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Autore: Dorando    09/04/2014    4 recensioni
Mi chiamo Dora, ho 16 anni e vivo con la mia matrigna e le sue due figlie: Elisabeth e Sylvia, loro hanno 17 e 19 anni.
Mio padre si chiamava Joseph, era un uomo fantastico, mi diceva di lottare sempre, è l' uomo più importante della mia vita, la mamma lo tradì ed io andai a vivere con lui. Vivemmo da soli per due anni, poi si risposò con Pamela che aveva avuto già 2 figli. Mi ricordo ai primi momenti che erano tutte e 3 così dolci e così carine con me, io raccontavo tutto alle mie sorelle e Pamela era una vera e propria mamma per me.
Poi però con la morte di mio padre, misero fine alla loro recita e diventai per loro una SCHIAVA in tutti i sensi [...]
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CONTRADDIRMI EH? EH?!? ADESSO FILA! IL RAGAZZO DI TUA SORELLA VERRA' A MOMENTI, E LA CENA LA CUCINERAI TU!-
[...]
-Ma perché devi fare tutto tu? Perchè dopo aver cucinato per 4 persone non ti unisci a cena con noi? Perché guardi le tue sorelle e tua madre come se avessi paura?-
MODERN CINDERELLA.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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HARRY
Suona la sveglia che spengo prontamente, visto che sono già sveglia.
Non ho dormito tutta la notte, ho pensato solo al bacio tra me ed Harry.
E menomale che ci conosciamo da una settimana!
Non so come comportarmi quando lo vedrò a scuola, dò tutto in mano al destino.
Mi vesto ed in 15 minuti sono pronta, quindi ho tempo anche di cucinare per le mie sorelle prima che venga Niall, non vorrei essergli di disturbo.
Suona il campanello e mettendomi la giacca vado ad aprire urlando un -Arrivo!-
-Niall! Come va?-
Gli chiedo pimpante.
-Dovrei chiederlo io a te, devi assolutamente raccontarmi cos'è successo ieri con Styles!-
Dice trascinandomi.
-Allora?- Mi chiede curioso.
-Beh... ci siamo baciati- Dico tutto d'un fiato.
-COSA?! OH MIO DIO DORA, LUI HA BACIATO TE?- E' in stato di completo schock, annuisco eccitata.
-Sì, e mi ha anche detto che gli piaccio! Ommioddio, sono così felice Niall!- Inizio a saltare come una ranocchia. Ride.
-Hahaha, dai cammina!- Dice dandomi una leggera spinta.
Arriviamo a scuola puntuali.
Harry mi passa accanto non degnandomi di uno sguardo. Rimango delusa, e non poco.
Prima che io me ne accorga è in mano mia un bigliettino.
<Ora allo sgabuzzino. Hx>
Gli rivolgo un occhiata e vedo che è diretto verso il posto da lui indicato.
Faccio vedere il bigliettino a Niall tutta eccitata.
-Bhe, che aspetti? Corri dal tuo Romeo!-
-Hai ragione, ci si vedee-
Vado a passo felpato verso lo sgabuzzino ed appena Harry mi vede mi sorride mostrando le sue fossette.
-Hey- Mi saluta.
-Hey- Ricambio.
-Dobbiamo parlare- Sospiro tristemente.
-Ti sei pentito vero?- Mi guarda avvicinandosi e prendendomi il viso tra le mani.
-Mai mi pentirò di aver toccato queste labbra- Dice mentre porta le sue labbra a sfiorare le mie ed io chiudo gli occhi pronta al bacio che non è mai arrivato.
-Ma non è di questo che voglio parlare- Dice staccandosi da me. Lo guardo un po' dispiaciuta e delusa.
-Ah... e di cosa allora?-
-Ieri, mentre parlavi con Niall, ho sentito che dicevi qualcosa sulle tue sorelle...-
Inizio a sudare freddo, questa scena l'ho già vissuta con il biondino.
-Hai detto che sei costretta a mentirmi ed a ferirmi sennò ti tortureranno fino alla morte...-
Faccio un passo all'indietro fissandolo spaventata.
-Io non...- Mi interrompe
-No Dora, ti ho sentita con le mie orecchie- Ok, sono nei guai. Scuoto la testa leggermente in segno di assenso.
-Allora? Cos'è questa storia?- Mi fissa incrociando le braccia.
-E'-è complicato-
-Dora ho bisogno di saperlo!-
-Scusa Harry, io non posso.-

-Niall lo sa...- E' più un affermazione che una domanda.
Scioglie le sue braccia e abbassa lo sguardo, sta pensando.
Dopo un po' di secondi di silenzio alza la testa quasi sorpreso e ferito.
-T-tu... tu non ti fidi di me- Lo guardo scioccata dalla sua affermazione.
-No! Non è così Harry!-
-E allora perché non me lo vuoi dire?-
E' così fottutamente confuso.
-Io mi fido di te, te lo giuro. Ma non posso...- Mi guarda per cinque secondi con la sua espressione stordita e addolorata prima di camminare per andare fuori dallo sgabuzzino.
-No! Harry, mi fido di te, te lo giuro!- Si ferma prima di attraversare la soglia della porta.
-Come può esserci qualcosa se non lo vogliamo entrambi?- Riprende le mie parole del giorno precedente e esce da quella porta.
Che cazzo faccio? Sono in trappola, se lo dico ad Harry lui lascerà Sylvia e lei scoprirà che io gliel'ho detto ed a quel punto sarò morta; se non glielo dico Harry non mi parlerà più e la persona che mi piace mi odierà.
Mi accascio a terra più confusa che mai.
La campanella non è suonata, suona tra 10 minuti e non posso saltare un' altra ora.
Decido di inviare un messaggio a Niall.
<Raggiungimi nello sgabuzzino.
Dx>

In 3 minuti è davanti a me.
-Che succede principessa?-
-Harry si è arrabbiato con me- Dico nascondendo la testa tra le mie braccia.
-Cosa? Perché?-
-Ieri ci ha sentito parlare ed ha sentito anche quando ti ho parlato delle mie sorelle, ha preteso che gli raccontassi tutto ma io non posso Niall! Non posso! Lui lascerà Sylvia e lei darà la colpa a me ed io non uscirò più da casa! Ma se non glielo dico il ragazzo che mi piace mi odierà! Niall aiutami perfavore!- Lui fa un sospiro.
-Io penso che dovresti fidarti di lui, se vuoi che qualcosa succeda tra voi due la prima cosa che ci deve essere è la fiducia, se ti dice che non la lascerà e non ti metterà nei guai credigli.-
-Ma io Niall mi fido di lui, ma lui dice il contrario!-
-E allora provaglielo!-
Ci penso su ed infondo Niall ha ragione, è ovvio che lui pensi che non mi fidi di lui se non glielo provo, ci conosciamo da una settimana!
Mi alzo e abbraccio quell'irlandese che è mio amico da soli 3 giorni ma che mi capisce più di chi mi conosce da una vita.
-Niente ringraziamenti, vai stupida!- Mi alzo e vado velocemente verso l'aula di Harry, che in teoria è senza professore ora. Però prima che possa fare qualsiasi cosa suona la campanella, quindi decido di inviargli un messaggio e di vederlo in bagno.
Entro in classe e la prof. mi dice su per il ritardo. Ma vaccadì son due minuti!
Mi scuso e vado al mio posto.
Invio un messaggio ad Harry.
<Dobbiamo parlare, quindi tra 5 minuti nel bagno delle femmine, ti dirò tutto.
Dx>

Chiedo alla mia prof. di andare in bagno dicendo che è urgente e lei mi dà il permesso dopo un po' di lagne.
Entro ed Harry non è ancora arrivato.
Dopo un paio di minuti lo vedo entrare.
-Allora?-
-Harry mi dispiace così tanto se non te l'ho detto subito, ma voglio provarti che mi fido di te-

-Ti ascolto.-
Prendo un respiro profondo.
-Harry, le mie sorellastre e la mia matrigna non sono quello che sembrano-
-Che vuoi dire?-
Se prima era scazzato ora è curioso ed interessato.
-Loro hanno una maschera, ma appena sono a casa la tolgono e mostrano quello che sono veramente-
-Dora non capisco-
Mi limito ad alzare la maglia e mostrare tutte le ferite chiudendo gli occhi per non vedere la sua espressione. Appena li riapro vedo la sua faccia, è stupita.
-C-cosa sono quelle?-
-Me le hanno fatte loro-
-Loro?! Che ti hanno fatto?-
Il suo tono è stupito, abbasso la maglia. Sorrido amaramente sentendo i miei occhi diventare lucidi, ma non ho intenzione di piangere, non sono debole.
-Torture... torture su torture.-
-Ma perché?-
-Per diversi motivi... perché non obbedisco a ciò che mi dicono, perché non pulisco bene la casa, perché arrivo in ritardo... o per te.-
-Per me?--
-Sì, ricordi la sera che siamo usciti?-
Lui annuisce.
-Quando sono tornata hanno detto che mi hanno scoperto, che sanno che mi sento con te.
Mi hanno fatto una doccia coi vestiti, ma non una normale,prima bollente e poi gelida. Harry è stato orribile. Mi hanno frustato, mi hanno urlato contro e mi hanno detto che non posso più vederti-
A quelle parole una lacrima scese ricordandomi delle loro parole -E io a scuola ti evitavo, ma alla fine non ci sono riuscita Harry. Contro tutte quelle minaccie ho deciso di non perderti, a rischio di essere torturata. L'ho fatto solo per te, e non so neanche io il perchè-
Sorridevo tra le lacrime.
-Perché lo fanno?-
-Io non lo so... E' un mistero, non l'ho mai capito. So solo che da quando è morto mio padre sono diventata una schiava, senza libertà e senza diritti.
Faccio tutto io, sono tre streghe nullafacenti.
Non posso neanche dirlo alla polizia perché hanno tanti contatti che negherebbero tutto.-

Rimane in silenzio a fissare nel vuoto per qualche secondo e dopo mi abbraccia.
-Scusa se me la sono presa con te.
Non riesco a credere che tu stia passando tutto questo. Sto con una stronza, non ci credo.
Non le permetterò mai più di toccarti-
-No, Harry, non puoi impedirlo, nessuno può farlo-
Sorrido amaramente.
-E' questo il mio destino- Aggiungo mentre le lacrime sgorgano sulle mie guance. Le asciuga con la sua mano.
-No, non lo è.
Ah quando le vedo cosa le faccio!-
-No Harry! Tu devi comportarti come se non ti avessi detto nulla!-
Mi guarda scioccato.
-Cosa? Scherzi? Non puoi chiedermi una cosa del genere! Io dovrei, dopo tutto ciò che mi hai raccontato, far finta di niente davanti alle tue sorellastre?- Lo guardo interdetta.
-Harry, per favore- lo prego.
-Non posso farlo, mi dispiace-
-Ti prego Harry, pensa a me. Immaginati cosa farebbero quando saremo a casa-
Lui tira un sospiro.
-Va bene, ma lo faccio solo per te piccola.-
-Grazie mille Harry, per un attimo ho pensato di aver fatto male a fidarmi-

Lui sorride.
-Non potrei mai deluderti, piccola- Dice avvicinandosi al mio viso, in quell'esatto momento la porta si apre e Sylvia si piazza all'interno della stanza. Tempismo perfetto.
Guardo Harry preoccupata, ma lui mi rassicura con il suo sguardo.
-Harry! Che ci fai qua nel bagno delle femmine con mia sorella?-
-Niente, non ti preoccupare, dovevo incontrare un amica che mi avrebbe fatto copiare i compiti ed ho incontrato lei- E' un ottimo bugiardo, dovrò tenerlo presente.
-E' vero?- Mi guarda mia sorella. Cazzo, io non so mentire, neanche solo per dire "sì" o "no"
-S-sì...- Infatti rovino tutto e lei dal suo sguardo scrutante passa al suo sguardo furioso capendo cosa stavamo per fare.
-Oh ok... Harry ti conviene uscire prima che venga il bidello a controllare- Gracchia la mia sorellastra.
-Veramente io...- Lo interrompo scuotendo leggermente la testa, ho già detto che non la può fermare.
-No, niente. Ok, vado!- Detto questo si incammina verso la porta ed appena esce mi giro spaventata verso Sylvia.
-Stavi per baciare il mio ragazzo- Il suo tono è deciso e inquietante.

-N-non è q-quello che sembra- Balbetto impaurita. Ormai la paura fa parte di me.
Sto perdendo tutta la lezione.
Ma poco importa, insomma, appena tornerò a casa morirò!
-Come cazzo ti sei permessa troia?- I suoi occhi erano furiosi. Mi tira i capelli e me li tiene saldi tra la sua mano.
Raramente l'ho vista così. La guardo dispiaciuta e un po' spaventata.
-M-ma i-io...-
-Niente "ma", fuori da questo bagno! Aspetta quando saremo a casa e vedrai-
urla e mi alzo di fretta e furia quasi correndo verso la mia aula.
Quando entro la mia professoressa inizia a rompere.
-Sono 20 minuti che è fuori signorina, non accettiamo comportamenti del genere- Inizio a mettere in atto la mia scena tenendomi la pancia.
-Prof. non mi sono sentita tanto bene, mi fa male la pancia-
-Oh signorina, si sente bene? Riesce a seguire la lezione?-
-Sì, non si preoccupi-

Detto questo vado al mio posto.
-Ok, dove eravamo rimasti?- E ricomincia a blaterare.
Penso solo ad Harry, spero solo di aver fatto bene a fidarmi di lui.



Le lezioni sono finite ed io mi sto cagando addosso per Sylvia, io che mi metto sempre nei guai.
Mentre sono sulla strada di casa mia mi arriva un messaggio.
<Non ti sfioreranno neanche con un dito. Hx>
Che intende dire? Si riferisce a loro? Quante volte gli ho di non provare a farmi uscire da questa situazione.
Sono arrivata a casa e infilo la chiave dentro la serratura facendola scattare.
Metto giù lo zaino, non si sono accorti del mio arrivo, meglio così dai.
-S-sono a casa- Urlo, se non lo faccio si arrabbiano. Vado diretta verso la cucina e vedo tutte e tre sedute attorno alla tavola a conversare ed appena mi vede una scintilla attraversa gli occhi di Sylvia e scatta in piedi puntandomi il dito contro
-Tu!- Mi ringhia contro.
-Tu stavi per baciare il mio ragazzo!- Urla spingendomi e facendomi cadere a terra.
-N-non volevo fare niente, t-te lo giuro!-
-Cos'è questa storia?-
Si intromette Pamela affiancando la figlia, seguita poi da Elisabeth.
-Sai mamma, l'ho beccata in bagno mentre era a due millimetri dalle labbra di Harry-
-I-io vi giuro che non volevo f-fare niente!-
Cerco di convincerle.

-Di' a qualcun altro queste cazzate!- Urla Elisabeth.
-Tu non devi neanche provare a metterti contro di me, sappiamo entrambe chi vincerà, Harry è mio- Mi ringhia contro Sylvia a due centimetri dal mio viso.
-Non la passerai liscia questa volta- Come se di solito non mi facessero niente penso.
Sylvia è veramente arrabbiata.
Prima che io riesca a formulare qualche altro pensiero mi arriva un calcio al fianco che mi fa stendere completamente dal dolore.
Dopo questo arriva una serie di calci, pugni, schiaffi. Il tradizionale modo ma efficace, molto efficace. Sono in lacrime, non ce la faccio più.
-Vi prego smettetela! Per favore, mi dispiace!- Negare non servirà ad un cazzo, proviamo col chiedere perdono.
Qualcosa le fa finalmente smettere. Il campanello.
Sono tutta dolorante. Pamela va a vedere attraverso lo spioncino chi c'è.
-E' Harry!- Sussurra a Sylvia.
-Cazzo...- Risponde. Sta pensando.
-Ok, Elisabeth: porta Dora in camera e chiudi la porta a chiave, non farla uscire per nessun motivo, lei e Harry non devono assolutamente vedersi.- Elisabeth annuisce e mi trascina su in camera mia facendo scattare la serratura, mi prende iil cellulare e poi se ne va.
Io sto ancora piangendo per i colpi, mi fa male tutto il corpo. Singhiozzo cercando di moderare il volume, ma non ce la faccio, è più forte di me.
Mi accascio a terra in lacrime.
Sento la voce di Harry che conversa con la mia "famiglia", continuano a ridere a scherzare, e questo mi fa solo piangere di più. Lo so che lo ha fatto per me, probabilmente ora senza di lui sarei in ospedale dolorante, ma non ce la faccio ad immaginarlo con mia sorella.
Sento qualcuno salire le scale ma non ci faccio molto caso fino a che qualcuno non bussa alla mia porta.
-Dora sei qui?- Sussurra quella voce tanto conosciuta.
-H-harry?- Mi alzo di scatto e mi attacco subito alla porta. Cerco di smettere di singhiozzare, ma non ce la faccio!
-Dora ma stai piangendo? Che è successo? Che ti hanno fatto? Apri questa porta Dora, subito-
-N-non posso, sono chiusa dentro Harry-
-Come sei chiusa dentro? Dov'è la chiave?-
-I-io non lo so Harry! Cerca in giro-
Conoscendo la mia matrigna avrà messo la chiave vicino alla porta cosicchè le mie sorelle avessero potuto venire a controllare.
-Eccola!- Lo sento gridare. Sono passati tre minuti e lui al massimo può stare 10 minuti, altrimenti sospetterebbero. Sento la serratura scattare ed appena entro mi fiondo tra le sue braccia, lui, inizialmente perplesso, esita, poi però ricambia. Singhiozzo sul suo petto.
-Che è successo?- Mi stacco guardandolo senza proferire parola.
-Dora che cosa è successo?- Chiede scandendo bene le parole.
-M-mi hanno picchiato-Dico abbassando la testa.
-Cosa ti hanno fatto loro?!? E perché?-
-S-sylvia ha visto c-che stavamo per baciarci-
-Cavolo, dovevo venire prima, è tutta colpa mia. Sono un coglione-
Sussurra più a sè stesso che a me. Cosa? Si sta incolpando per quello che mi è successo? Cerco di calmarmi e di non singhiozzare più, si sentirebbe solo peggio; ma non ce la faccio.
-Harry scherzi? Tu sei la cura, non la malattia; tutto il male che mi capita non è certo colpa tua, è colpa di quelle tre streghe laggiù. Non voglio mai più sentirti dire cose del genere ok?-
-Se io non mi fossi avvicinato troppo o se fossi arrivato prima ora tu non staresti piangendo, faccio i danni e poi non li riparo, sono un coglione.-
-Non starei piangendo ma starei 1000 volte peggio di ora, perché non ti avrei mai incontrato.

Sei la mia unica felicità, l'unica cosa che mi è rimasta.- Dico prendendo le sue guancie tra le mie piccole mani in modo che mi guardi.

Unisco le mie labbra con le sue.
Finalmente il terzo bacio.
Appena ci stacchiamo mi sorride.
-Ti va se ti porto in un posto?-
-Come vuoi fare? Devi stare con le mie sorelle e-e io non posso uscire di casa.-
-Non ti preoccupare, tu in 20 minuti sii pronta-
-Ok-
Rispondo confusa.
-Però niente bende!- Aggiungo. Lui fa una breve risata ed alza le mani in segno di arresa.
-Vedremo-
-Stronzo-
Ride ancora e poi si incammina per scendere giù dalle scale.

Prima che me ne accorga, le mie lacrime sono seccate, non singhiozzo più e ho il sorriso stampato sulla faccia.
Ah, cosa mi fai Styles




Ciao ragazzuoleee <3
Scusate il ritardo ma ho avuto troppi imprevisti, vi piace il capitolo? Non credete che io stia correndo troppo? Boh.
Facciamo l'epilogo di questo capitolo:
Dora confida tutto al ricciolo (finalmente), diventano una coppia segreta, anche se non ufficiale, le sorelle picchiano Dora, si danno il terzo bacio, e nel prossimo capitolo usciranno.


Ora mi ritiro, ciaoooo <3
 

  
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