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Autore: Ocean_Lily    09/04/2014    1 recensioni
Costanza Laila d'Altavilla è il futuro X boss della famiglia Altavilla che si ritroverà in Giappone con i suoi guardiani per scoprire il mistero che si cela dietro la scomparsa di Zakuro e Kikyo sotto gli ordini congiunti del IX Vongola e IX Altavilla.
-Salve! Questa è la prima volta che scrivo una fan fiction, spero che vi piaccia. Sono aperta a qualsiasi tipo di critiche (sia positive che negative) quindi non estate a dirmi come vi sembra la storia. -
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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«Avete finito in cucina? » Costanza e Anna stavano apparecchiando la tavola, mentre Ami e Mary facevano avanti e indietro nella cucina a preparare il pranzo.
«Laila-chan secondo me abbiamo esagerato. » disse Ami un po’ preoccupata, visto che le porzioni che avevano preparato sarebbero serviti per sfamare un esercito.
«Non ti preoccupare, se avanza lo mettiamo in frigo, così domani lo dovremmo solo riscaldare. » disse Mary. Teneva in mano un mestolo di legno pieno di riso, i lunghi capelli rossi legati in una coda e in dosso aveva un grembiule per evitare di sporcare la maglietta e pantaloncini. Tutte continuavano a fare avanti e indietro sistemando prima questo e poi quello e assaggiando prima quella pietanza e poi quell’altra, quando furono interrotte dal suono del campanello.
«Vado io! » Anna si era andata ad aprire la porta.
«Posso esservi utile? » davanti all’ingresso c’erano sette ragazzi. Quello che sembrava il più gracilino parlò «Ciao piccola. Abita qui Costanza Laila d’Altavilla?»
«Anna chi è? » Laila era uscita dalla cucina con dei piatti in mano. «Ciao Enma! Entrate pure. »
Enma e gli altri ragazzi entrarono e si accomodarono nel soggiorno su invito di Anna.
«Vi posso offrire qualcosa da bere? Un tea freddo magari?» Laila entrò nella stanza.
«Il tea va benissimo grazie.» rispose cordialmente Enma.
«Vado a chiedere a Mary se ce ne porta un po’. » uscì dalla stanza ma rientrò subito dopo. «Allora Enma non ci presenti? »
«Loro sono i membri della mia famiglia. Lei è Suzuki Adelheid e lei Shitt P.» disse indicando le ragazza. «Mentre loro sono: Mizuno Koaru, Kato Julie, Ooyama Large e Aoba Kouyou. » indicando uno per uno i ragazzi che nominava.
«Molto piacere. Io sono Costanza Laila d’Altavilla. » disse chinando il capo.
«Ecco il tea. » Mary era entrata nella stanza con una caraffa di tè freddo seguita da Ami che portava dieci bicchieri.
«Bella ragazza ti do una mano io! »disse Julie, intenzionato più a prendere lei che i bicchieri. Ami si scansò e Julie abbracciò il vuoto cadendo per terra.
«Certo che a spaventare le donne ci riesci davvero bene! Sei un buono annulla.» disse Kouyou seccato. «Lascia ti do una mano. Infine.» le prese sei bicchieri di mano e ne diede uno ciascuno.
«Loro sono due dei miei guardiani: Mary Black e Ami Fujita.» le due ragazze fecero un inchino per poi sedersi vicino a Costanza. Iniziarono a bere un po' di tea prima che Costanza parlò di nuovo. « A cosa devo la vostra visita?» chiese con un sorriso. Con sua grande sorpresa fu Adelheid a parlare.
« Abbiamo setacciato la città dopo aver saputo che erano scomparsi quelle persone, ma purtroppo non abbiamo trovato niente, neanche un indizio.»
«Cavolo siamo messi male!» disse Mary in tono seccato. « Anche Zefiro De Vries ci sta dando una mano. In quanto a ricerche ed eliminare problemi è il migliore, ma non ha trovato niente. Né una traccia, né una foto. Sembra che siano spariti nel nulla.»
«Reborn mi ha un po' spiegato chi sono questi due. Siete sicuri che siano così pericolosi?»
«Sì. Soprattutto se dietro a tutto questo c'è  Byakuran.» il loro discorso fu interrotto dal campanello che suonò.
«Vado io.» Mary si alzò e andò ad aprire la porta.
«Angelo mio!» si sentì provenire dall'ingresso. Ci fu qualche rumore poi Mary tornò nella stanza accompagnata da un uomo alto dalla pelle chiara, gli occhi blu notte e i capelli castani( poteva avere massimo sedici anni), e da due ragazzini (un maschio ed una femmina) sui tredici anni, biondi con gli occhi grigi.
«Sarah sta arrivando. Mi sa che questa volta dobbiamo chiamare il becchino.»
Costanza alzò gli occhi al cielo per poi avvicinarsi ai tre. «Loro sono gli altri: Victor Petrov e Gill e Ivona Colin» disse poggiando le mani sulle spalle dei biondini. «Spero che Sarah e Gabriele vi hanno già spiegato tutto.» disse con un sorriso. Sarah fece la sua apparizione subito dopo ed emanava un'aura negativa.
«Prepara una fossa profonda. Lo butto lì dentro anche se è ancora vivo.»
«Sarah abbiamo ospiti!» la rimproverò Mary. La famiglia Simon non aveva detto una parola da quando erano arrivati gli altri guardiani.
«Tranquilla stavamo per andarcene.» Enma fece per alzarsi ma fu bloccato da Costanza.
«Ma che dici?! Rimarrete qui a pranzo. Le ragazze hanno cucina in più non sapendo se gli altri mangiavano tanto.»
«Non vorremmo disturbare.»
Costanza fece un dolce sorriso che incantò i nuovi guardiani. «Tranquilli nessun disturbo.»
Quando si sedettero a tavola arrivò anche Gabriele, che grazie a Sarah ora aveva un occhio nero. Sia il pranzo che le ore seguenti furono molto rilassanti; Large giocava con i bambini  mentre Gabriele e Julie avevano tentato di allungare le mani su qualche ragazza della casa, ma Adelheid li sistemò per bene lasciando sbalordita Sarah.

Quando se ne andarono era pomeriggio inoltrato e la casa sembrava vuota, anche se Sarah e Gabriele avevano iniziato a litigare come al solito.
«La devi smettere di allungare subito le mani appena vedi una ragazza formata!» urlava Sarah
«Chi sei tu per dirmi cosa devo fare e cosa no? A quanto ne so non sei ne mia madre ne la mia ragazza!»
«Hai ragione, ma gli uomini come te che tentano di palpare qua su e qua giù mi fanno schifo! Sono solo dei pervertiti!» le parole sembravano più dure ogni volta che le pronunciava a causa del suo accento tedesco.
«Allora perché non te ne vai? Se non riesci a sopportarmi…»
«Basta!» Costanza aveva urlato più forte di entrambi bloccando il discorso di Gabriele. «Ma vi sentite? Sembrate due bambini. Siamo in una situazione precaria e la città può essere attaccata da un momento all’altro. » i due abbassarono lo sguardo mentre Costanza continuava il suo discorso.
«Sarah sappiamo tutti com’è Gabriele, non a caso il suo tutor fu Shamal. Gabriele qui l’unica che ha il diritto di dire chi se ne deve andare e chi no sono io. Non voglio più vedere liti interne. Mi sono spiegata?»
«Sì» dissero in coro con voce flebile. Mai prima d’ora avevano visto Costanza arrabbiata in quel modo e speravano che non capitasse più.

A casa di Hayato Gokudera
«Reborn-san  ma è sicuro di quello che sta dicendo? Come posso non informare il boss?» chiese Hayato
«Tu non farlo e basta. Lo scoprirà a tempo debito.»
Hayato stava per ribattere, ma Reborn gli lanciò un’occhiata che significava “Fa quello che ho detto”
«Posso sapere che famiglia è?»
«Si chiamano Altavilla, penso che tu già li conosca. Dovrebbero trasferirsi nella vostra scuola.»
Hayato si illumino nel sentire il nome della famiglia Altavilla. Sapeva che le persone che ne facevano parte venivano selezionate in modo molto accurato e che era difficilissimo farne parte. Eppure adesso voleva scoprire cosa si nascondeva dietro tutto questo.


Angolo dell'autrice:
Salve a tutti. Questa è la seconda volta che scrivo questo spazio e spero di farlo spesso.
Vorrei ringraziare tutti quelli che leggono la mia ff e soprattutto Holls.
Vorrei consigliarvi una fanfiction su GokuHaru: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2543774 è molto carina :)
Ci vediamo al prossimo capitolo. Ciaossu 
   
 
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