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Autore: Hiddlesthug    08/04/2014    3 recensioni
[Joanlock] - Finale alternativo della 2x05.
Dal testo:
« “Perché dovrebbe darmene?” risponde Joan all'amica, quando le chiede se è gelosa di lei e di Sherlock.
[...]
Prova qualcos'altro, qualcosa che si unisce alla rabbia. Può essere... Quello che prova è gelosia? No, non può essere. Non può essere gelosa di Sherlock Holmes. »
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joan Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Non posso crederci.. Sei andata di nuovo a letto con lui?” domanda allibita Joan all'amica, seduta in uno dei tavolini fuori il bar.

“Si!” esclama eccitata la donna. “È una buona compagnia per parlare, e poi a letto...” risponde la mora, facendole l'occhiolino, alludendo alle capacità sessuali del socio dell'amica ed ex paziente.
“Ti da forse fastidio?” domanda poi, bevendo un sorso di caffè dalla tazzina sul tavolo.

“Perché dovrebbe darmene?” risponde Joan, scoppiando a ridere.
Non è una risata vera ma una nervosa, che nasconde il miscuglio di emozioni che si stanno scatenando dentro di lei... Simili a quelle provate qualche giorno prima, quando ha scoperto che l'uomo tanto ricercato dall'amica con cui era andata a letto un'anno prima era Sherlock, ma ancora più forti.
Quella era prevalentemente rabbia, dovuta anche all'aver scoperto di essere stata pedinata dall'investigatore stesso. Ma ora, nel sentire che lui e lei sono andati di nuovo a letto insieme... Prova qualcos'altro, qualcosa che si unisce alla rabbia. Può essere... Quello che prova è gelosia?
No, non può essere. Non può essere gelosa di un suo ex paziente, di un collega e soprattutto socio, di un amico. Non può essere gelosa di Sherlock Holmes.
E allora perché prova una morsa nello stomaco? Dio, non ci sta capendo più nulla. Con una scusa si congeda, tornando a casa.


Una volta entrata, trova Sherlock intento a colpire un manichino maschile.

“Sei andato a letto di nuovo con la mia amica?” gli domanda una volta arrivata all'ingresso della stanza, mordendosi la lingua subito dopo. Viva la discrezione, insomma.
Durante il tragitto si era imposta di fare finta di niente, una volta arrivata a casa. E invece eccola lì, a braccia conserte appoggiata nello stipite della porta ad aspettare una risposta.

“Ho seguito il tuo consiglio, Watson, quello di dire sempre la verità. Ed hai ragione: dire la verità porta a cose buone.”  risponde l'uomo, continuando a colpire il manichino senza vita di fronte a sè.

Dopo qualche minuto in cui Joan lo fissa senza rispondere, decide di salire in camera da letto, senza sapere di essere osservata dall'uomo.
 

“Non pensavo che ti potesse dare fastidio..” dice Sherlock, sulla soglia della camera da letto della socia che si gira a fissarlo, senza sapere che dire, come rispondere a quell'affermazione.

In effetti, sono semplici colleghi, soci. Non sono fidanzati, non devono render conto all'altro di quello che fanno al di fuori del lavoro, o per lo meno non per quanto riguarda l'uscire con qualcuno dell'altro sesso, o andarci a letto.

“L'ho fatto solo perchè lei ne aveva bisogno, e-” continua l'uomo, quando non riceve alcuna risposta, ma viene interrotto dalla donna.

“Non c'è bisogno che ti giustifichi.” gli dice, avvicinandosi di poco a lui. “Ho sbagliato io a reagire così.” continua, fingendo un sorriso.
“E' solo che... No niente, lascia perdere.” sussurra interrompendosi, avendo cambiato idea.

“Cosa?” chiede l'uomo, fissandola, e Joan non sa cosa fare.
Confessare i propri sentimenti, o fingere che non sia successo niente?
Non vuole perdere l'amicizia con Sherlock. Ci è voluto tanto impegno, tanta fatica, per guadagnarsela, per guadagnarsi la sua fiducia, e ora non vuole perderla.
Ma non vuole neanche continuare a fingere, a mentirgli. “È solo che credo di provare qualcosa per te. È buffo, lo so. Forse è dovuto al fatto che stiamo tutto il giorno insieme o...” confessa la donna tutto d'un fiato, ma viene bloccata da un bacio dell'uomo, che si era avvicinato sempre più a lei.
Spalanca gli occhi, sorpresa: non avrebbe mai, mai, e poi mai, immaginato di ricevere un bacio da parte sua.
Dopo la sorpresa iniziale, chiude gli occhi anche lei e ricambia il bacio.

“Non so come sia potuto accadere, cioè sì lo so ma non ha una spiegazione razionale e... Quello che cerco di dire è che anche tu mi piaci, Watson.” le confessa poi l'uomo, e Joan è abbastanza sicura di aver sentito il cuore fermarsi, dopo aver sentito quelle parole.

Sorridendo, avvicina l'uomo a sé mettendogli le braccia sulle spalle, e lo bacia di nuovo.



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Ciao a tutti!
Questa è la prima os che scrivo su Elementary, e mi piacerebbe leggere un vostro parere:3
L'idea mi è venuta nel vedere l'episodio sabato scorso, immaginando un finale alternativo. 
Un bacio, e grazie per esser arrivati fin qui!


Note Autrice: Storia corretta e rieditata il 15.03.2020
  
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