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Autore: FairyLies    07/04/2014    3 recensioni
"Un'estate può cambiare tutto"
[Storia tradotta da Serensnixpity e Shellyng.]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13.

 

19 Giugno, 2012

“Santana, che ne pensi?” Sbatto le palpebre un paio di volte per schiarirmi i pensieri, guardo Olivia e la vedo indicare due bellissime composizioni floreali. “Quale dovremmo prendere?”

Inclino il capo verso destra e scrollo le spalle. “Entrambi, mi piacciono tutti e due...” Olivia ricomincia ad esaminare le due scelte ed io mi guardo attorno nel negozio, un bouquet specifico attira la mia attenzione, mi avvicino ai fiori viola e delicatamente faccio scorrere l'indice lungo uno dei petali.

“Significano 'mi dispiace, ti prego perdonami', l'ho chiesto alla ragazza del negozio di fiori”

Prendo un respiro profondo mentre la mia mente ripete quella notte...vorrei poterle dare uno di questi bouquet, far sì che mi perdoni e ricominciare da capo. Sospiro prima di allontanare la mano dai giacinti. Se solo fosse così semplice...”Quelli sono i fiori per chiedere scusa”, mi volto e vedo una rossa con l'uniforme del negozio di fiori, annuisco soltanto– non esattamente dell'umore per avere una reale conversazione con qualcuno. “Sei qui con lei?” Fa un cenno verso Olivia ed annuisco di nuovo, mantenendo il mio silenzio. “Immagino tu sia un tipo silenzioso” Scrollo una spalla e lei mi scocca un piccolo sorriso. “Ok, che ne dici–“

“Santana, credo che possiamo andare” Mi dice Olivia dall'altro lato del negozio, interrompendo inconsapevolmente la ragazza che mi stava parlando. “Dobbiamo solo andare alla prova del vestito e abbiamo finito per oggi.”

“Sì, va bene” Mentre sorpasso la rossa la sento mormorare il mio nome, mi volto verso di lei e mi rivolge un sorrisetto imbarazzato, prima di dirigersi verso il retro del negozio. Huh? Scuoto la testa confusa, prima di raggiungere Olivia.

-x-x-x-x-

“Olivia, stai benissimo” Dico alla fidanzata di mio padre– quell'abito è semplicemente perfetto per lei. Si volta e mi ringrazia, un ampio sorriso sul suo viso. “Ripetimi perché stai per sposare mio padre?” Domando scherzosamente, facendola ridacchiare.

“Perché lo amo” Risponde senza esitazioni, facendomi sorridere di rimando. “Mi rende felice” Olivia fa spallucce, rilasciando un sospiro soddisfatto. “Per come la vedo io, il mondo è pieno di cose che rendono le persone tristi...quindi una volta che trovi qualcuno che ti faccia sentire come se la tristezza non esistesse, allora dovresti rimanergli incollata” Ridacchia prima di mordersi il labbro inferiore per trattenere il suo sorriso. “Scusa, non so da dove mi sia venuto, ma quello che cerco di dire è solo che sono così felice grazie a tuo padre.”

“Beh, siete entrambi molto fortunati ad avervi l'un l'altra”

Olivia mi spara un altro sorriso sincero prima di annuire. “Ok, mi tolgo questo affare così possiamo andare a casa finalmente” Si allontana dal grande specchio e torna nel camerino.

E' chiaro che siano entrambi così innamorati uno dell'altra. So che mi comporto sempre come se lo trovassi super disgustoso perché, beh, è mio padre ma sinceramente– sono invidiosa. Non di loro, ma di quello che hanno...mi ricorda molto quello che avevo con Quinn– quando Olivia ha detto quella cosa a proposito di una persona che elimina la tristezza, Quinn è stata l'unica a venirmi in mente.

E' esattamente quello che ha fatto la scorsa estate, mi ha portato via da questo mondo miserabile, facendomi sentire cose che non avevo mai sentito prima.

E' stata una fuga dalla realtà.

21 Giugno, 2012

“Mi annoio” Annuncio entrando nel salotto, mio padre e Olivia mi guardano dal divano. “Mi sono alzata troppo presto e ora non ho niente da fare” Mi siedo sulla poltrona reclinabile davanti a loro e sospiro pesantemente, scivolando verso il basso. “Ho davvero dimenticato quanto fosse noiosa Lima...”

“Ok, che cosa vuoi fare, Tana?” Faccio spallucce e mio padre inarca un sopracciglio. “Ho bisogno di una risposta migliore di quella.” Ridacchia, mettendo un braccio attorno ad Olivia per tenerla più vicina. “Perché noi non-”

Il mio telefono suona interrompendolo, gli rivolgo un'occhiata di scuse prima di sfilare l'aggeggio dalla tasca e guardare lo schermo– QUINN FABRAY. Sul serio? Faccio un cenno verso la cucina prima di alzarmi velocemente e lasciare la stanza. Il mio cuore sta correndo e il respiro si fa corto– perché mi sta chiamando? Ansiosamente faccio scorrere il pollice lungo la parte inferiore dello schermo, prima di prendere un respiro profondo e avvicinare il cellulare all'orecchio. “Quinn?”

“Sanny!”

Sorrido anche se non sono certa di quello che sto sentendo– qualcosa come un misto di sollievo, felicità e leggera delusione. “Hey, Luce! Che succede?”

“Pensavo che ci saremmo viste presto” Mi mordo il labbro inferiore con aria colpevole...Merda. “Ho continuato a dire a Quinn di chiamarti per me, ma lei ha continuato a dirmi 'dopo', quindi ho preso il suo telefono e ti ho chiamata.”

Luce, Q potrebbe arrabb–

“Con chi stai parlando?” Sento Quinn che lo chiede in sottofondo, Lucy le dice che è al telefono con me ed io deglutisco rumorosamente. “Cosa?”

“Umm–“

“San?” La voce di Quinn è molto più chiara, il che vuol dire che Lucy probabilmente le ha dato il suo telefono. “Hey, uhh, scusa per quello.”

“Non c'è niente per cui scusarsi, Q...non preoccuparti pe–“ Il soffocato rumore di Lucy che piange dall'altro capo mi fa smettere di parlare. “Che succede?”

“Voglio vedere Sanny, Quinn!” Sento la bambina che urla con voce quasi indistinta.

“Umm, San...un secondo” Mi dice Quinn prima che tutto diventi silenzioso, controllo se la chiamata è ancora in corso– lo è. Ha messo in muto? Attivo il viva voce prima di posare il telefono sul bancone. Mi passo le dita fra I capelli ansiosamente e grugnisco, non riesco davvero a capire questa Quinn...Ugh. “Hey, sei ancora lì?” La sua voce rimbomba nella stanza ed io afferro prontamente il mio telefono, spingo di nuovo il tasto del viva voce e premo il ricevitore contro l'orecchio.

“Sì, che succede?”

“Sei libera oggi?”

“Uhh–“ Lancio un'occhiata verso il salotto dove mio padre ed Olivia stanno guardando un qualche film– decisamente libera. “Sì”

“Bene, Lucy deve tornare da suo padre domani mattina quindi se mai ti andasse potremmo, umm, intendo noi tre– possiamo uscire insieme oggi” Sorrido perché sta balbettando– così fottutamente adorabile. “Solo se non hai nient'altro da fare per la–“

“Ci sto, Q...dove vuoi che ci incontriamo?”

“Possiamo venire a prenderti se vuoi.”

“Sì, va bene, ci vediamo fra 20 minuti?”

“A dopo, San” La chiamata si conclude e fisso lo schermo per qualche secondo, il mio corpo è congelato, ma la mia mente è ovunque. Posso davvero solo uscire con Quinn? Sì, Lucy sarà con noi ma...cazzo. Scuoto la testa confusa ed esco dalla cucina, cominciando a salire le scale.

“Chi era?” Chiede mio padre e per un attimo valuto l'opzione di mentirgli, ma decido di non farlo, scegliendo invece di digli la verità facendogli sapere che Quinn arriverà a prendermi nel giro di poco.

Lui aggrotta visibilmente la fronte, ma non dice nulla di più.

-x-x-x-x-

“Guarda quanti pesci, Sanny!” Urla Lucy eccitata, prima di puntare le sue piccole dita verso l'acquario. Ci sono volute quasi due ore per arrivare qui, ma dopo che Quinn ha fatto piangere Lucy, la bionda più grande le ha detto che poteva pianificare l'intera giornata. Ora siamo qui circondate da vetrate, pesci e acqua...”Ci volevo venire da tantissimo tempo.”

“Ti ho detto che ti avrei portata un giorno” Dice Quinn con una scrollata di spalle, guadagnandosi un'occhiata pungente da parte della piccola. “Che c'è?”

“Sì, ma hai continuato a rimandare” Lucy rotea gli occhi per lei prima di riportare l'attenzione sui pesci. Ok? Direi che qualcosa non va nel loro rapporto– l'ho notato un po' nella macchina, ma ora è molto più evidente. Quinn sospira prima di sedersi su una panchina ed io scelgo di avvicinarmi a Lucy, la ascolto attentamente mentre parla animatamente delle creature marine davanti a lei. Vorrei davvero chiederle come vanno le cose fra lei e Quinn, ma non sono del tutto sicura su come cominciare quella conversazione.  Adoravo da morire la Sirenetta” Afferma con un lamento esagerato, attirando il mio interesse.

“Adoravi? Perché non ti piace più?”

“Mi piace ancora” Lucy risponde con una scrollata di spalle, prima di dare le spalle al vetro per guardarmi. “E' solo che non la adoro più perché mi ricorda Andi e non mi piace per niente Andi,” Arriccia il viso con disgusto. Andi? Lucy comincia ad allontanarsi e la inseguo, iniziamo a guardare I pesci più piccoli e lei mi sorride. “San, guarda, ho trovato Nemo!” Indica un piccolo pesce pagliaccio ed io ridacchio, seguendo con lo sguardo la piccola creatura arancione.

“Aww, ben fatto, Luce!” Camminiamo ancora più lontane da Quinn ed io apro e chiudo la bocca un paio di volte, incerta su quello che voglio dire davvero. “Hey, umm, Luce–“ Balbetto dopo un po', lei alza lo sguardo su di me ed inarca un sopracciglio. Una Mini-Quinn, giuro cazzo. “Chi è Andi?”

“L'amica di Quinn” Sospira prima di guardare di nuovo il pesciolino, attraversiamo tutta la stanza dei pesci senza altre conversazioni serie. Finiamo nella zona degli orsi polari e Quinn è rimasta ancora indietro, ogni volta che la guardo sta messaggiando o tenendo le distanze. Non posso fare a meno di chiedermi a chi sta mandando messaggi e/o pensando...mi sta facendo impazzire, a dire il vero– soprattutto dopo aver sentito della sua amica Andi...Chi cazzo è Andi? “Sono così grandi.” Mi dice Lucy, la sua bocca leggermente aperta, guardiamo entrambe gli orsi bianchi attraverso lo spesso vetro di sicurezza. Annuisco in accordo prima di voltarmi e guardare brevemente Quinn, notando che il suo sguardo è chiaramente incollato al suo telefono...Roteo gli occhi prima di riportare la mia attenzione su Lucy. “Fastidiosa, huh?”

“Che cosa?”

“La nuova Quinn” Risponde la bambina dopo aver sospirato con il naso. “E' così noiosa ultimamente...”

Aggrotto la fronte prima di dire a Lucy di rimanere lì, cammino verso Quinn– lanciando qualche occhiata indietro di tanto in tanto per assicurarmi che Lucy stia bene. Mi schiarisco la gola una volta raggiunta la panchina e Quinn solleva lo sguardo dal telefono, controlla velocemente dove è Lucy prima di mettere via quell'aggeggio infernale. “Hey, San, che succede?”

“Che stai facendo?”

“Niente?” Scrolla le spalle prima di alzarsi, sta per allontanarsi, ma la afferro per il polso.

“Sai che quella bambina ha voluto venire qui così da poter passare del tempo con entrambe, vero?” La lascio andare e me ne vado freddamente– ci vogliono un paio di minuti prima che si unisca a me e Lucy. La bambina inizialmente si comporta in modo freddo con lei, ma immagino che sia troppo difficile resistere a Quinn Fabray, specialmente quando cerca di attirare l'attenzione.

Dopo un po' vedo la loro vecchia sinergia che riemerge e mi fa mancare ancora di più l'estate 2011. Attraversiamo il resto della mostra e tutte le altre zone dello zoo senza che Quinn prenda il telefono nemmeno una volta.

-x-x-x-x-

“Grazie Quinny, mi sono divertita tantissimo oggi,” Lucy sorride dal retro dell'auto. “Dovremmo fare ancora qualcosa di simile prima che San riparta.”

“Nessun problema, piccola” Ad un certo punto durante il viaggio, Lucy si addormenta– il suono del suo respiro pesante risuona all'interno del veicolo silenzioso. Afferro la mia bottiglietta d'acqua e faccio un lungo sorso. La mia bocca è asciutta, mi sento molto nervosa all'idea di parlare con Quinn, ma so che devo farlo.

“Hey, Q?”

“Mhmm?” Mormora senza distogliere lo sguardo dalla strada, prendo un altro profondo respiro prima di lanciarmi.

“Che sta succedendo fra te e Lucy? Se posso chiedere...”

“Che vuoi dire?”

“Direi che c'è qualcosa di diverso, voi due non avete mai litigato davvero prima d'ora e adesso le cose sembrano un po' spente” Scrollo una spalla, nonostante la cintura di sicurezza lo renda un po' difficile da fare. “Ha detto qualcosa all'acquario, qualcosa sulla nuova te.”

Sento Quinn sospirare e sposto di più il corpo verso destra per avere una visione più chiara del suo viso. “Immagino che stia solo crescendo” Risponde indifferente ed io inarco un sopracciglio per la risposta patetica.

“Cazzate, ha sei anni...”

“Beh, non lo so ok? Forse ha ragione, forse sono 'nuova'...di solito le cose cambiano comunque” Mi dice con lo stesso tono infastidito prima di accendere la radio, si assicura che il volume sia abbastanza basso da non svegliare Lucy, ma il gesto rende chiaro che non vuole parlare più. Incrocio le braccia al petto e premo la tempia contro il vetro freddo del mio finestrino. Guardo fuori per il resto del tragitto, cercando di distrarmi dai miei stessi pensieri e sentimenti.

-x-x-x-x-

“Dove stiamo andando?” Domando non appena passiamo oltre lo svincolo per casa mia, Quinn mi guarda per una frazione di secondo prima di voltarsi di nuovo in avanti. “Quinn?”

“Portiamo Lucy a casa”

“Puoi lasciarmi a ca–

“No, dobbiamo parlare” Lancia un'occhiata nello specchietto retrovisore. “Solo noi due...”

Annuisco preoccupata, preferendo non discutere. Raggiungiamo la casa di Mrs. Kit e Quinn porta Lucy in braccio all'interno della casa, mentre io la aspetto in macchina, sto facendo di tutto per capire come andranno le cose– di che cosa dobbiamo parlare? Lo sportello dalla parte del guidatore si apre e Quinn scivola di nuovo al suo posto. “Dove stiamo andando?” Chiedo non appena ricominciamo a muoverci, le ruote scorrono lungo il vialetto di Mrs. Kit.

“Dove vuoi andare?”

“Ovunque” Faccio spallucce prima di prendere il telefono per mandare un messaggio a mio padre, dicendogli che non tornerò a casa presto.

“Va bene...” Il silenzio che segue è assordante– è imbarazzante, strano e così non-da-Quinn. Non siamo mai state così prima...Finiamo al lago ed io esco dalla macchina per prima, inspiro profondamente l'aria fresca, grata che l'atmosfera tesa se ne sia momentaneamente andata. La portiera di Quinn sbatte e lei si avvicina a me, si stende sul tettuccio dell'auto e sospira rumorosamente. La guardo incuriosita, ma lei si rifiuta di incontrare il mio sguardo. “Dobbiamo parlare”

“Lo so, per questo mi hai portata qui...comunque, di cosa?”

“Mi dispiace per aver perso il controllo prima in macchina, io– non lo so, hai ragione le cose tra me e Lucy sono state un po' difficili ultimamente e credo che mi stia condizionando...” Si copre il viso con i palmi e grugnisce contro la sua pelle chiara. “Prima che venissimo a prenderti, abbiamo avuto una grossa litigata che è strano perché non discuto mai con quella ragazzina...”

“E' successo per colpa mia?” Aggrotto la fronte prima di sistemarmi accanto a lei, assicurandomi comunque che ci sia abbastanza spazio fra i nostri corpi. “Mi dispiace, non pensavo che chiamarmi sarebbe stato un così grande problema” Mi sforzo di ridacchiare e finalmente Quinn mi guarda, il vivido color nocciola dei suoi occhi che mi assorbe all'istante, “Non avrei ris–

“No, non è quello, va bene?” Dice Quinn fra i denti serrati ed io inarco un sopracciglio prima di farle leggermente cenno di proseguire. “Non è stato proprio per te, beh lo è stato, ma non soprattutto per te...quella bambina ti adora da morire, Santana” Sospira prima di guardare in alto, verso il cielo notturno pieno di stelle. “E' troppo piccola per capire che ora le cose sono diverse– che noi non possiamo essere come eravamo lo scorso anno.

“Ho capito, Quinn” Espiro rumorosamente, facendo del mio meglio per non lasciare che l'esattezza delle sue parole mi distrugga. “Credo di essermi sbagliata ad aver pensato di poter semplicemente tornare nelle vostre vite, mi dispiace”

“Non scusarti per essere tornata, San, sono contenta che tu sia qui.”

“Davvero?”

“Te lo giuro” Si alza dal tettuccio e si appoggia al parabrezza “E' solo che la mia vita è un po' complicata al momento...”

“Puoi parlare con me...lo sai questo, vero?” La guardo mentre si risucchia il labbro inferiore, sembra che siano passate ore prima che lei annuisca debolmente. “So che probabilmente non sono la persona migliore con cui aprirsi, ma posso essere tua amica, Q...voglio dire, se vuoi che siamo amiche.”

“Tu lo vuoi?” Affondo con discrezione i denti nel mio labbro inferiore, combattendo l'urgenza di scuotere veementemente la testa. No, non voglio...Mi sforzo di sorridere e annuire anche se mi sta distruggendo dentro. “Credo che potremmo essere amiche,” Mi volto senza più guardarla, in modo da nascondere quanto questa conversazione stia avendo effetto su di me. “Alla fine ho fatto domanda per un paio di college a proposito” Dice casualmente dopo un paio di minuti di assoluto silenzio. “Beh ho dovuto chiedere aiuto a mio padre visto che sono un caso speciale, ma credo che potrò finalmente andarmene da qui...”

“Sì? E' grandioso, Q, ma che mi dici di Lucy?”

“Verrò a fare visita ogni volta...E recentemente ho realizzato qualcosa, quella bambina è migliore di me in tutti i sensi,” La guardo e inclino il capo di lato incuriosita. “Voglio dire, la morte di Charlie ha avuto degli effetti su entrambe, ma Lucy in realtà sta vivendo la sua vita, io ero abituata a pensare che era necessario che rimanessi a Lima per proteggerla, ma nah, in realtà sono rimasta a Lima perché io avevo bisogno della protezione di Lucy. Mi faceva da scudo contro il dolore per l'assenza di Charlie ricordandomi costantemente mia sorella” Noto le lacrime formarsi nei suoi occhi e mi mordo l'interno della guancia. “Cazzo” impreca a bassa voce, prima di asciugarsi le lacrime con la manica della sua maglia.

“Quinn–“

“Non capisco come cazzo possa essere così facile...”

“Huh?”

“Parlare con te di Charlie” Ridacchia in modo apatico ed io sento uno sfarfallio nel petto. “Dopo tutto questo tempo, dopo tutto quello che è successo...continua ad essere dannatamente semplice e mi terrorizza.”

“Non so che dire” Rispondo sinceramente e Quinn mi scocca un piccolo sorriso. “Dove vuoi andare?”

“New York” Si lascia sfuggire una vera risata. “Non sapevo nemmeno che tu fossi entrata alla Columbia quando mio padre mi ha fatto la stessa domanda...la cosa divertente è che non ho dovuto nemmeno pensarci, gli ho solo detto New York senza esitazioni.”

“Ah sì? Forse è un segno” Sento il cuore accelerare immensamente– se entrambe andremo a New York allora le cose tra noi funzioneranno per forza. Il fatto che finiremo nella stessa città è un buon segno, giusto? Niente più distanza.

Ora, devo solo essere abbastanza coraggiosa da chiedere un'altra possibilità.

“Forse” La raggiungo sul tettuccio, chiudo gli occhi e ricordo come mi abbracciava ogni volta che eravamo stese in questo modo. Mi manca, mi manca così tanto. Entrambe guardiamo le stelle in silenzio, cerco di nascondere il sorriso che continua a comparirmi sulle labbra ogni volta che il vento scorre su di lei, portando il suo profumo verso di me.

“Chi è Andi?” Chiedo senza preavviso e Quinn volta di scatto la testa verso di me, gli occhi spalancati. “Lucy ha fatto il suo nome poco fa ed io sono solo curiosa.” Faccio spallucce, atteggiandomi a disinvolta. “Non devi per forza dirmelo se non vuoi...”

“E' una mia amica”

“La tua ragazza?” Mi prendo a calci mentalmente per essere così insistente. Fottutamente patetica, Lopez. “Scusa, non devi rispondere”

“No, non è la mia ragazza”

“Oh, va bene...” Cerco di non lasciare che quelle 5 parole mi diano false speranze, ma è difficile...ricordo a me stessa che solo perché Andi non è la sua ragazza, non vuol dire che non escano insieme. Cazzo. Avrei solo dovuto chiedere se escono insieme– se non sono proprio nulla. Mi metto a sedere e fisso il lago, desiderando che le cose siano semplici come erano l'ultima volta che ci trovavamo qui. “Perché il lago e non il tuo posto segreto?” La mia domanda ci coglie entrambe alla sprovvista– dove cazzo è il filtro della mia bocca? Seriamente...”Voglio dire, non importa, immagino che abbia senso che tu non voglia portarmi di nuovo lì”

“In realtà non ci sono più tornata da quando hai lasciato Lima”

“Come?”

“Già, ho guidato fino a lì dopo aver lasciato casa tua...e non so, credo di essere spaventata all'idea di ricordare quanto fosse stato doloroso”

Sento lo stomaco rivoltarsi per il senso di colpa e raccolgo le ginocchia al petto. “Mi dispiace, Quinn...” Ricordo le ultime parole che le ho detto di persona– Le ho lanciato un addio spietato prima di nascondermi in camera mia. “Sono stata una tale stronza con te, anche se la colpa era mia, mi dispiace così tanto”

“Non preoccuparti per questo, quello che è stato è stato...è finita adesso.”

“Ma–“ Il mio telefono comincia a suonare e a malincuore rispondo alla telefonata di mio padre, mi dice che devo rientrare a casa e Quinn entra immediatamente in macchina. Mi accompagna a casa e per tutto il tragitto facciamo delle conversazioni casuali– almeno non c'è stato un silenzio di tomba. Parcheggia di fronte a casa mia ed io le sorrido. “Grazie per oggi, Q.”

“Di niente” Esco dall'auto, ma lei abbassa il finestrino e chiama il mio nome. Mi volto verso di lei, mormorando un “Sì?”. “Vieni a Fantascape domani? Noah ha scoperto che sei tornata e vuole vederti”

“Davvero?” Sollevo un sopracciglio. “Non mi odia per quello che ho fatto?”

“Nah...nemmeno io ti odio, San. Buonanotte.”

Quinn mi sorride ed io sorrido di rimando.

“Buonanotte, Quinn.”

22 Giugno, 2012

“Bentornata, Lopez” Noah apre le braccia ed io gli corro incontro. Mi abbraccia stretto e si china per sussurrarmi qualcosa all'orecchio. “Ti prenderei a bastonate per aver ferito la mia ragazza, ma mi ucciderebbe se lo facessi...E anche se sei una gran cogliona, sei fortunata che continui a piacermi un po'.”

“Mi dispiace, Noah” Esalo stringendo le palpebre. “Credo di preferire che tu me le dia...me lo merito comunque.”

“Sai che non lo farei,” Si stacca da me e sorride. “Non posso credere che sia passato quasi un anno dall'ultima volta che sei stata qui”

“Nemmeno io” Faccio spallucce e i miei occhi cercano subito Quinn, scrutando la zona in cerca di una chioma bionda. “Lei è già qui?”

Lui aggrotta la fronte, affondando entrambe le mani nelle tasche e spostando imbarazzato il peso da un piede all'altro. “Sì, ma– umm– c'è anche Andi, si è presentata qui poco fa...Q ti ha già detto di lei?”

“Mi ha solo detto che sono amiche” Scrollo di nuovo le spalle, mantenendo un'espressione stoica sul mio viso. “Stava mentendo?”

“No, sai che non ti mentirebbe...” Noah sospira prima di grattarsi la nuca. “Ma ad Andi lei piace molto e sta cercando di essere più di un'amica per Quinn già da un po'”

“Ah sì?” Distolgo lo sguardo dal viso del ragazzo. “Capisco...”

“San, ce la farai a vedere quelle due insieme?”

“Perché non dovrei? Non sono venuta qui per riprenderla, Noah.”

Schifosa bugiarda.

“Davvero?”

Inarca un sopracciglio ed io grugnisco prima di scuotere la testa “Certo che no, la rivoglio...ho fottutamente bisogno di riaverla, ma non voglio essere egoista, ho paura di ferirla di nuovo.”

“Lo farai?”

“So di non averlo mai fatto intenzionalmente, ma so anche che lei merita molto più di me...”

“Senti, sono il migliore amico di Quinn dal nostro primo anno alle superiori, il che vuol dire che ho visto come la faccenda di Charlie l'abbia distrutta...è stato terribile, Santana, e io non so, credo che la ragione per cui non ti odio tanto quanto dovrei sia perché la prima volta che ho visto Quinn di nuovo felice è stato quando sei arrivata tu.”

“L'ho ferita comunque...ho incasinato tutto.”

“Sì, l'hai fatto, ma le persone fanno degli errori e, non so, forse puoi ancora sistemare le cose.”

“Perché sei così gentile con me? Non riuscirei nemmeno a guardarmi se fossi in te.”

“Perché voglio bene a Quinn e se lei non ti odia io non ho il diritto di odiarti.” Scrolla le spalle prima di schiarirsi la gola. “Stanno venendo verso di noi, sii disinvolta,” Reprimo l'istinto di voltarmi il più velocemente possibile, guardo il viso di Noah mentre sposta lo sguardo dietro di me e sorride. “Hey, gente.”

Finalmente mi volto e la mandibola mi crolla a terra– la ragazza del negozio di fiori.Uhh, hey ciao” Mi sforzo di dire e Quinn mi sorride, apparentemente in segno di scuse, mentre Andi fa solo un cenno con il capo. Ora tutta la faccenda della Sirenetta che mi ha raccontato Lucy ha senso– fottuta rossa...

-x-x-x-x-

Stiamo mangiando insieme ad uno dei tavoli, io e Noah di fronte ad Andi e Quinn. Questa ragazza non mi piaceva già da quando ne ho sentito parlare, ma ora semplicemente la odio da morire. Ugh. Le sue mani sono sempre addosso a Quinn e io voglio seriamente romperle le dita– una per una. Se solo lo stesse facendo senza intenzione, me lo farei andare bene, ma non è così, continua a spostare i suoi occhi verdi su di me e giurerei che stia morendo dalla voglia di ghignare.

Odio questa stronza.

Quinn si schiarisce la gola prima di spostare le mani di Andi dal suo viso, sto seriamente pregando che il rossore che le copre le guance sia perché si sente a disagio e non per qualche altro motivo...”Ho bisogno di un altro drink. Qualcuno ne vuole uno?” Quinn si alza in piedi, ma Andi la spinge a sedersi di nuovo, la rossa le bacia la guancia prima di alzarsi.

“Non preoccuparti, lo prendo io per te” Andi si allontana dal tavolo e io mi lascio sfuggire un lamento silenzioso, Noah posa la sua mano alla base della mia schiena per rassicurarmi ed io gli sparo un sorriso sfuggente. Guardo dall'altro lato del tavolo e vedo Quinn che mi fissa con un'intelligibile espressione sul volto, la guardo mentre apre e chiude la bocca un paio di volte prima di distogliere lo sguardo alla fine, chiaramente frustrata da qualcosa. Andi ritorna con i drink e si siede fin troppo vicina a Quinn, i loro fianchi premuti uno contro l'altro.

Ugh, sono fottutamente gelosa, è inutile persino cercare di negarlo...

Lo odio.

“Allora, Santana, quando te ne andrai da Lima?” Quinn lancia un'occhiata pungente alla ragazza accanto a lei e io le sparo il mio finto sorriso.

Dopo che mi sarò ripresa la mia ragazza, troia. “Il 2 Luglio”

“Grande” Sorride ed io guardo velocemente da un'altra parte perché l'impulso di prendere questa ragazza a pugni in faccia sta per prendere il sopravvento e non voglio dare spettacolo.

“Ma sei appena arrivata...perché così presto, Lopez?” Mi chiede Noah e io gli lancio uno sguardo grato.

“Devo ancora sistemare alcune cose a casa prima di partire per New York fra un paio di mesi.”

“Già, Santana è entrata alla Columbia” Dice Quinn orgogliosa al suo migliore amico ed io le sorrido timidamente. Vedo Andi mandare gli occhi al cielo con discrezione e ghigno sodisfatta.

Sì, stronza, io sarò a New York e tu sei bloccata a lavorare in un fottuto negozio di fiori.

“Diamine” Noah mi da un pugno giocoso sul braccio, guadagnandosi una rapida occhiataccia da parte di Quinn. “Questo sì che è fico.”

“Grazie” Ridacchio prima di portarmi la tazza alle labbra. “In realtà non credevo che ce l'avrei fatta”

“Perché no? Sei fantastica, San.”

Le guance mi si infiammano per via del piccolo commento di Quinn e mi metto a fissare il mio piatto di carta. “Grazia, Q,” Mormoro, rifiutandomi di guardare nei suoi occhi nocciola. Andi si schiarisce la gola, distogliendo l'attenzione di Quinn da me. Sospiro silenziosamente– Odio da morire non avere alcun diritto su Quinn nonostante lei abbia ancora il mio cuore, è ingiusto, ma non c'è niente che io possa fare per questo. Rimango relativamente in silenzio per il resto del pasto, il mio cuore si stringe ogni volta che Andi tocca Quinn davanti a me. Quella dovrei essere io– ero io...”Credo che andrò a casa” Asserisco non appena buttiamo via gli avanzi, ricevendo un broncio da parte di Quinn.

“E' ancora presto...dovresti rimanere nei dintorni”

Noah posa un braccio attorno alle mie spalle e mi tira verso di lui. “Ma la vostra pausa è quasi finita e non ho motivo di restare...” Sposto rapidamente lo sguardo su Quinn e Andi. “Ci vediamo presto, va bene?”

“Non andare” Quinn interviene prima di avvicinarsi a me, facendomi allontanare dalla presa di Noah. “Senti, te ne andrai di nuovo fra meno di due settimane...rimani ancora un po'” Annuisco rassegnata, prima di portare di nuovo il mio sguardo su Andi che sembra infastidita da questo scambio. “Comunque Nana ti adora, non si arrabbierà se io e Noah rimaniamo con te per il resto della giornata.”

“Sì, ok” Scrollo le spalle prima di cambiare umore sorridendo. “Mi siete mancati voi due.”

“Beh, a noi sei mancata di più, Lopez” Noah mi fa l'occhiolino e Quinn annuisce, scoccandomi il suo caratteristico sorriso che mi è dannatamente mancato.

-x-x-x-x-

Io odio le giostre dei parchi divertimento...pensavo fosse dannatamente chiaro. Ugh, merda. Noah e Quinn mi hanno in qualche modo convinta a salire sulla nuova attrazione di Fantascape chiamata 'Fanta-Tower' , io la chiamo la Torre della Morte. Cazzo...Sono 60 metri di caduta libera– Morirò. “Voglio scendere” strillo prima di agitare convulsamente le gambe, sono schiacciata fra Noah e Quinn, mentre Andi è alla sinistra di Quinn. “Perché sono su questo affare?”

“E' tutto ok, San...io e Noah l'abbiamo provato 100 volte quando era nuovo.”

“E quindi? Questo coso può ancora ucciderci” Controbatto, lanciando un piccolo urlo quando la barca comincia a salire. “Morirò” Sento Andi grugnire e lancio un'occhiataccia nella sua direzione, Quinn se ne accorge e quindi scelgo di guardare Noah– beh, per quanto la protezione me lo consenta. “Morirò, cazzo.”

Noah ride e io grugnisco prima di tenere gli occhi ben chiusi, una volta fermi decido stupidamente di riaprirli. Guardo di sotto e immediatamente mi viene da vomitare– Siamo così in alto che tutte le altre giostre sembrano dei modellini di plastica. “Pronti?”

“Pronti per–“ La barca precipita e il mio stomaco schizza verso l'alto, cadiamo liberamente per un paio di secondi prima che la giostra si interrompa bruscamente. Urlo rumorosamente e sento Quinn che ride adorabilmente, ma non ho nemmeno il tempo di guardarla o apprezzare quanto sia carina perché quello stupido affare precipita di nuovo. Tutto questo continua per almeno un minuto finché la corsa finalmente termina. Non appena gli addetti sbloccano le mie protezioni, barcollo lontana dalla macchina.

Ritorniamo a terra ed io mi sento assolutamente nauseata, mi guardo attorno finché vedo un bidone della spazzatura, corro verso il cestino e comincio a vomitare tutto quello che ho mangiato. Di nuovo, fanculo. Sento qualcuno accarezzarmi la schiena e tenermi i capelli mentre svuoto il mio stomaco. Mi volto e vedo Quinn guardarmi preoccupata. “Grazie” Mi sforzo di dirle prima di scuotere la testa un paio di volte per scacciare la nausea. Noah corre verso di me con una bottiglia d'acqua che io tracanno rapidamente.

“Stai bene? Scusa, non avremmo dovuto costringerti...” Mi dice Quinn dispiaciuta ed io le rivolgo il mio miglior sorriso perché sembra troppo in colpa per avercela con lei. “Dovrei portarti a casa.”

“No Q...sto bene, non preoccuparti per me”

“Sei sicura?” Domanda Noah, annuisco all'istante e gli sorrido, cercando di rassicurarli entrambi. “Diamine, non scherzavi quando hai detto che le giostre non sono roba per te, huh?” Gli faccio la linguaccia e lui ride.

“Mi sto annoiando” Andi interviene e distolgo lo sguardo prima di mandare gli occhi al cielo. “Dovremmo andare sulla ruota panoramica, Quinn,” Sorride alla bionda ed io sento lo stomaco che si agita di nuovo– ma questa volta di dolorosa gelosia. No, fanculo...Quella è la giostra mia e di Quinn, è lì che ci siamo date il primo vero bacio. “Ti prego” La rossa fa sporgere le labbra ed io mi mordo il labbro inferiore con forza quando Quinn annuisce lentamente, è come se qualcuno mi abbia appena presa a calci nella pancia.

Mi rifiuto di rimanere e torturami, non se ne parla.

Fingo di aver ricevuto un messaggio prima di sembrare delusa “Uhh, devo davvero andare ora”

“Cosa? Perché? Sono solo le 18” Quinn controlla il suo orologio e mi fa il broncio. “Non ti senti bene?”

“No, sto bene...è solo– devo andare” Abbraccio velocemente Noah prima di salutare Quinn e Andi con la mano, guardandole a malapena, mi allontano rapidamente dal gruppo prima che Quinn possa dire qualcos'altro...Sto per attraversare i cancelli di Fantascape quando sento Quinn chiamare il mio nome senza fiato. Mi volto e la vedo correre verso di me. “Sì?”

“Perché te ne stai andando?”

“Perché dovrei restare?” Ribatto, costringendomi a non sgretolarmi per colpa del terribile dolore che sto sentendo. “Starai comunque bene anche senza di me.”

“Credevo ci stessimo divertendo...”

“Sì, è stato divertente” Mento davanti a lei, le parole disoneste lasciano un orribile gusto sulla punta della mia lingua. No non è divertente vedere una qualche ragazza attaccata a te, fa male cazzo...

“Non mentirmi, ti prego...che succede, ti senti ancora male?”

“No, ho detto che sto bene”

“E allora perché ti comporti così?”

“Perché?” Domando fra i denti stretti con un tono molto più alto. “Perché sono tremendamente gelosa anche se non ho il diritto di esserlo...Non conosco nemmeno Andi, ma la odio perché ti sta addosso e so che non dovrebbe tangermi, ma lo fa, ok? Ho passato tutto il giorno a cercare di essere tua amica, a cercare di farmi andare bene vederti con qualcun altro...Ma non posso farlo, non posso sedermi e fingere che mi vada bene vederti salire sulla nostra giostra con un'altra persona,” Urlo, le lacrime mi riempiono rapidamente gli occhi e mi confondono la vista. Mi sento una rammollita per essermi lasciata sfuggire tutto quanto, ma il vaso è traboccato ed io non posso più fingere che tutta questa merda mi vada bene.

Non posso.

“Mi d-dispiace” Dico con voce strozzata prima di asciugarmi rabbiosamente gli occhi. “dovresti tornare indietro, io vado a casa.”

“Non hai ragione di esserlo...” Sussurra ed io aggrotto le sopracciglia confusa, cercando di decifrare cosa abbia appena detto. “Voglio dire, non hai motivo di essere gelosa.”

“Non dire queste cose, Quinn...gli amici non si dicono cose come questa.”

“E' la verità...ti prego solo–“

“Quinn!” Andi urla da una certa distanza ed io la guardo prima di rivolgere a Quinn un sorriso a labbra serrate, voltandomi e camminando di nuovo verso il parcheggio.

Si fotta.

25 Giugno, 2012

Sapete cosa fa schifo della frase 'la storia si ripete'? Ti fa credere che ciò che è successo una volta, può succedere di nuovo...Quinn mi è corsa dietro un'infinità di volte in passato, mentre eravamo solo amiche e mentre eravamo più di quello. Ogni volta che l'ho allontanata la scorsa estate, lei tornava sempre da me...Immagino che i cambiamenti siano davvero costanti in questo mondo. Nessuna chiamata, nessun messaggio– non mi ha nemmeno seguita quando me ne sono andata da Fantascape lo scorso venerdì. Non avrei dovuto permettermi di crearmi alcuna aspettativa perché le aspettative di solito sono inattendibili.

La realtà fa schifo...

E la delusione è una sensazione disgustosa.

Sto combattendo una battaglia senza speranza e sono un'idiota per aver pensato che sia possibile riprendere ciò che è già perso.

Sono passati più di 10 mesi da quando abbiamo chiuso, e ancora sto desiderando ciò che avevamo– un doloroso bisogno di Quinn Fabray.

Beh, almeno il matrimonio è fra 5 giorni...Grazie a Dio lascerò presto Lima perché non ce la faccio più.

E' stato un errore tornare qui, credere che il destino fosse dalla mia parte.
  
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