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Autore: Mirchino94    09/04/2014    3 recensioni
Quello è stato il giorno più bello di tutti.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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8

RESOLUTIONS


Louis

Per essere il due luglio la mattina è ancora fresca. Ho preso il giacchetto di jeans dall'armadio e me lo sono infilato prima di uscire dall'albergo. Sento anche la lieve brezza del mattino pungermi le caviglie scoperte, ma il sole si sta alzando nel cielo.

Devo vedere Eleanor.

Ormai è diventato una routine, un qualcosa a cui devo abituarmi e a cui ormai non faccio più caso. Così vuole Paul, così vuole Preston, così vuole la Modest. E così devo fare io. Ho lasciato Harry nel letto mentre stava abbracciando un cuscino e mi sono diretto all'albergo di El.

Tanto andrà a finire come tutte le volte. Staremo un po' in camera, io e lei, mentre i paparazzi man mano si affolleranno davanti all'entrata. Lei si truccherà, selezionerà gli smalti da tenere e quelli da buttare, guarderà le app di moda per decidere cosa comprare oggi. Io guarderò la televisione, giocherò un po' alla play e infine metterò un po' di musica a tutto volume.

Sì, direi che anche oggi sarà più o meno così.

Non appena arrivo all'hotel, c'è Preston che mi fa entrare e, non appena varcata la soglia, andiamo nella stanza delle riunioni dove c'è anche la signorina Calder.

"Ciao Lou" mi fa sorridendo, stranamente sorridendo, visto che ogni volta che mi vedeva era scocciata

"Ciao El" gli rispondo io agitando la mano in segno di saluto

"Preston vuole parlarci" mi dice mentre ha iniziato a limarsi le unghie

"Ah si? E sai di cosa?"

"Probabilmente vorrà fare un'intervista, alcune foto, riviste, cazzate..." mi si rivolge con aria di sufficienza

"Ah" dico volgendo lo sguardo verso Preston che stava entrando.

Entra con tutta la sua pancia e si siede davanti a noi.

"Ragazzi, cari ragazzi, la Modest vi informa che non dovete assolutamente più fingere di stare insieme"

La limetta di Eleanor cade sul pavimento mentre i suoi occhi spalancati fissano perplessi la faccia di Preston. Io resto immobile, fermo dov'ero. Non ho avuto nemmeno il tempo di mettermi a sedere e forse era meglio se l'avessi fatto.

"Preston?" fa El come per cercare conferma a quanto ha appena sentito

"Avete capito bene!"

"E perché?" gli dico io

"vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole" mi risponde sorridendo

"Mah..."

"Suvvia ragazzi. Non ditemi che non siete contenti! Mi ricordo ancora la prima volta che abbiamo fatto questo contratti: eravate veramente incazzati. E ora? E ora che vi dico che è tutto finito, voi ci restate male! Io proprio non vi capisco"

"Non è che ci siamo rimasti male. Non riusciamo a capire" fa Eleanor

"Non c'è niente da capire, El. Adesso" facendoci vedere il foglio su cui la Modest aveva scritto tutto, dettaglio per dettaglio "vorrei tanto le vostre firme"

Eleanor prende una penna e in due secondi ha già firmato.

"Grazie mille cara" le sorride Preston

Io esito a scrivere il mio nome. Non so per quale motivo. Perché se mi avessero detto di farlo circa un anno fa, non avrei esitato per niente al mondo; ma adesso, dopo tutto quello che è successo negli ultimi giorni, dopo aver capito tutto ciò che sta dietro una semplice relazione, qualcosa mi frenava dal firmare, qualcosa mi diceva che quella era una bella inculata.

"Che cosa avete in mente, Preston?" gli dico socchiudendo gli occhi

"Ah" tira un sospiro di noia "Louis, Louis. Pensate sempre al peggio, e anche quando qualcuno cerca di aiutarvi a fare qualcosa voi vi tirate indietro"

"Un anno fa, Preston, era inevitabile che io uscissi con la signorina Calder. Un anno fa era una necessità vitale che io e lei apparissimo su tutte le riviste settimanali, mensili e chissà cosa. Un anno fa, Preston" e qui abbasso il tono per sottolineare bene cosa intendo dire "era impensabile e impossibile che almeno una volta a settimana non uscissi con Eleanor"

"Dove vuoi arrivare, Tomlinson?" abbasso lo sguardo Preston

E' qui che voglio arrivare. Ma è un tasto dolorante, è una corda difficile, è una mia parte molto debole. Harry.

"Io ed Harry siamo stati visti mano nella mano mentre uscivamo da San Siro. E ora tu vuoi che io mi lasci con Eleanor?" scuoto la testa perché non riesco a capire "cosa penseranno tutti? Che io stia con Harry! E allora? Lo vedi, Preston, che questo non torna. Avete sempre cercato di nascondere me e Harry con le strategie più assurde e adesso sembra che volete proprio che..."

"che..." mi fa Paul

Lascio andare un sospiro di sollievo e mi giro verso la finestra, sbuffando.

"Allora, Tomlinson, firmi o no?"

Mi giro di scatto verso Paul, tirando su col naso, e incazzato, perplesso e aspettando il peggio:

"Certo che firmo. Sono stanco di raccontare cazzate!"


Liam

Sono due giorni che non sento Robert. Sto aspettando quella chiamata con ansia. Mi sono alzato, fatto la doccia, e sono seduto sul letto in accappatoio.

Il telefono squilla. E' lui.

"Ti ho svegliato, Payne?" mi dice scherzando visto che erano le otto del mattino

"Assolutamente no. Stavo aspettando la tua chiamata"

"Ottimo! Allora, dimmi. Cosa hai pensato?"

"Sbaglio o avevo tempo quindici giorni?"

"Certo che sì, Payne. Ma io mi sbrigherei se fossi in te"

"Perché?" faccio dubbioso

"Ho già preparato alcuni pezzi e mi piacerebbe averti qui per provare"

"Oh, beh, mi piacerebbe molto anche a me. Sai, sono a..."

"...Dusseldorf. Sì, lo so bene. Purtroppo sono ancora a Milano perché mia figlia doveva fare una piccola operazione al cuore. Nulla di che, solo un ventricolo. Dopo la rimanderanno di sicuro. Se tutto va bene, se potremmo tornare a Londra, sappi..."

"Pronto? Pronto, Robert? Robert?"

E' caduta sicuramente la linea. Provo a richiamare, ma niente, il telefono è spento.

Che cosa dovevo sapere?


Zayn

Stasera ci saremo esibiti nell'Esprit Arena, davanti a tutta Dusseldorf. L'auto di Paul mi sta portando alle prove proprio all'arena. Un concerto con uno in meno: Niall non c'era. Non sarebbe stato lo stesso, è vero, ma non potevamo mollare.

Dopo l'ultimo incontro con Perrie, ci siamo solo mandati stupidi messaggi. Quei messaggi del tipo "ciao amore", "mi manchi tantissimo", "vorrei tu fossi qua". Le solite cose, la stessa merda. Ripensando alla litigata che abbiamo avuto l'altro giorno, mi viene un nodo alla gola. Litigare con Perrie era l'ultima cosa che avrei voluto, eppure. Ultimamente sono tante le cose che devo fare ma non voglio fare.

Tiro fuori dalla tasca dei pantaloni un piccolissimo cofanetto nero, lo apro e spunta fuori un anello. Lo riguardo per l'ennesima volta. Quando sono andato a comprarlo per fortuna mi ha suggerito la commessa, perché, se fosse stato per me, non avrei mai scelto e adesso probabilmente sarei sempre là.

"Non deve essere grosso... però si deve notare... Ah, e non deve essere troppo articolato: semplice, però particolare" le avevo detto tutto insieme, grattandomi la testa imbarazzato

Sì, alla fine, dopo tanti e tanti 'ma sarà quello giusto?', 'ma avrò scelto bene?', 'ma le piacerà?', questo ha vinto sugli altri. Infine ho attaccato anche un bigliettino con sopra scritto:

Alcuni dicono che la cosa più bela sulla terra sia uno stuolo di cavalieri, altri di fanti, altri di navi. Io, invece, ciò che uno ama. Saffo.

Domani, nel nostro giorno libero, lo darò a Perrie e le farò quella richiesta.

Mi vuoi sposare.

Non è una cosa semplice, un qualcosa che puoi fare tutti i giorni a qualsiasi ora, che puoi benissimo rimandare al giorno dopo se il giorno prima non hai avuto tempo o qualcosa è andato storto. E' estremamente importante...

"Non sarà mica tuo quell'anello?" mi fa Paul ammiccando un sorriso

"No, macché. E'... vedi..." rispondo io esitando con un velo di vergogna

"Ah, tranquillo. Se non me lo vuoi dire è lo stesso. Forse ho capito di chi si tratta..."

"Perrie" gli rispondo io prontamente, ma non voglio che Paul sappia nulla della richiesta di matrimonio. Non so perché, ma qualche brutto presentimento mi dice che non la prenderà bene.

"Volevo da tempo farle un bel regalo ed ecco qua" faccio sdrammatizzando

"Per la misera, un regalo di nulla!" e inizia a ridere

L'idea di sposarci era venuta fuori qualche tempo prima che iniziasse il tour. Non so bene come entrammo nel discorso, e non so neanche perché questa cosa saltò fuori, però la verità è che nessuno dei due ha più detto niente. Iniziato il tour, ci è mancata l'aria a entrambi, il tempo è tuttora poco, quasi niente. Una decisione così è svanita subito.

Proprio ieri mentre camminavo per strada sono passato per caso davanti a una chiesa e quando ho visto uscire gli sposi e tutti gli invitati attorno a loro a lanciarli il riso, una vampata mi ha scosso dentro e subito mi sono tornati in mente i bei ricordi io e lei da soli, le serate e i pomeriggi sull'erba, la luna di notte e le stelle nel cielo. E mi è tornata in mente anche l'idea di sposarci. Quella fottuta idea che era stata buttata al vento come un pezzo di giornale strappato.

Dopo quello che ci eravamo detti l'altro giorni in camera sua, dopo quel cazzo di litigio, il solo pensiero di non poter più stare con lei mi si rovesciava addosso violento. No! Non sarebbe mai accaduto, io non l'avrei mai permesso. Se solo in quei giorni di stacco a metà luglio noi ci sposassimo, facessimo un bel viaggio e poi, finito il tour, potessimo starcene un po' da soli, io e lei. Ho pensato a quello quando poi sono rientrato in albergo e non ho fatto in tempo a togliermi il giacchetto che ero già in negozio a comprare questo anello.


Harry

"Forza Harry sforzati di muovere quel culo!" mi urla il coreografo "Oggi c'hai una cera!"

In effetti è vero. Sono del tutto nervoso e preoccupato: Louis è con Eleanor e ancora non è arrivato alle prove. L'ansia mi sta divorando e non riesco a concentrarmi sui quei maledetti passi di danza.

"Sì, scusa Jack. Non sono molto concentrato"

"Lo vedo, Styles" mi fa spazientito

Poi si gira verso Liam che sta cercando da due ore di contattare qualcuno.

"Liam! Liam, cazzo, posi quel telefono! Stiamo cercando di provare!"

"Scusa Jack"

"Ragazzi, ma che che intenzioni avete? Stasera vi esibirete davanti a tutta Dusseldorf e state a farvi i cazzi vostri"

Vede spuntare dalla porta Zayn e subito dietro Louis.

"Eh, ecco anche questi altri due! Alla buon'ora ragazzi!" si rivolge a loro

"Scusaci, Jack, colpa del traffico..." fa Louis

"... e delle fan" aggiunge Zayn sorridendo

"Certo! Forza! Dai, su. Harry al centro, Zayn e Liam rispettivamente alla sua destra e sinistra e Louis che arriva dalle scale"

Preme play e parte Rock Me.

"Dai Harry eh! Metticela tutta e scaccia questi penieri!"

"Agli ordini!" faccio e poi mi giro verso di Louis

Mi giro e lo guardo mordendomi il labbro. Poi vedo che alza la testa, mi guarda anche lui e mi sorride. Uno di quei sorrisi che ti viene da dire andatevene tutti a fare in culo, non me ne frega più un cazzo. Gli faccio un gesto con la testa per dire 'com'è andata?'

"Harry girati che tra poco devi partire te" mi fa Jack

Zayn e Liam si allontanano sempre più verso le estremità del palco e io resto lì da solo.

La musica continua ad andare, la faccia di Jack si fa sempre più perplessa e poi urla di spegnere la musica, mentre io rimango immobile in mezzo alla scena.

"Harry se stai fermo non combini nulla..." mi fa Liam

"Che cazzo vuoi, Payne?" faccio gesto per muovermi verso di lui con aria incazzata

"Ti sto solo dicendo..."

"Non ho bisogno che tu mi dica nulla, signor sotuttoio!"

"Oh! Ragazzi! Ma che cazzo state facendo?!" ci riprende Jack all'improvviso "Ma vi pare il momento di mettervi a litigare?"

Subito ci ricomponiamo, mentre sbuffando si rivolge a me mettendosi le mani tra i capelli.

"Harry! Lo sai che devi fare?"

"Ehm..." si mette un mano sul viso e poi mi rispiega tutto

"Allora tesoro, ascoltami bene. Appena parte il ritornello, tu fai tre passi in avanti a ritmo e subito dopo tre indietro. Sempre a ritmo, è chiaro. Alla fine Louis viene in avanti e poi vi spostate sui lati, mentre Liam e Zayn vengono in avanti. Adesso è chiaro?"

"Certo!" faccio io quasi scocciato

"Oh! Dai Harry!" mi esorta a impegnarmi, anche se ho la testa da un'altra parte

Parte la musica e cantano Liam e poi Zayn. Ecco che arriva il ritornello, faccio tre passi come mi ha detto e poi di nuovo tre. So che Louis sta scendendo le scale. Eccolo, è proprio davanti a me. Fa il suo pezzo. E mentre Paul si gira verso di Zayn, io mi avvicino sempre con il microfono in mano e cercano di simulare dei passi di danza.

"Allora?" gli faccio sussurrando

"Allora cosa?" mi fa lui sempre guardando avanti

Vedo che Jack sta tornando verso di noi. Torno indietro lento lento. Mentre ci fa un segno di ok alzando il pollice, io ritorno in avanti.

"Con Eleanor, scemo!"

"Ci hanno fatto lasciare!" mi sussurra mente Jack sta tornando verso di noi

Non ce la faccio, ma la frase che ho appena sentito mi fa cadere il microfono a terra e urlare.

"Che cosa?"

Jack ferma subito la musica e facendo segno di avvilimento mi guarda e di nuovo pronuncia il mio nome stufo e preoccupato per la mia disattenzione.

"Harry!"

"Scusa Jack. E' che..."

"Vabbè, ragazzi. Facciamo una pausa di dieci minuti. Poi vi voglio qui. E concentrati" e pronuncia le ultime due parole guardandomi di sott'occhio

Mi dirigo subito verso di Louis.

"Che cazzo vuol dire che vi hanno fatto lasciare?"

"Vuol dire questo, Harry"

"Ma perché?"

"E che ne so! Prova tu a parlare con Preston. Non ha voluto dirmi niente. Ha detto solo quello"

"Elenaor?"

"Ha firmato subito e poi ha iniziato a limarsi le unghie"

"Che vacca!"

E scoppia in una fragorosa risata. Quanto amo la sua risata!

"Questo vuol dire che io e te..."

"No, Harry" e la sua espressione si fa seria e perplessa, come se stesse per dirmi che quella era un'inculata bella e buona "Questo non vuol dire proprio niente! Io e te siamo come prima, anzi siamo peggio di prima"

"Ma perché?"

"Harry, non capisci? Come mai un anno fa la Modest pretendeva che io stessi con Eleanor e ora di punto in bianco vuole che rompiamo questa farsa? Perché vuole che tutti sappiano che gli Elounor sono finiti?"

"Non so..."

"Esatto, Harry! Non lo sappiamo! E' proprio per questo che non possiamo fare niente di compromettente. Sarebbe una cazzata bella e buona dire al mondo che stiamo insieme"

"Beh, in fondo l'hanno voluto loro!"

"No, Harry. Loro vogliono qualcos'altro. E noi non sappiamo cosa. Ma questo affare puzza. Questa storia non promette nulla di buono. Solo il fatto che Preston non ti voglia dire nulla... che cosa sono tutti questi misteri all'improvviso? Sembra che dopo quel maledetto 29 giugno il mondo si sia capovolto!"

Abbasso la testa e poi lo riguardo. Lui mi mette una mano sulla spalle e mi sussurra.

"Eleanor vacca!"

Lo guardo. Vorrei prendergli quelle labbra e morderle tutte. Ma mi limito a sorridergli e dire.

"Eleanor vacca!"


Liam

Quella cazzo di telefonata non è ancora arrivata. Chissà cosa era successo? Se fosse caduta la linea, allora mi avrebbe richiamato. Questo è sicuro! Significa che è successo qualcosa di più grave.

Poi c'è quel cazzone di Harry che mi risponde in quel mondo arrogante. Vabbè vado lì da lui e da Louis perché vedo che stanno parlando di qualcosa di importante.

"Che si dice, ragazzi?"

Harry mi guarda per un istante e poi si gira dall'altra parte, mentre Louis mi risponde.

"Nulla di che. Solo che io e Eleanor non stiamo più insieme"

La mia faccia si fa immediatamente attonita. Spalanco gli occhi e persino la bocca.

"Ah" faccio aggrottando le sopracciglia "E... perché?"

"Affari della Modest" risponde Louis con fare scherzoso

E in questo momento mi vengono in mente le parole di Robert. Non so per quale motivo subito mi si sono precipitate addosso, ma qualcosa mi dice che quell'affare di Eleanor significa tutt'altra cosa.

"La Modest vi lascerà, Payne"

Quelle parole con l'episodio di Eleanor non c'entravano proprio nulla. Eppure a me sembra che sotto la cenere, ci sia del fuoco ancora vivo.

E se Robert avesse davvero ragione? E se la Modest ci stesse davvero per lasciare? E se gli One Direction fossero solo una piccola meteora?

Il tanto agognato squillo del telefono mi fa sobbalzare su e mi fa dimenticare questi pensieri. E' Robert.

"Oh, scusate ragazzi"

Mi allontano da loro e rispondo.

"Robert! Ma che era successo stamani?"

"Ah, Liam. Nulla di che. Finita la batteria del telefono" mi dice ridendo

"Ti sento male... Dove sei?"

"Ah, sì, capisco. Sono in ospedale. Rimandano mia figlia e sono andato a prenderla"

"Ah, bene! Mi fa piacere, Robert"

"Allora, Payne. Ci hai pensato su?"

No, in effetti non ci avevo pensato per niente. Però, dopo quello che ho scoperto due minuti fa da Louis e da Harry, mi spinge a dire a Robert di sì.

"Sì, Robert"

"Ah" esordisce con una grande risata "Bene e allora che hai deciso?"

Ci penso due secondi. Mi giro verso i ragazzi che stanno giocando a pallone. Vedo Harry che sta tirando a Louis. Louis che prende la palla e inizia uno scatto con Zayn. Poi penso a Niall che suona la chitarra.

No, Robert. Io voglio restare con i miei amici.

Ma il discorso appena fatto con Louis mi manda fuori dalle righe. Robert che aveva previsto tutto...

"La Modest vi lascerà"

"Sì!" rispondo prontamente scacciando il minimo dubbio "voglio fare il solista"


Niall

La mia prima mattinata da licenziato l'ho passata a letto, tra i videogiochi, i popcorn e il telefono. Una vera pacchia! Gli hotel, com'era da aspettarselo, mi hanno mandato personalmente i prezzi più invitanti e le foto delle stanze più attraenti. Subito sono diventato la nuova celebrità di Milano. Non c'è giornale che non parli del mio soggiorno prolungato a Milano.


Niall Horan ancora a Milano. Soggiorno prolungato.

E dopo un'ingessatura, arriva il relax per il nostro Niall Horan.

Horan in hotel e i ragazzi in tour. Un po' di relax per il biondo.

Un imprevisto e una suite a cinque stelle per Niall Horan.


Mi sono letteralmente divertito a leggere questi giornali. Uno persino diceva che sono rimasto a Milano più tempo del previsto per una nuova fiamma. Mi sono fatto due risate. Ma poi, in fondo, sono rimasto qua per vedere Luisa.

Passata la mattinata tra una cazzata e l'altra, eccomi qua, di nuovo in ospedale, solo per vedere lei.

Entro nel corridoio principale e mi dirigo verso rianimazione. Apro la porta e entro nel reparto. So già dove andare, ma purtroppo Luisa non c'è più.

Merda! Chissà dove l'hanno messa. E poi non ho nemmeno io suo numero di telefono. E non so nemmeno il suo cognome. Che faccio? Posso cercare un medico a cui chiedere informazioni.

Una ragazza dai capelli ricci, colore fuoco, che si chiama Luisa.

Sì, qualcuno qualcosa saprà.

Entro nel reparto e trovo un medico sulla sessantina, anziano, con i baffi spioventi e l'aria severa.

Deglutisco e poi mi rivolgo a lui.

"Mi scusi... lei sa per caso dove si trova una ragazza dai capelli ricci, colore fuoco, che si chiama Luisa...? Lei era qui ieri..."

Mi guarda, abbassandosi gli occhiali lungo il naso e avvicinando il suo viso al mio.

"Penso sia al primo piano, in..."

"Grazie grazie. Ci vado subito" e senza lasciarlo finire faccio, parto per il primo piano.

Luisa sto arrivando. Oggi ti chiedo di darmi il tuo numero. Giuro!

Arrivo al primo piano e non appena si aprono le porte dell'ascensore corro per il corridoio chiamandola per nome.

"Luisa? Luisa? Luisa?"

Finché un'infermiera da una stanza si affaccia:

"Giovanotto! Che cosa sono queste urla?! Ma dove siamo allo stadio? Silenzio! Siamo in un ospedale!"

Merda è vero! Non ci avevo pensato.

"Scusi... lei per caso sa dirmi..."

"No!" E non lasciandomi nemmeno finire, mi chiude la porta in faccia.

"Cazzo!" sbuffo. Ma ecco che all'improvviso mi sento chiamare da dietro e riconosco di chi è la voce. Riconosco quelle parole. E' lei.

"Luisa!" mi giro con un sorriso che va da orecchio a orecchio

La vedo con una stampella sul braccio sinistro. Che dolce! Anche lei ha le stampelle. Mi dirigo verso di lei e le do un bacio sulla guancia. Vedo subito che diventa rossa.

"Ti ho sentito gridare..." e scoppia a ridere

"Sì" e scoppio a ridere anch'io perché il suo sorriso è così bello e naturale che non posso non ridere anch'io.

"Anche tu hai le stampelle" le faccio io

"Eh già" e scoppia di nuovo a ridere

Una conversazione davvero interessante! Ma lei è così bella che non riesco a spiccicare parola. Figuriamoci se riesco a fare un discorso sensato!

"Pensavo... Andiamo a fare una passeggiata fuori. Si sta bene, c'è il sole..." le propongo

"Aspetta" mi fa

Guarda che non ci sia nessuno, sporgendo la testa lungo il corridoio e poi mi dice di andare.

In questo momento non voglio pensare ad altro. Solo a lei. Solo a io che sono con lei. Perché è strano, e se lo raccontassi, non mi crederebbero. Ma dalla prima volta che l'ho vista, ho subito capito che lei era la ragazza che avevo sempre desiderato.


"Quindi tu vai a scuola" faccio io mentre camminiamo per il sentiero che costeggia l'ospedale

"Sì. Che palle. Ma la mia vita non sa di niente... Parlami della tua!" mi fa subito.

"Non è vero, sai. La mia vita è una corsa contro il tempo e anche se sono famoso, faccio il cantante e sono su tutti i giornali, io per esempio non sono mai andato in motorino..."

"No! Non ci credo!" e scoppia a ridere "Come ti è venuto in mente il motorino?"

"Niente, così! Mi piacerebbe andare in motorino"

"Sei straordinario! Non avrei mai pensato che Niall Horan volesse andare in motorino" e ride di nuovo

"Beh, diciamo che nemmeno io lo sapevo fino a qualche tempo fa..." e scoppio a ridere anch'io

"Perché sei rimasto qui a Milano, Niall?"

Divento immediatamente tutto rosso. Non posso certo risponderle che sono rimasto qua per lei.

Sono rimasto a Milano per te, Luisa.

"Beh... perché... insomma ho deciso di prendermi un po' di relax"

"Sei buffo tu! Con tutte le città del mondo, proprio Milano!"

Cerco di cambiare discorso.

"Certo voi donne sempre così!"

Ride di nuovo e poi mi fa: "Con tutte le donne che hai avuto, le conosci bene..."

"Non è vero! Non ne ho avute tante" faccio un'espressione corrucciata

"Dai, non volevo offenderti..." e scoppia di nuovo a ridere

"No, no, tranquilla"

Ecco che all'improvviso arriva un ragazzo a gran velocità con la carrozzina.

"Oddio, Luisa, attenta!"

E non appena la carrozzina le passa accanto, lei perde l'equilibrio e cade verso di me. E anch'io cado per terra, insieme alle mie due stampelle.

"Aiuto!" e con un grido mi ritrovo sull'erba del giardino con lei sopra di me.

Del tutto imbarazzato, cerco di sdrammatizzare la situazione e le chiedo come sta.

"Bene" e fa una risata trattenuta

Ci rialziamo lentamente, tutti e due molto impediti. Lei è l'unica che si muove meglio. Io con la gamba ancora ingessata, faccio fatica. Così lei, prendendomi la mano mi aiuta.

"Sarà meglio rientrare" fa lei notando che la mia mano è attaccata alla sua

La lascio subito e, grattandomi la testa imbarazzato, annuisco con la testa.


Giungiamo al primo piano.

"Possiamo fare ancora qualche giro... Sono solo le sei del pomeriggio" le faccio sorridendo

"Mi piacerebbe molto, Niall. Ma tra poco devo fare una visita di controllo"

"Ah, oh si, capisco" le faccio io compiaciuto "ti... ti rimandano?"

"Spero di sì. Almeno potrò tornare a Prato, dalle mie amiche, insieme a Marco"

E in questo momento è come se mi avesse lanciato un coltello nello stomaco. Lei vuole tornare dai suoi amici, e magari anche dal suo ragazzo...

"Ah..." faccio io abbassando la testa avvilito

"Niall?" mi fa lei sollevandomi il viso con un dito "Che hai?"

"Nulla. Pensavo a quello che hai detto. Ai tuoi amici, alla tua città, alla tua vita. E poi... Ah, lascia perdere"

"Che ho detto?" mi fa perplessa

"Nulla. E' solo che... ah, è strano che lo dica. Io... cioè... io ti voglio bene, Luisa"

E queste parole mi partono dalla bocca così, all'improvviso, da sole, come se le dovessi dire, come se io fossi arrivato fino a qui per dirle ti voglio bene.

"Anch'io Niall..."

Avvicino il mio viso al suo. Sento il profumo dei suoi capelli e vedo i suoi occhi sempre più vicini ai miei.

Il mio respiro si fa più concitato e anche il suo sento che è agitato. Mi avvicino ancora di più alle sue labbra.

Ma lei gira il viso verso la sua stanza.

"E' meglio che vada"

"Sì" faccio io deluso


Cammino per il corridoio senza sapere che sto andando dalla parte opposta a quella in cui dovrei andare.

Chissà se lei prova quello che provo io per lei? Chissà se mi pensa come la penso io? Forse dovrei andare via da Milano, tornare in Irlanda, a casa, rimettermi e poi rincominciare il tour. Forse dovrei solo dimenticare questo casino e ritornare alla mia vita. Eppure lei, con il suo sorriso, mi dice di non farlo.

Scendo lentamente le scale e arrivo a un pianerottolo dove trovo un uomo che parla al telefono. Faccio per scendere di nuovo la seconda rampa quando sento il nome di Liam pronunciato dal tizio.

"Bene, Liam! Anzi benissimo! Sono davvero felice che tu abbia deciso così! E se posso dirtelo, è stata un'ottima scelta"

Mi fermo sulla seconda rampa di scale a sentire cosa dice. Non che di Liam ci fosse solo Payne, ma qualcosa mi dice di restare a sentire. Forse è solo curiosità.

"Ottimo! Sei alle prove, vero? Bene, bene. Voglio stare qualche giorno con mia figlia, il tempo che si rimetta. Poi ci metteremo d'accordo sulla data. Benissimo!"

Scelta? Data?

"Lo vedo già su tutti i giornali: Liam Payne solista!"















Carissimi lettori,

mi devo scusare tantissimo per il ritardo. Purtroppo sono in un periodo brutto per la scuola.

Ho comunque trovato il tempo per scrivere l'ottavo capitolo.

Resolutions. Beh, si può immaginare che cosa ci possa essere.

Partiamo dall'accordo della Modest: Eleanor e Louis non sono più obbligati a stare insieme. Ottimo, no? Eppure, al nostro Louis non torna molto la faccenda. Che cosa c'è sotto questo contratto?

Ma ecco che spunta Zayn che vuole chiedere a Perrie di sposarlo. Una cosa da nulla, caro Malik! Zayn vuole a tutti i costi salvare il suo rapporto con Perri e vuole farlo anche a scapito della band. Forte e innamorato il nostro Malik!

I nostri Larry come sempre dolci fino in fondo.

Ma ecco che arriviamo a Liam, che, dopo aver saputo della cosa di Eleanor, decide di dire di sì a Robert. Pensa che Robert abbia avuto ragione riguardo alla Modest. Ma ecco che le storie si intrecciano visto che il nostro Robert è andato a riprendere la figlia all'ospedale di Milano e indovinate chi incontrerà? Niente poco meno di Niall! E' ovvio!

Il nostro biondo è sempre più attratto dalla nostra cara Luisa. Purtroppo viene deluso alla fine da lei quando le dice di voler tornare alla vita di prima, mentre Niall sembra quasi voler cambiare. Il capitolo finisce con Niall che per puro caso sente Robert parlare di Liam.

Che cosa farà Niall? E cosa farà Luisa? E Zayn e Perrie? E Marco che fine ha fatto?

Come si dice, nuovo capitolo, nuove intrecci e nuovi dubbi.


Ringrazio di cuore tutti i miei lettori e i miei recensitori. E mando un grosso bacione a tutti.


MIRCO

  
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