Storie originali > Epico
Segui la storia  |       
Autore: Akira Yuki    06/04/2014    0 recensioni
Una serie di drammatici eventi, tutti uniti tra loro da una cosa: Thanatos, ovvero la Morte. Thanatos imparerà a comprendere l'ingiusto mondo in cui viviamo, o continuerà a mietere vittime senza lasciar loro scelta di vendicarsi?
Genere: Drammatico, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Giappone. Tardo pomeriggio.
Yuki, una giovane donna, stava correndo a casa con diverse buste tra le mani. Oggi si sarebbe sposata. Era anziosissima, tanto che la notte non aveva praticamente dormito, ma la mattina si era svegliata tardissimo.
Con fretta arrivò a casa, dove suo padre e sua madre la stavano aspettando. Una volta entrata corse in camera per cambiarsi.
-Forza, forza Yuki!-. Gridava la madre. -Ci saranno già tutti! Ahh.. Io vado, vi aspetto là!-. Detto questo la madre se ne andò.
-Ahh.. Non cambierà mai.. Dovevi vedere al nostro matrimonio com'era agitata..-. Disse il padre guardano la madre di Yuki andarsene con la macchina.
-A quanto pare ho preso da lei! Maledizione!-. Yuki faceva più in fretta che poteva.
Il padre di Yuki era un famoso e ricco politico, mentre la madre era una scrittrice che aveva ricevuto moltissimi premi.

In chiesa tutto era pronto. Lo sposo ancora non era arrivato, ma era di strada. La chiesa bianca, ricoperta da fiori dalle tonalità blu, decoravano la maggior parte degli spazzi. Alle pareti erano appesi fasci blu e azzurri, bellissimi. Gli invitati stavano parlando tranquilli, ma un po' emozionati. Erano tutti vestiti bene. Vi erano anche dei bambini, figli degli amici degli sposi.
La madre arrivò e, dopo aver parghegiato, andò a parlare con le amiche in chiesa.
La chiesa era situata su una verde collina, la quale aveva una foresta li dietro e un lago. L'inverno era quasi arrivato, ma gia aveva nevicato e il lago era molto gelido.
Lo sposo finalmente arrivò. Era alto e moro, capeli non molto lunghi e mossi, gli occhi nocciola. Era vestito di nero, con un fiore blu nel taschino. Una volta arrivato, non parlò con nessuno, dirigendosi all'altare e attendendo la sposa, mentre il prete si stava preparando.
Tutti gli invitati, in pochi, secondi si misero a sedere, attendendo.
Dopo pochi minuti finalmente la macchina arrivò. Yuki scese dopo il padre, era bellissima. Il vestito tutto bianco e riempito di pizzetti e decorazioni floreali azzurrine. I capelli neri raccolti in una crocchia con qualche ciocca ribelle fuori. Aveva una collana di perle e degli orecchini semplici.
Il padre la accompagnò all'altrare, mentre suonava la marcia nuziale. Era evidentemente emozionata, rossina in viso. Tutti si alzarono, ammirandola.
In breve tempo arrivò all'altare e lei raggiunge il suo sposo. Il padre la lasciò e andò a sedersi accanto alla madre, che si era rovinata il trucco, piangendo di felicità.
-Siamo qui riuniti per celebrare il matrimonio fra Yuki Yamashiba e Kira Kurosaki..-.
Il matrimonio era finalmente iniziato. Yuki ancora non ci credeva, mentre Kira sorrideva dolcemente per lei.
Dopo poco si scambiarono le fedi. Infine si baciarono, con passione, abbracciandosi.
Tutti si alzarono in piedi, applaudendo, qualcuno urlando, tutti felici.
Gli sposi uscirono, sorridenti, tenendosi per mano, mentre tutti gli buttavano chicchi di riso.
Quando uscirono, una bellissima limousine gli stava aspettando, mentre gli faceva da sfondo un bellissimo tramonto. Yuki si fermò, prima di entrarvi.
-E' la prima volta che vedo un tramonto così bello..-. Yuki ne era veramente attratta.
-Già.. Ammiralo bene..-. Kira sorrise e dopo poco la convinse ad entrare in macchina.
La macchina partì mentre alle loro spalle tutti li salutavano agitando le mani.
-Oh..Mi sono dimenticata i fiori!-. Divertita si sporse dal finestrino e lanciò il mazzo di fiori, che presero i suoi due cuginetti piccoli.
-Ahahahaha..-. Tornò dentro e strinse il braccio del suo sposo.-Son così felice.. Siamo finalmente sposati!-. Era felicissima, a stento trattenenva le lacrime.
-Già...-. Lui, dallo specchietto restovisore, guardò chi guidava: un suo complice. Questo, continuò per la strada, mentre Kira e Yuki si baciavano o si accarezzavano, prendendo la strada inversa. Tornarono indietro per un'altra strada. Era notte ora. La macchina si fermò dentro la foresta, avendo seguito un sentiero.
-Siamo arrivati..-. Disse.
-Mh? Sicuro?-. Lei cercava di vedere, ma dai vestri scuri e di notte, non si vedeva molto bene fuori. -Non sembra l'albergo..-.
-Usciamo, Yuki..-. Kira sorrise e uscì dalla macchina, lei lo seguì.
-Ma questo..Non è l'albergo.. E' la foresta dietro la chiesina.. Che ci facciamo qui, Kira??-. Lo guardò, un po' preoccupata. Lui, divertito, le stava puntando una pistola addosso.
-Kira.. Perchè quella pistola..?-. Era spaventata, ma cercava di tenere il suo contegno.
-Davvero non lo capisci? Ahahaha.. Su.. Cammina ora-. Lui si mise a camminare, tenendola davanti a se' e con la pistola contro la sua testa. In breve tempo arrivarono davanti al laghetto, lei arrivò fino alla riva, lui si fermò poco prima.
-Kira..Davvero.. Cosa vuoi fare.?!-. Tremava, non dal freddo, ma dalla paura.
-Beh.. Voglio i tuoi soldi, tutti i tuoi averi. Semplice.-. Lui sorrideva, divertito, sfacciatamente.
-Quindi..Non..Non volevi me..?-. Lei era sbiancata.
-No. Ahahhaha! In effetti.. Sei molto bella..Ma nient'altro! Ahahah! ..Addio, amore mio-. Lui sorrise e sparò. La colpì al ventre, poi la sfiorò sul lato destro, infine al cuore. Il suo bel vestito bianco era ormai macchiato di rosso. Lei sembrava ancora viva, mentre lo guardava con le lacrime agli occhi e con un rivolo di sangue che sgorgava dalle labbra socchiuse. Lei cadde in acqua, affondando piano piano e chiudendo i suoi bellissimi occhi per sempre.
Kira, divertito, lanciò in acqua la pistola e poi se ne andò con la macchina, ancora giudata dal complice.
Poco prima di morire, di chiudere i suoi occhi mentre affondava nell'acqua gelida, lei vide un ombra affacciarsi alla riva e guardarla. Chi poteva essere? Questa ombra si chinò e la prese per un braccio. Lei chiuse i suoi occhi.
L'uomo la tirò fuori dall'acqua. Lei aprì gli occhi di scatto. Aveva ancora le lacrime agli occhi e il sangue dappertutto. Lei guardò il punto in cui era caduta e vide il suo corpo, morto. Terrorizzata guardò l'ombra. -Quella..Sono io..? E tu..Chi sei..?...Non sarai..-.
L'ombra in fretta mosse il braccio, liberandosi dalle ombre e mostrandosi. Gli occhi neri, come la Morte, i lunghi capelli neri legati da un codino e un enorme vestito nero.-Si, sono la Morte in persona-. Era serio.
Lei lo guardò, aveva paura, ma non riusciva a dimostrarla, era morta, difficilmente poteva riconoscere ora le sue emozioni. Guardò il suo corpo.-Io...Sono morta ingiustamente..!-.
-Non tocca a noi decidere, ma per quello, non devi temere-. Lui la guardava. Infine lei scomparve.
Thanatos tornò a guardare il suo cadavere. Vista dalla riva era ancor più bella: le labbra erano ormai azzurrine a causa del freddo e la carnagione era già pallidissima, il vestito bellissimo macchiato dal sangue vivo creava un effetto bellissimo, mentre i suoi capelli neri ondeggiavano liberi attorno alla sua figura.
Accanto a lui apparve la ragazzina. Pallida come lui e con gli occhi viola. Lei si chinò a guardarla.-Com'è bella...-.
-La morte fa diventare le cose ancor più belle, sai?-. Detto ciò scomparve tra le ombre.
La ragazzina continuò invece a guardarla.-Si..Lo so..-. Vide la pistola, in bilico tra il cadere in acqua e la riva. Così, fece il giro e la prese. Poi tornò davanti la figura della sposa e la poggiò davanti a lei, sulla riva. In questo modo, avrebbero subito scoperto il colpevole, grazie alle impronte digitali lasciate. Infine anche la ragazzina scomparve.

Thanatos, tornò nell'Ade. Camminò tra le ombre, sue serve, e si avviò in una stanza. Quando vi entrò, questa era ricoperta da cuscini di ogni tipo e colore. Da una parte vi era un uomo, alto, capelli biondi e con due alette dietro le orecchie.
-Hypnos-. Lo chiamò Thanatos.
-Mh?-. Hypnos si voltò a guardarlo. Aveva degli occhi bellissimi: il destro azzurro-indaco e il sinistro rossino.-Ah.. Ho visto di quella sposa. Lascerò che il ghiaccio la lasci dormire in un sonno eterno, in modo che il suo corpo non verrà mai corrotto-.
Thanatos annuì poi ne se andò.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Epico / Vai alla pagina dell'autore: Akira Yuki