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Autore: B_Tonks    09/04/2014    2 recensioni
E se una strega si innamorasse di un babbano? Questa storia vede protagonista la figlia di Luna e Neville (inventata da me) che si innamora di un babbano la loro storia d'amore è romantica ma allo stesso tempo triste. Legati dal destino per via del loro nome (nomi di due maghi che sono stati sposati).
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti | Coppie: Luna/Neville, Teddy/Victorie
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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Notizie sgradite

La mattina dopo Remus si svegliò molto prima di Dora, Alexander e la sua ragazza da una botta e via. Andò in bagno a lavarsi la faccia e notò che fuori stava albeggiando, così decise d'uscire per gustarsi meglio quel panorama. Faceva freddo ma il ragazzo non si curava dell'aria che gli sfiorava la pelle. Sentì una persona dietro di lui e si girò. “Oh, sei tu.” Dora era dietro di lui con la sua camicia indosso (abbastanza inutile). “Scusa, faceva freddo." disse ricordandosi che stava indossando un indumento non suo. “Tranquilla... È presto, perchè non torni a letto?” “Stavo pensando a come tornare a casa...” “Non doveva venire Teddy?” “Sì, ma non mi ha detto quando e dove... Quindi devo trovare un modo per tornare prima che si svegli. MA CERTO, DIAGON ALLEY.” urlò la ragazza correndo a prendersi la borsa e a mettersi i collant e le scarpe usate la sera prima. “Io vado... Ti amo." disse Dora stampando un bacio sulle labbra di Remus per poi correre fuori dalla casa senza lasciare tempo al ragazzo di salutarla e ricordarle che stava indossando la sua camicia, e non poté nemmeno rincorrerla perchè era in boxer e la ragazza stava correndo all'impazzata.

Dora raggiunse il Paiolo Magico dal quale raggiunse Diagon Alley e utilizzò uno dei camini presenti per arrivare a casa di Teddy con la Metropolvere. Venne scaraventata fuori dal camino della casa di Teddy facendo più rumore del dovuto, si pulì dalla fuliggine e, cercando di non fare rumore, si mise a cercare da mangiare facendo inevitabilmente (vista la sua sbadataggine) cadere un barattolo di latta pieno di biscotti. “Ti sembra questa l'ora di tornare?” sentì dire alle sue spalle mentre imprecava. Ebbe un sussulto poi si girò. “Oh... Ciao Teddy... Non volevo svegliarti.” “Non sembrava. Ahah. Comunque come mai qui?” “Eh, non mi hai detto quando e dove saresti arrivato quindi ho deciso di usare la Metropolvere.” “Non sapevo fosse di moda girare con una camicia da uomo e sotto solo dei cololant nel mondo dei Babbani." “Oh cazzo... Mi sono dimenticata di restituirla a Remus... Non abbiamo fatto niente... cioè, hai capito che intendo.” “Dora... anche se l'avessi fatto non ti farei di certo storie.... Mica sono tuo padre.” “Oh, giusto.” disse sorridendo. “Ora forse è meglio che ti lavi e ti cambi, però. La camicia dalla a me che se non ci fossi io qua te saresti già nei pasticci.” “Grazie Teddy.” disse la ragazza abbracciandolo per poi andare nel bagno a lavarsi.

Finito di prepararsi la ragazza si diresse verso la cucina dove trovò Teddy che accarezzava un gufo appollaiato sullo schienale di una sedia. “Sbaglio o è quello di Albus?” disse riconoscendo l'animale. “Sì, è proprio lui. Harry mi ha mandato una lettera, dopo Natale verranno Albus, Rose e un certo John da noi.” “Cosa? NO....Non possono. Io devo andare a Londra.” disse la ragazza ricordando il biglietto che poco prima aveva lasciato nella mano di Remus, salutandolo con scritto giorno, ora e luogo del loro prossimo incontro. “Beh, verranno anche loro.” fece il ragazzo sorridendo. “No! Loro... Non sanno di Remus... Ti pensi se lo scopre Albus? Non la finirà mai di prendermi in giro. Quel ragazzo è insopportabile.” “Suvvia, non fare così.” “Ma ti pare? Quello si crede chissà chi solo perchè si chiama Potter di cognome. In Serpeverde lo dovevano mettere, altro che Grifondoro. Sembra anche peggio di quel Malfoy... Quello che andava a scuola con mio padre.” “Verrò anche io con te e ti prometto che non lo scopriranno. Ora calmati che il rosso non ti dona da arrabbiata.”. La ragazza si rese conto di essersi arrabbiata e di aver praticamente urlato e sentendo i passi della madre e di Victoire si lasciò cadere sulla sedia delusa da sé stessa. “Buongiorno” disse Luna sorridendo. “Siete molto mattinieri.” continuò con un tono calmo e benevolo. “Sì, volevo vedere l'alba.” disse Dora nervosa cercando una scusa. “Oh, bello. Penso sia meglio sbrigarsi con la colazione che tra due giorni è Natale e dobbiamo preparare tutto.”. A questo punto Dora realizzò di avere molta fame e si mise più comoda pronta ad affondare i denti in del buon cibo. Mangiarono tutti insieme e passarono il pomeriggio ad addobbare la casa.

n.d.a. Scusate il ritardo ma ci ho messo un po' a farmi correggere questo capitolo e nel frattempo ho scritto il dodicesimo, il tredicesimo e parte del quattordicesimo ma vanno tutti copiati al computer, modificati se ce n'è il bisogno e corretti e in più sto scrivendo un'altra ff a capitoli che dovrebbe comprendere 4 capitoli per la quale ho più ispirazione.
Spero possiate perdonarmi.
Non ho mai nominato chi mi segue e chi ha messo questa storia tra i preferiti quindi ringrazio darckmoon87, PervincaGranger7 e WhoLovesLife per aver messo la ff tra i preferiti e asder e piccolapotterina per averla messa tra le storie seguite. Spero di sentirvi al più presto.

 

  
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