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Autore: Cheryl    14/12/2004    1 recensioni
Ecco il mio primo libro spero vi piaccia!!! vera è una ragazza preda del vittimismo adolescienziale e si troverà d affrontare vari problemi giovanili... SU! RECENSITE!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5    Quella grigia matt

Capitolo 5


Quella grigia mattina di pioggia si era trasformata in una fantastica dorata giornata di sole, pur essendo a metà Dicembre l'aria era ancora fresca, ma si sentiva che il freddo sarabbe arrivato da un momento all' altro.
Purtroppo però il mio umore non era cambiato, perchè una semplice parola non aveva cancellato quello che era successo in passato, un passato molto vicino, ieri.
Tornata a casa ricevetti una bella notizia: per Natale saremmo partiti.
Ogni Natale partivamo, per lo più in settimana bianca (ovviamente io non sapevo sciare molto bene, ma era un problema secondario visto che " l' angioletto" sciava da favola) , però questa vacanza era diversa, saremmo partiti per un villaggio in Indonesia. Finalmente, aspettavo da tanto questo viaggio, mare, sole e un'abbronzatura da favola. Era spratutto un bene perchè lasciavo qui i miei, almeno per due setttimane, ma non sapevo che al ritorno si sarebbero raddoppiati!

"Nooooooooo! Io volevo andare in settimana bianca, sulla neve!!!" dice la solita rompiscatole che è Sara.

"Zitta tu" le dico, non volevo mica rovinare i miei fantasctici pensieri sulla splendida vacanza che ci attendeva.

"Tu vuoi andare lì solo perchè io sono più brava io a sciare!" controbbatte, come al solito.

"Vero, e anche perchè tu.... Non sai NUOTARE!" A quelle parole il mostriciattolo si fece una specie di pallottola.

"Non.. Non dire quella parola.. Lo sai che ho paura del mare..."

" Come amo il mare , le piscine... GLI SQUALI!!!!!!" adoravo far impaurire Sara, quando si parlava dell'aqua scoppiava a piangere...

"Mamma!!!! Non voglio andare in.. Indopesia..." Sara prega la mamma.

"Si dice Indonesia!!!" replicai

" E no Sara, per tanti anni abbiamo accontentato te, ora tocca a Vera!"

Mamma ti adoro pensai. Splendido fra soli cinque giorni si parte, dovrà essere la vacanza più bella della mia vita!!!





" Pronto Clè? Sono io Vera!"

"Sono Giulia, aspetta che te la passo..."

"Ah ok, grazie." Era Giulia la sorella di Clelia, era un anno più piccola di noi, ma quello bastava per emarginarla sempre da quello che facevamo, da più piccola cercava tutti i modi per stare con noi, ma poi si è rassegnata, se Clelia non vuole una persona tra i piedi a quella persone conviene scappare a gambe levate, se no fa una brutta fine. Giulia da quando frequenta un nuovo gruppo si era fatta davvero oca, io e Clè la scherzavamo sempre e il nostro hobby era leggere il suo diario segreto.

" Uhm.. Dimmi, Vè"

"L'ultima news: parto per l' Indonesia il ventidue e torno il sei, sto là per due settimane, fra piscine, mare e sole!"

"Uhm.. Divertiti"

"Clè, che hai? Smettila di tenermi il broncio...."

" Io? No non ho niente"

"Sicura?"

"Sicurissima"

" Ok... E tu cosa mi racconti? Poi ieri come è andata con Ado?"

"Non male.."

" Tu cosa fai per Natale?"

" Niente,resto qui a scaldare la poltrona..."

" Bè è un occasione per metterti con Ado... "

"Si, lo so."

Ci fu un minuto di silenzio, era imbarazzante, noi che prima facevamo a gara per parlare, avevamo mille cose da dirci.: pensieri, sogni e speranze.
Anche se ci vedevamo a scuola e a danza... Ora però non era più così.
Smisi di andare a danza perchè non sopportavo più che lei era più brava in tutto, anche in quello sport che le avevo fatto amare io, quello sport in cui io ero la migliore, quello sport per cui io andavo avanti! E così lo lascia a lei, come lasciai il corso di Arte e quello di Scrittura. E ogni volta che me ne andavo da un corso lei, come se non sapesse nulla mi chiedeva perchè lo avevo fatto, io le rispondevo che mi andava così, ma lei sotto sotto sapeva tutto.


"Allora, ci sentiamo dopo..."

" Si, ci sentiamo.."

Posai il telefono e dopo aver finito di studiare, decisi che sarei uscita da sola, così per pensare un pò...

" Mamma.. Io esco ci vediamo per cena!"

"Con chi, e dove vai?" Lei doveva sapere sempre tutto e ormai come abitudine mentii.

"Vado al parco con Clelia" Uscii da mezza bugiarda perchè almeno in una cosa ero stata sincera: andavo al parco.

Assaporai quel pomeriggio di Dicembre, il cielo era ancora chiaro e allora, per cercare di fermare il tempo mi misi a correre, per arrivare prima, per godermi di più quello stupendo pomeriggio.
Sentivo, una leggera brezza ribbelle, cercava di lottare contro di me, putroppo per lei, perdendo. I miei passi erano veloci, l'asfalto correva rapido sotto di me, e allora senza una ragione precisa, una lacrima scese tranquilla senza paura di essere vista, senza paura di perdere la sua casa,i miei occhi.
 

  
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