Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |       
Autore: katsu    09/07/2008    3 recensioni
Una [MxM] senza grandi pretese, la mia prima ff in assoluto, aspetto consigli e suggerimenti... Il ragazzo,immobile, al centro della piccola stanza, con la testa bassa... “Mello.. te ne sei andato così anche questa sera...”
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
bhe ragazzi.. siate clemanti queta è in assoluto la mia prima fanfic.. scritta un pò di tempo fa lle tre di notte mentre facevo greco..l' ieda mi è venuta sotto la doccia, il che non aiuta... inizialmente doveva essere una one-shoty ma poi ala prima canzone se n'è legata un' altra che cadeva a pennello e quindi ne sono venuti fuori due capitoli le canzoni non le ho però usate per intero ho semlicemente estrapolato ciò che mi serviva.. non sarà un gran chè lo so ma ci tengo molto. in ogni caso anche le critiche sono ben accette...
buona lettura


I don’t know who to trust
no surprise
(Everyone feels so far away from me)
Heavy thoughts sift through dust and the lies


   

[non so di chi fidarmi
 niente sorprese    
sento tutti così lontani da me
I pensieri tristi si infiltrano attraverso la confusione e le bugie]

Anche quella sera la porta si chiuse violentemente, un rumore assordante fece sobbalzare il ragazzo che si trovava immobile a fissare il vuoto,in direzione dell’ombra che si era mossa, urlando, anche quella sera, non si sa quali parole di rabbia, sbattendo quella porta in modo talmente violento da farla tremare e, a momenti, scardinare...
Il ragazzo,immobile, al centro della piccola stanza, con la testa bassa...
“Mello.. te ne sei andato così anche questa sera...”

Trying not to break
but I’m so tired of this deceit
Every time I try to make myself
get back up on my feet
All I ever think about is this
All the tiring time between
And how
trying to put my trust in you
just takes so much out of me

[Ho cercato di non esplodere
Ma sono così stanco di questo inganno
Ogni volta che ho provato
a ritornare sui miei passi
Tutto ciò che ho sempre pensato al riguardo
Tutto il tempo estenuante passato
E come
Ho provato a riporre in te la mia fiducia
Mi hanno solo incatenato così tanto]

Mosse qualche passo verso il tavolo, poi con violenza lo scaraventò contro il muro.
“Perché, CAZZO PERCHE’!” pensava, quasi urlandolo dentro di se.”perché mi hai lasciato di nuovo solo!”.
Il ragazzo era scosso da tremiti di rabbia e di dolore, imprecava contro la sua stupidità,perché diavolo si era sempre lasciato usare a quel modo? Era forse troppo stupido per stare da solo? Aveva necessariamente bisogno di qualcuno che lo guidasse? E dove poi! Sarebbe finita male, lo sapeva, lo sapeva benissimo. Ma avrebbe accettato qualunque sorte pur restare accanto a Lui. Era stato paziente, era stato gentile, era stato dolce... e cosa aveva avuto? Nient’altro che rabbia gettata in faccia come se ne fosse l’ unico colpevole.
Era stanco...

Tension is building inside steadily
Everyone feels so far away from me
heavy thoughts forcing their way
out of me

[la tensione cresce stabilmente dentro di me
Sento tutti così lontani da me
I pensieri tristi forzano la loro uscita
Da me] 

Strinse i pugni. Doveva ancora essere forte, in fondo era suo amico, non poteva abbandonarlo. Si diresse verso quel che restava del tavolo per ricomporre nuovamente l'ambiente ed i pezzi della sua anima, prima del Suo ritorno.
Poi, accanto alla carcassa del tavolo, trovò una barretta di cioccolato. Era fondente, era una delle Sue. Spinto da un istinto irrefrenabile la prese e cominciò a scartarla. Quasi che, mangiandola, potesse assimilare l'essenza di Lui e capire cosa gli passasse per la testa.

La prese, si sedette in un angolo a terra, la schiena contro il muro, guardò quella che tanto gli era sembrata una droga per Lui. Era di un colore scuro e luminoso, caldo, gli ricordava... Mello, il calore che sapeva dargli ed allo stesso tempo la sua durezza...

Clack...

Ne staccò un pezzetto e lo masticò. Era dolce, era carico il suo sapore, era Mello, sapeva di lui. Perché non capiva
come si sentiva! Com'era possibile che amare lo facesse sentire così male? Un sentimento così dolce, così semplicemente stupendo, come lui, che lo aveva incatenato a sé, che gli aveva probabilmente regalato i momenti più belli della sua vita. Il suo unico scopo era ormai stare insieme a lui.
Ma cosa diavolo era diventato! Un derelitto, un succube. Era semplicemente il suo giocattolo.
Sembrò in quel momento risvegliarsi dal torpore che lo aveva preso.
“Già, Mello, a quanto pare non solo Near ha bisogno dei suoi giocattoli!”
Rise sommessamente, ma non era una risata allegra... saliva da profondo del petto, cupa e roca... Sembrava essere il suono stesso della malinconia...

Clack...

Ne stacco un altro pezzo.
Era buono ma lasciava l' amaro in bocca. Quell'amaro che seguiva ogni momento passato con lui,con la consapevolezza dell'essere usato... Era sempre più stanco, aveva voglia di non pensare,soltanto di restare immobile come se potesse essere dimenticato dal mondo e da lui e come se potesse, solo così, trovare pace. Avrebbe semplicemente voluto sparire nel nulla...

Clack...

Clack...

Clack...

Clack...

Continuava a masticare lentamente la cioccolata di Mello, perdendosi nei propri pensieri e nello scorrere del tempo.
Rimase a lungo immobile,le gambe raccolte ,la testa bassa...
BASTA!

I take everything from the inside
and throw it all away
'Cause I swear / for the last time
I won’t trust myself with you

[prendo tutto da dentro
e lo butto via
perchè giuro, per l'utima volta,
non mi fiderò di te]

La porta si socchiuse, poi sbattè. Il ragazzo biondo, vestito di pelle entrò. La stanza era buia e il tavolo rovesciato.
Una figura se ne stava seduta a terra appoggiata al muro con il capo chino e i capelli rossi che gli ricadevano scompostamente sugli occhi.
Mello si avvicinò con fare, dapprima circospetto, poi notò sul pavimento, accanto al ragazzo la stagnola che aveva avvolto una tavoletta di cioccolato. Luccicante.
AVEVA OSATO  PRENDERE LA SUA CIOCCOLATA??
Era furioso e aveva bevuto. Si scagliò sul ragazzo, lo afferrò per la maglia e lo tirò su. Lui rimase a testa bassa finchè Mello non avvicinò il proprio viso al suo.
“cosa diavolo ti è saltato in mente!? Cazzo era l'ultima! Ma si può sapere che diamine c'hai stasera? “
possibile che tu non lo capisca?... “ ribadì l' altro con voce soffocata.
“io credo che tu sia completamente fuori di testa, sei esaurito, ecco. LA MIA CIOCCOLATAAAA!”
Assunse un aria minacciosa piagnucolando però sulle ultime parole.
“proprio non vuoi capire” il rosso si slanciò verso Mello e lo sbattè violentemente con le spalle contro la parete, erano maledettamente vicini l' uno sempre più arrabbiato, l' altro allibito,
“sono incazzato, Mello, incazzato nero...”

I won’t waste myself on you

[non mi sprechèrò con te] 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: katsu