva mai immaginato di potersi divertire così.  Continuavano a punzecchiarsi, certo, ma in fondo era lì, il bello.
-Che libro..?-
-Un libro...sui Lupi mannari.- James si maledisse. Perchè diavolo gli era venuto in mente proprio quell argomento...?Non poteva dire qualcos'altro?No, perchè se James Potter non fa casini, non si sente bene.
Lily aggrottò la fronte.
-I Lupi Mannari li abbiamo fatti al quinto.-
-Eh...Uhm...già.-
-Perchè cerchi adesso un libro simile?-
-Ehm. Perchè...Così. Mi stanno simpatici.- James avrebbe voluto tanto sbattere la testa da qualche parte. Questa da dove gli era uscita...?
Effettivamente, la Grifondoro lo guardò come se fosse matto.
-Ti stanno...simpatici?-
-Ehm, si. Che c'è di male...?- Lei lo guardò, scettica.
Lui cercò di fingere indifferenza.
Dopo poco, si arrese.
-Ok, ok. Non cercavo un libro.-
-Ah ha.E chi cercavi?- fece lei.
-Uhm. Sai, Tiffany, di corvonero...? Quella con il seno gigantesco...-
Lei gli tirò una scherzosa sberla sulla spalla.
Lui rise.
-Ok, ok. Cercavo te.-
-Uhh. Madama Prince sarà estremamente contenta, quando scoprirà che James Potter non ha messo la testa a posto ma anzi, va in biblioteca in cerca di fanciulle indifese.-
-Sull'indifese avrei qualcosa da ridire. L'altra sera mi hai lasciato un livido che non scorderò tanto facilmente.-
Lei ghignò.
-Guarda che l'ho fatto per te. Metti che quello che avevi sulla schiena fosse un vero calabrone....!-
Lui roteò gli occhi.
-Ovvio.-
Per un po', stettero in silenzio, lei finendo di scrivere qualcosa su una pergamena, lui mangiandosela con gli occhi.
-James.- Disse la rossina, dopo un po'.
-Dimmi, Lily.-
-Secondo te, come deve essere essere morsi da un Lupo Mannaro?-
Lui sospirò. Quello era un terreno pericoloso, doveva andarci con le pinze. Eppure, cercò di essere il più sincero possibile.
Pensò a Remus, a quanto urlava, durante la trasformazione. Pensò agli ululati disperati che rivolgeva alla luna.
-Orribile.- sussurrò. -Davvero orribile.-
Lily lo guardò, incuriosita.Quelle parole erano intrise di una tristezza infinita. Per un attimo, i loro sguardi si incontrarono, silenziosi e potenti. Per un attimo a Lily si strinse il cuore, non sapendo bene perchè. Voleva capire cos'era, tutta quella tristezza.
-Comunque, perchè me lo chiedi?- Fece James, riscuotendosi.
Anche Lily si risvegliò dalla trance.
-Non so. Mi è venuto in mente. Al quarto anno, Severus...- notò l'occhiata assassina di James, ma andò avanti -...Mi chiese cosa avrei provato, se avessi scoperto che lui era un Lupo Mannaro.-
Per sua fortuna, non sentì James mentre mormorava un -Luridissimo bastardo.-
James a quel punto era curioso.
-E tu cosa gli hai risposto?-
Lei alzò gli occhi al cielo, ricordando quella discussione. Era stata una delle litigate che in seguito fecero capire a Lily che era meglio allontanarsi da un tipo così.
-Bè, gli ho detto che forse, ai primi tempi, sarebbe stato strano sapere la verità. Ma che poi, con il tempo, avrei fatto tutto ciò che era in mio potere, per aiutarlo.-
James aveva uno strano luccichio d'orgoglio, negli occhi.
-Lui mi disse...che se avesse scoperto che io ero una Lupa Mannara, sarebbe stato orripilato, probabilmente. Che gli sarebbe dispiaciuto, ma mi avrebbe allontanata...-
James le prese la mano, di scatto, stringendola.
-Ti ha detto una cosa simile?- Fece, quasi ringhiando.
Lily annuì.  James si disse che forse sarebbe stato meglio lasciarlo morire, quel lurido bastardo.
Poi Lily gli sorrise.
-Ehi, non è mai importato niente a me, direttamente coinvolta.Non fare quella faccia. Sorridi.- Disse, accarezzandogli piano una guancia. 
James si alzò improvvisamente, andando vicino al primo scaffale che gli era capitato sotto tiro. Sentiva una rabbia strana, aveva voglia di prendere a calci Piton fino a che la rabbia non si fosse consumata. Le mani quasi gli tremavano. Fece finta di guardare dei libri, nell'intento di trattenere tutta quella rabbia.
Lily gli si avvicinò, piano. Sentiva la rabbia di James, e non le piaceva non vedere il suo sorriso.
Lui, di slancio, l'abbracciò.Era triste per lei, per quello che Piton le aveva detto. Non sopportava di non aver consolato Lily, quando ce n'era stato bisogno. Odiava sapere che le erano state rivolte parole orribili.
-Ehi. Va tutto bene.- Disse lei, stringendolo. Percepiva tutta la tristezza, ma non capiva perchè. Non voleva che James fosse triste per una cosa che lei ormai aveva dimenticato.
-Lily. Ora ci sono io, ok?- Le mormorò lui. Ma sembrava quasi una richiesta d'aiuto.Sembrava quasi che fosse lui, a dover essere consolato.
Lei rise, piano.
-Lo so, James. Davvero.-
Stettero lì, abbracciati, in silenzio.
Poi, una voce li riscosse.
-Screanziati!La biblioteca non è un luogo dove scambiarsi effusioni..!-
Lily sobbalzò, staccandosi da James. Arrossì appena.
-Scusi, madama Prince.- disse, a occhi bassi.
-Già, scusi.- Fece James, riprendendo il tono strafottente di sempre.
Lily gli lanciò un occhiataccia. Lui le sorrise, con aria innocente.
-Potter!Non usi quel tono con me!Dieci punti in meno a...-
-Scusi, dobbiamo andare!!- Fece James, afferrando Lily per mano e iniziando a correre verso l'uscita.
-Potter!Torni immediatamente qui, se non vuole...-
-Non si preoccupi, farò sapere io tutto alla McGranitt!!!!- Fece James, prima di chiudere la porta con un tonfo che fece urlare ancora di più Madama Prince.
Lily Evans, mentre correva, era indecisa se fare una sfuriata a Potter per la sua sfacciataggine.
-POTTER!- fece.
Solo che non riuscì ad andare avanti.
Le veniva troppo da ridere.


-Liiiiiiiiiilyyyy!-
Lily alzò la testa dal libro che stava leggendo, vedendo Mary scendere dal dormitorio come una furia.
La moretta le si sedette vicino sul divano, con aria eccitata.
-Cosa fai?- le chiese. La rossa guardò il libro, con fare eloquente.
-Gioco a carte, ovvio.- Disse, ironica.
-Ha ha. Spiritosa. Sai, dopodomani è sabato!-
Lily la guardò, non del tutto sicura della sua sanità mentale.
-Ehm...si.-
-Si va a Hogsmeade!!-
Lily annuì, guardandosi intorno per cercare una via di fuga dalla pazzia dell'amica.
-Hai già deciso cosa metterti?-
-Mary, mancano due giorni. Sei impazzita?-
Mary si calmò un po'.
-Hai ragione. é che...-
Mary arrossì.
-Che...?-
-Vedi, l'altro giorno ero un po' depressa, perchè Alice va a Hogsmeade con Frank, e tu con Potter, quindi mi sarei ritrovata da sola. A un certo punto ho incontrato Paul, sai quello di Tassorosso...-
Lily annuì.
-Ecco, in pratica mi ha chiesto perchè ero triste, e quando gliel'ho detto, mi ha invitata ad uscire!Ci credi?-
-Davvero?Ma è fantastico, Mary!- Ma intanto Lily rimuginava. James le aveva detto che Sirius, da un paio di giorni a questa parte, era irritabile a livelli mai raggiunti prima. Che ci fosse un nesso...?
Decise di esporre la questione a James il prima possibile.
A proposito di James, chissà dove si era cacciato, quel pazzo.  Era da quella mattina a colazione, che non lo vedeva.  Il giorno scorso si erano lasciati che ancora ridevano. Sorrise al ricordo.
-Lily?Lily?- Lily si riscosse, sentendo che Mary la chiamava.
-Si?-
-Credo che andrò a letto. Sono veramente stanca.- Fece Mary, sbadigliando. Lily annuì.
-Io sto qui- Disse, sorridendo.
Ma, dopo pochi minuti che Mary se n'era andata, Lily sentì degli schiamazzi provenire da fuori. Sospirò, pensando che era una congiura contro di lei e il suo amato libro.
Il buco del ritratto si aprì, facendo entrare i Malandrini al completo.
Sirius e Remus sostenevano James, che sembrava parecchio ubriaco. Peter era dietro di loro che si muoveva, a disagio.
Lily si alzò, di scatto.
-Ma che diavolo...Potter!Ti sei ubriacato?- fece con aria parecchio minacciosa.
Remus prese la parola, prontamente.
-Evans, non è come credi. Diciamo che questo deficiente...- fece, lanciando un'occhiataccia a Sirius, che si limitò a sorridere, innocentemente. -...ha pensato che potesse essere divertente trasfigurare della Vodka babbana in acqua per farla bere ai Serpeverde. Solo che non  ha contato..- e qui, altra occhiataccia sprezzante a Sirius -...che James, dopo gli allenamenti, avrebbe bevuto litri e litri di acqua. E così...- sospirò, rassegnato.
-Black- Fece Lily, gli occhi a fessura -Dieci punti in meno....-
-Oh, avanti, Evans.- Piagnucolò Sirius -Non farlo.-
-E perchè non dovrei...-
Ma ad interromperli fu James, che, barcollante, aveva puntato un dito contro la Evans, esclamando: -Guardate!Un miraggio!- E, detto ciò, si era accasciato a terra, lasciando tutti piuttosto sbalorditi.
-Ma quanta Vodka ha bevuto...?-
Sirius scrollò le spalle.
-Mah. una, due bottiglie.-
-Una o due...- Boccheggiò la Evans. -Black!Ma sei impazzito?-
Sirius si limitò a scuotere le spalle.
Remus sospirò, esasperato.
-Almeno, Sirius, aiutami a portarlo sul divano.-
Detto questo, i due Grifondoro sollevarono James, che intanto canticchiava
-Ambarabaccicciccoccò, tre Mocciosus sul comò, che facevano l'amore con la Evans del miuo cuore...Ma la Evans si ammalò, ambarabaccicciccoccò.- Lily gli lanciò un'occhiata, piuttosto divertita.
-Accidenti, se pesa.-
-Zitto Sirius!Considerala una giusta punizione per le tue malefatte.-
-Ma non era per lui!-
-Che ti serva di lezione!-
Sirius sbuffò, facendo crollare James sul divano che, ignorandoli bellamente, continuava a canticchiare.
-Bene, Evans. Te lo molliamo qui.-
-Come me lo mollate qui?Black, non ti azzardare..-
Ma il Black aveva già salito le scale del dormitorio, facendo finta di non aver sentito.
Lei si girò a guardare Remus e Peter, che stavano indietreggiando pericolosamente.
-Vedi, dovrei aiutare Peter a....-
Lily sbuffò.
-Va bene, ho capito. Andate pure. Rimango io qui con lui..-
Remus sorrise, e i due corsero in dormitorio, prima che la grifoncina cambiasse idea.
La rossina guardò James, che dormicchiava.
Sospirò, sedendosi, cercando di continuare a leggere il libro.
Dopo poco, però, sentì James cercare di alzarsi.
-Cosa fai?- Chiese lei, perplessa.
-Uhm. Vado.-
Lei alzò un sopracciglio.
-Dove?-
-A...uhm. A vomitare, credo.-
Lily lo osservò per un po', mentre lottava contro le sue stesse gambe per cercare di alzarsi.
Quando finalmente ci riuscì, lo vide barcollare paurosamente.
-James, aspetta.- Disse, aiutandolo a risedersi. James gemette.
La rossina mormorò poche parole, e ai piedi di James comparve una bacinella. Già che c'era, Lily fece comparire anche una coperta, pronta per dopo.
James non perse neanche un secondo.
Quando riemerse dalla bacinella, aveva il viso pallido e piuttosto spaesato.
A Lily fece una tenerezza incredibile.
Si avvicinò a lui, piano. Lo aiutò a distendersi, mentre lui si lamentava come un bambino. Poi, lo avvolse nella coperta. Sorrise, soddisfatta, quando lo vide sorridere, semi-addormentandosi.
Si risedette, vedendo che i piedi di James le arrivavano alle gambe.
Sorrise, di nuovo. Il fuoco scoppiettava, lanciando degli strani riflessi sul viso di James.
A un certo punto, lui sembrò ritornare cosciente.
-Evans.-
-Cosa?-
-Ti ho ringraziato?-
Lily lo guardò, divertita. Era proprio ubriaco.
-No.-
-Bè, allora grazie.-
Ci fu un attimo di silenzio, nel quale lei credette si fosse riaddormentato.Ma, dopo poco, lui la richiamò.
-Evans?-
-Si?-
-Mi baci?-
Lei lo fissò, ironicamente.
-No, Potter.-
-Perchè no?- Fece lui, con tono lamentoso.
-Perchè di no, Potter.-
-Ma perchèèè?-
Lei ghignò.
-Innanzitutto, perchè sai da vomito e vodka, e non è una bella accoppiata.-
Lui gemette. -Maledetto Sirius.- Lily ridacchiò.
-Ma è solo per questo?Perchè allora, faccio un Gratta e Netta...- Disse, tirando fuori la bacchetta, e facendola ondeggiare.
Lei sorrise, sorniona.
-A parte il fatto che in questo momento non mi sembri in grado di fare un Incantesimo di Pulizia,ma poi, no, non è solo per quello.-
-Allora perchè, Evans...?-
Questa volta Lily lo guardò, seria.
-Non voglio correre troppo, James.-
Lui annuì, assorto.
Ma dopo un po', riprese la parola.
-Ma, tecnicamente, se mi baci, io con tutta probabilità domani non mi ricorderò nulla. Quindi, sarebbe come se non l'avessi fatto. Quindi non sarebbe correre troppo, visto che tecnicamente non l'hai fatto.-
Lily lo guardò, sorpresa per quel ragionamento poco da ubriaco e molto da sobrio.
-Se sarebbe come non averlo fatto, tanto vale che non lo faccia, Potter.-
James sbuffò, non trovando parole abbastanza lucide per ribattere.
Lily lo guardò, mentre cercava una posizione comoda per addormentarsi.
-Lily?-
-Cosa?-
-Mmm. Niente. Solo...Lily.- James aveva gli occhi chiusi. Sorrideva.
Lily sospirò, sentendo la sua resistenza cedere.
Piano, con le braccia che la tenevano sollevata, gattonò fino ad arrivare a pochi centimetri dal viso di James.
Si chinò, e lo baciò.
Fu un bacio a stampo, lieve e casto.
Ma fu comunque una senzazione bellissima.
Questa volta non sentì il fuoco e le fiamme. Fu una cosa più intensa. Come una coltre di lava che piano piano, l'avvolgeva, lenta ma inesorabile.
Si staccò, piano. Il malandrino sembrava essersi addormentato, con un enorme sorriso stampato in faccia.
Lily si risedette, guardandolo con tenerezza.
Poi sentì un gemito.
-Lily. Torna qui.-
Lily sorrise.
-Vieni tu da me.- Sussurrò.
James non se lo fece ripetere due volte. Con un colpo di reni, si portò con il corpo dall'altra  parte, a pancia in giù, appoggiando la testa sulle gambe della Evans e cingendole la vita con le braccia.
La Evans sorrise, vedendo che si stava addormentando definitivamente.
-James.- Sussurrò, prendendo ad accarezzargli i capelli.
-Mh?-
Lei sospirò.
-Andiamoci piano,ok?Non voglio correre. Poi, dopodomani, ad Hogsmeade, si vedrà.-
Non ricevette risposta. Il Malandrino si era addormentato.

-Sveglia!-
Lily mugugnò qualcosa.
-Avanti, oggi è sabato!-
-Mhhh.Piantala, Mary. Voglio dormire.-
Mary la guardò, stralunata.
-Lily!Dobbiamo andare ad Hogsmeade!-
Alice, da sotto le coperte, borbottò.
-Che ore sono?-
Mary ghignò.
-Le nove.-
-Ecco, vedi, sono solo le...LE NOVE?- strillò Lily, accorgendosi di essere in un ritardo mostruoso.
Si alzò di scatto, completamente sveglia.
-Devo ancora...-
Poi si bloccò, vedendo la faccia divertita di Mary.
-Mary...Che ore sono?- disse, gli occhi stretti a fessura.
Mary sorrise.
-Non importa, ormai sei sveglia. Vado a fare colazione. Ciao!- E uscì, lasciando Lily che borbottava una serie sconclusionata di imprecazioni.
Guardò l'orologio. Erano le otto meno un quarto. Lily giurò che avrebbe ucciso Mary, lentamente e dolorosamete.
Con un sospiro, andò a farsi la doccia. Dopo essere uscita, ancora gocciolante, si mise a frugare tra i suoi vestiti, in cerca di qualcosa di decente da mettersi. Non voleva andare là tutta tirata, ma nemmeno con la solita divisa. Alla fine, optò per un maglione azzurro che le avevano regalato le amiche il natale precedente, e un paio di jeans.
Alice, dal letto, la guardò.
-Wow. Vuoi fare schiantare Potter sul colpo?-
Lily rise, tirandole addosso un cuscino.
-No, sul serio. Sei bellissima.-
-Grazie,Aly.  Tu a che ora vai, con Frank?-
Alice borbottò.
-Boh. Al massimo, aspetta.-
Lily rise.
-Comunque...cosa pensi di fare?-
Lily sospirò.
-Non lo so, con esattezza. Improvviserò. Comunque credo che...oggi ci sarà una svolta. Non so in che direzione, ma so che ci sarà.-
Alice annuì, contenta che l'amica, per una volta, si stesse aprendo un po' di più.
-Ora vado, Aly. Tu non fare aspettare troppo Frank.-
Chiuse la porta, mentre Alice borbottava un -si, si.- riaddormentandosi.
A metà scale, Lily si fermò. Potter era seduto su una poltrona, che cercava di appiattirsi i capelli in tutti modi.
Sorrise.
Fece gli ultimi scalini con calma, aspettando che lui la notasse. James voltò lo sgiuardo verso di lei, e sorrise.
Lei, con un ultimo gradino, lo raggiunse.
-'Giorno Evans.-
-Ciao.Andiamo?- Lui ghignò.
-Aspetta, Evans.-
-Cosa...?-
Lui fece spuntare dal nulla una macchinetta fotografica. -Devo immortalare questo momento. Tu che esci con me.-
Lily rise.
-Andiamo, idiota.-

-...Ma quindi, perchè i maghi si sposano così presto?-
Stavano passeggiando per le vie di Hogsmeade, parlando di tutto. Lily era curiosa. James sapeva un sacco di cose del mondo magico che lei non si sarebbe mai immaginata.
James scrollò le spalle.
-Credo dipenda dal fatto che passi sette anni con le stesse persone. Dopo tanto tempo, ci si conosce bene. Qundi viene piuttosto naturale, alla fine, sposarsi tanto presto.Forse dipende anche dal fatto che a 17 anni si è già maggiorenni.-
Non c'era assolutamente malizia, in quel discorso. Era semplice curiosità. Lily ci riflettè.
-Si, penso tu abbia ragione.- James sorrise, guardandola.
-Ti va una Burrobirra?-
Lily annuì.
-Volentieri.-
Entrarono ai Tre manici di scopa, e una donna, con aria minacciosa, si avvicinò.
-Potter!sbaglio o il tuo compare mi deve ancora pagare un Fire Wisky?-
James ridacchiò.
-Avanti, Rosmerta, sai come è fatto Sirius...-
Lei lo guardò, torva.
-Come se tu fossi tanto diverso.-
James rise.
-Dai, non farmi sfigurare, non vedi che sono in dolce compagnia?-
Rosmerta si girò.
-Oh, povera ragazza...- fece, con aria impietosita.
-ROSMERTA!- Fece James, con aria scandalizzata, mentre Lily rideva.
Madama Rosmerta sbattè le ciglia, con aria innocente.
-Cosa vi porto ragazzi?- fece, indicandogli un tavolo dove sedersi.
Dopo che si furono seduti l'uno di fronte all'altro, si scrutarono per un paio di secondi.
-Bene.- Incominciò James.
Lily annuì.
-Bene.-
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzato. Sapevano entrambi che era giunto il momento di parlare di loro due.  Era un discorso difficile, da iniziare. Ma andava fatto. Lo sapevano entrambi.
-Allora...- fece Lily, guardandosi intorno. -...Ci vieni spesso,qui?-  si maledisse. Le era mancato il coraggio all'ultimo secondo.
James la fissò.
-Abbastanza.- disse.
Altro silenzio.
Lily sapeva che era lei, a dover cominciare. Sapeva che era la cosa più giusta, e sapeva che James se lo meritava.
Non ce la faceva.
-Non so da dove incominciare.- gemette Lily. James sorrise.
-Che ne dici...dall'inizio?-
Lily annuì, assorta.
-Ecco...Tu sai bene che, fino all'anno scorso almeno, ti detestavo abbastanza.-
James annuì. Non voleva interromperla. Sapeva che se lo avesse fatto, l'avrebbe bloccata definitivamente.
-Dalla fine dell'anno scorso, però, ho iniziato a rivalutarti. Non so se è perchè sei maturato tu o- e qui rise - sono sempre stata cieca io. Ma comunque, non importa. Poi, il fatto che tu mi abbia...uhm. baciato, ecco, ha assolutamente distrutto le mie certezze. Improvvisamente, mi sono ritrovata in una tempesta di sentimenti  Insomma, non li avevo mai provati, così violenti. Era come se mi considerassi un marinaio esperto che però aveva navigato solo nei fiumi, e improvvisamente mi sono ritrovata in mare. Non so se ho reso l'idea.-
Guardò James, per vedere se stava seguendo. Lui annuì.
-Però...tutta questa...violenza dei miei sentimenti, mi ha spaventato. E ancora adesso, ho paura, James. Perchè non ci sono abituata. Ho paura di essere travolta. Sono insicura come non lo sono mai stata. E non mi piace, essere insicura, lo sai anche tu. Ho paura di non essere più...la Lily Evans che tutti conoscono.-
Aveva concluso. Mai, con nessuno, si era esposta così tanto. mai aveva parlato con il cuore in mano come lo fece in quel momento.
James annuì. Ora era il suo turno, di parlare.
-Lily. anch'io ho paura. Cosa credi? è da sette anni che mi chiedo cosa diavolo mi stia succedendo. Perchè, improvvisamente,  appena ti vedo mi cedono le gambe. E, davvero, scusa se te lo dico, ma per quanto bene lo raccontino nei libri, non è bello sentire che non riesci più neanche a camminare in presenza di un'altra persona.  Non è bello sentire che un animale si impossessa di te quando vedi l'altra persona che chiacchera, dico, chiacchera, figurati se fa qualcos'altro, con un altro. E ho paura anch'io. Perchè non ho più il controllo delle mie emozioni. Perchè sento il cuore spezzarsi quando mi butti addosso insulti di ogni tipo, senza poterci fare niente. Perchè - e qui sorrise lievemente - perchè vedo che sono l'unico a accorgersi che i nomi James e Lily stanno maledettamente bene, insieme.-
Lily lo guardò, per un attimo, torva.
-James Potter non ha paura.- Fece.
James rise.
-E Lily Evans non uscirebbe mai con James Potter.-
Lily spostò lo sguardo sul tavolo, sorridendo.
-Hai ragione.- Sussurrò.
-Forse James Potter e Lily Evans non esistono più. Forse ora ci sono solo James e Lily.-
Lily fissò il suo sguardo in quello del Malandrino. Quelle parole l'avevano colpita. Si accorse che James aveva ragione.
Ora erano solo James e Lily.
E in fondo, la cosa non pareva dispiacerle. Pensò, con un sorriso, che era vero che i loro nomi stavano benissimo, vicini.
Annuì, non distogliendo lo sguardo smeraldino da quello nocciola di James.
Sapeva che bastava così.
Ma c'era un altro discorso, che voleva fare, prima di prendere la decisione definitiva.
-Hai presente Josch, di corvonero? Quello con cui stavo l'anno scorso?-
James annuì, non riuscendo a trattenere un risolino.
Lei lo guardò un po' male.
-perchè ridi?-
-Diciamo che, appena l'hai mollato, è venuto personalmente a cercarmi. Non so bene le sue intenzioni, ma aveva un coltello in mano.- Rise.
Lily lo guardò, sbalordita.
-Che cosa?-
-Oh, tranquilla. Ho capito subito che non avrebbe fatto niente a nessuno. Il coltello era sporco di marmellata.-
-E che cosa...ti ha detto?-
-Qualcosa del tipo che sapeva perchè l'avevi mollato, e che avrebbe trovato un antidoto al filtro d'amore che ti avevo fatto bere di nascosto.-
Lily sgranò gli occhi ancora di più.
-Io lo ammazzo.- borbottò -Giuro, lo ammazzo con queste mie stesse mani.-
James rise.
-e tu cosa gli hai detto...?-
-Che, con tutta probabilità, non aveva capito niente della vita, visto che avresti preferito di gran lunga uscire con la Piovra Gigante, piuttosto che uscire con me.-
Lily, nonostante tutto, rise.
-Comunque, dicevo.- disse, riprendendo il discorso. -Sai perchè l'ho mollato?-
Lui scosse la testa.
-Lui...mi venerava, quasi. Una volta, ha fatto una sfuriata a un povero e innocente primino perchè, per sbaglio, mi aveva pestato un piede.-
James annuì, ghignando.
-Mi ricordo. Quella è stata la volta in cui le tue urla e i tuoi insulti hanno superato di gran lunga quelli che di solito rivolgevi a me.-
Lily sorrise, divertita.
-Vero. Comunque, ecco. Io non voglio...niente di simile. Non voglio essere l'unica ad essere il sole. Voglio essere sole, ma voglio anche essere luna. Non voglio che smettiamo di...essere noi stessi. Non voglio che improvvisamente grondiamo miele da tutti i pori. Voglio che siamo...semplicemente James e Lily- fece, sorridendo, riprendendo il discorso di prima. -Non voglio che improvvisamente ci chiamiamo con tutti quei nomignoli orribili e smielati, quali, non so..biscottino.-
James stava letteralmente morendo dal ridere.
-Chi è che ti chiamava...biscottino?- Fece, continuando a ridere come un matto.
Lei lo guardò male.
-Piantala.-
Ma James non riusciva seriamente a fermarsi.
Lei ghignò.
-James Potter. Se non la smetti, inizierò a chiamarti...bignè alla crema.-
Lui la guardò, torvo.
-Provaci.-
-va bene, cioccolatino.-Fece lei, sempre più divertita.
-Evans, piantala.-
-Non vedo perchè, tesoruccio.-
-Evans...-
-Si, pulcino?-
-La smetti?-
Lei ghignò. I loro visi erano vicinissimi.
-No,cucciolotto.-
-Vuoi la guerra? guarda che mi metto a chiamarti....gattina mia!-
-Uuuh..mi fai così paura, Jamesino.-
-Ehm, scusate...-
I due sobbalzarono, raddrizzandosi, di scatto. Guardarono di lato, per vedere chi aveva parlato.
Di fianco al tavolo, c'era un bambino di una decina d'anni, con i capelli castani e un sacco di lentiggini in viso.
-E tu chi saresti?- fece James, leggermente irritato. Lily lo guardò malissimo.
Il bimbo gonfiò il petto.
-Sono il nipote di madama Rosmerta. Volevo farvi una domanda.-
-Ma che...- Lily tirò un pestone a James, prima di rivolgersi al bambino con più dolcezza.
-Si?-
James intanto si era tuffato sulla Burrobirra per nascondere il dolore. Lily non ci scherzava, con i calci.
-Ma voi due state insieme?-
James per poco non soffocò nella Burrobirra.
Lily spalancò la bocca, facendole disegnare una perfetta O.
Ci furono degli istanti di silenzio.
James prese tempo.
-La mamma non ti ha insegnato a farti gli affari tuoi....?-
Il bambino gli lanciò un occhiataccia, punto sul vivo.
-Guarda che ho ben nove anni. Fra due anni andrò ad Hogwarts.- Poi ci pensò su un attimo. Scrollò le spalle. -E poi, a dire il vero, no, non me l'ha insegnato.-
James rise.
-Sai che assomigli incredibilmente a un mio amico?-
-Bè, è una cosa buona, no?-
James rise.
-Non se conosci Sirius.-
-Comunque, non mi avete ancora risposto.-
James sospirò.
-Come ti chiami, piccoletto?-
-Harry.-
James annuì.
-Bene,Harry.- Fece, prendendolo in braccio e facendolo sedere sulle sue ginocchia. -Che ne dici se lo chiedi direttamente alla signorina qui presente?-
Il piccolo Harry non se lo fece ripetere due volte.
-Signorina con i capelli rossi,  il signore vuole che chieda a lei se state insieme.-
Lily lo guardò, per un attimo. Poi sorrise.
-Dì al signore -fece, lanciando un occhiata divertita a James - che ci possiamo provare.-
Il piccolo sembrò spaesato.
-é un si o un no?-
Lily rise.
-è un si.-
Harry per un attimo spostò lo sguardo da  James a Lily, e poi da Lily a James.
-Signorina con i capelli rossi. Gli occhi del signore si sono illuminati.-
James gli mise una mano sulla bocca.
-Zitto, piccolo impertinente.-
-Perchè?è vero.- Ribattè l'altro.
il Malandrino lo guardò un po' male.
-Certe cose non si dicono.-
-Perchè?-
James alzò gli occhi al cielo, esasperato.
-Un giorno forse te lo spiegherò.-
-è perchè c'è la signorina con i capelli rossi?-
Lily per poco non cadde dalla sedia. Si stava troppo divertendo a vedere quel piccolo bambino che metteva in imbarazzo James in una maniera assurda.
James la guardò malissimo.
-Non mi stai aitando.-
Lily ghignò.
-Ne sono consapevole.-
-Te ne pentirai, amore.-
-Non mi fai paura, tesoro.-
E, mentre James cercava di togliersi dai piedi il piccolo Harry, Lily pensò che mai scelta che aveva fatto era stata più giusta.




Eccomi!Alllloooooora...finalmente, dopo la bellezza di undici capitoli, questi due si sono messi assieme!(guarda che è colpa tua, se ci abbiamo messo tanto. NdJames)(Dettagli!Ndme)
Ora passo ai ringraziamenti!

Weasley star: grassie ^^ non volevo farli troppo romantici (anche s ehai visto, qui un po' di dolcezza c'è stata^^) perchè non me li ci vedo. ^^

Ninny: tehehe...^^ visto che sono stata veloce??

Nikki Potter:è vero che troppo miele fa venire le carie!!muahahah!!!a parte il fatto che anch'io sono assolutamente non romantica, quindi trovo estremamente difficile scrivere cose troppo zuccherose ^^ grazie x i complimenti!

Potterfanlalla17. eccoti accontentata ^^

Padfoot007:eheheheh...anch'io li amo alla follia...i miei James e Lily...(i James e Lily di chi???NdJames&Lily)(ehm...su, tornate a dormire...Ndme)(Umpf!NdJames&Lily)

germana: ihihihihih...^^





  
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